TOPOLINO n.1944 - 28/02/1993"Zio Paperone e i falchi difensori" R. Cimino/A. GottardoAvventura ciminiana "casalinga", ovvero ambientata esclusivamente a Paperopoli. La parte esotica viene comunque rimpiazzata da una formidabile componente satirica di notevole livello culturale sulle esagerazioni della letteratura ermetica e sul rapporto fra consenso politico e pubblici eventi, la quale, oltre a mandare avanti tutto l'impianto narrativo, regala anche immancabili spunti di riflessione e molti sorrisi. I disegni di Gottardo, ancora belli tondeggianti, sono, molto buoni e imho si sposano bene, questa volta come sempre, con le storie di Cimino.
"Zio Paperone e Money Quack" M. Amendola/M. AmendolaUn Amendola autore completo mette in scena una miliardaria fan di PdP al punto da batterlo persino in tirchieria. Storia gradevole, scorrevole e con illustrazioni puntuali rispetto alla sceneggiatura che ne mettono in evidenza tutte le sfumature ironiche, probabilmente grazie alla coincidenza di mente ideatrice e mano disegnatrice nella stessa persona. Per risolvere il problema di un finale troppo prevedibile fin dall'inizio Amendola ricorre, prima dell'ultima scena, ad un'abile mossa narrativa che spiazza un po' i sospetti del lettore. Da notare la presenza di un maggiordomo chiamato Battista ma totalmente diverso dal suo aspetto comune.
"Topolino e l'erede a quattro... zampe"Storia breve straniera dal tema banale e per niente originale. Nella trama, narrata con molta fretta, nč Topolino nč Pippo hanno alcun ruolo attivo (la storia andrebbe avanti anche senza di loro). Riempitiva di nome e di fatto.
"Topolino e il Progetto D" C. Panaro/M.Pujol-L.Leoni-E.NegrinAvventura semifantascientifica di Topolino ed Eta Beta dal sapore classico (giā il nome a me ha sempre ricordato un po' la Dimensione Delta). Partendo da una semplice vacanza in campagna da una zia di Topolino (altro elemento dal sapore classico) i due si ritrovano catapultati in un atmosfera misteriosa e tetra al punto giusto. Dopo non poche vicissitudini, arriverrano a sventare una grande minaccia per due mondi: la terra e, non i soliti extraterrestri, bensė i sottoterrestri.
Riguardo ai due differenti disegnatori cito quello che scrisse qualche mese fa a proposito lo stesso Panaro in un altro topic:
ricordo che andō peggio ad un'altra storia dello stesso periodo, "Topolino e il progetto D". Personalmente la considero una storia pių che buona ma il suo destino č stato alquanto travagliato! Venne assegnata interamente a Pujol ma... il secondo tempo andō smarrito cosė venne deciso di farlo disegnare alla coppia Leoni/Negrin.
Fermo restando che un disegno omogeneo fra le due parti sarebbe stato sicuramente meglio non credo che comunque ciō che č successo abbia provocato un gran danno alla storia dato che i due stili sono entrambi buoni e, assomigliandosi abbastanza, lo stacco non si nota poi cosė troppo. In conclusione la reputo una storia pių che buona, originale e ben sceneggiata, con tutti i canoni in regola per essere considerata una classica avventura di Topolino