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Ho letto l'inedita e mi è piaciuta parecchio: di sicuro migliore rispetto ad alcune altre inedite dei numeri passati. Ci sono alcuni passaggi abbastanza forzati ma nell'insieme tutto sembra funzionare. Molto divertente la vignetta finale con la menzione delle noccioline (è la prima volta che i topi approdano in una storia di PKAPP, credo)

Quello di Marconi mi sa che è saltato, forse perché non era da Topolino. Il primo articolo non martiniano richiestomi era su quello di Dalmasso.

La corretta sequenza di pubblicazione dovrebbe essere questa:

#11. Paperinika Contro Paperinik

#12. Paperinik e le Intercettazioni Telefoniche

#13. Paperinik e l'Oltraggioso Sospetto

#14. Paperinik e la Banda dei "Bravi Ragazzi"

Va bene, ma... per Paperinik e il dramma ciclico ti hanno chiesto di farla, giusto? Anche se dall'Almanacco, era comunque di Martina :o

Non me l'hanno chiesta, quindi temo sia saltata. O al massimo l'hanno posposta, per adesso col lavoro sono arrivato a Dalmasso, poi fra qualche mese si vedrà.

Numero anche secondo me sottotono. Copertina come sempre d'effetto ma forse un pò troppo tecnologica, per così dire.

Nè l'inedita nè le altre storie vacanziere mi sono sembrate un granchè. Anzi diròò di più, tutta questa idea del Paperinik come supereroe senza macchia stereotipato al massimo così come gli inutili criminali che affronta, più ridicoli che altro, ha anche stufato. La migliore quella di Villa Lalla che avevo già.

Come sempre il meglio è l'ultima, Paperinik allo sbaraglio, che mi mancava. In questo numero si nota particolarmente la differenza che c'è fra la cult e le altre del numero.
Peccato che qui ci sia la versione censurata

Imbarazzante quella della birra-cola, ma strana quella del'infarto : se infatti è censurata con "spaventarsi" nel primo tempo, nella tavola di apertura della seconda parte invece la cosa viene mantenuta e di fatto questa presunta espressione meritevole di modifiche alla fine la si legge comunque.

Che poi ho controllato il sito di Salimbeti, e la storia  del dramma ciclico ha avuto una storia editoriale abbastanza travagliata. Su Paperinik e altri supereroi fu pubblicata solo verso il numero 16, su Paperinik cult, se non sbaglio, fu saltata. Io avevo la seconda parte della storia su un albetto di mio padre, che non so che fine abbia fatto, e la sto attendendo con ansia, perché é una storia ottima, una delle pochissime del tardo Paperinik di Martina ad essere degne. Non so perché sia stata così maltrattata in passato (solo perché veniva dall'Almanacco? :o), ma spero tanto di riuscire a leggerla, prima o poi

Che poi ho controllato il sito di Salimbeti, e la storia  del dramma ciclico ha avuto una storia editoriale abbastanza travagliata. Su Paperinik e altri supereroi fu pubblicata solo verso il numero 12, su Paperinik cult, se non sbaglio, fu saltata

Su Paperinik Cult la storia fu pubblicata sul numero 2

Su Paperinik Cult la storia fu pubblicata sul numero 2

Acc...hai ragione, non me n'ero proprio accorto. questo però renderebbe ancora più strana una sua esclusione qui. Pensavo le avrebbero messe in ordine cronologico, visto che è come hanno fatto finora...boh, chi vivrà, vedrà

10° numero fino ad ora ok avendo letto solo la cult, l'inedita e la più famosa delle 'centrali' (Villa Lalla): temo per il prosieguo (visti i commenti) che in effetti appare un PKestatissima.

L'inedita di Jacopo Cirillo (autore che anche sul libretto ha raccolto elogi) mi è piaciuta per una certa originalità: parodiare eventi mondani cinematografici (c'è anche Vincenzo Paperica in prima fila al DuckDance FilmFestival) e televisivi (il David Letterpap Show con con una splendida cornice della Duckburg notturna) non è certo un novità però nel caso specifico di storie pikappiche la vedo come tale. Inoltre viene studiato più da vicino il Corpo di Polizia paperopolese il cui Commissario ricorda un po' Basettoni (con tanto di 'Petulia' in bigodini). Finale a sorpresa con Topolino e... (Super) Pippo!

Ho riletto con interesse l'Estate a Villa Lalla e non ricordo se la dimora estiva di Fantomius sia stata poi ripresa da Gervasio (qui illustratore del soggetto di Michelini) nel suo ciclo sul ladro gentiluomo.

Confesso che, avendo già tutte le cult pubblicate in precedenza su Paperinik AppGrade (e forse anche non amando particolarmente il titolo "tecnologico"...), non mi era ancora mai capitato di acquistare un numero di questa testata. Ieri, un po' per caso, ho deciso di colmare questa mia piccola lacuna disneyana e di comprare il numero 10, che ho visto esposto nella zona fumetti di un ipermercato interno a un piccolo centro commerciale.

Devo dire che quello che mi ha colpito subito, al primo impatto, è stata la copertina, che luccicava splendente in mezzo alle altre riviste. Mi ha attirato irrimediabilmente e ho preso a sfogliarlo, cosa che nelle normali edicole difficilmente è concessa. Mi è presa una strana eccitazione, tanto che in quattro e quattr'otto ho deciso per l'acquisto, ovviamente insieme al nuovo numero di Topolino.

Sinceramente non mi è affatto dispiaciuto. La storia cult è bellissima, l'avevo già letta e apprezzata tempo fa, ma ancora non la possedevo direttamente nella mia collezione. Delle altre, per il momento, ho letto solo l'inedita, che non posso dire di aver proprio amato, ma comunque non mi è sembrata male (molto simpatica la battuta di Pippo nell'ultima vignetta!). L'estate a Villa Lalla già la conoscevo, ma la rileggerò con piacere, mentre le restanti non mi pare di averle mai avuto sott'occhio, ma devo ricontrollare.

Insomma, leggo dai commenti precedenti che non si tratta certo del miglior numero della rivista e, in effetti, mi domando che cosa accadrà quando la disponibilità di storie cult ancora non pubblicate sulla testata comincerà a scarseggiare. Però, intanto, lasciatemi dire che sono contento di aver acquistato questo numero!

Io li sto prendendo quasi tutti, incluso questo. L'inedita non mi è piacuta molto, invece le altre storie a tema vacanze di paperino per me sono migliori. La cult come sempre supera la sufficienza, sia per i disegni che per la storia.
La copertina fantastica, a differenza di qualcuna in precedenza che mi era piaciuta, ma un po' meno.

strana quella del'infarto : se infatti è censurata con "spaventarsi" nel primo tempo, nella tavola di apertura della seconda parte invece la cosa viene mantenuta e di fatto questa presunta espressione meritevole di modifiche alla fine la si legge comunque.

La tavola di apertura della seconda parte non era mai stata ristampata prima d'ora: per questo non è censurata

Riapro solo per segnalare l'inserimento della recensione 

Qualora non l'aveste già fatto, date il vostro voto all'albo, allo scoccare del terzo anno (ovvero dopo il 36° numero) stilerò delle statistiche sull'andamento della testata!