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Disney comic books USA

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PolliceSu
    Re: Disney comic books USA
    Risposta #135: Sabato 24 Ott 2015, 22:52:05
    Ho recuperato la seconda parte della storia, e faccio altre annotazioni sull'adattamento USA del Diabolico Vendicatore:

    -Villa Rosa e Fantomius sono diventati rispettivamente Villa Rose (semplice) e Fantomallard.
    -All'inizio della seconda parte, Paperone non legge di come imbrogliare i gonzi trasformando campi brulli in finte miniere, bensì la leggenda di Re Mida.
    -Il fungo friggitore diventa semplicemente "una peretta di acido"
    -I due poliziotti non affermano che un contadino gli ha detto di aver visto un essere che volava rasoterra, ma proprio che ha visto Fantomius. Inoltre quello coi baffi (che nella versione italiana viene chiamato Peter dal collega ma qua invece no) non fa più "Boh!" ma "Yup!"
    -Battuta extra che mi ha strappato un sorriso: quando Peter accende la candela, invece che ribadire quello che sta facendo commenta con un "aspetta che faccio luce sulla situazione!"

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    salimbeti
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    PolliceSu
      Re: Disney comic books USA
      Risposta #136: Martedì 27 Ott 2015, 11:15:53
      Ho recuperato la seconda parte della storia, e faccio altre annotazioni sull'adattamento USA del Diabolico Vendicatore:


      -I due poliziotti non affermano che un contadino gli ha detto di aver visto un essere che volava rasoterra, ma proprio che ha visto Fantomius.

      Questa sequenza cosi' tradotta e' effettivamente poco congruente con gli avvenimenti.  Donald quando fu visto di giorno dal contadino non era in costume ed andava sullo scooter a razzo, per quale motivo avrebbe dovuto essere identificato con  Fantomius (Fantomallard) che tra l'altro e' scomparso molti decenni prima?  Se al limite il Paperino "sfrecciante a razzo" avrebbe potuto essere descritto come un essere misterioso che volava rasoterra risulta difficile tirare subito in ballo Fantomius.....a meno che il contadino abbia dei ricordi in gioventu' del ladro gentiluomo ed i suoi strabilianti marchingegni!?
       Un altra curiosita' :  il Mallard in inglese e' l'anatra selvatica, quindi  tutto sommato  Fantomallard e' una 'anglofonata"  appropriata per Fantomius.                       Ho scritto alla IDW facendogli presente che sarebbe interessante anche  la ristampa in inglese delle altre iniziali avventure di Paperinik,  considerando il fatto che le successive due, (filologicamente importanti per il Paperinik delle origini)  sono state disegnate da Scarpa, artista oramai ben noto ed apprezzato anche dai (purtroppo pochi)  americani appassionati dei fumetti Disney.
      « Ultima modifica: Martedì 27 Ott 2015, 11:17:23 da salimbeti »

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      La Spia Poeta
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        Re: Disney comic books USA
        Risposta #137: Martedì 15 Dic 2015, 11:39:10
        Novità importanti in America, da parte non di IDW (che ormai abbiamo capito cosa sta facendo e non sto più nemmeno postando le anteprime), non da parte di Fantagraphics ma dell'altro editore, Joe Books, che ha i diritti sulle trasposizioni dei prodotti televisivi e cinematografici, ideatore della testata Cinestory che Panini sta portando anche qui in Italia a prezzi molto più contenuti.
        La novità è proprio una Cinestory, dedicata a... DuckTales! Speriamo che la Panini traduca anche questa.


        Un'altra novità, sempre a marchio Joe Books, è una testata dedicata alle principesse Disney. Okay, non ve ne frega niente, non frega niente nemmeno a me, però significa che hanno iniziato a produrre fumetti autonomamente, e magari prossimamente uscirà la famosa serie Darkwing Duck.

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          Re: Disney comic books USA
          Risposta #138: Sabato 26 Dic 2015, 12:54:41
          A proposito dei Cinestory, a quanto pare si continua sulla scia delle serie animate, con la pubblicazione di un volume dedicato a Gargoyles ed un altro a Gravity Falls.



