Un intero quotone di Paperinika? Ma grazie!
Vediamo se mi ricordo anche io come si fa a citare...
Sta a noi alzar(ce)la: mettiamo subito 3,20 euro da parte e diffondiamo la voce in giro, facciamo sì che le vendite dell'Appgrade di gennaio si moltiplichino, al di là della qualità contenutistica che avrà la storia di Faraci.
Facciamo capire, per l'ennesima volta, che Pk è amatissimo, ma soprattutto facciamo capire che "tira" in termini economici!!!
Ecco, sì e no.
Cioè da un lato ok, è giustissimo ciò che dici. Però... però dall'altro non è quel che vorrei. Io. Ora. Come lettore, non appartengo più a coloro che acquistano serie regolari occasionalmente. Sì, ho comprato il Topo per Moby Dick, ma avrei potuto prendere lo speciale. Sì, compro sempre il Topo quando c'è una storia di Vito, se si ricorda di dirmelo via facebook, ma quella è una storia a parte. E il Topo fa storia a parte, sia come prezzo che come testata (se Universo PK fosse stato sul Topo l'avremmo comprato TUTTI probabilmente).
Certo è che se uscisse una nuova serie, o un albetto, o un QUALCOSA con il numero 1 e la promessa di un seguito... FUMMM, mi ci fionderei! Così invece...
gnnnn. Eh, dice, ma una serie nuova adesso non si può fare. Perfetto, lo capisco. Però
gnnnn lo stesso.
Cioè, non fraintendetemi, sono molto contento di questo "rilancio", come ho già detto. Però penso anche che non sia esattamente ciò che fa per me. Non ancora, no. Posso investire lo stesso, è vero. Oppure posso tergiversare, lurkare, leggere una o due pagine a scrocco in edicola, valutare e attendere eventuali altri sviluppi.
"Ecco, questo posta 3 volte in un anno e addirittura se la tira", potreste dire.
E invece no. Sono sempre stato così. Anche da piccolo valutavo con attenzione i volumi da acquistare in base alle storie. UNA per legittimare tutto? Difficile. E' successo solo con Don Rosa (sugli ultimi ZP) o con storie/saghe lunghe, tipo le fantaleggende o il vento del sud su i Classici.
E' una questione di... boh, imprinting fumettistico? Autoinflitto, peraltro. Però c'è. Assieme a una vocina che dice: scusa, ma se ti danno un prodotto che non è esattamente quello che vuoi e lo compri sperando che poi te ne facciano un altro più conforme ai tuoi gusti, non è un po' fuorviante? Come fanno a capire che l'ho comprato perché/anche se ne volevo in realtà un altro? Non è che poi si finirebbe per pensare che, tutto sommato, il gioco val bene la candela così com'è?
Mi spiego meglio (forse) con un esempio.
SCENA: vado dal gelataio perché voglio un cono al cioccolato.
E lui: "Non ce l'ho più il cioccolato".
E io: "Ah."
E lui: "C'ho la vaniglia però."
"Non è mica la stessa cosa."
"Sì ma c'è quella. Cosa fai, te lo mangi 'sto gelato o no?"
"No, a me piace il cioccolato."
"E allora io vendo la vaniglia a chi rompe meno."
"Capisco..."
"Ma no, non fare quel faccino smunto, che poi lo so che vai sui forum e ti lamenti che vuoi il cioccolato e trovi altri 30 rompi come te che vogliono il cioccolato e mi trollate la fan page della gelateria. Senti, piattola, ecco cosa faremo: ti faccio un cono alla vaniglia e lo ricopro di cioccolato in polvere."
"Non è mica la stessa cosa".
"E' un compromesso. Ci stai?"
"Non so..."
"Dai che è una novità!"
"Si però..."
"Se poi vedo che vende, sai cosa farò?"
"Un gusto nuovo al cioccolato vero tra un po'?"
"Forse. Sì, forse. Oppure... potrei fare un sacco di coni alla vaniglia con sopra cioccolato in polvere, cioccolato a scaglie, cioccolato al latte, cioccolato fondente e cacao. Tutti i variegati possibili per chi ama il cioccolato! Che, oh, il cioccolato vero costa. Tempo, soldi, coraggio anche. Una volta no, lo facevi e basta. Adesso invece bisogna valutare bene. Vuoi il cioccolato? Te lo pappi così".
"Non so... Quanto costa?"
"3 euro e 20. Però ci aggiungo anche amarena, fragola e limone".
"Ma a me mi fanno schifo amarena, fragola e limone!"
"Pazienza. Sono comunque 3 e 20. 5 euro con la variant del cono."
"La che? Questa conversazione metaforica sta diventando troppo incasinata. Sai cosa ti dico? Vado in un altra gelateria."
"Ma qui ci venivi da bambino. La adori, questa."
"Eh, pazienza. Aspetterò."
"Cosa?"
"Che rifai il cioccolato."
"E quindi andrai a rompere le scatole e sentenziare sui forum del cioccolato?"
"No, ci mancherebbe. Capisco la situazione. Però... oh, a me va il cioccolato. Davvero."
"Meno male che non ti va il pistacchio, se no Terence Hill ci citava per plagio."