Siccome sono un maledetto nerd, come avevo scritto il mese scorso a Lucca mi sono comprato il quattordicesimo numero della testata, motivato esclusivamente dalla variant cover. La beffa è che, come disegno, preferisco di gran lunga quello scelto per la regular, che prosegue con le atmosfere frecceriane a cui il bravo autore ci ha abituato nel corso dei mesi. La "forza" della variant infatti non sta tanto nel concept del disegno, quanto nella realizzazione "doppia" dove la copertina gode di una sovracoperta trasparente su cui è disegnato Paperinik sulla 313-X e sotto la stessa scena... ma con Paperino su una sgangherata 313. L'idea è carina, la sua attuazione risulta un po' scomoda, e in generale non mi pare che sia stata proprio un prodotto riuscitissimo. Ma tant'è.
Il contenuto comunque non è malaccio, a partire dall'inedita che a suon di viaggi nel tempo si rivela una lettura veloce e piacevole: per i testi di Sisti e i disegni di Zanchi Paperinik e l'effetto rewind si presenta come una classica storia di questo tema, ma lo svolgimento viene comunque reso in modo interessante e il villain di turno ha un connotato psicologico più originale della media. Bravo Sisti quindi, ma bravo anche al giovane Zanchi che continua a sfoggiare un tratto davvero convincente e armonioso.
Tra le storie ristampate sono delle piacevoli letture La notte dei due Paperinik (Gagnor/Della Santa), spassosa commedia degli equivoci; Paperinik e il genio del secolo (Artibani/Limido), storia molto ritmata e anche avventurosa, arricchita dalla verve dello sceneggiatore romano; e Paperinik e l'appuntamento con il mistero (Sarda/Deiana), che gestisce bene un plot in partenza poco coinvolgente.
Zio Paperone e il demone del gioco è la cult di turno, ad opera di Marconi e Scala, i quali realizzano una storia caruccia ma in cui la presenza di Paperinik di certo stona, specie ricordando le martiniane viste negli scorsi numeri.
Poco interessanti anche le rubriche, fatto salvo l'articolo di accompagnamento all'inedita, che con la scusa dei what if regala scenari particolari e disegni inediti di Zanchi.