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Uack! - Discussione generale

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Gancio
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    Re:Uack! - Discussione generale
    Risposta #1485: Giovedì 18 Gen 2018, 18:36:07
    considerata l'attuale foliazione di 96 pagine
    Non la vedo da un po' ormai in edicola (anche questo è indicativo), ma caspita 96 pagine... ed io che mi lamentavo della DRL, che vabbè costa quasi il doppio, però...

    Che fine ingloriosa per la testata considerata l'erede del mitico Zio Paperone  :P
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    Max
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      Re:Uack! - Discussione generale
      Risposta #1486: Giovedì 18 Gen 2018, 23:09:48
      [...] una cartonata, magari con rilegatura fatta come si deve e copertine curate, con cadenza regolare venderebbe sicuramente

      Ma chi l'ha detto? Quanto costerebbe, quante pagine avrebbero i volumi, dove verrebbe venduta e con quale frequenza? Chi la acquisterebbe? Non c'è spazio nemmeno per un'economica mensile da edicola (Uack prima serie) né bimestrale, figuriamoci per un'edizione lussuosa! La verità è questa, riconosciamolo anziché criticare la Panini (mi rivolgo ovviamente a chi lo fa). Io l'unica cosa migliorabile che sono riuscito a trovare è la copertina, visto che si è preferito utilizzare vignette ingrandite quando si poteva attingere ad un grande numero di illustrazioni realizzate dallo stesso Barks, grande copertinista oltre che autore di fumetti. Ma non credo che copertine splendide avrebbero fatto la differenza più di tanto.
      « Ultima modifica: Giovedì 18 Gen 2018, 23:45:28 da Max »

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        Re:Uack! - Discussione generale
        Risposta #1487: Venerdì 19 Gen 2018, 08:30:10
        Sono d'accordo. Credo che anche l'aver scelto delle vignette ingrandite per fare le copertine abbia avuto qualche impatto  nel parziale insuccesso della testata: la copertina resta fondamentale per l'acquisto d'impulso, quello che consente a un lettore di conoscere una nuova pubblicazione, e da questo punto di vista secondo me Uack non attraeva per niente chi passava in edicola.
        Poi di sicuro ci si rivolgeva a un mercato che, col completamento della GDDP distante pochi anni, era quasi saturo.
        Io questo numero lo prenderò comunque, perché vorrei avere in casa l'omnia di Barks e preferisco non sborsare una cifra importante tutta insieme per recuperare la GDDP. Spero tanto che la Panini non interrompa le pubblicazioni prima di aver ristampato tutte le storie di Barks ma so di non poter avere garanzie.

          Re:Uack! - Discussione generale
          Risposta #1488: Venerdì 19 Gen 2018, 09:26:07
          considerata l'attuale foliazione di 96 pagine
          Non la vedo da un po' ormai in edicola (anche questo è indicativo), ma caspita 96 pagine... ed io che mi lamentavo della DRL, che vabbè costa quasi il doppio, però...

          Che fine ingloriosa per la testata considerata l'erede del mitico Zio Paperone  :P

          Oddio i primi ZP avevano questa foliazione quindi Uack! adesso è più erede di ZP di quanto non lo fosse prima  :P
          Battute a parte sono delusissimo.
          La continuerò perché, come ho ribadito a me un best of di Barks basta anche se mi piacerebbe arrivare con calma ad avere raccolta ed organizzata la sua omnia e a questo punto non posso tirarmi indietro.

          La cosa che mi fa più rabbia resta il fatto che continuano a pensare che gli sbagli fatti su Anteprima non comportino danni perché "è una rivista per permettere gli ordini alle fumetterie. Solo che adesso non me la sento di preordinare più nulla della divisione Disney perché NON so cosa verrà fuori.
          E su questo tipo di comunicazioni il problema NON è interno a Disney visto che Panini difficilmente sbaglia a segnalarti le informazioni sui loro futuri prodotti e che recentemente su Anteprima si è "scusata" per i futuri aumenti di prezzo delle loro testate Marvel e Panini...

