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Consigli Cinematografici

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Solomon Cranach
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    Re: Consigli Cinematografici
    Risposta #435: Giovedì 9 Feb 2017, 22:32:37
    Sul "diverso" non sono proprio d'accordo. È un film che sfrutta tutti i canoni tipici del genere, non si può proprio definirlo diverso.

    È una pellicola di una leggerezza incredibile (non è una critica: davvero, è una film che definirei con l'aggettivo "lieve"), e con due ottimi attori protagonisti. Abbastanza piacevoli gli intermezzi musicali.

    Io invece consiglio Hacksaw Ridge, ennesima prova della bravura di Mel Gibson come regista. Prima parte classica, perfino "scontata" (per quanto sia discretamente piacevole), ma non appena inizia la parte ambientata ad Okinawa il virtuosismo di Gibson salta fuori, e ci regala la più bella scena di battaglia dai tempi dello sbarco in Normandia nel Soldato Ryan di Spielberg. E poi parlare di pace mostrando una violenza inaudita (Gibson non ci risparmia alcun dettaglio truculento, fra viscere, sangue e altre amenità del genere) non è affatto facile. La scena in cui il protagonista, solo sull'altipiano in mezzo ai nemici, si mette a cercare i compagni sopravvissuti, spinto dalla sua fede e dall'ardente desiderio di salvarli dalla morte, è incredibilmente emozionante.
    « L'UNICA DIFFERENZA FRA LA FOTOCAMERA E NOI
    È CHE LA FOTOCAMERA, QUESTA STUPIDA, NON SBAGLIA MAI,
    MENTRE NOI SBAGLIAMO IN CONTINUAZIONE, IN OGNI DISEGNO.
    ED È QUESTO CHE CREA LA MAGIA!
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    PolliceSu
      Re: Consigli Cinematografici
      Risposta #436: Venerdì 10 Feb 2017, 18:17:34
      Arrival: visto ieri e lo andrei a rivedere anche oggi, domani, lunedì, martedì e plausibilmente mercoledì.
      Avete presente quei film che hanno la capacità di catturarti completamente tra intensità della storia e intensità dele immagini, quei film che poi la notte successiva nel letto sei a metà tra il sognatore ad occhi aperti (felice) e il frustrato che vive una quotidianità in un mondo appassito se comparato a quello del film (depressione)? Ecco Arrival.


      Sono andata a vederlo ora e anche a me è piaciuto tantissimo. Pensavo di aver capito tutto del film dal trailer (e come potevo non andarlo a vedere dopo aver fatto una laurea di linguistica?) e invece... invece vale tantissimo la pena. Ottimamente costruito.

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      Cornelius
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        Re: Consigli Cinematografici
        Risposta #437: Lunedì 27 Feb 2017, 09:52:18

        L'interpretazione di Natalie Portman in "Jackie" della First Lady americana nei giorni successivi all'assassinio di suo marito, il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, è molto convincente. La precisione, la cura dei dettagli non solo estetici ma per ogni singola emozione provata in quei vorticosi giorni post Dallas sono degni di una bravura e professionalità assolute. Il dolore atroce per la tragica morte del consorte assassinato a pochi centimetri da lei si unisce alla preoccupazione per i piccoli figli, per il suo futuro personale (è angosciata dalla fine che aveva fatto la vedova di Abramo Lincoln, altro presidente assassinato un secolo prima e sempre per questioni razziali: la fine della schiavitù allora come la fine della segregazione adesso) e per la difesa della memoria di John Kennedy stesso, verso il quale organizza un fastoso funerale pubblico (come fu quello di Lincoln) a rischio della propria incolumità e di quella dei figli, vista la violenza generalizzata che sta esplodendo in quei giorni (dopo l'assassinio del presidente ci fu quello del suo presunto assassino).

