Letto anch'io questo numero dei migliori anni. Un numero piacevole, ma cade nella ristampa della 850. Storia importante filologicamente - prima vicenda promozionale, merlino e magò, cimino e carpi - però troppo lunga (40 tavole), smaccatamente pubblicitaria e un po' noiosa. In un albo di 160 pagine, dedicare un quarto a questa storia non è il massimo, anche perché la sua prima ristampa risale a due anni fa, in Disney Anni d'Oro 23, altra testata dedicata a collezionisti. Al suo posto, poteva esserci qualcosa di più leggibile, tipo
questa o questa
bella coppia, anche se chiaramente gli autori vanno sparigliati.
Al di là dello spazio abusato, il resto delle storie è molto interessante. Sgrizzo è folle, Paperoga diverte (insieme a Pico), e Gancio emerge con tutta la sua personalità, grazie al lavoro di Martina.
Se i trofei di caccia è piacevolmente politically uncorrect, è la torta aurifera ad emergere. Un giallo convenzionale ma raccontato molto bene, con tante gag e battute furbe. Ottimo Bottaro, molto gottfredsoniano.
Gli articoli sociali sono interessanti, così come quelli di Boschi e Becattini, anche se sembra sempre che debbano sintetizzare al massimo.
La testata continuerò a seguirla, vedremo il prossimo numero che cosa ospiterà d'altro. Per ora questo numero è valido, ma poteva essere molto di più.