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Definitive Collection - Discussione Generale

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Max
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    Re:Definitive Collection - Discussione generale
    Risposta #840: Giovedì 18 Ott 2018, 23:33:21

    Del tuo ragionamento, che in massima parte condivido, contesto solo questo punto. La Don Rosa Library ha un prezzo doppio rispetto alla Definitive, ma anche un costo di realizzazione molto più alto.
    Pur tralasciando le note royalities per l'autore, bisogna tener conto che la Don Rosa Library ha in più i costi di adattamento e traduzione delle storie (che nella veste presentata in questa sede sono inedite in Italia), i costi di traduzione dei redazionali e di impaginazione degli stessi. Tutte cose che fanno giustamente lievitare i costi rispetto alla Definitive che non aveva nulla di tutto ciò.

    Certamente la DRL ha costi realizzativi più alti, ovvero traduzione e lettering delle storie e traduzione ed impaginazione degli articoli, oltre alle royalties per l'autore e forse anche all'acquisizione degli impianti Fantagraphics. Tuttavia, dobbiamo tenere presente che tali costi sono compensati dal prezzo maggiore e sono distribuiti sulla tiratura influendo sul prezzo di vendita in ragione di 0,10€ per ogni 1000€ di costo per numero, se la tiratura è di 10000 copie. Se le copie sono di più ancora meno, se sono meno leggermente di più, ma credo che difficilmente si vada molto sotto le 10000: infatti la testata è reperibile senza grandi difficoltà. Anche volendo esagerare e portando a 25000€ i costi complessivi per numero, per ogni copia venduta da 8,90€ di una tiratura di 10000 copie il prezzo sarebbe così scomponibile:
    -2,50€ di costi per l'editore (28%)
    -1,78€ di ricavo per il rivenditore (20% fisso)
    -4,62€ di ricavo per l'editore (52%)
    Ciò comporterebbe la compensazione della spesa vendendo il 60% delle copie (probabilmente anche solo il 50%), risultato di vendita, credo, realistico dato che le fumetterie non fanno rese e nelle edicole arriva solo laddove viene seguita con regolarità oppure in punti vendita strategici (ormai hanno aggiustato il tiro, adeguandosi alla domanda, per cui stanno minimizzando le rese: ciò è possibile proprio grazie al pubblico regolare che è il tipico acquirente della collana): una percentuale di rese non superiore al 40% appare quindi senz'altro realistica. E la situazione reale sembra proprio questa, di una collana di nicchia che non costituisce una grossa fonte di guadagno per l'editore, ma può proseguire il suo corso con tranquillità senza scivolare nel passivo, per la gioia di chi la segue. Ciò è possibile proprio grazie al prezzo di €8,90: se fosse minore anche solo di 2 euro le cose sarebbero molto diverse: si può proprio dire in questo caso la Panini ha fatto i suoi conti con prudenza, prima di decidere come pubblicare un'opera così importante. La Definitive e la Legendary invece, pur avendo minori costi realizzativi sembrano avere una percentuale assoluta di ricavo un po' più bassa ed hanno certamente un pubblico più difficile.
    Ponendo infatti il prezzo di €4,50 di ogni copia venduta così scomponibile:
    -€1,20 costi (23,3%)
    -€0,90 ricavo del rivenditore (20% fisso)
    -€2,40 ricavo dell'editore (46,7%)
    occorrerebbe vendere almeno il 50% delle copie per pareggiare i conti (verosimilmente anche un po' di più). Non è molto diverso, queste percentuali infatti valgono per molte testate: maggiore è la tiratura, minori le spese per copia e più ci si possono permettere rese. ma evidentemente questa percentuale del 50-60% di vendite non è stata raggiunta: abbastanza presto infatti si sono rivelate testate che, salvo qualche eccezione, hanno avuto difficoltà fin da subito, senza di conseguenza fidelizzare un numero sufficiente di lettori. Probabilmente si è pensato che fosse una questione di varietà dell'offerta e invece la mia impressione è che sia stato proprio il prodotto a non soddisfare i gusti del pubblico, il quale l'ha bocciato. Non voglio fare il profeta del giorno dopo, ma questa sensazione di insuccesso l'ho avuta ben presto notando le numerose copie invendute. Probabilmente nell'ultimo periodo la percentuale di invenduto è stata davvero notevole ed irreversibile, comportando necessariamente la chiusura.