          « Ultima modifica: Sabato 26 Dic 2015, 12:56:26 da PeterPaul »

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            Re: Disney comic books USA
            Risposta #139: Sabato 9 Gen 2016, 16:00:31
            Con l'aggiunta dell'editore Papercutz (che pubblica "Graphic Novel Disney": in questo momento sono sicuri Planes, Minnie&Daisy e X-Mickey, direi che è una strana impostazione) gli editori Disney in America si sono ancora allargati; abbiamo:
            Fantagraphics per le ristampe monografiche degli autori più importanti, cioè Barks, Gottfredson e Rosa;
            IDW che porta avanti le classiche testate spillate Mickey Mouse, Donald Duck, Uncle Scrooge, Walt Disney's Comics and Stories e le ristampe monografiche di Taliaferro;
            Joe Books che stampa graphic novel tratte dai film (ma forse da adesso lo farà Papercuts!), le Cinestory con i fotogrammi veri e propri, e altre cose tratte da prodotti televisivi e cinematografici Disney come Disney Princess e Darkwing Duck;
            E, adesso, questo Papercutz che ha un giro strano: pubblica da un pezzo le Disney Fairies (e già dovrebbe essere giurisdizione Joe Books, come le principesse), il mese scorso ha stampato la Graphic Novel di Planes (anche qui: la Graphic Novel di Frozen l'ha fatta Joe Books, è strano questo passaggio) e adesso stampa X-Mickey (che invece dovrebbero essere nel giro di IDW) e Minnie&Daisy (che invece mi sembra più adatto: non conosco il prodotto, ma non è d'autore, non è con gli standard characters (cioè, non proprio), non è televisivo, quindi sarebbe un nuovo mercato sfruttabile).

            È strano vedere così tanti prodotti Disney in America, quando un anno e mezzo fa c'erano a malapena le Library di Barks e Gottfredson, e ancora più strano vedere così tanti editori che se ne occupano. :D
            « Ultima modifica: Sabato 9 Gen 2016, 16:04:19 da Giordanduck »

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              Re: Disney comic books USA
              Risposta #140: Giovedì 14 Gen 2016, 15:37:12
              Ho scritto di là un post che effettivamente starebbe meglio qua:

              Le questioni ideologiche, ma preferirei dire culturali, non sono della Disney ma della mentalità americana in genere: tutto quello che non è americano può essere apprezzato, ma deve prima essere convenientemente americanizzato. Pensate solo ai vari film e serial di successo francesi o altro, che non vengono importati negli USA ma rifatti con attori e sensibilità americane.
              Dicevate di Scarpa pubblicato in USA: verissimo, ma come?
              Vediamo che adattamento (sì, adattamento) ha messo su il traduttore.




              Uh oh... quindi Gedeone ce l'ha con Paperone, tanto da aver fondato un giornale per combattere i cattivacci come lui. Perché il traduttore si è inventato questa cosa? Vedrete. Andiamo avanti.



              Perché è dispiaciuto Gedeone? Non perché sente di tradire i suoi lettori, ma perché sta fallendo nel sogno della sua vita, costruire un impero proprio come Paperone. Gedeone, come tutti quelli che se la prendono coi riccastri mangiasoldi, è solo invidioso, chiaro.



              Sì, tanto invidioso del fratello maggiore che invece cercava di aiutarlo, comprandogli il giornale per amministrarlo meglio!
              Il fratellino continui a giocare a fare il giornalista, che alle cose serie ci pensa il fratellone!
              Ah questi fratelli minori, competitivi e ingrati.

              Non commento oltre.
                       
              In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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                Re: Disney comic books USA
                Risposta #141: Venerdì 15 Gen 2016, 01:04:01
                Da italiano che ha vissuto in America non posso che quotare la frase di Feidhelm quando dice "tutto quello che non è americano può essere apprezzato, ma deve prima essere convenientemente americanizzato."

                Quella americana è una cultura molto autoreferenziale. Senza toccare Scarpa, pensate a quello che hanno combinato alla nostra pizza e alla cucina italiana. Loro dicono di amare la cucina italiana ma in realtà non è vero, per esperienza personale vi dico che se prepari loro i veri piatti italiani, a loro non piacciono,  per loro sono insipidi o manca sempre qualcosa o loro "aggiungerebbero questo o altro". A loro piace la versione americanizzata di quella cucina (e non solo quella italiana parlo di tutte). Credo che per i fumetti sia la stessa cosa.
                « Ultima modifica: Venerdì 15 Gen 2016, 01:07:27 da Zapotek »

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                  Re: Disney comic books USA
                  Risposta #142: Venerdì 15 Gen 2016, 11:14:29
                  C'è da dire che per "cucina italiana" loro intendono quella italo-americana creata dagli immigrati, che credo sia una specie di ibrido tra la nostra e la loro.
                           
