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TOPOLINO n.2278 - 27/07/1999


"Super Pippo e il salvataggio inutile" S. Ambrosio/M. De Vita

Una delle storie di Super Pippo che hanno segnato l'esordio di Ambrosio. Anche se il continuo uso a combattimenti tipo pokemon la rendono, imho, una lettura pesante per gli over 14, è sceneggiata discretamente e alcune battute di Pippo sono gradevoli pur se ben lontane da ironie più sottili. Oltretutto il megarobot apparentemente invincibile che viene disattivato intervenendo direttamente sulla pila era qualcosa già visto, nemmeno troppo tempo prima, qui. I disegni di De Vita sono buoni anche se, a mio avviso, sprecati.

"Per chi suona il campanello" A. Sisti/G. Barbaro

Omaggio a Ernest Hemingway per il centenario della sua nascita. La storia tuttavia non riprende niente dalla trama di "Per chi suona la campana" se non, dal titolo, l'idea della chiamata a compiere la propria missione. La partenza presenta la situazione già vista mille volte di Topolino consigliato da tutti a cambiare vita e deciso a chiudere con l'avventura. Il corpo della storia invece si riprende con l'uso di flashback originali e ben inseriti nella trama fino all'ovvio finale. Storia del tutto fine a se stessa ma in ultima istanza gradevole. Buoni i disegni.

"Zio Paperone e il campione granitico" G. Martignoni/M. Baggio

Ultimo episodio della miniserie "Le Preistorie", pubblicata anche sui quattro numeri immediatamente precedenti. Sostanzialmente è una storiella ma, non riducendosi ad una barzelletta bensì delineando un racconto autonomo, alla fine il risultato è, nel suo genere, buono.

"Jess Paperino e il dollaro d'oro" D. Fasano/A. Gottardo

Storia ambientata in un contesto western con una trama dall'impianto classico ma con molti elementi originali. Il risultato è un'avventura che si legge velocemente ma ricca di avvenimenti narrati senza fretta, cosa non facile da ottenere in sole 21 pagine. Buoni i disegni di Gottardo, ormai già nel suo stile più personale.

"Zio Paperone e l'indi-gestione telefonica" A. Sisti/G. Dalla Santa

Un tema di attualità di quel periodo quale la liberalizzazione telefonica dà lo spunto a Sisti per realizzare una, a mio avviso, delle migliori sfide imprenditoriali fra cilindro e bombetta. L'ottima sceneggiatura alterna scambi di battute di forte comicità a momenti di pungente satira su pubblicità ed altre storture derivanti dall'estrema concorrenza, fino al non prevedibile e spiazzante finale con non pochi colpi di scena. Perfetti i disegni di Dalla Santa che rappresentano le espressioni dei personaggi completamente in linea con lo spirito di ogni singola battuta.