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          Max
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            Re:Uack! - Discussione generale
            Risposta #1489: Venerdì 19 Gen 2018, 09:26:57
            Spero tanto che la Panini non interrompa le pubblicazioni prima di aver ristampato tutte le storie di Barks ma so di non poter avere garanzie.

            La strada avanti per completare l'omnia è ancora lunga (ancora decine di numeri). La mancanza di garanzia è data dal mercato. Se chi la acquista ora continuerà ad acquistarla dopo queta modifica, non dovrebbero esserci parricolari problemi, perché sono stati ridotti i costi in modo da compensarne la passività. Ma se le vendite sovessero calare ulteriormente, non credo ci sia alternativa alla chiusura. Prospettiva che peraltro riguarda anche altre testate.

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              Risposta #1490: Venerdì 19 Gen 2018, 10:18:07

              La strada avanti per completare l'omnia è ancora lunga (ancora decine di numeri). La mancanza di garanzia è data dal mercato. Se chi la acquista ora continuerà ad acquistarla dopo queta modifica, non dovrebbero esserci parricolari problemi, perché sono stati ridotti i costi in modo da compensarne la passività. Ma se le vendite sovessero calare ulteriormente, non credo ci sia alternativa alla chiusura. Prospettiva che peraltro riguarda anche altre testate.

              Ma te lavori alla Panini?
              Come fai a sapere che la testata era in passivo, invece che non ci guadagnavano quanto sperato, o che puntino allineare il rapporto prezzo/pagine alla Don Rosa library visto che quest'ultima -nonostante il prezzo- vende?

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              Cornelius
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                Risposta #1491: Venerdì 19 Gen 2018, 11:08:27
                Premetto che non lavoro per la Panini e se c'è stato motivo l'ho criticata, però...

                ...tutti questi cambiamenti fatti in corsa, se da un lato sembrano avere poco rispetto per il pubblico dei lettori, dall'altro sono causati proprio da questo pubblico, sempre più scarno e sottile (e le 'sottilette' sono una conseguenza). Mi pare che in questi quattro anni la Panini abbia fatto molto per 'invogliare' più gente possibile all'acquisto e alla lettura di fumetti Disney, rivoluzionando il parco testate con un'offerta nuova e variegata, coinvolgendo le fumetterie come mai prima... Se poi ci fa degli 'scherzetti' poco piacevoli (l'ultimo è quello del Mega Almanacco) è perché è costretta a farlo per problemi di vendita, di poca risposta da parte di lettori distratti da tante altre cose e, di base, poco inclini alla lettura in genere (problema italiano che si allarga ai giornali, ai libri, forse meno a certe riviste che proliferano come funghi forse perché fatte solo di titoloni e fotografie pseudo-scandalistiche).

                Se la crisi della lettura in generale coinvolge anche i bambini fin dall'inizio (tutti con i loro smartphone, di cos'altro hanno bisogno?), ecco che il fumetto Disney in particolare, almeno in Italia, non può più mantenere certe promesse, fatte magari in un eccesso di fiducia e ottimismo da parte della Panini. Godiamoci ancora queste Definitive-Legendary-Deluxe-Superdeluxe  (e questi pseudo ZP, queste Mega-Economie-Gialli-PK-Tesori-Parodie-Migliori Anni...) perché non so quanto ancora potranno continuare, rischiando di far tornare il panorama editoriale disneyano come era fino a pochi anni fa (se non peggo, visti i tempi che corrono).
                « Ultima modifica: Venerdì 19 Gen 2018, 11:17:42 da Cornelius Coot »

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                  Risposta #1492: Venerdì 19 Gen 2018, 13:43:24

                  La strada avanti per completare l'omnia è ancora lunga (ancora decine di numeri). La mancanza di garanzia è data dal mercato. Se chi la acquista ora continuerà ad acquistarla dopo queta modifica, non dovrebbero esserci parricolari problemi, perché sono stati ridotti i costi in modo da compensarne la passività. Ma se le vendite sovessero calare ulteriormente, non credo ci sia alternativa alla chiusura. Prospettiva che peraltro riguarda anche altre testate.