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                    Risposta #143: Venerdì 15 Gen 2016, 13:50:58
                    Da italiano che ha vissuto in America non posso che quotare la frase di Feidhelm quando dice "tutto quello che non è americano può essere apprezzato, ma deve prima essere convenientemente americanizzato."

                    Quella americana è una cultura molto autoreferenziale. Senza toccare Scarpa, pensate a quello che hanno combinato alla nostra pizza e alla cucina italiana. Loro dicono di amare la cucina italiana ma in realtà non è vero, per esperienza personale vi dico che se prepari loro i veri piatti italiani, a loro non piacciono,  per loro sono insipidi o manca sempre qualcosa o loro "aggiungerebbero questo o altro". A loro piace la versione americanizzata di quella cucina (e non solo quella italiana parlo di tutte). Credo che per i fumetti sia la stessa cosa.

                    Questo puo' valere un po' per tutti i paesi. Anche da noi le ricette e certi piatti tipici di altri paesi vengono Italianizzate per uniformarsi al gusto locale.
                    Stessa cosa per i fumetti Disney le traduzioni delle avarie storie Americane degli anni passati venivano a volte stravolte per renderle piu' italicamente comiche o accettabili od interessanti secondo quello che veniva considerato il gusto medio del lettore Italiano.
                    Molte volte le traduzioni  vengono semplicemente stravolte perche' cosi' piace al traduttore di turno, senza che ci sia un vero intento adattativo al gusto locale.
                     
                    Che strano io invece ho avuto esperienze diverse,  molti degli Americani che frequento sia per lavoro che per relazioni familiari quando vengono in Italia impazziscono per la cucina nostrana tanto da non voler andare piu' negli "speudo ristoranti Italiani" in America. 

                    « Ultima modifica: Venerdì 15 Gen 2016, 14:06:38 da salimbeti »

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                      Re: Disney comic books USA
                      Risposta #144: Venerdì 15 Gen 2016, 13:53:58
                      C'è da dire che per "cucina italiana" loro intendono quella italo-americana creata dagli immigrati, che credo sia una specie di ibrido tra la nostra e la loro.

                      Si per chi non e' mai venuto in Italia e' cosi'
                      Stessa cosa per quella che noi chiamiamo "cucina cinese"  in realta' e' un ibrido tra la nostra e la loro. E' cosi' inevitabilmente  in tutto il mondo

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                        Re: Disney comic books USA
                        Risposta #145: Venerdì 15 Gen 2016, 16:33:51

                        Questo puo' valere un po' per tutti i paesi. 

                        Si e no, nel senso che la cultura americana è fortemente incentrata su questo tentativo di forgiare un sentire comune, anche nel gusto e molto più di quanto avvenga in Europa. Quindi superficialmente può sembrare che apprezzino tutto quello che viene da fuori, ma ad un esame attento è una finta apertura mentale, perchè tutto è poi culturalmente fuorviato dalla loro personale lettura. E qui non parlo solo di cucina, penso alle tante manifestazioni di cultura popolare (San Patrizio, il Cinco de Majo, Columbus day ecc) che poi vengono completamente travisate e stravolte dal loro significato originario .

                        Anche da noi le ricette e certi piatti tipici di altri paesi vengono Italianizzate per uniformarsi al gusto locale.
                        Stessa cosa per i fumetti Disney le traduzioni delle avarie storie Americane degli anni passati venivano a volte stravolte per renderle piu' italicamente comiche o accettabili od interessanti secondo quello che veniva considerato il gusto medio del lettore Italiano.
                        Molte volte le traduzioni  vengono semplicemente stravolte perche' cosi' piace al traduttore di turno, senza che ci sia un vero intento adattativo al gusto locale. 

                        Si , ovvio , anche la pizza in Germania si adatta ai gusti dei tedeschi, mangiare cinese in Italia sarà diverso dal mangiare cinese in Francia, però in linea di massima io se vado in un ristorante giapponese ci vado con lo spirito di gustare qualcosa di diverso, che può anche sorprendermi in positivo o negativo, altrimenti vado in pizzeria. Mentre gli americani vanno in un ristorante thai e pretendono che gli prepari le cose come piacciono a loro, della ricetta originale o dell'aspetto culturale non gliene potrebbe fregare di meno, quindi nel cambiare le cose ci vanno giù pesante e hanno un po' la fissa di voler "doctor up" le ricette degli altri, convinti come sono che "più ingredienti è meglio".
                         