    P.s. Ovviamente anche variando un po' le percentuali e tirature presunte indicate la conclusione è invariata. Le ho inserite per dare l'idea di un ordine di grandezza relativo alle varie voci.
       
    « Ultima modifica: Giovedì 18 Ott 2018, 23:45:08 da Max »

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      Re:Definitive Collection - Discussione generale
      Risposta #841: Venerdì 19 Ott 2018, 00:37:19
      E credi che alla Panini non ci abbiano pensato? A parte che una tiratura da 500 copie è meno che amatoriale (la Comic Art ne stampava almeno800/1000 per ogni sua iniziativa editoriale) il costo diventerebbe alto al punto che, fra chi rinuncerebbe per il prezzo e chi perché non ha fiere e fumetterie vicino, sarebbe una perdita abbastanza simile.

      ribadisco e poi chiuso tanto non vuoi e non puoi capire.
      Edizioni limitate da fumetteria a tirature di 450-500 copie esistono e non amatoriali come i volumi limitati delle serie DC della Lion. Venduto nonostante quella tiratura ad un prezzo pari a quello regolare ma limitato e numerato. Ovviamente non sto suggerendo di proseguire la Definitive in questa maniera, ma di chiudere C'era una volta in America (se facessero così pure per il resto dipenderebbe dal prezzo ma potrei pure seguirlo).

      A me sembra che a non voler capire sia proprio tu. Certo che esistono edizioni da fumetteria da 500 copie, ma vorresti paragonare quei volumi alla Definitive? Si tratta di materiale venduto solo in fumetteria, l'unico canale per fumetti così di nicchia ma allo stesso tempo con un pubblico sicuro che solo lì trova certe edizioni (non potrebbe trovarle certo in edicola, con tirature del genere). Editori come quello che hai citato conoscono bene il loro pubblico, se stampano una tiratura così esigua ad un prezzo accettabile è perché sanno di rischiare poco. Nulla è dovuto al caso. Ma il pubblico di quei generi di fumetto è completamente diverso dal pubblico dei fumetti Disney, e figurati che successo può avere un cofanetto di 500 copie a prezzo notevole, solo per fumetterie, con l'ultimo numero di una serie che in edicola è stata un fallimento.   

      Riguardo il discorso " solo un volume in più", completare solo C'era una volta in America sarebbe stato un contentino del tutto parziale

      Con sta mossa Panini è la prima casa editrice che non ha chiuso per un numero una serie pur non essendo fallita.
      Si crea un precedente che potrebbe risuccedere.
      Io capisco le serie lunghe ma ribadisco che parliamo di 1 numero conclusivo... Io ho acquistato il terzo sicuro che mancando un numero la serie si sarebbe completata. Avrei evitato volentieri altrimenti avendo già la serie e conoscendola. E no, visto che hanno aumentato prezzo con quel numero (in una fase in cui tutto il mercato Panini aumentava di prezzo), cambiato periodicità e col successivo hanno chiuso la serie... il tutto senza dare una spiegazione... come potevano intuire che il tutto stesse andando così male?