                  Ma te lavori alla Panini?
                  Come fai a sapere che la testata era in passivo, invece che non ci guadagnavano quanto sperato, o che puntino allineare il rapporto prezzo/pagine alla Don Rosa library visto che quest'ultima -nonostante il prezzo- vende?

                  Non credo ci sia bisogno di lavorare alla Panini per capire che le testate "assottigliate" non vendessero a sufficienza per rimanere nella forma e nel prezzo che avevano. Magari non erano proprio in passivo, ma se si decide di tagliare pagine (decisione dolorosa, che potrebbe allontanare una parte di lettori) è perché ci si è vicini e si vuole evitare un aumento di prezzo, riducendo i costi per consentire alla testata di proseguire il suo corso. Personalmente guardo alla sostanza delle cose e non sarà la mancanza di una storia di Don Rosa, di cui sta uscendo una eccellente omnia, a farmi desistere dall'acquisto di Uack, né una storia in meno sui Migliori Anni. Guardo alla qualità (tipo di storie, articoli, extra) e non alla quantità.

                  P.s. Non c'è nulla da "allineare". La Don Rosa Library ha una logica completamente diversa, essendo costituita da un numero preciso e limitato di volumi da pubblicare, in futuro vendibili anche come serie completa in cofanetto. Il prezzo scelto credo sia da vedere, come avevo già scritto tempo fa, come una garanzia di rientro nelle spese e completamento della serie. Non dimentichiamoci che c'è anche la diffusione in edicola, che è comoda per noi ma comporta un certo numero di rese.
                  « Ultima modifica: Venerdì 19 Gen 2018, 13:47:57 da Max »

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                    Re:Uack! - Discussione generale
                    Risposta #1493: Venerdì 19 Gen 2018, 15:31:02
                    A come avevi scritto sembrava fosse una certezza.
                    Io invece sono più convinto che la Panini (come ogni azienda) voglia un certo margine per ogni prodotto venduto e questo margine viene richiesto dagli azionisti.
                    Esempio: per ogni testata vogliono avere un guadagno del 10% del prezzo di copertina, all'inizio prevedono con 10.000 copie vendute di guadagnare il 15%, le vendite calano e si ritrovano a guadagnare l'8% a questo punto un'amministrazione lungimirante accetterebbe di guadagnare di meno pur di non scontentare il cliente.
                    Ma chi a comanda interessa il breve termine, il dividendo a fine anno e il premio per i risultati raggiunti quindi le opzioni sono:
                    - aumentare il prezzo
                    - ridurre i costi (numero di pagine)
                    - provare a intercettare i voleri del pubblico variando l'opera o chiudere la testata.

                    P.S. Le rese sicuramente non verrano macerate, ma reciclate nei cofanetti
                    « Ultima modifica: Venerdì 19 Gen 2018, 16:36:04 da Mortimer.M »

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                      Re:Uack! - Discussione generale
                      Risposta #1494: Venerdì 19 Gen 2018, 16:22:57
                      Premetto che non lavoro per la Panini e se c'è stato motivo l'ho criticata, però...