                        Sulla traduzione, dipende da quello a cui ti riferisci. La localizzazione prevede che alcuni aspetti siano modificati perchè alcuni riferimenti culturali non sarebbero altrettanto chiari nella lingua di arrivo. E anche il concetto di comicità e di humor è spesso profondamente diversa. Un americano medio ama la comicità di grana grossa e  può rimanere completamente freddo e impassibile davanti all'humour britannico, e hanno in comune un po' la lingua, figuriamoci. Potrei citarti tanti film che da noi sono osannati e che ho fatto vedere ad amici americani che...non hanno apprezzato per nulla. Ecco perchè spesso le produzioni USA preferiscono rifare completamente serie televisive europee di successo, perchè molte componenti non avrebbero effetto sul pubblico americano, mancando loro molti riferimenti. Certo poi sta alla sensibilità e alla bravura del traduttore mantenere il più possibile l'intento originario dell'autore, limitandosi a rendere il testo (fumettistico o meno) più fruibile per il lettore medio.

                        Che strano io invece ho avuto esperienze diverse,  molti degli Americani che frequento sia per lavoro che per relazioni familiari quando vengono in Italia impazziscono per la cucina nostrana tanto da non voler andare piu' negli "speudo ristoranti Italiani" in America.  

                        Beh si ci sono tanti americani così, ne ho incontrati molti, ma è solitamente una percentuale molto molto ristretta, di solito appartenente ad una certa fascia socio-culturale e con una certa sensibilità. La gente che gusta di più la vera cucina italiana (ed è anche un po' snob nei confronti della versione italo-americana) è di solito quella che è affascinata dalla nostra cultura (o in generale ha una certa apertura), magari ha pure studiato la nostra lingua, che ha viaggiato. Non c'è niente da fare, la cucina è cultura e se dunque non ti approcci con rispetto verso la cultura di quel paese difficilmente ne gusti anche la cucina. Diversa la storia se devi accontentare una massa variegata, spesso anche ignorante. Il ristoratore italiano se vuole sopravvivere deve cambiare modo di cucinare perchè con le ricette originali italiane rischia di ritrovarsi quattro gatti. Io quando organizzavo cene tra colleghi mi facevo preparare piatti succulenti da amici italiani che avevano un piccolo ristorante e poi rimanevo sempre deluso dal fatto che la maggiorparte si limitava a sbocconcellare ma che in fondo si aspettasse di mangiare qualcosa di diverso e di più vicino al loro concetto (o stereotipo) di italiano.

                        p.s. a tal proposito c'è un film bellissimo proprio su questo argomento, si chiama Big Night con Stanley Tucci. Parla di due fratelli italiani che aprono un ristorante e si scontrano con l'ignoranza degli americani che non apprezzano la vera cucina italiana e vogliono invece mangiare come dicono loro :)
                        « Ultima modifica: Venerdì 15 Gen 2016, 17:00:46 da Zapotek »

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                          Re: Disney comic books USA
                          Risposta #146: Venerdì 15 Gen 2016, 18:49:34

                          Si e no, nel senso che la cultura americana è fortemente incentrata su questo tentativo di forgiare un sentire comune, anche nel gusto e molto più di quanto avvenga in Europa. Quindi superficialmente può sembrare che apprezzino tutto quello che viene da fuori, ma ad un esame attento è una finta apertura mentale, perchè tutto è poi culturalmente fuorviato dalla loro personale lettura. E qui non parlo solo di cucina, penso alle tante manifestazioni di cultura popolare (San Patrizio, il Cinco de Majo, Columbus day ecc) che poi vengono completamente travisate e stravolte dal loro significato originario .
                          Si infatti il popolo americano e' formato da persone provenienti da culture e popoli diversi che si sono amalgamate e forgiate nel nuovo continente incrociando e modificando  le varie tradizioni locali di provenienza. Questo e' socialmente normale. Il fatto che il significato originale di ogni festa o o cultura o cibo non viene mantenuto secondo le proprie origini non e' di per se un fatto negativo. ogni antica tradizione culturale ed anche religiosa di ogni paese si e' evoluta ed e' stata modificata nel tempo. Le feste e le tradizioni che abbiamo ora in Italia anche se di antiche origini  in molti casi hanno poco a che vedere con il loro significato iniziale.
                          Citazione
                          In linea di massima io se vado in un ristorante giapponese ci vado con lo spirito di gustare qualcosa di diverso, che può anche sorprendermi in positivo o negativo, altrimenti vado in pizzeria. Mentre gli americani vanno in un ristorante thai e pretendono che gli prepari le cose come piacciono a loro, della ricetta originale o dell'aspetto culturale non gliene potrebbe fregare di meno,
                          Conosco pochi italiani che vanno nei ristoranti etnici a cui frega veramente qualcosa della cultura di quel popolo. Io vado spesso dei ristoranti etnici sia in Itali che in USA e la situazione non e' cosi' schematica e generalizzata. Ho mangiato in ottimi ristoranti Libanesi, Thai, Indiani, Messicani (va bhe questi per forza), e Giapponesi in USA dove i loro piatti erano molto piu' simili a quelli originali di altri simili ristoranti in Italia, in altri i sapori erano assolutamente uguali agli stessi ristoranti Indiani, o Thai che ho anche trovato in Italia, altri erano diversi. Questi ristoranti anche in citta' del Sud degli USA quindi con molta cultura conservatrice erano frequentati da Americani che semplicemente si aspettavano di mangiare come noi qualcosa di diverso dal solito, non ho mai visto ne sentito nessuno che pretendeva di mangiare come diceva lui.
                          Citazione