      E non ti eri accorto che la barca stesse già affondando quando è stata varata C'era una volta in America, dopo la chiusura di X-Mickey e l'interruzione delle Storie della Baia ed altro, nonché notando le copie invendute nelle edicole e fumetterie? Di serie che si sono fermate al 75% delle uscite ne trovi senz'altro altre, riguardo il "precedente" se è per questo lo sforzo l'hanno già fatto nel far uscire il terzo quando avevano già i risultati negativi del primo, ma hanno voluto comunque andare avanti ancora un po' continuando a rimetterci migliaia e migliaia di euro a numero. E mi sembra pure abbastanza chiaro che, dopo i sonori fallimenti delle varie testate varate (non solo Definitive e Legendary, ma anche Topostorie, I Migliori Anni, Pk Giant, Ridi Paperoga, Mega Almanacco, L'Altro Topo, Uack!, Parodie, e magari l'elenco non è nemmeno completo) e le notevoli perdite, credi che possano davvero ripetere ancora gli stessi errori? Già il nuovo Zio Paperone dovrebbe essere indicativo del cambio di rotta già iniziato. Così come ci andranno con i piedi di piombo prima di far uscire una nuova testata, tanto più se si tratta di qualcosa che ha inizio e fine precisi come le serie raccolte nelle Definitive e Legendary: possiamo scordarci altre serie centellinate in molti volumi di 130 pagine, se non studiate a tavolino come la Don Rosa Library.   

      Cambia pochissimo. Semplicemente d'ora in poi non uscirà nulla di paragonabile alla Definitive (Fantomius a parte) come foliazione e periodicità, e se usciranno volumi cronologici dedicati a delle saghe saranno certamente più corposi in modo da completare le serie in 2 o 3 uscite, ravvicinate, in modo da prevenire i danni da "compro solo quando la serie è finita"

      Bene allora io aspetterò l'uscita dei 2-3 volumi perché non voglio trovarmi ad 1 numero dalla sua conclusione con la serie monca. Vediamo se questa sfiducia gioverà alla vendite.
      Dopo Uack!, Legendary e Definitive direi che il modus operandi Panini è chiaro. Mi perdo tante belle serie che volevo recuperarmi, meglio che rimanere di nuovo fregato.
      Tanto più che se è una serie recente ho i Topolino ergo se acquisto questo tipo di raccolta è per avere le storie raccolte in un certo modo.

      Il modus operandi della Panini è identico a quello di tutte le altre case editrici passate, presenti e future: nessuna porta avanti testate nettamente passive. Forse per te ed altri è proprio difficile farsene una ragione: magari pensate che quasi quasi ce ne sia davvero qualcuna che lo fa. La sfiducia semmai è da avere nei confronti del pubblico, non dell'editore che non è certo lì a divertirsi a fare il bello ed il cattivo tempo fregandosene dei lettori. Ovviamente pubblicare volumi più corposi in modo da concludere le raccolte in 2-3 uscite favorirebbe le vendite a tutti i livelli.

      Non si tratta di ipotesi, ma di una stima prudente basata su considerazioni molto semplici

      Quindi è un'ipotesi.
      Qui ti si sta chiedendo dati per supportare le tue osservazioni non altre ipotesi per altro reiterate. Il resto del post per me non ha senso leggerlo.

      E infatti non l'hai letto, perciò come lo puoi criticare? è evidente che i dati non li abbiamo, a parte la percentuale dei rivenditori che è nota, ma non è che una Definitive ha potuto avere una tiratura di 50000 copie, quando sappiamo che Topolino la ha almeno di 80000-90000. E nemmeno di 2000 copie, chiaramente. Non c'è bisogno di avere dati ufficiali per stimare l'ordine di grandezza della tiratura di una testata del genere, così come di quello dei costi sostenuti dall'editore.   

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      PolliceSu   (1)
        Re:Definitive Collection - Discussione generale
        Risposta #842: Venerdì 19 Ott 2018, 01:04:26
        A me sembra che a non voler capire sia proprio tu. Certo che esistono edizioni da fumetteria da 500 copie, ma vorresti paragonare quei volumi alla Definitive? Si tratta di materiale venduto solo in fumetteria, l'unico canale per fumetti così di nicchia ma allo stesso tempo con un pubblico sicuro che solo lì trova certe edizioni (non potrebbe trovarle certo in edicola, con tirature del genere). Editori come quello che hai citato conoscono bene il loro pubblico, se stampano una tiratura così esigua ad un prezzo accettabile è perché sanno di rischiare poco. Nulla è dovuto al caso. Ma il pubblico di quei generi di fumetto è completamente diverso dal pubblico dei fumetti Disney, e figurati che successo può avere un cofanetto di 500 copie a prezzo notevole, solo per fumetterie, con l'ultimo numero di una serie che in edicola è stata un fallimento.   