                      ...tutti questi cambiamenti fatti in corsa, se da un lato sembrano avere poco rispetto per il pubblico dei lettori, dall'altro sono causati proprio da questo pubblico, sempre più scarno e sottile (e le 'sottilette' sono una conseguenza). Mi pare che in questi quattro anni la Panini abbia fatto molto per 'invogliare' più gente possibile all'acquisto e alla lettura di fumetti Disney, rivoluzionando il parco testate con un'offerta nuova e variegata, coinvolgendo le fumetterie come mai prima... Se poi ci fa degli 'scherzetti' poco piacevoli (l'ultimo è quello del Mega Almanacco) è perché è costretta a farlo per problemi di vendita, di poca risposta da parte di lettori distratti da tante altre cose e, di base, poco inclini alla lettura in genere (problema italiano che si allarga ai giornali, ai libri, forse meno a certe riviste che proliferano come funghi forse perché fatte solo di titoloni e fotografie pseudo-scandalistiche).

                      Se la crisi della lettura in generale coinvolge anche i bambini fin dall'inizio (tutti con i loro smartphone, di cos'altro hanno bisogno?), ecco che il fumetto Disney in particolare, almeno in Italia, non può più mantenere certe promesse, fatte magari in un eccesso di fiducia e ottimismo da parte della Panini. Godiamoci ancora queste Definitive-Legendary-Deluxe-Superdeluxe  (e questi pseudo ZP, queste Mega-Economie-Gialli-PK-Tesori-Parodie-Migliori Anni...) perché non so quanto ancora potranno continuare, rischiando di far tornare il panorama editoriale disneyano come era fino a pochi anni fa (se non peggo, visti i tempi che corrono).

                      Cornelius ho letto con attenzione il tuo post e devo dire che, anche se in alcuni punti sono d'accordo, nell'insieme non condivido (anche rispettandola pienamente) la tua posizione.
                      La Panini avrà anche avuto il merito, come dici tu, di ampliare l'offerta al pubblico ma io trovo che proprio a questa estrema frammentazione del mercato si debbano certi scempi odierni.
                      Se la Panini avesse voluto ampliare il range di pubblico pagante avrebbe potuto varare una politica di miglioramento dell'offerta, dedicando ad ogni testata la giusta attenzione con una linea editoriale chiara e precisa. Soprattutto trasparente e coscienziosa degli "impegni" presi con i lettori.
                      Invece hanno pensato bene di saturare il mercato con una miriade di pubblicazioni che era già spacciate dal primo numero (vedasi l'esempio riportato proprio da te sul Mega Almanacco).
                      Se l'offerta non si gestisce con una buona logica e' ovvio che la clientela non venga attratta e non risponda entusiasta in termini di acquisto.
                      Ma avanzare l'ipotesi che proprio i "lettori svogliati" siano la causa di questo scadimento mi sembra poco logico.
                      Sara' anche vero che il popolo italiano non brillerà come percentuale di appassionati di lettura ma bisogna anche ricordare che esiste una grossa fetta di mercato che bisogna saper soddisfare, fidelizzare ed appassionare.
                      Mentre le recenti decisioni della casa modenese (aumento dei prezzi, taglio sulla qualità e quantità delle pagine, chiusura barbina di alcuni progetti, ridimensionamenti vari, ecc., ecc.) vanno tutte nella direzione opposta......
                      Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                        Re:Uack! - Discussione generale
                        Risposta #1495: Venerdì 19 Gen 2018, 16:33:41
                        Concordo con le ultime considerazioni di Mortimer e luciochef, e muovo solo un unico appunto: ritengo che, in un primo momento è - forse - possibile che effettivamente la Panini abbia pensato di investire sul prodotto in termini di qualità, ma ben presto si è deciso di cambiare rotta, puntando più sulla quantità e sull'utile immediato, probabilmente a seguito di risultati non adeguati alle aspettative. Emblematico di ciò è proprio Uack, partito con determinate premesse e deragliato strada facendo...
                        Tritumbani fritti!