                          Sulla traduzione, dipende da quello a cui ti riferisci. La localizzazione prevede che alcuni aspetti siano modificati perchè alcuni riferimenti culturali non sarebbero altrettanto chiari nella lingua di arrivo. E anche il concetto di comicità e di humor è spesso profondamente diversa. Un americano medio ama la comicità di grana grossa e  può rimanere completamente freddo e impassibile davanti all'humour britannico, e hanno in comune un po' la lingua, figuriamoci. Potrei citarti tanti film che da noi sono osannati e che ho fatto vedere ad amici americani che...non hanno apprezzato per nulla. Ecco perchè spesso le produzioni USA preferiscono rifare completamente serie televisive europee di successo, perchè molte componenti non avrebbero effetto sul pubblico americano, mancando loro molti riferimenti. Certo poi sta alla sensibilità e alla bravura del traduttore mantenere il più possibile l'intento originario dell'autore, limitandosi a rendere il testo (fumettistico o meno) più fruibile per il lettore medio.
                          Questo e' vero ed e' logico sia cosi', anche mia mogli preferisce infatti guardare i film americani ed i fumetti in lingua originale perche' ritiene che in molti casi le traduzioni stravolgono il significato o la battuta originale.
                          Alcune volte si stupisce anche lei del perche' il nostro traduttore abbia completamente modificato una frase, una parola , un nome quando anche l'originale avrebbe avuto senso nella nostra lingua, a volte vengono addirittura peggiorate o banalizzate.
                          Citazione
                          Beh si ci sono tanti americani così, ne ho incontrati molti, ma è solitamente una percentuale molto molto ristretta,
                          di solito appartenente ad una certa fascia socio-culturale e con una certa sensibilità. La gente che gusta di più la vera cucina italiana (ed è anche un po' snob nei confronti della versione italo-americana) è di solito quella che è affascinata dalla nostra cultura (o in generale ha una certa apertura),
                          Bhe non so dirti la percentuale ma io ne ho conosciuti moltissimi di ogni fascia socio culturale: non ho notato una predisposizione socio culturale all'apprezzare la nostra cucina...era solo una questione di "panza" di gusti personali. Sono stato al ristorante in Italia con l' Americano di ampia cultura ma che in tema culinario gradiva poco se non quello che era abituato a mangiare a casa sua (in compenso di Italiani cosi' ne conosco parecchi focalizzati addirittura sulla cucina solo della loro regione). Sono stato al ristorante con dei veri Red Neck, buzzurri ed abbastanza ignoranti, o con dei conservatori di strette vedute socio culturali, che apprezzavano alla grande la nostra cucina.
                          Ma questi sono gli estremi nella maggioranza dei casi alcuni piatti "nostrani" venivano graditi altri no. Senza porsi troppe intellettualizzazioni socio culturali. Piuttosto invece la maggior parte dei miei colleghi quando andiamo in trasferta  tendono per preconcetto a snobbare e rifiutare o iper criticare qualsiasi altra cucina che non la nostra o con dei sapori che non coincidono con le loro aspettative mentali.
                          Citazione
                          La cucina è cultura e se dunque non ti approcci con rispetto verso la cultura di quel paese difficilmente ne gusti anche la cucina.
                          La cucina e' anche cultura ma non necessariamente per  apprezzarla e' necessario anche conoscere bene la cultura di quel dato paese? Io apprezzo la cucina di svariati paesi di cui conosco poco la cultura anzi a volte non gradisco per nulla molti aspetti della loro cultura.
                          Di tutti gli Italiani che conosco di ogni estrazione socio culturale ci sara' un 5% che conoscono veramente la cultura di altri paesi e da questo a volte, ma non necessariamente, ne ne deriva un consequente apprezzamento della cucina.
                          Una buona percentuale crede o millanta di conoscere le culture di altri popoli in realta' si esprimo nei confronti  di quelle culture con molti stereotipi, luoghi comuni, generalizzazioni, distorsioni, razionalizzazioni, ec.
                          Citazione
                          Diversa la storia se devi accontentare una massa variegata, spesso anche ignorante. Il ristoratore italiano se vuole sopravvivere deve cambiare modo di cucinare perchè con le ricette originali italiane rischia di ritrovarsi quattro gatti. Io quando organizzavo cene tra colleghi mi facevo preparare piatti succulenti da amici italiani che avevano un piccolo ristorante e poi rimanevo sempre deluso dal fatto che la maggiorparte si limitava a sbocconcellare ma che in fondo si aspettasse di mangiare qualcosa di diverso e di più vicino al loro concetto (o stereotipo) di italiano.
                          Si e' successo anche a me in Italia tra colleghi provenienti da regioni diverse, figuriamoci in un paese straniero
                          Citazione
                          p.s. a tal proposito c'è un film bellissimo proprio su questo argomento, si chiama Big Night con Stanley Tucci. Parla di due fratelli italiani che aprono un ristorante e si scontrano con l'ignoranza degli americani che non apprezzano la vera cucina italiana e vogliono invece mangiare come dicono loro :)