        A colloquio con un giornalista di cui controlla ogni singola riga scritta (anche lei è giornalista) Jacqueline ricorda i giorni di Camelot, come lei stessa volle chiamare quel periodo aureo, di sogno, in cui tutta l'America si innamorò di loro, della coppia presidenziale, in una  luna di miele durata quasi 1000 giorni: volle rinnovare quasi completamente gli arredi interni della Casa Bianca facendovi entrare per la prima volta le telecamere televisive, in modo che tutti i cittadini potessero vedere la casa del loro presidente che era anche la loro casa. E in questo aprirsi al pubblico con discrezione, classe ed eleganza si alternano momenti di crisi dovuti al pensiero che gli americani la possano considerare una stupida donna viziata e superficiale.


                                            


        La Portman è perfetta in ogni sguardo, in ogni piega di sorrisi accennati o tirati per le televisioni, nelle reazioni dolenti come in quelle ironiche e polemiche verso un mondo, quello della politica, che ha imparato a conoscere. Le scene più dure sono, ovviamente, quelle riguardanti l'assassinio e le ore successive: il rimorso di non aver attirato subito a se il corpo del marito colpito una prima volta da uno sparo alla nuca e un attimo dopo da un colpo alla testa ben peggiore che provocò fuoriuscita di materiale celebrale, oltre che sangue, sul suo vestito rosa. Quel vestito sporco di sangue che le consiglieranno di cambiare ma che lei deciderà di indossare anche di fronte alle telecamere, quando poche ore dopo, il vice presidente Johnson giurerà come nuovo presidente degli Usa, in modo che tutti possano vedere quello è successo a suo marito.

        La preoccupazione di salvaguardare la memoria del marito la spinge, contro tutto e tutti (familiari, politici, giornalisti...) ad organizzare un grande funerale pubblico in cui lei, con il volto coperto da un velo nero e trasparente, accompagnerà il feretro insieme ai due bambini piccoli, dalla Casa Bianca fino al Campidoglio, per poi sotterrare la bara all'interno di un grande cimitero militare in una zona particolare, bene in vista, scelta da lei. Se siamo sempre stati abituati a vedere le First Ladies americane un passo a lato o dietro il marito, qui è Jackie in prima linea, catapultata improvvisamente in una nuova realtà tragica, per lei, per i suoi figli ancora piccoli e per un paese intero. La Portman riesce a tirar fuori nella protagonista apparentemente fragile che interpreta quella forza e tenacia che le consentiranno di poter superare questi momenti orribili e difficili, grazie anche all'aiuto del clan Kennedy, il fratello Robert prima di tutti (che sarà assassinato anche lui cinque anni dopo nelle primarie per l'elezione alla Casa Bianca).

        « Ultima modifica: Lunedì 27 Feb 2017, 19:13:08 da leo_63 »

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        brigo
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          Re: Consigli Cinematografici
          Risposta #438: Lunedì 27 Feb 2017, 18:12:34
          EDIT
          « Ultima modifica: Lunedì 27 Feb 2017, 21:02:21 da brigo »

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            Risposta #439: Venerdì 10 Mar 2017, 11:09:09
            Consiglio due film dai soggetti e dai titoli simili a quelli di due capolavori felliniani (Casanova e Satyricon), che uscirono a poca distanza di tempo da loro e che per questo all'epoca godettero di una certa popolarità, ma che oggi sono stati quasi dimenticati: si tratta di Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano, di un altro maestro del cinema italiano quale Luigi Comencini, e di Satyricon di Gian Luigi Polidoro.
            Il primo si focalizza sulla prima parte della vita di Casanova (che ne Il Casanova di Federico Fellini era stata tralasciata), basandosi sulle memorie del protagonista, e fa capire come egli divenne "il più grande amatore di tutti i tempi". Rispetto al film felliniano, che faceva uso di molti trucchi scenici ed effetti ricreati nei teatri di posa, è girato interamente negli ambienti di Venezia e della campagna veneta, restando così su un piano più realistico.
            Il secondo è più fedele al testo letterario da cui è ispirato (il Satyricon di Petronio Arbitro) anche se la successione di alcuni eventi è diversa. È meno visionario di Fellini Satyricon, ma l'interpretazione del ricchissimo liberto Trimalcione da parte di Ugo Tognazzi è qualcosa di monumentale e di assolutamente imperdibile non solo per i fan dell'attore.
            « Ultima modifica: Venerdì 10 Mar 2017, 13:23:24 da giona »
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              Risposta #440: Venerdì 21 Apr 2017, 21:25:58
              Vorrei consigliare un vecchissimo film che le TV non passano mai: "Orizzonte perduto" di Frank Capra

