E' giustamente tempo di bilanci per la GDdP pertanto ripropongo (in parte) quanto avevo già scritto in un precedente topic e aggiungo qualche ulteriore considerazione. In particolare la mia domanda è questa... visto che la GDdP trae origine dalla "Carl Barks Library" e su quanto pubblicato in precedenza su "Zio Paperone", ciò che abbiamo trovato in edicola era il meglio che si potesse realizzare? Certamente utilissimo e lodevole raccogliere tutto in volumi monotematici e proporli al grande pubblico (io per primo ho comprato perchè stuzzicato dall'iniziativa "nazional-popolare" e da un rapporto qualità/prezzo per me giusto), ma pur considerando la pubblicazione "da edicola" è stato fatto un passo in avanti rispetto a quanto era già disponibile? In generale, spero di si... personalmente il balzo in avanti è enorme e sono soddisfattissimo dell'acquisto perchè di Barks avevo forse il 5% delle storie, e così ho potuto riscoprire questo grandissimo autore.
1) La GRAFICA e il colore delle copertine per me è senza infamia e senza lode... alla fine mi interessa il contenuto, e direi che ho piacere che i vari colori "stacchino" uno dall'altro. Certamente su 48 copertine (non 480!) si poteva provare ad abbinare la vignetta di copertina alla storia contenuta nel volume. Invece, mi piacciono molto i super-ingrandimenti delle vignette, dove sono riportati i titoli delle storie, ma forse effettivamente (leggendo quanto già scritto nel topic) sarebbe stato meglio sfruttare la pagina per riproporre la copertina originale a pagina intera, piuttosto che in formato francobollo.
2) INTRO - PORTFOLIO - PERSONAGGIO: gli "apparati" di contorno alle storie alla fine non mi sono dispiaciuti, ho trovato qualche introduzione molto interessante, qualche altra meno ispirata ma tutto sommato sufficiente; come detto sopra, su 48 volumi (non 480!) si poteva provare ad abbinare il personaggio alle storie contenute nel volume. Credo che la cosa migliore di tali "apparati" sia la breve scheda tecnica della storia, con le varie pubblicazioni ma spesso anche note sull'origine della storia e anche note sulla traduzione: molto bene!
3) Ho apprezzato la COLORAZIONE delle storie... giusto per fare un esempio, io ho "P. e il sentiero dell'Unicorno" (GDdP n.1) anche nel volume "Io, Paperino" (Mondadori - 4a ristampa 1987) dove mi pare le colorazioni siano quantomeno assurde e psichedeliche, con gialli acidi, sfondi praticamente dello stesso colore dei vestiti dei personaggi e addirittura le basette di Paperone colorate di giallo (!). La GDdP è molto meglio da questo punto di vista, con colori molto più naturali... ho apprezzato anche la colorazione elettronica (es. "Paperino nel paese dei Totem" - GDdP n.1) che mi sembra non rendere "pesante" la tavola e consentire trasparenze soprattutto nelle scene con l'acqua. Non posso fare confronti con la colorazione su ZP.
4) Punto dolente, invece, è il TRATTO NERO pesante che in alcune storie caratterizza le parti in nero, e che è proprio fastidioso quando i paperi sono disegnati in piccolo... non succede in tutte le storie (per fortuna) ma tale problema non si è risolto nel corso della pubblicazione.
5) VIGNETTE TAGLIATE: aggiungo ancora, per esempio, che nella ultima vignetta della 3a tavola, sempre del "paese dei totem" nel volume "Io, Paperino", la scena è tagliata e non consente di cogliere la gag del pesce che corre sull'acqua. Ancora un punto a favore della GDdP, se nell'intera opera le vignette sono state riportate in toto, così come disegnate da Barks... senza tagli dovuti all'impaginazione! Non posso fare confronti con ZP.
6) TRADUZIONI: sembra essere un punto migliorabile. Purtroppo non possiedo alcuna edizione o storia in originale. A parte alcuni evidenti errori (es. "Paperino e la sposa persiana" dove si legge "carri che ruggiscono come serpenti" - GDdP n.1),; a mio avviso, come criterio le traduzioni dovrebbero essere molto letterali e discostarsi solo ed esclusivamente per replicare un gioco di parole intraducibile: es. il nome del re persiano "Nevvawaza" in "Paperino e la sposa persiana" è stato riportato tale e quale, ma ovviamente il lettore italiano (io) non capisce il gioco di parole; sarebbe stato meglio mettere un nome di fantasia.
7) CRONOLOGIA ANNATE mi sarebbe piaciuto se questo "Tutto Barks" fosse uscito con un puro criterio cronologico, ma capisco benissimo che quelli del Corriere dovevano presentarsi con un primo numero in edicola assolutamente appetibile, per non rischiare un flop di vendite... pensandoci un po' si sarebbe potuto risolvere l'arcano semplicemente mettendo sulla costa del volume SOLO l'anno di riferimento e mettendo il numero del volume SOLO sulla copertina, così che la collezione poi ordinata cronologicamente ci sarebbe stata benissimo nella libreria, senza apparire "in ordine sparso".