E’ la serie del momento, quella anticipata da dichiarazioni roboanti e presentata come fosse il capolavoro per eccellenza.
Le premesse ci sono tutte. Da un’idea originale di Michael Chricton, sceneggiatura di Chris Nolan, c’entra anche JJ Abrams, fra gli attori due del calibro di Anthony Hopkins e Ed Harris.
Se non è la perfezione, poco ci manca.
Ora, partendo dalla bellissima sigla, per andare sulla fotografia, le scenografie, la spettacolarità del parco, i colori, tutto quanto contribuisce a creare un’atmosfera di inquietudine senza pari, un alone di mistero notevole, che ricorda quello delle prime fasi di Lost (serie al quale è stata paragonata, non per i contenuti ovviamente ma per questo aspetto). Su questo non c’è nulla da dire, la grandiosa produzione che c’è dietro, ha funzionato alla grande, trattandosi del resto di una grande produzione HBO (anche per questo paragonata al Trono di Spade).
La trama di fondo può sembrare già vista, ma in realtà precede sicuramente molte altre a cui possiamo pensare, e comunque è le idee innovative sono parecchie. Ora, se c’è un dubbio che questa serie mi lascia, è proprio qui : si è partiti con la questione di fondo che questi
androidi del parco si dovranno in qualche modo ribellare
, per cui all’inizio tutto sembra andare in quella direzione, sarà una vicenda incentrata sulla tecnologia dove qualcosa va storto, i possibili tradimenti dei dipendenti, ospiti che si fanno sfuggire la situazione di mano, l’ambiguità del personaggio di Ford e della direzione di Westworld, e via dicendo.
Dopodichè cominciano i veri colpi di scena e la cosa inizia a farsi più complicata : la scoperta che
Bernard è in realtà un “residente” nonché una copia del fu Arnold
, il fatto che la storia si sia svolta
su 2 linee temporali poiché in realtà William non è che l’Uomo in Nero 30 anni prima
, proiettano tutta la questione su una sorta di distopia fantascientifica dove misteri all’interno di altri misteri intricano la trama e fanno dubitare di tutto ciò che si è visto fino a quel momento, oltre a scatenare una serie di cervellotiche teorie da parte dei fan.
La mia preoccupazione insomma è che oltre ad averne i pregi sopra citati, questa serie possa avere anche i difetti di Lost. Cioè, fino a qui il tutto si è mantenuto nei binari della realtà, per quanto in un futuro con tecnologie avanzatissime. Però visti certi precedenti il rischio di buttare tutto in vacca c’è, per la rete si leggono alcune teorie che si spera davvero non siano vere…la cosa peggiore che può succedere è che gli autori si facciano prendere la mano complicando inutilmente la cosa, non vorrei che a qualcuno venisse in mente qualcosa come
spostare il parco in un'altra dimensione girando una ruota
o robe simili...e soprattutto che non si lascino in sospeso troppe cose (qualcuna c'è già).
Non vorrei arrivare come al finale di Lost quando dopo i titoli di coda aspettavo che partisse un episodio speciale di 8 ore dove spiegavano tutti i 719 misteri irrisolti che mi ero annotato.
Insomma, le premesse per la serie capolavoro ci sono tutte e già in parte rispettate, speriamo bene, anche se purtroppo pare che la messa in onda della seconda stagione sia davvero molto lontana... :(