Flash X, non è che bisogna pensare solo alle proprie esigenze per quanto riguarda le nuove iniziative. Le collane che fortunatamente già esistono si possono recuperare; se è troppo oneroso prenderle complete è possibile acquistarne solo alcuni numeri la volta, anche se magari così facendo si andrà a spendere complessivamente un po' di più. È giusto che si dia spazio a collane nuove, sebbene, come già visto, la mancanza di altre iniziative simili fin dal 2014 lascia immaginare che, dato il risultato insoddisfacente dell'omnia di Scarpa (dovuto anche all'elevata foliazione rispetto al prezzo, che è stata necessaria per non superare la soglia dei 51 numeri), ben difficilmente ne vedremo altre di allegate ai quotidiani, perlomeno dedicate ad altri autori. A dire il vero, pubblicare una nuova edizione della GDDP a distanza di tanti anni non sarebbe un'idea così strana (sarebbe anche l'occasione per adottare miglioramenti, come inserire le copertine degli albi a tutta pagina anziché quegli orrendi frontespizi con particolari ingranditi presi dalle vignette, ma anche piccole correzioni, aggiunte ed aggiornamenti) tuttavia gli scarsi risultati di Uack! e dell'edizione Giunti probabilmente fanno desistere chi potrebbe tentare l'impresa. Per l'omnia di Gottfredson il discorso è un po' diverso: ha avuto una diffusione minore rispetto a quella di Barks e, cosa ancora più importante, è l'unica opera, peraltro curatissima e lussuosa, che consente di raccogliere tutta la produzione dell'autore. Potrebbe avere un senso riproporla dopo 10 anni, magari con la differenza del bianco e nero per le strisce e dei colori originali per le tavole, ma come abbiamo visto si è optato per proseguire l'edizione italiana della Fantagraphics e va benissimo così, se non ci dispiace troppo la mancanza delle autoconclusive 1955/1975.