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Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)

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Giona
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    Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
    Risposta #30: Martedì 19 Ott 2010, 15:26:18
     Le pagine d'apertura ci guidano attraverso le citazioni non immediatamente intuibili al giorno d'oggi (da "The jazz singer" con Al Jolson ai vari corti animati di Mickey).
    Conoscevo già la storia de Il cantante di jazz, che se non erro fu il primo film autenticamente sonoro: senza la nota nell'introduzione non sarei però riuscito ad apprezzare la citazione. Citazione che, tra l'altro, fu fatta anche in uno spot televisivo per le pasticche di liquirizia "Tabù" di qualche anno fa.
    "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

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    Christian
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      Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
      Risposta #31: Martedì 19 Ott 2010, 16:50:13
      È davvero un volume straordinario, e non soltanto per il valore storico o pionieristico. Anche le storie in sé sono belle e piene di spunti interessanti. La migliore mi è parsa "Topolino e il bel gagà", per come spazia attraverso più generi e come offre sequenze memorabili una dietro l'altra (l'introduzione con il minigolf, la rivalità a sfondo sentimentale, i tentativi di suicidio di Topolino, l'intrigo delle uova con lo spettro dei debiti per i genitori di Minni, Topolino contro la gang di "Sgozza", l'irruzione al matrimonio...).

      Alcune riflessioni leggendo qua e là:

      Nelle prime strisce, ci sono molte gag visive in cui Topolino mostra una vera e propria vena sadica nei confronti degli altri animali della fattoria e poi dell'isola su cui approda: attorciglia un cane (pag. 11), spiuma un tacchino (pag. 12), fa "penetrare" un'oca e un tacchino in un maiale (pag. 13), spenna un'uccellaccio con un colpo di fucile (pag. 15), fa mangiare un leone da un alligatore (pag. 16), annoda il collo di un altro uccello (pag. 17), infilza un rinoceronte (pag. 21), spenna una gallina per fare "m'ama – non m'ama" (pag. 31), ecc. ecc.

      Il colmo lo si raggiunge nella striscia del 1/1/1931 (pag. 118), in cui credo che si veda la prima morte in un fumetto Disney: la capra che muore dopo aver mangiato la canzone "letale" scritta da Topolino!!!

      Mi avrebbe fatto piacere che le strisce di Scudellari fossero state riprodotte un po' più in grande. A me sono sempre piaciute, le trovo disegnate molto bene (in perfetto stile Iwerks!) e per di più giustificavano il ritorno di Topolino dall'isola alla fattoria, che invece nella storia non viene spiegato in maniera soddisfacente.

      Nella storia "Topolino nella Valle Infernale", The Fox è correttamente tradotto con La Volpe (anziché Volabasso come nelle edizioni precedenti). Però il termine Volabasso è ancora presente, e viene usato come vero nome dello zio di Minni (Mortimer in originale): mi sembra una scelta alquanto discutibile...

      La sequenza dal 9 al 21 giugno 1930 (pagg. 55-59) è disegnata in maniera davvero bizzarra, quasi underground, con i personaggi molto sproporzionati. I credits del volume la attribuiscono a Jack King, mentre in passato altre fonti la dicevano di Hardie Gramatky. In ogni caso, è evidente che non sia di Gottfredson.

      Molto curiosa la striscia del 14/7/1930 (pag. 65), una sorta di riassunto della vicenda. E splendidi i disegni nella parte finale della storia, con i tratteggi che sostituiscono i retini, come nella prima vignetta della striscia del 26/7.

      Tornando alla sequenza del tentato suicidio di Topolino (pagg. 95-97), è strano pensare che sia stata voluta da Walt Disney in persona... Evidentemente il buon vecchio Walt non era così amante del politically correct come invece si solo rivelati molti dei suoi dipendenti negli anni successivi.

      Molto piacevole il fatto che la gag della banconota spezzata in due (pag. 98, poi ripresa a pag, 99) non si dimostri fine a sé stessa ma ricompaia molto più avanti (pag. 106) per consentire a Topolino di smascherare Felice: una grande uso della continuity interna!

      L'1/11/1930 (ultima striscia di pag. 99) compaiono - per la prima volta in un fumetto Disney? -  due paperi umanizzati (prima un maschio e poi una femmina): sono i precursori di Paperino e degli altri abitanti di Paperopoli?

      Il 12/11/1930 (pag. 102) c'è un'incredibile allusione alla dipendenza da droga di Sherlock Holmes, con il detective "Allock Homes" che chiede a Watson di "passargli la siringa"!

