Note prelettura del diciottesimo volume.
Operazione Efesto: capolavoro assoluto. Artibani prende le mosse dal finale di Sul lato oscuro, e mixa la trama evroniana con l’avventura conclusiva della PBI, inserendovi il grande ritorno sulla scena di un certo cinico di classe e del suo cervellone di supporto... con qualche chiletto di troppo! C’è poco da dire: quel che ne esce è una trama sì complessa, ma scorrevolissima e piena di colpi di scena, l’uno dopo l’altro! Scienziati pazzi, alieni, complotti e giochi di potere si mescolano in modo pressoché perfetto, per il diletto di noi lettori! Cabella alle matite e Gatti alle chine non saranno Sciarrone, ma svolgono il loro compito in modo più che dignitoso! Gran godimento per tutti! In appendice, la migliore della serie di Lo Zen e la fisica dei quanti: Sisti senza freni e Turconi in stato di grazia, che volere di più per ridere alla grande? Non perdetevi lo spettacolare procione di sfondo! Nell’originale ci fu una vera chicca: per rispondere ad un lettore che solo allora faceva commenti su Antico Futuro, Vitaliano ripescò il leggendario PRDQP!
Nell’ombra: capolavoro assoluto (e meno male che eravamo verso la fine, eh?). L’ultimo scontro, definitivo, con gli Evroniani esce dalla penna di Macchetto, una volta che Paperinik ha riavuto un certo oggettino sul quale decide di mettere direttamente le mani, con l’aiuto di Uno! Scelta che si rivelerà foriera di non pochi guai, ma... se invece fosse stato tutto previsto da una mente superiore aliena e pettinata alla mohicana? L’avventura c’è tutta, tocca i cuori e fa riflettere, mentre un padre aiuta la figlia a chiudere i conti rimasti in sospeso: drammatica e divertente allo stesso tempo, e mirabilmente raffigurata dai fratelli Pastrovicchio (matite di Lorenzo, chine di Alessandro), grandissimi anche nel tratteggiare l’insetto alieno che pare dominare la scena all’inizio della vicenda! Stavolta, novelli lettori, non trattenete le lacrime, purtroppo... Ma a farvi ridere torneranno Sisti e Turconi nel nuovo capitolo di Lo Zen e la fisica dei quanti, dove ci sono ospiti dal monastero di Chaw Pep... Nome che evoca il lombardo “Ciao Pep”, cioè “Ciao, Giuseppe”, usato in modo idiomatico per dire “Sì, certo, come no?!” Nell’originale segnalo anzitutto una lettera dove un lettore asserì d’avere scoperto chi rispondesse alle missive dei lettori: Fiorenza Gallazzi! A lui, Vitaliano rispose così: “Beh, certo. Del resto lettering è il gerundio di posta, no?” In appendice, il Pkteam pubblicò le prime indicazioni che erano emerse dal sondaggio proposto su La sindrome di Ulisse: editoriale ok, posta ok ma ce ne voleva anche una “tecnica”, techno a go go, tiepidi su redazionali e storia breve; e sembrava pure che i lettori non volessero più Bertoni... Beh, ad agosto lo si era fatto schiantare dalla Torre Velasca, no? E molto di quanto sopra si ritroverà su PK2, di lì a poco!
Prima dell’alba: uno dei peggiori numeri della serie. Faraci ci racconta una storia molto terra terra di Paperinik contro il solito mostro alieno che deve recuperare un oggetto capitato sul nostro bel pianetino, guarda caso a Paperopoli, e finito, un po’ meno per caso, nelle mani di Camera 9. Bah, un’avventura come tante, con qualche battuta giusto decorosa e niente più. Non è lo sfacelo assoluto delle Sorgenti della Luna ed è giusto un pelo più digeribile della Notte più buia, però non è davvero niente di che (probabilmente la peggiore dopo le due che ho citato, ecco): Tito ha fatto e farà ben di meglio! Gervasio senza infamia né lode ai disegni: è ancora molto acerbo e non quel grande cantore delle gesta di Paperinik che è oggi. Nessun disastro assoluto, comunque. Ultima della serie anche per Lo Zen e la fisica dei quanti, ancora spassosa e degna di lode come sempre. Nel prossimo numero, la breve sarà davvero una sorpresa. PS: io non posso parlare troppo male di questo numero, perché uscì il 20.10.2000, giorno nel quale mi laureavo in giurisprudenza! Quindi il bel ricordo mi “obbliga” a non stroncarla totalmente, ma non è per un attacco di buonismo esasperato o perché la personalità dell’Avv. Serafino Buononi abbia preso il sopravvento!