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                Re: Consigli Cinematografici
                Risposta #441: Mercoledì 31 Mag 2017, 11:18:42
                Tra i cinque film nominati per un Oscar al miglior film d'animazione, vi consiglio "La mia vita da Zucchina" che parla di un gruppo di ragazzi che abitano ad un orfanotrofio. Comunque il tema sembra un po' pesante è bello. L'altro è "La tartaruga rossa", un film senza dialogo.

                L'ultimo è https://it.wikipedia.org/wiki/Mary_and_Max che parla di un uomo con il sindrome asperger che scrive insieme con una ragazza di 6-10 anni che si sente molto da sola. In Danimarca il film non è stato mostrato nei cinema.   

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                  Re: Consigli Cinematografici
                  Risposta #442: Venerdì 30 Giu 2017, 16:09:00
                  OKJA - di Bong Joon - ho.

                  Ero partito piuttosto prevenuto su questo racconto. Dalle poche informazioni pervenute, sapevo che era una fiaba ecologica e mi aspettavo, dunque, di assistere ad un prodotto rivolto ai più piccoli e alle famiglie con la moraletta finale sulla prevenzione dell'ambiente.

                  Sì, mi ero dimenticato chi fosse Bong Joohn - ho.

                  Il regista di "Snowpiercer" non è nuovo a crude denunce sociali e con Okja la sua lama critica non si è certo consumata, anzi, è ancor più tagliente.
                  Premessa: il film non è pro-ambientalisti, non vuole essere una campagna pubblicitaria in stile "Peta". Le figure degli animalisti presenti nel film, per quanto più positive rispetto agli sfruttatori di animali, sono comunque dettate da aluni comportamenti ossessivi e radicali. Alla stessa maniera, i capitalisti (e chi collabora con loro) non sono riconducibili a "semplici cattivi", bensì presentano varie sfaccettature che li rendono personaggi tridimensionali e credibili all'interno della storia. Le due fazioni, in realtà, non sono altro che delle caricature estreme e grottesche di quelle reali; gli unici personaggi a risultare puri di cuore e candidi di animo sono la ragazzina protagonista e il megamaiale.
                  E' attraverso i lori occhi innocenti che la storia ci svela, mano a mano, gli orrori dello sfruttamento industriale degli animali (e dell'OGM), per soddisfare l'esigenza alimentare, a discapito di una comportamento rispettoso nei confronti della fauna (il messaggio del film è chiaro: mangiare animali NON è sbagliato, ammassarli all'interno di fabbriche e trattarli con violenza lo è).
                  Per molti di voi, il film potrebbe non raccontare nulla di nuovo di quanto già abbiate visto sull'argomento, tuttavia, dovete dargli assolutamente un opportunità perchè Joon - oh non è un regista qualsiasi e ha saputo rendere unica e incredibilmente cruda, cinica una storia che sarebbe potuto facilmente essere banale o buonista. IL cast superbo, ancora una volta Jake Gyllenhaal e Paul Dano hanno tutta la mia stima.
                  Voto: 10
                  « Ultima modifica: Venerdì 30 Giu 2017, 16:26:12 da MasterTINTI »

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                    Re:Consigli Cinematografici
                    Risposta #443: Domenica 7 Gen 2018, 22:32:05
                    Migliori film che ho potuto vedere in questo 2017 e che vi consiglio caldamente:
                    (non sono in ordine di preferenza, eccetto il primo posto)
                    (da bravo censuratore metto in rosso i titoli consigliati ad un pubblico adulto, in arancione quelli da vedere con un adulto e in verde quelli per tutti. You're welcome)

                    1) madre!  - Un'esperienza travolgente, una storia universale ricca di sfaccettature e interpretazioni, che spazia dall'onirico fino all'apocalittico. Non posso dire altro, vale la pena lasciarsi conquistare da ogni sorpresa presente.

