Spezzo una lancia in favore di Faraci per vari motivi.
Intanto, non ho mai veramente capito il dibattito Paperinik-PKNA.
Anche io penso che a differire sia il contesto (Uno e i Razziatore, anziché Archimede e i Bassotti) piuttosto che il personaggio.
Ho sempre preferito Topolino a Paperino, e mi sono avvicinato ai paperi per la prima volta con PKNA proprio perché il fumetto va oltre il Paperino iracondo e sciocco di tante storie dei paperi.
Infine, penso anche io che per un autore sia un considerevole peso dover sempre rendere conto ad una congrega di lettori che si ritengono i numi tutelari della "purezza Disney".
Quando è uscito il numero zero andavo in prima media, quindi so di cosa parlo perché rientro perfettamente, da un punto di vista anagrafico, tra i "trentenni nostalgici", e ammetto di non essere totalmente immune da un certo gusto per le cose passate;
se però mi fermo un secondo a riflettere, trovo che le storie odierne non siano diverse da quelle di 15 anni fa. Sono io a non avere più 12 anni.
Tutto ciò che abbiamo vissuto nei primi anni d'esistenza ha un sapore particolare e irripetibile, ma la vita va avanti e non ha senso pretendere di cristallizzare il mondo in memoria dei bei tempi andati, sia perché i ricordi verniciano tutto di un fascino vintage che è solo nella nostra testa, sia perché senza un po' di entusiasmo la vita (e non solo il fumetto) ha poco senso.
Il livello qualitativo delle storie che compaiono attualmente sul topo sembra buono, forse non eccellente, ma ritengo che volgere la testa all'indietro alla ricerca dell'età dell'oro sia limitante.
Penso che dal Topolino attuale possano nascere tante belle cose nuove, autori giovani che magari stanno per esordire e che diventeranno dei grandissimi, ma soprattutto, penso non sia giusto condannare chi ha 10 anni adesso a leggere storie clonate da quelle della nostra infanzia, con le medesime regole narrative e lo stesso stile grafico.
Per quanto riguarda PK, credo che se si vuole scrivere un prodotto destinato a stare sul mercato senza reggersi sull'asfittico sostegno dei trentenni, occorra aggiornare il personaggio senza tradirlo.
Questo non significa che dovrà avere lo stesso logo, la stessa tavolozza e gli stessi editoriali, ma che il suo spirito più autentico dovrà respirare attraverso un nuovo progetto.
Ciò che, personalmente, mi interessa del nuovo PKNA, non è se tornerà Xadhoom, se Ducklair sarà della partita o cos'altro. Mi preme che lo spirito con cui verrà scritto questo nuovo fumetto sia lo stesso del PKNA originale, che è stato, non dimentichiamolo, una sperimentazione coraggiosa che ha rotto con il passato.