        E perché no, scusa?
        Sai che la serie ha venduto x quasi sai che al massimo vendi x. Tari su quella cifra e e stabilisci il prezzo.

        E non ti eri accorto che la barca stesse già affondando quando è stata varata C'era una volta in America, dopo la chiusura di X-Mickey e l'interruzione delle Storie della Baia ed altro, nonché notando le copie invendute nelle edicole e fumetterie

        non hanno rimpiazzato x-mickey con C'era una volta in america quindi...
        L'interruzione delle storie della Baia non è mai stata esplicita (più volta l'ho chiesto è più volte mi è stato risposto di attendere anteprima per avere novità) e in edicola non ho mai visto giacenze sintomo che ordinava solo le copie che vendeva.
        Posso solo ribadire che ho visto solo una testata passare da mensile a bimestrale aumentato di prezzo poi a quadrimestrale e chiudersi. Nel giro di un anno.
        Se Zio Paperone è la loro nuova pinta di diamente.. Meglio e risparmio soldi.
        E infatti non l'hai letto, perciò come lo puoi criticare?

        Ho gia letto tuoi interventi simili e non ho bisogno di dati inventati per capire dove vuoi andare a a parare

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          Re:Definitive Collection - Discussione generale
          Risposta #843: Venerdì 19 Ott 2018, 10:14:05
          . Anche volendo esagerare e portando a 25000€ i costi complessivi per numero, per ogni copia venduta da 8,90€ di una tiratura di 10000 copie il prezzo sarebbe così scomponibile:....eccetera...eccetera...

          CAVOLI! Riesci a fare stime sul rendimento di una testata senza conoscere la tiratura, ne' i costi vivi, ne' le vendite... davvero complimenti!
          Se tu avessi i dati veri riusciresti a stimare già dalla prima uscita quanti numeri può durare una serie prima di andare in passivo. Fossi in te mi proporrei alla Panini come consulente.
          abbastanza presto infatti si sono rivelate testate che, salvo qualche eccezione, hanno avuto difficoltà fin da subito, senza di conseguenza fidelizzare un numero sufficiente di lettori. Probabilmente si è pensato che fosse una questione di varietà dell'offerta e invece la mia impressione è che sia stato proprio il prodotto a non soddisfare i gusti del pubblico, il quale l'ha bocciato. Non voglio fare il profeta del giorno dopo, ma questa sensazione di insuccesso l'ho avuta ben presto notando le numerose copie invendute.
          OH! Ma ancora Complimenti! Mentre te sei riuscito a notare che la testata non andava, la Panini decideva di raddoppiare la frequenza delle uscite: Le storie della Baia #1 uscite a ottobre 2016, passaggio a mensile giugno 2017.

          Io continuo a domandarmi perchè fare uscire il numero 3 di CUVIA, quando avevano già un'indicazione di quanto avrebbe venduto: la maggior parte di che aveva preso il numero 2. Se come dici te il #3 era già in perdita, il #2 non aveva numeri rosei.
          Allora perchè illudere i clienti con un #3 al quale non sarebbe seguito il numero finale?
          Perchè continuare ad uscire mensilmente da inizio anno con numeri in passivo?
          Non se ne erano ancora accorti?
          La Panini ha un'urgente necessità di uno come te.

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          Paperinika
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            Re:Definitive Collection - Discussione generale
            Risposta #844: Venerdì 19 Ott 2018, 15:56:37
            Ok.
            La Panini si è fatta i suoi calcoli su guadagni e perdite. E va bene.
            I lettori e gli acquirenti si sono fatti anche loro i conti in tasca e hanno deciso di supportare o meno certe scelte dell'editore. E va bene.
            C'è stato qui un lungo dibattito in merito. E va bene, ci sta benissimo.