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                          Risposta #1496: Venerdì 19 Gen 2018, 16:45:01
                          A come avevi scritto sembrava fosse una certezza.
                          Io invece sono più convinto che la Panini (come ogni azienda) voglia un certo margine per ogni prodotto venduto e questo margine viene richiesto dagli azionisti.
                          Esempio: per ogni testata vogliono avere un guadagno del 10% del prezzo di copertina, all'inizio prevedono con 10.000 copie vendute di guadagnare il 15%, le vendite calano e si ritrovano a guadagnare l'8% a questo punto un'amministrazione lungimirante saprebbe che ognuna di queste operazioni scontenterebbe il cliente e quindi accetterebbe di guadagnare di meno.
                          Ma chi a comanda interessa il breve termine, il dividendo a fine anno e il premio per i risultati raggiunti quindi le opzioni sono:
                          - aumentare il prezzo
                          - ridurre i costi (numero di pagine)
                          - provare a intercettare i voleri del pubblico o chiudere la testata.

                          P.S. Le rese sicuramente non verrano macerate, ma reciclate nei cofanetti

                          Questa è una visione limitata e superficiale delle dinamiche di un'azienda editoriale, che viene vista come uno "squalo" il cui unico interesse è il profitto, e più alto possibile. Anche se non tutti gli editori seguono la stessa politica, hanno in comune l'interesse a soddisfare il lettore ed a fidelizzarlo, nonché la necessità di rientrare nei costi, mantenendo i conti in attivo. In quest'ottica è irragionevole che vengano proseguite testate passive, a meno che, come è accaduto in passato con editori che avevano altre testate con ottime vendite, queste non diano la possibilità di mantenere anche qualche testata passiva o quasi cui si voglia dare fiducia. Oggi, con la forte crisi del settore, questo non è più possibile. Né devi pensare che tagliare le pagine o aumentare il prezzo aumenti il guadagno: questi sono interventi che si fanno (da sempre) quando diminuiscono le vendite o sopraggiungono aumenti dei costi (carta, distribuzione), per restare a galla e mantenere quel livello di attività del bilancio che consente di proseguire con sicurezza almeno per un certo periodo, scongiurando lo scivolamento nel passivo prima che questo avvenga.
                          Con questo non voglio dire di approvare pienamente la politica della Panini, che sta scontando le conseguenze dell'immissione nel mercato di un numero eccessivo di testate per il periodo storico che stiamo vivendo, alcune delle quali senza un pubblico sufficiente.
                           Le rese non vanno a costituire i cofanetti, al massimo gli arretrati. Ma hanno un costo di stampa, distribuzione (andata e ritorno) e magazzino non indifferente, e sono comunque necessarie per assicurare una buona diffusione delle testate nelle edicole.

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                          PolliceSu   (1)
                            Re:Uack! - Discussione generale
                            Risposta #1497: Venerdì 19 Gen 2018, 17:13:32
                            Anche se non tutti gli editori seguono la stessa politica, hanno in comune l'interesse a soddisfare il lettore ed a fidelizzarlo, nonché la necessità di rientrare nei costi, mantenendo i conti in attivo.
                            Questo sicuramente è vero per realtà editoriali molto più ridotte rispetto ad un colosso come la Panini.
                            La Panini è una SpA, chi comanda sono gli azionisti e gli azionisti voglio i dividendi a fine anno, altrimenti vendono le azioni e/o fanno saltare l'amministratore.
                            A sua volta l'amministratore da' degli obbiettivi per i vari settori, e se non vengono raggiunti si tagliano i rami che rendono meno, non importa se questo scontenta qualcuno.

                            Né devi pensare che tagliare le pagine o aumentare il prezzo aumenti il guadagno:
                            E qui mi sono fermato.
                            Cito le tue parole: " Se chi la acquista ora continuerà ad acquistarla dopo queta modifica (la riduzione delle pagine) non dovrebbero esserci parricolari problemi, perché sono stati ridotti i costi in modo da compensarne la passività"; se riduci i costi senza ridurre il prezzo di vendita, aumenti il guadagno. E' matematica.