      Un altro caso di poca politically correctness: il gatto gay (!!) del 22/1/1931 (pag. 126)

      Infine, una riflessione su Minni: in queste strisce è evidentemente ancora minorenne (come pure, probabilmente, Topolino), visto che il 27/10/1930 (pag. 98) suo padre dice che deve ancora "pensare all'istruzione di Minni".
      « Ultima modifica: Martedì 19 Ott 2010, 16:55:23 da Christian »

        Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
        Risposta #32: Martedì 19 Ott 2010, 17:23:27
        Nella storia "Topolino nella Valle Infernale", The Fox è correttamente tradotto con La Volpe (anziché Volabasso come nelle edizioni precedenti). Però il termine Volabasso è ancora presente, e viene usato come vero nome dello zio di Minni (Mortimer in originale): mi sembra una scelta alquanto discutibile...

        Opinione condivisa dallo stesso Becattini, che cosi' scrive sul blog di Luca Boschi:

        Il nome originale Mortimer per lo zio di Minni è stato adottato in Italia solo di recente. Nelle prime edizioni di "Topolino nella Valle Infernale" non è chiaro se Volabasso sia il nome dello zio o del suo oscuro alter ego. In "Topolino contro Wolp" e "Topolino e il Bandito Pipistrello" Nerbini e poi Mondadori optano invece per Martino. Ho scelto di chiamare lo zio Volabasso perché mi sembrava più evocativo (e perché nella prima storia, verso la fine, lo vediamo appunto "volare basso" con il suo aereo). Conseguentemente ho ripristinato "La Volpe" come nome del suo alias. Mi rendo conto che la scelta possa essere discutibile, e ripensandoci forse opterei per un nome allitterativo come l'originale... Tiberio Topo? Ma ormai è andata.
        « Ultima modifica: Martedì 19 Ott 2010, 17:24:02 da bottagna »

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        Paolo
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          Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
          Risposta #33: Martedì 19 Ott 2010, 18:04:51
          Riprendo con buon umore, grazie alla bellezza di questo volume, le recensioni sulla pagina dell'edicola, che vi ripropongo anche qui:



          L'attesa è finita: dopo il lungo periodo dedicato alle strip autoconclusive, si riparte con il Mickey Mouse classico, quello degli esordi: la prima storia di Mickey riprende nelle sue fasi iniziali il plot di Plane Crazy, il primissimo cartone animato di Topolino, per poi sviluppare una serie di gag, senza apparente legame tra di loro, ma ricche del fascino proprio dell'antiquariato del fumetto, e ancora oggi fresche e piacevoli da leggere anche per la prima volta. Si è lungamente dibattuto sulla presunta "impubblicabilità" delle strisce raffiguranti i cannibali, a causa di una non meglio individuata "politically correctness", ma ora che tutti possono effettivamente vedere di cosa si tratta, credo sia impossibile trovare alcunchè di sconveniente in quella che è da considerarsi come una comica.
          Da notare anche come il finale della storia subisca un cambiamento di trama rispetto al cartone animato, mostrando una tendenza che, invece, nel futuro sarà opposta: il finale originario prevedeva che Minni picchiasse con un ferro di cavallo Mickey, che stava ridendo del fatto che le fossero scivolate giù le mutandine; qui il ferro di cavallo viene invece tirato in aria per esprimere un desiderio: si tratta di un finale più edulcorato, forse dettato dall'inesperienza nella gestione dei fumetti a strisce che invece, proprio per loro natura, vengono a contatto con un pubblico più adulto (i lettori dei quotidiani) di quello cui erano destinati i cartoni.

          "Topolino e la valle infernale" è la prima avventura ad ampio respiro di Mickey, dove appare la prima striscia realizzata da Gottfredson. Oltre al disegnatore dello Utah, in questa storia fanno il loro esordio molti dei principali comprimari di Mickey: Clarabella, Orazio, Gambadilegno, Lupo e Mortimer, uno zio di Minni che verrà utilizzato altre volte per giustificare viaggi di Topolino nel West.

          Già con "Topolino e il bel gagà" l'impatto grafico di Mickey si differenzia notevolmente da quelle precedenti: il tratto è più morbido, più elegante; è la prima delle avventure cittadine che vedranno Mickey come protagonista, e sarà interessante vedere come la piccola cittadina di Topolinia crescerà insieme al nostro eroe: al momento non è altro che un borghetto rurale, con pochi abitanti, tra questi facciamo subito la conoscenza dei genitori di Minni e di due strani paperi (apparsi il 31-10 e l'1-11) che potrebbero essere considerati i genitori di Paperino. Sorprendentemente in questa storia viene trattato anche il tema della morte, anzi del suicidio (per giunta si trattò di un'idea dello stesso Walt Disney): Mickey, convinto che Minni si sia innamorata di Felice (il bel gagà), tenta in modo maldestro di togliersi la vita. A titolo di curiosità voglio sottolineare due apparizioni: una prima ha come protagonista, nella prima vignetta della striscia del 27 settembre, Oswald the Rabbit, il personaggio sviluppato da Disney prima di Topolino, e un'altra, ancora più strana, nell'ultima vignetta della striscia seguente: si tratta di un misterioso sosia di Topolino completamente bianco (grigio su questa edizione) e dall'aspetto di un agnello.