            Dopo mesi rispuntano ipotesi di dati e le stesse polemiche di mesi fa. E va bene, chiudiamo un occhio.
            Ancora polemiche. E ora basta, però.

            Chiusa la testata, chiuso il topic. Vediamo se chiudiamo anche le polemiche.

              Quindi ho capito bene?
              la Definitive Collection prosegue?
              mi piacerebbe sapere se si intende continuare le raccolte di Fantomius e delle Storie della Baia

              ho un piccolo desiderio: che si faccia lo stesso con le storie di Indiana Pipps, una raccolta dedicata :)

                Sicuramente un bellissimo volume, ma non ho capito come hanno in mente di proseguire, cioè se finiranno solo Doubleduck o se la serie andrà avanti anche con altre saghe.

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                Luxor
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                PolliceSu
                  Sicuramente un bellissimo volume, ma non ho capito come hanno in mente di proseguire, cioè se finiranno solo Doubleduck o se la serie andrà avanti anche con altre saghe.

                  Ancora non c'è stato un annuncio ufficiale al riguardo, ma sembra che vogliano chiudere le serie lasciate aperte, le uscite di PK Giant e C'era una volta in America e quelle già annunciate di DoubleDuck e X-Mickey testimoniano questa volontà, senza iniziarne altre.

                  Personalmente, ritengo che questa sarebbe l'opzione ideale, così facendo si riconquista la fiducia del consumatore, che potrà chiudere le troppe collane lasciate in sospeso, così da poter lanciare in seguito dei progetti che a quel punto sarebbero più seguiti di quanto non sarebbe stato fino a poco tempo fa, quando le notizie delle chiusure erano all'ordine del giorno.
                  The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


                    Ma si sa qualcosa sulla foliazione dei futuri numeri?

                      Ma si sa qualcosa sulla foliazione dei futuri numeri?

                      No, non ancora. Aspettiamo l'Anteprima del week-end per avere maggiori informazioni.

                        Finalmente una buona notizia, anzi finalmente trova concretezza una buona notizia (si sa che, tra il dire ed il fare...). Alla fin fine questo sforzo supremo è stato compiuto, ed anzi sembra emergere buona volontà anche in relazione a Double Duck, mentre per quanto concerne Fantomius già giravano voci che le ristampe sarebbero proseguite. Resta da capire se questa rinnovata intenzione di riprendere e proseguire finirà per abbracciare anche le Storie della Baia, ma credo che ogni valutazione al riguardo sia ancora prematura.
                        Tritumbani fritti!

                          Resta da capire se questa rinnovata intenzione di riprendere e proseguire finirà per abbracciare anche le Storie della Baia, ma credo che ogni valutazione al riguardo sia ancora prematura.
                          Sono qui che aspetto proprio quello!
                          Fra tutte le proposte della Definitive, a parte questa e Fantomius, era una delle mie preferite. Ci spero veramente tanto.

                            Resta da capire se questa rinnovata intenzione di riprendere e proseguire finirà per abbracciare anche le Storie della Baia, ma credo che ogni valutazione al riguardo sia ancora prematura.
                            Sono qui che aspetto proprio quello!
                            Fra tutte le proposte della Definitive, a parte questa e Fantomius, era una delle mie preferite. Ci spero veramente tanto.
                            Anch'io!

                              Anche io sono felicissimo del completamento di C'era una volta ... in America e della ripresa di Double Duck, serie che scoprii solo leggendo Timecrime e che sono ansioso di recuperare. Pero' anche per me le Storie della Baia sarebbero il grande slam.
                              « Ultima modifica: Mercoledì 13 Mar 2019, 12:02:22 da paolo87 »

                                Mi associo all' auspicio che possano esserci speranze anche per Le storie della baia.

                                 

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