                            Perdonami, ma io chiudo qui questo off-topic perchè la tua mi sembra sempre di più una difesa d'uffico che uno scambio di opinioni.

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                              Re:Uack! - Discussione generale
                              Risposta #1498: Venerdì 19 Gen 2018, 17:42:09
                              Anche se non tutti gli editori seguono la stessa politica, hanno in comune l'interesse a soddisfare il lettore ed a fidelizzarlo, nonché la necessità di rientrare nei costi, mantenendo i conti in attivo.
                              Questo sicuramente è vero per realtà editoriali molto più ridotte rispetto ad un colosso come la Panini.
                              La Panini è una SpA, chi comanda sono gli azionisti e gli azionisti voglio i dividendi a fine anno, altrimenti vendono le azioni e/o fanno saltare l'amministratore.
                              A sua volta l'amministratore da' degli obbiettivi per i vari settori, e se non vengono raggiunti si tagliano i rami che rendono meno, non importa se questo scontenta qualcuno.

                              Né devi pensare che tagliare le pagine o aumentare il prezzo aumenti il guadagno:
                              E qui mi sono fermato.
                              Cito le tue parole: " Se chi la acquista ora continuerà ad acquistarla dopo queta modifica (la riduzione delle pagine) non dovrebbero esserci parricolari problemi, perché sono stati ridotti i costi in modo da compensarne la passività"; se riduci i costi senza ridurre il prezzo di vendita, aumenti il guadagno. E' matematica.

                              Perdonami, ma io chiudo qui questo off-topic perchè la tua mi sembra sempre di più una difesa d'uffico che uno scambio di opinioni.

                              La teoria per cui la S.p.A. funzioni in un certo modo e gli azionisti pressino per avere profitti a fine anno è tutta tua ed in contraddizione col principio di fidelizzazione, che riguarda praticamente tutti gli operatori economici, specialmente quelli che vendono periodici o comunque prodotti di costo contenuto che si acquistano in modo continuativo. Se fossero solo i margini di profitto a breve termine a contare, un editore non riuscirebbe a farsi una clientela regolare e lì addio azionisti. Le S.p.A. che giovano della loro natura sono quelle che offrono stabilità, e proprio per questo attirano investimenti.

                              Riguardo il guadagno che aumenta con i tagli e gli aumenti di prezzo, non è come credi, perché questi avvengono in corrispondenza di cali di vendite, e servono a compensarli, non ad aumentare il profitto, ma a mantenere un livello di attività minimo che consenta di proseguire. La tua teoria per cui un editore aumenti il prezzo o tagli le pagine per guadagnare di più, è in contrasto con quanto è sempre avvenuto in tutto il settore dei fumetti, con le testate da edicola. La Panini non ha inventato nulla di nuovo, ed ha l'interesse, come ogni altro operatore economico, a mantenere i prezzi più bassi possibile.
                               Inoltre NON SONO UN SUO DIFENSORE, dato che non ho una particolare simpatia per essa né per la sua politica, né alcun interesse personale. Cerco solo di esporre dinamiche editoriali ed economiche che credevo fossero scontate in questo forum. Non è un tentativo di difendere l'operato della casa editrice, ma di spiegarlo: opinioni e punti di vista ce ne possono essere ovviamente, in mancanza di dati certi, ma ci sono meccanismi che hanno sempre fatto parte del mondo dell'editoria periodica e sono abbastanza evidenti e possono essere confermati da molta gente ben più autorevole di me presente qui sul forum. Chi ha seguito finora solo pubblicazioni Disney forse ne viene a contatto per la prima volta, perché fino a non molti anni fa la situazione è stata ben più rosea.
                              « Ultima modifica: Venerdì 19 Gen 2018, 19:48:50 da Max »

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                                Re:Uack! - Discussione generale
                                Risposta #1499: Mercoledì 24 Gen 2018, 23:52:07
                                ma qualcuno sa di "vita da paperi?" esce? non esce?

                                 

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