                    2) Raw - Una cruda verità    - Efficace pellicola che parla sull'adolescenza e la presa di posizione del proprio io, attraverso un'inedita visione del cannibalismo. Consigliato per l'anormalità con cui viene affrontato l'argomento e per il pazzesco finale.   

                    3) Shin Godzilla    - Fare un film di Godzilla in cui la vera catastrofe è il governo politico giapponese? Sfida accettata dal creatore di Evangelion, che con la scusa di far comparire una creatura distruggi-città pone tante riflessioni sull'organizzazione politica e i suoi limiti. La scena dell'attacco notturno di Godzilla a metà film, inoltre, si magna tutte le versioni americane finora uscite del lucertone radiattivo.

                    4) Okja - Ne ho già parlato nel post sopra, un'opera a tratti fiabesca a tratti verosimile che con profonda onestà ci fa capire i danni dell'industrializzazione alimentare senza cercare a tutti i costi l'happy ending o protagonisti pienamente puri d'animo.

                    5) A ghost Story -   Il tempo è l'elemento a cui ruota questo film. Le lunghissime sequenze di vita quotidiana, lasciano spazio a cambiamenti via via sempre più repentini per poi farci arrivare al finale in cui è nascosto il cuore di tutta l'operazione. Una storia meditativa e poetica, non lasciatevi ingannare dal titolo "horror"!

                    6) Baby Driver -  Edward Wright non ne sbaglia una. Ogni suo film è una collezione di inimitabile sequenze perfettamente orchestrate a ritmo di musica e carica di dramma e tanto umorismo raffinato. La stessa lavorazione minuziosa nei dettagli di scena, nei costumi e colori fa di questo film l'ennesima prova di abilità di un regista che mette tutto se stesso nel suo lavoro.

                    7) Blade Runner 2049 -  Seppur un pò ostico nel voler ricreare le stesse atmosfere lunghe e calmi dell'originale Blade Runner, questo film riesce comunque a percorrere un proprio percorso personale, dimostrando come debbano essere fatti i sequel cinematografici. Una storia rispettosa e raffinata, perfettamente in linea con lo stile del regista di Arrival.

                    8 ) Dunkirk  - Nolan abbandona gli spiegoni (finalmente!) e fa parlare l'azione, non intesa solo come quella dei vari combattimenti ma anche quella di salvataggi, soccorso, disperazione e rivalità vissute sulla pelle degli uomini che hanno superato l'attacco bellico preso in esame. Nolan confeziona un'ottimo film sulla guerra, senza fare eroi e senza omettere le crudeltà; il risultato è grandioso.

                    9) Alien Covenant  - Sdoganato da tanti appassionati del franchise, questo capitolo riesce in realtà ad eliminare quella superficialità e mediocrità registrata in Prometheus e a farci vivere una filosofica avventura pregna di miti della creazione e rivendicazione del proprio ruolo nella piramide sociale. IL tutto, senza far mancare lo slasher con i xenomorfi più letali di sempre. 

                    10) La tartaruga rossa  - Pellicola silenziosa ma carica di metafore sul percorso di vita. Da assaporare ogni singola animazione e cura del comparto artistico.

                    11) Elle  - Ricevere una violenza e subirla tra l'indifferenza e il desiderio. Una donna con cui si fa fatica a trovare un'empatia è la protagonista di una storia che mette a confronto i due sessi, attraverso personaggi perfettamente ben scritti e contestualizzati.

                    12) Kingsman 2 - Perfettamente in linea con lo stile e l'andrenalina del primo capitolo, questo secondo capitolo di trilogia non delude nel suo eccentrismo british e regala un goliardico  intrattenimento virtuosamente ben diretto.