          La storia "Topolino in guerra col gatto Nip" è una delle prime storie di Mickey ad aver avuto grande successo nel nostro Paese, forse anche a motivo del fatto che l'albo della collana "Nel Regno di Topolino" aveva una superba copertina realizzata dall'illustratore Antonio Rubino. Anche in quest'avventura il contesto urbano è quello di una periferia isolata di una piccola cittadina, che a volte ricorda i paesaggi lunari e surreali di George Herriman, ma quello che si inizia a vedere con forza è l'approccio psicologico ai personaggi definito da Gottfredson, dal rissoso bullo Nip a Billo il marinaio, senza dimenticare l'ambiguo garzone!

          Chiude il volume la divertente "Topolino vince Spaccafuoco", che, tra gli altri, presenta due spunti degni di nota: il primo è il nome dell'avversario di Topolino, che nella versione americana di Creamo Katnera riecheggia il nome dell'italiano Primo Carnera, eroe dei ring americani di quel periodo; e poi il ritorno di un personaggio secondario delle avventure precedenti: Butch, lo Sgozzatore, anche conosciuto come Sgozza, che farà da spalla a Mickey nella storia seguente ben prima di Pippo, e anticipando anche Orazio.

          Purtroppo non posso andare oltre le 5 stelle, ma il questo volume merita l'acquisto come poche altre cose!

            - Paolo

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          alec
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            Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
            Risposta #34: Martedì 19 Ott 2010, 20:37:22
            Sono da sempre un fan di "Topolino vince Spaccafuoco".  Creamo Katnera è volutamente un character esagerato, nutrito attraverso le sbarre della gabbia e guidato da istinti primordiali.  Ruffo Ratto (in precedenza era stato chiamato anche Toponi) è la classica pantegana tanto sbruffona quanto pavida e nullafacente.  Simpaticissimo il minuscolo fratellino del campione, in bombetta e vistoso abito a quadri (un filo di satira nei confronti dei neri americani arricchiti dell'epoca?), che fa il paio con l'organizzatore del match, abbigliato nello stesso modo.  La fuga del pavido Ruffo porta sul ring proprio Mickey ( bellissima la gag di Orazio che prepara un quadrato "da salotto" con al centro una vetusta radio a trombone) che avrà la meglio sul ciclopico felino grazie all'astuzia e...allo Sgozza, fresco d'evasione, uno dei migliori comprimari che il Topo abbia avuto al suo fianco! Avventura semplicemente epica.
            « Ultima modifica: Martedì 19 Ott 2010, 21:31:21 da alec »

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            Bacci
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              Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
              Risposta #35: Mercoledì 20 Ott 2010, 01:08:34
              Volume CAPOLAVORO, un pezzo di storia, guai a chi non lo compra :P ;)
              « Ultima modifica: Mercoledì 20 Ott 2010, 01:09:06 da bacci88 »

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              feidhelm
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                Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                Risposta #36: Mercoledì 20 Ott 2010, 01:34:52
                Propongo il ban per chi ha definito "scialbe" le storie di questo volume ;D

                Già Topolino nella valle infernale è una storia eccezionale, per me una delle migliori di sempre, ricca di idee (se penso a certe cose che si pubblicano oggi, con un'ideuzza spalmata su decine di pagine...), di comicità, di ironia e con personaggi efficacissimi.

                Il volume andrebbe preso anche solo per questa storia, e per Topolino e il bel gagà: una vetta insuperata del Topo rustico e monello degli anni '30, che è poi il mio preferito. Forse da oggi capirete perché ;)

                PS: Pacuvio, la colorazione nel tuo volume mi sembra molto più rispettosa e meno invasiva: spero di beccare un volume "fallato" come il tuo ;)
                « Ultima modifica: Mercoledì 20 Ott 2010, 01:38:01 da feidhelm »
                         
                In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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                Pacuvio
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                  Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                  Risposta #37: Mercoledì 20 Ott 2010, 01:56:03
                  PS: Pacuvio, la colorazione nel tuo volume mi sembra molto più rispettosa e meno invasiva: spero di beccare un volume "fallato" come il tuo ;)
                  Non sei l'unica che me lo dice... sembrano "retrò", è vero, ma mica è tutto così il volume... giusto una decina di pagine in tutto... :(

                  Domani proverò a cambiarlo, perché proprio questo numero non posso averlo così.