                          Non lo conosco ma spesso i film viaggiano per sterotipi e luoghi comuni, il loro scopo e' fare cassetta non mostrare la vera realta' o la logicita' dei fatti, anzi quasi mai. Altrimenti noi Italiani saremo tutti Pizza e Mandolino, (per non dire di peggio) i Tedeschi tutti Krauti e salsicce e gli Americani tutti ignoranti che mangiano solo Hamburger e Hot Dog e non apprezzano la cucina Italiana.


                          Discussione interessante ma credo siamo un poco off-topic
                          « Ultima modifica: Venerdì 15 Gen 2016, 18:51:34 da salimbeti »

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                            Re: Disney comic books USA
                            Risposta #147: Martedì 19 Gen 2016, 08:56:30
                            Paperone afferma che Paperino non sarebbe capace di "vincere alla lotteria nemmeno se comprasse tutti i biglietti esistenti, compreso quello vincente"
                            Forse il traduttore aveva in mente la storia in cui Paperino organizza una lotteria nel vano tentativo di vincere contro  Gastone (questa?).

                            La mia impressione generale dei lettori statunitensi e' che si tratta di una comunita' che (in mancanza di nuovo materiale) ha passato anni a rileggere Barks e si e' mezza fossilizzata sulle sue opere.
                            « Ultima modifica: Martedì 19 Gen 2016, 08:57:32 da ML-IHJCM »

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                              Re: Disney comic books USA
                              Risposta #148: Mercoledì 20 Gen 2016, 07:45:05
                              E nel frattempo inizia per davvero la nuova serie di Darkwimg Duck:
                              http://www.previewsworld.com/Catalog/FEB161603

                              Accompagnata, fra l'altro, da una "Cinestory" con le primeavvrnture di Darkwing:
                              http://www.previewsworld.com/Catalog/FEB161604

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                                Re: Disney comic books USA
                                Risposta #149: Mercoledì 20 Gen 2016, 20:32:09

                                Ho visto che già alla fine del 2014 si annunciava un ritorno di Darkwing Duck nei fumetti previsto per l'anno successivo e poi posticipato di un altro anno.
                                Avrà mai un mercato italiano?
                                Il personaggio ha mai interagito con gli altri paperi disneyani?

                                http://www.orgoglionerd.it/news/2014/11/darkwing-duck-ritorna-fumetti
                                http://www.badcomics.it/2014/11/ritorno-darkwing-duck-fumetti/31348/

                                Papercutz pubblicherà in America X-Mickey e Minnie&Daisy:
                                il fatto che abbia il prefisso 'paper' e che si occuperà di fumetti italiani è una coincidenza o c'è qualcosa di italiano in questa casa editrice? ...sebbene in questi link sembrerebbe di no.

                                https://en.wikipedia.org/wiki/Papercutz_(publisher)
                                http://papercutz.com/
                                « Ultima modifica: Mercoledì 20 Gen 2016, 21:21:50 da leo_63 »

                                 

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