                    13) Jungle  - Un survival nudo e crudo, che ci immerge nei torrenti burrascosi e tra la selvaggia natura dell'Amazzonia. Un Daniel Radcliffe maestoso che non ha nulla da invidiare al Di Caprio di The Revenant.

                    14) Oblivion Verses - Opera intima e dolce su un anziano deciso a tutti i costi di rispettare l'anima di una povera fanciulla priva di una sepoltura. Un racconto che non tralascia una critica sociale e politica.

                    15) Pelle - Un perfetto "The elephant man" riadattato ai giorni nostri e con la presenza horror del rosa in ogni singola inquadratura. Un pecorso di maturazione per dei emarginati alla ricerca della loro felicità, che riesce ad essere raccapricciante e tenero allo stesso tempo.

                    16) Dave Made a Maze - L'artigianalità e la risata fanno da padroni in questa commedia indipendente in cui assistiamo ad  un Labyrinth tutto fatto di cartone e vapore, che assume una vita priopria e diventa più grande all'interno che all'esterno (tardis, sei tu?). Molto divertente!

                    17) Personal Shopper   - Una particolare storia "paranormale" con l'intenzione di stupire lo spettatore con enigmi e misteri, anche al costo di osare molto.

                    18) Sette minuti dopo la mezzanotte  -  Una storia strappalacrime, capace di scuotere l'animo e lasciarci stupiti dalla cruda verità della situazione messa in scena. Una fiaba dark e malinconica.

                    19) La La Land - Uno dei pochi musical in live action che siano riusciti a conquistarmi. Colorato, musicalmente orecchiabile e dotato di una storia d'amore classica come non mai eppur così grandiosa e coinvolgente nella purezza con cui ci viene raccontata.

                    20) La battaglia dei sessi  - Quando ci si imbatte con un film biografico la paura è che sia solo una scolastica visione dei fatti realmente esistiti, senza alcun personalità nella regia e senza molto interesse. Non è questo il caso, il film ha un ottimo ritmo, un altrettanto eccellente comparto sonoro, e riesce a raccontarci di un valore umano (la parità delle persone) senza cadere nel moralismo e nell'eccessivo buonismo.

                    - MasterTinti

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                      Re:Consigli Cinematografici
                      Risposta #444: Domenica 14 Gen 2018, 19:15:34
                      Forse "cartelloni" anziché "manifesti" sarebbe stata una traduzione più accurata; non solo da un punto di vista meramente letterale, ma anche perché manifesto ha una ben chiara connotazione.



                      TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI, di Martin McDonagh

                      Dopo aver finito il film sono andato alla disperata ricerca di un romanzo su cui si fosse basato McDonagh per questo lavoro. E niente, non l'ho trovato: una sceneggiatura originale. Merce rara di questi tempi, soprattutto considerando il tipo di storia.

                      Una cazzutissima e arrabbiatissima madre, pronta a caricare a testa bassa chiunque (interpretata dalla McDormand), a un anno dalla violenta e irrisolta morte della figlia, si accorge quasi per caso che fuori dalla città in cui vive, Ebbing, ci sono tre cartelloni pubblicitari in disuso. Decide di affittarli, e ci fa affiggere sopra tre frasi chiarissime: "Stuprata mentre stava morendo", "E ancora nessun arresto", "Come mai, sceriffo?". Il bersaglio dell'accusa, interpretato da Woody Harrelson, è un membro amatissimo e irreprensibile della comunità, che tra l'altro ha scoperto recentemente di avere un tumore terminale: in sua difesa si ergerà l'intera cittadina, e in particolare un giovane, violento e ignorante poliziotto, interpretato da Rockwell, che vede nello sceriffo un mentore, quasi un padre.