                  *

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                    Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                    Risposta #38: Mercoledì 20 Ott 2010, 15:51:40
                    Pacuvio, la colorazione nel tuo volume mi sembra molto più rispettosa e meno invasiva
                    Quotone. "La valle infernale" (specie nelle scene notturne) è davvero un pastrocchio!

                      Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                      Risposta #39: Mercoledì 20 Ott 2010, 16:31:27
                      Quotone. "La valle infernale" (specie nelle scene notturne) è davvero un pastrocchio!

                      ma allora sono  proprio cosi le vignette o sono stampate male?
                      perche sono indeciso se provare a farmi cambiare l'albo  :(

                      per esempio anche le orecchie del topo,in alcune vignette non sono molto nitide e i ballons in alcuni casi sono carichi di inchiostro mentre in altri sono sottilissimi  :P



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                        Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                        Risposta #40: Giovedì 21 Ott 2010, 23:26:13
                        E confermo anch'io il fastidioso errore di colorazione. Un bel po' di pagine, fino a dove ho letto ora, presentano questa strana colorazione e in una c'è pure quel bordo strano che segnalava Pacuvio. Inoltre in alcune parti il nero è troppo grezzo e forte. Ma il meglio arriva in una pagina, colore nero, grezzo, forte e in alcune parti scolorito più la strana colorazione.
                        Ohibò. Ci sto combattendo troppo con 'sti volumi e io non lo cambio. Però dispiace per un volume così...
                        Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

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                          Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                          Risposta #41: Venerdì 22 Ott 2010, 13:45:26
                          L'atmosfera casereccia e rustica di queste prime storie è impareggiabile. Ho distrutto i Topolino d'Oro che le contenevano da quante volte gli ho letti.

                          Topolino e il bel Gagà è meravigliosa. Adoro letteralmente le scene del minigolf e dell'arrivo di Topolino travestito al matrimonio con Minni che sviene.

                          Andiamo a rileggerle ;D!

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                            Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                            Risposta #42: Sabato 23 Ott 2010, 14:14:52
                            Pagina 104, prima vignetta:
                            Topolino dice: "Nessuno sceriffo potrà interferire!"
                            Curioso che abbiano ignorato totalmente la parola "blundering" che precede "sheriff", quindi la frase di Topolino dovrebbe tradursi "Nessuno sceriffo pasticcione (o nessun goffo sceriffo) potrà interferire!": forse ignorata per motivi di spazio?
                            Eppure su I Maestri Disney 28 era stata tradotta normalmente: "Nessuno sciocco sceriffo potrà interferire".
                            Peccato, in questa nuova traduzione si perde l'opinione che ha Topolino di questo sceriffo.
                            E peccato che siano cascati proprio qui, il resto delle traduzioni è abbastanza fedele agli originali.
                            « Ultima modifica: Sabato 23 Ott 2010, 14:16:04 da Sam_Spade »
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                              Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                              Risposta #43: Sabato 23 Ott 2010, 14:41:48
                              Pagina 104, prima vignetta:
                              Topolino dice: "Nessuno sceriffo potrà interferire!"
                              Curioso che abbiano ignorato totalmente la parola "blundering" che precede "sheriff", quindi la frase di Topolino dovrebbe tradursi "Nessuno sceriffo pasticcione (o nessun goffo sceriffo) potrà interferire!": forse ignorata per motivi di spazio?
                              Esatto. Ho avuto modo di sapere che Becattini e Ceresa hanno dovuto fare i salti mortali per letterare (rimanendo il più fedele possibile alla scrittura originale) queste prime storie. La cosa è curiosa, se pensiamo che fino allo scorso volume si verificava l'opposto, con quei numerosissimi (e fastidiosissimi) balloon mezzi vuoti, riempiti a stento solo grazie a qualche trucchetto.
                              « Ultima modifica: Sabato 23 Ott 2010, 14:42:48 da pacuvio »

                                Re: Gli anni d'oro di Topolino n°31 (1930-31)
                                Risposta #44: Sabato 23 Ott 2010, 15:24:13
                                Della prima storia "Topolino nell'isola misteriosa" preferisco la versione del Topolino d'oro con vignette più grandi, in bianco ne nero
                                e con le 3  strisce aggiunte (mancano le due finali che nell'economia della storia c'entrano però come i cavoli a merenda). Riguardo a "Topolino nella valle infernale"  preferisco questa edizione (dato che nel Topolino d'oro mancavano una decina di strisce) godibile anche come colorazione. Comunque io sto rivalutando il tanto bistrattato "Topolino d'oro" serie degli anni '70 che anche come dialoghi mi sembra migliore di questa nuova edizione.  Chiaro che gli anni D'oro ha il grande pregio di riprodurre, anche se un po' miniaturizzata, l'opera completa senza buchi di nessun genere.
                                Charlie

                                 

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