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Se non sbaglio in Uack! Finora non hanno pubblicato nessuna storia completa di Strobl quindi non hanno cambiato idea, su quello.

Bè intendevo le gag di una pagina sola...Quelle alcune le hanno pubblicate, comunque pazienza, Barks basta e avanza

Infatti, per adesso ci godremo le storie di Barks, quando finiranno poi riproporranno Strobl, Jippes, Don Rosa ecc..

- Questo é il primo numero con tutte le storie che presentano la colorazione piatta, che preferisco, ma a quanto pare con traduzioni libere. Questo discorso l'ho già tirato in ballo il mese scorso nel numero precedente, e ci ritorno fra poco. Le colorazioni piatte provengono da Zio Paperone, invece quelle sfocate in che occasione sono state realizzate?

-Oltre ai 3 dipinti extra-Disney citati nella recensione, sottolineo che nel portfolio si trova ciò che Luca Boschi definisce il primo quadro ad olio di Barks a tema paperi, in realtà più un esperimento di tecniche di colorazione, realizzato nel 1963, 18 anni prima dell'inizio della produzione dei quadri e rimasto inedito fino ad oggi, non l'ho trovato sull'Inducks e ha lo stesso soggetto del dipinto in seconda e in terza di questo albo e della copertina di U$ 43.

- A pagina 100, la didascalia parla erroneamente di un abbonamento semestrale, mentre in verità é annuale.

- (Non mi pare di averlo letto in nessun articolo negli ultimi numeri) Poiché si parlava di 6 numeri di U$ in un anno, é cambiata la periodicità di U$ da trimestrale a bimestrale con il cambio dell'editore o con che numero?

- Mi soffermo sull'Arcipelago dei Piumati, l'unica che conoscevo già grazie a Topolino Story 16 di 10 anni fa. Su UACK! le uova d'oro non sono colorate di giallo/d'oro e la pastorella é chiamata con il senza senso Verpelledoca, mentre la vecchia versione la chiama in modo più corretto Cervellodoca. Allego alcune vignette della storia tratte da TopoStory e dall'originale U$ 45, confrontate i dialoghi con quelli pubblicati su UACK! e troverete tra le altre cose ostriche che diventano monete, ingredienti di pozione diversi e scomparsa di riferimenti al mangiare carne d'oca.

- Questo UACK! ha storie con i colori curati e traduzioni libere, mentre nei vecchi Topolino le storie avevano i colori così così e i dialoghi fedeli. Ah, povero lettore che non é mai contento!

Le storie le conoscevo tutte, tranne il denaro colloso. Non pensavo a un discorso quasi filosofico di Fanny nell'Arcipelago dei Piumati. Si capiva però che Fanny non capiva il valore del denaro e ciò non le procurava problemi, come per Zio Paperone.

interessante quello che fa notare Boschi per "la corona dei Maya": in pratica lo ZP di Barks degli anni 60 non era più tanto attratto dai tesori per il loro valore intrinseco come succedeva fino agli anni '50, ma ricerca tesori per ottenere approvazione sociale come succede in "Snob di società" o "La Corona dei Maya", appunto!

Bè intendevo le gag di una pagina sola...Quelle alcune le hanno pubblicate, comunque pazienza, Barks basta e avanza

Se non andrà in porto l'opera omnia di Rosa, ottima soluzione sarebbe dedicare la testata UACK! metà al Maestro dell'Oregon, metà a Keno. Voi che ne dite, visto che  i fans del Don ( me compreso ! ) premono per la ristampa di tutte le sue storie ?

- Questo UACK! ha storie con i colori curati e traduzioni libere, mentre nei vecchi Topolino le storie avevano i colori così così e i dialoghi fedeli. Ah, povero lettore che non é mai contento![/quote]

No, povero lettore che non viene mai accontentato....

Se non andrà in porto l'opera omnia di Rosa, ottima soluzione sarebbe dedicare la testata UACK! metà al Maestro dell'Oregon, metà a Keno. Voi che ne dite, visto che  i fans del Don ( me compreso ! ) premono per la ristampa di tutte le sue storie ?

Dico che per me sarebbe un'ottima idea, finita la serie Uncle Scrooge, si potrebbero pubblicare anche le storie del Don insieme alle prime di Barks, ma credo che molti storcerebbero il naso....

Finalmente ho terminato il volume e per me è stato eccellente. Tutte le storie sono qualitativamente buone o ottime, in particolare Il deposito impenetrabile e L'arcipelago piumati che chiude egregiamente il numero.

Questo numero me l'ero perso, già mi stavo rassegnando ad avere un buco nella collezione (stavo anche meditando di chiuderla qui)... e invece, a sorpresa, me lo ritrovo, unica copia, in un'edicola romagnola dopo una settimana dall'uscita del 17!
Beh, che dire: sotto l'ombrellone, ho riletto e riscoperto con piacere Zio Paperone e il denaro colloso e Zio Paperone e l'inespugnabile deposito.
La corona dei Maya me la ricordavo più bella, e L'arcipelago dei piumati invece non mi ha mai detto molto.
Come sempre le gag pages sono fenomenali, e ho apprezzato molto anche Archimede Pitagorico e la polvere spazzaneve.

Sono molto dispiaciuto per le complete riscritture dei testi originali (grazie Mr. Verne per i confronti!)... purtroppo soprattutto i primi 20/30 ZP dell'epoca Disney hanno questo tipo di traduzioni, probabilmente curate dagli stessi che in quegli anni traducevano le storie straniere per Topolino. Non mi spiego sinceramente le motivazioni di tali scelte.
Un peccato non aver messo mano nuovamente ai testi, se non ricordo male si era detto che per le storie "particolarmente maltrattate" sarebbe successo.
La cosa che più balza all'occhio è il lettering, si tratta di quello "classico", così diverso da quello solito, più "ricercato", di ZP, così come la grafica dei titoli.

Per il resto, apprezzo come sempre questo voler il più possibile comunicare al lettore i perché  della testata (vedi gli editoriali introduttivi di Boschi), le strategie attuate, oltre la riproposizione di materiale d'epoca. Se possibile, questa era una cosa che a ZP mancava, da molto più senso di programmazione e di "biblioteca" di volumi.
(Se ci fosse anche un nuovo "Uack! risponde...")