                      La pellicola parte come una classica storiella hollywoodiana, quella con temi tanto cari ai dem dell'industria cinematografica: la madre sola e contro tutti, il poliziotto stronzo e (un filino?) razzista, la comunità di bigotti e ipocriti, e via dicendo. E tuttavia, lo svolgimento rovescia questi luoghi comuni, per costruire qualcosa di più profondo e legato alle contraddizioni dell'America contemporanea: il film porta indubbiamente a prendere all'inizio le distanze da Jason/Sam Rockwell, ma dopo averlo conosciuto sul serio, come odiarlo, e non considerarlo, piuttosto, un prodotto del suo ambiente? Ancora, quanto [buon]senso c'è davvero nelle azioni di Mildred/McDormand? La quale se ne sbatte di tutto e di tutti, e neanche di fronte all'evidenza - la figlia venne violentata di notte e in aperta campagna, lontano da qualunque testimone - e alla complicata situazione di salute di Harrelson, fa un passo indietro? In mezzo ai due poli, il personaggio dello sceriffo Bill, che non va capito né svelato, ma semplicemente compatito, nella sua umanissima umanità. Difficile condannare, difficile parteggiare per qualcuno.
                      Il tutto accompagnato da una colonna sonora ispirata, e tre protagonisti in stato di grazia. Si rubano la scena a vicenda, letteralmente.
                      Bello rivedere anche il bravissimo Peters/Lester di The Wire, seppure in un ruolo minore (benché la scena in cui viene introdotto gli permetta comunque di esibire una più che sufficiente prova attoriale).

                      Commovente (impossibile che non scappi una lacrimuccia di fronte a quella scena), cattivo, stiloso.
                      Oh, e vorrei proprio sapere dove sta la black comedy che hanno visto i recensori di mezzo mondo. Fargo si poteva, volendo, considerare una commedia nera (film che più di una volta torna alla mente, e non solo per la presenza della magnetica McDormand). Ma questo?

                      PS: ovviamente uno dei papabili Oscar al miglior film (e che ha già trionfato ampiamente ai Globes, a Venezia, a Toronto) non lo trasmette in Italia quasi nessun cinema. E così me lo sono visto per altre vie direttamente in lingua.
                      « Ultima modifica: Domenica 14 Gen 2018, 19:18:15 da Solomon Cranach »
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                        Re:Consigli Cinematografici
                        Risposta #445: Sabato 20 Gen 2018, 18:15:50
                        non lo trasmette in Italia quasi nessun cinema.
                        Boh... a Livorno c'è.

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                          Re:Consigli Cinematografici
                          Risposta #446: Lunedì 8 Ott 2018, 21:31:35


                          Che spettacolo visto al cinema su grande schermo 4k in versione restaurata.
                          Dura più di tre ore, ma ne avrei viste volentieri altrettante.

                          Un film di una bellezza commovente. E infatti mi sono genuinamente commosso, come mi accade raramente.





                          I tre euro meglio spesi della mia vita.
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                            Re:Consigli Cinematografici
                            Risposta #447: Domenica 14 Ott 2018, 12:14:00

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                              Re:Consigli Cinematografici
                              Risposta #448: Domenica 14 Ott 2018, 12:26:33
                              Agli amanti del surreale consiglio Labyrinth - Dove tutto è possibile e Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo

                              Hai citato ed accoppiato (involontariamente?) dei film diretti da due Monty Python (i due registi del gruppo, in effetti).  ;)
                              Ed ancora più interessante il fatto che tu abbia usato il termine surreale, che descrive una delle principali caratteristiche della comicità dei Python.

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                                Risposta #449: Domenica 14 Ott 2018, 16:49:39
                                Hai citato ed accoppiato (involontariamente?) dei film diretti da due Monty Python (i due registi del gruppo, in effetti).  ;)
                                Ma sei sicuro? Secondo Wikipedia:

                                "Monty Python è un gruppo comico britannico, attivo principalmente dal 1969 al 1983 e costituito da Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones e Michael Palin."

                                "Labyrinth - Dove tutto è possibile (Labyrinth) è un film fantastico del 1986 diretto da Jim Henson."

                                Riguardo alla seconda affermazione: se non è surreale Parnassus, cosa lo è?

                                 

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