Topolino numero 2816DoubleDuck – Cacciatori e prede: difficile dare un giudizio a questo episodio, essendo il secondo di quattro. In ogni caso ci vengono presentate molte scene d’azione eccellenti e anche d’impatto, una su tutte la sequenza iniziale dove si tenta di sparare a Paperino!
Peccato per i disegni di Mazzarello, in confronto a quelli della settimana scorsa davvero ci perdono tantissimo.
Paperinik e la fantomatica Fantomius: davvero una storia scadente. Un inizio lentissimo, con sequenze inutili (che scopo ha la scena dei nipotini che portano il caricabatteria al museo?), per poi accelerare incredibilmente nel finale, cosa che poi non è, tranciato di netto, e che fa intendere che ci saranno futuri sviluppi (urgh).
Ci sono anche alcuni errori logici: il direttore avrà sui 45 – 50, come faceva ad avere degli amici da piccolo che usavano orologi a cristalli liquidi e giocavano alla Paperstation? Inoltre, odia tanto la tecnologia, ma la usa poi per attuare i suoi piani!
Anche i disegni di Mangiatordi mi sono sembrati un po’ sottotono… ma non è che si tratta di una storia giacente?
Finisco così: non mi sorprenderei se nel sondaggio lanciato dalla redazione vincesse DoubleDuck, già le storie con lui protagonista sono innovative rispetto a quelle di Paperinik, se poi i lettori si devono basare su storie come questa…
Zio Paperone e le scatole parlanti: oh, dopo una storia come quella di prima questa ci sta benissimo. Equilibrata, simpatica, si legge con piacere… la migliore del numero.
Topolino e il messaggio del capitano: mi dispiace dirlo, ma Cimino questa volta mi ha abbastanza deluso. La storia sembra sembra molto tirata via, sviluppata molto velocemente.
E dire che se sviluppata bene ci poteva uscire davvero una bella storia.
Da notare, però, il fatto che viene sottolineato più volte che il capita Triplex è stato portato via dal fortunale e che il marinaio prende una pinta di Fuego Liquido!
Infine, qualche parola sul test “Sei più Paperinik o DoubleDuck?”. Sarà anche stupido, però mi sono stupito di vedere citazioni come “I tuoi numeri preferiti…” “Doppio zero”, oppure quella della “città sporcacciona”.