Preso e letto.
Dunque, la storia di Paperino paperotto m'ha colpito principalmente per una cosa: la pagina con i dubbî e i pensieri dei personaggi, in particolare del truffatore. Sarà una sola pagina, sarà solo accennata, ma è da un'eternità che non vedo introspezione psicologica nel Topo. Che mi ha colpito molto favorevolmente, tanto che posso dire che il mio voto positivo (che ho dato sul sito
) l'ha ottenuto solo in virtù di essa.
La storia con Amelia l'ho gradita in particolare per i disegni della Molinari, ma niente di che.
Quella su Eta Beta... mah. Adoro il personaggio ma è la classica "bimbi combinaguai". Ci sta, per carità.
La lettera di credito di re Mida... beh, non è un gran che. Il linguaggio di Cimino mi fa sempre cappottare dal ridere - "Cucù cucù palomaaa" è stato il colpo di grazia
- ma la trama era quella che era, e appunto col finale largamente anticipato dalle premesse. E' divertente più che altro vedere le peripezie deliranti cui va incontro Paperone, sapendo già che cosa lo attenderà...
Carina la storia con Nocciola e Superpippo (che si avviano a esser coppia consolidata, sbaglierò... e non mi dispiace), per quanto segua la formula "insegnanti messi alle corde per far risaltare gli allievi che così dimostrano di aver imparato in qualche modo". Il gelataio si sbarazza di Superpippo e Nocciola un po' troppo facilmente - cavoli, superpoteri e magia... trovatemi voi il modo di affrontare quei due
- ma in fondo è carina; anche perché Nocciola pare evitare di insistere troppo sul convincere Superpippo, il che è ottimo per usarli in altri modi. Una buona "strana coppia", insomma.
La storia sulle olimpiadi è quel che è, classica celebrativa. I disegni di Palazzi mi sono piaciuti moltissimo; ormai i Bassotti sono degradati in pianta stabile a "ladri sì ma in fondo quasi parte della famiglia", quindi vederli in chiave così buonista non mi ha nemmeno stupito più di tanto... e purtroppo nemmeno PdP che offre a Rockie l'ancora di salvezza. Vabbè, ci sta l'eccezione per le olimpiadi, anche se il Gambadilegno di Scarpa seppure nelle olimpiadi non si peritò certo di fregare una telecamera né di tentare giustamente di far fuori il topastro...