Papersera.net

- Copertina - Stefano Intini;
- Che aria tira a Topolinia - Silvia Ziche;
- Strip! - Soffritti;
- 3 gradini per le stelle - Paperino Paperotto, Roby Vic e i conti alla rovescia - Sisti/Intini (con articolo dedicato ai lanci spaziali e annesso intervento di Roberto Vittori, il Rob Vic della storia di cui sopra);
- Topolino e il vento di libertà - Sarda/M. De Vita;
- Gastone e la sfida da due dollari - Macchetto/Del Conte;
- Pico torna a scuola - Niccolò de Mojana/Gervasio;
- Gialli a due ruote: una borsetta e mille domande - Gagnor/Uggetti
Nessuna gag page e una storia finale molto corta (10 tavole) per via delle pagine pubblicitarie dedicate ai Trans Formers che occupano le ultime 5 pagine più la terza e la quarta di copertina.

Next:
Paperinik e le note criminali (con copertina dedicata)- disegni di Mottura. Storia dedicata al ritorno del pianista Paper Bolletta, ovvero Stefano Bollani

Non conosco per niente gli autori di questo numero, sarà perché mi sono appassionato a Topolino da poco?
A parte il mitico Gagnor, ovviamente!
P.S: quando dico "autori" intendo gli sceneggiatori, non i disegnatori!
La storia di Gastone è anch'essa una riempitiva di 5 tavole?

per me che ci siano Intini e De Vita è già motivo di festa  [smiley=other_bow.gif]

[size=8](speriamo che le Poste ricomincino a portarmi il Topo con regolarità... sono fermo al 2857 e mi hanno saltato il 2856)[/size]

Storia dedicata al ritorno del pianista Paper Bolletta, ovvero Giovanni Allevi

In realtà Stefano Bollani...

Intini non vi pare un po' troppo cavazzaniano per osannarlo così?

Intini non vi pare un po' troppo cavazzaniano per osannarlo così?

qual è il male secondo te, il modello cavazzaniano non è valido o ancora oggi secondo te gli è troppo vicino?

scarto la prima ipotesi (Cavazzano è uno dei più grandi in assoluto, non solo nel fumetto Disney), e contesto la seconda perchè Intini è assolutamente riconoscibile ed affrancato dal modello iniziale... bisogna avere gli occhi foderati di prosciutto per non rendersene conto

qual è il male secondo te, il modello cavazzaniano non è valido o ancora oggi secondo te gli è troppo vicino?

scarto la prima ipotesi (Cavazzano è uno dei più grandi in assoluto, non solo nel fumetto Disney), e contesto la seconda perchè Intini è assolutamente riconoscibile ed affrancato dal modello iniziale... bisogna avere gli occhi foderati di prosciutto per non rendersene conto

Ohilà! Addirittura il prosciutto negli occhi?

Devo premettere che per me Cavazzano non è poi questa divinità, lo riconosco. Tuttavia non mi dispiace. E questo anche negli anni '90, benchè io gli rimproveri il fatto di essere diventato troppo "televisivo". Tipiche di Cavazzano sono alcune espressioni dei personaggi (non facili da descrivere senza un'immagine allegata) usate in certe situazioni particolari che affiancano le pose normali. Non le amo tantissimo ma le sopporto perchè sono appunto espressioni "eccezionali".

Ecco: Intini e gli altri cloni disegnano SOLO le espressioni particolari, cosicchè anche il miglior soggetto mi risulta indigesto. Certo, non sono un super-esperto dei tempi moderni, perchè possiedo solo 31 numeri sopra il 2300. Tuttavia non mi pare che negli ultimi 10 anni ci sia stato un decavazzanamento..

Intini cavazzaniano? Dev'essere la prima volta che lo leggo. Poi da qualche tempo un mucchio di artisti vengono definiti "cavazzaniani" e quasi come sinonimo di "derivativi", quasi fosse una specie di dispregiativo :o

Uno invece VERAMENTE cavazzaniano è Marco Gervasio, che in questo numero ha disegnato un cerbiatto quasi fotocopiato da quelli cavazzaniani di una storia per il WWF degli anni Novanta. Lì si che la somiglianza di stile è netta... ma Intini no, dài.

Proprio Intini, in questo numero, m'è piaciuto più del solito. La storia di PPotto e quella di Sarda/De Vita è proprio una storia "topoliniana" per eccellenza, di quelle dei vecchi tempi: semplice, una storia d'amicizia, di valori e di sport, un po' prevedibile ma praticamente priva di difetti. Questo è il Disney italiano, quello vero! Qualcuno lo troverà sdolcinato, buonista e prevedibile; pazienza.

Questo numero m'è decisamente piaciuto: anche la più riempitiva delle riempitive ha una sua dignità e si fa leggere piacevolmente.

possiedo solo 31 numeri sopra il 2300

Credo che il motivo principale di quello che dici sia questo, Intini oggi secondo me ha un tratto personalissimo e ormai le influenze cavazzaniane se ci sono sono minime

Io non sono la più adatta a parlare di disegni...ma Intini a me è sempre piaciuto e mi piaceva più anni fa proprio perchè era "spigoloso" mentre adesso si è un po' ammorbidito, ma mi piace sempre tanto.
Cavazzano è mordido nelle linee.
Forse sono simile per come "sentono" la vignetta per come non sbagliano nessuno dei due le inquadrature, ma il tratto per quello che posso capire io mi sembra molto diverso...ma Bacci saprà essere più preciso di me di sicuro...

Credo che il motivo principale di quello che dici sia questo, Intini oggi secondo me ha un tratto personalissimo e ormai le influenze cavazzaniane se ci sono sono minime

Non c'è una grossa probabilità che in quei 31 numeri ci sia proprio una storia di Intini, ma a meno che non sia andato in controtendenza rispetto al livello generale credo sia difficile che sia andato incontro al mio gusto.

Rispondendo agli altri, ho spiegato cosa intendo per cavazzaniano:
- Abuso di primissimi piani e inquadrature che lascerebbero perplesso Tarantino.
- Abuso di certe espressioni che Cavazzano usa solo quando servono.

E' un insulto a cavazzano? No, perchè lui appunto non ne abusa. A quelli che imparano da lui però rimangono impressi i suoi tratti distintivi e si dimenticano di domandargli come si si disegna un paper seduto (quindi FERMO, anche se sei un sostenitore del fumetto sempre in movimento eccetera) e con un espressione normale (senza quindi che per forza il papero debba essere caricaturizzato).

E' difficile far passare questa osservazione a chi non ha mai smesso di leggere Topolino. Ma se come me aveste chiuso un abbonamento nel 1989 quando vi disegnano tra gli altri Scarpa, Carpi, Cavazzano, De Vita, Scala e Bordini, e lo ritrovaste dopo quasi 15 anni di dominio accademico Cavazzaniano (e quindi con tanti suoi cloni) sareste spaesati anche voi..

Se volete faccio il giro dei thread dei disegnatori e vi dico cosa non mi piace di ognuno di essi..
(questo in attesa del mio progressivo acquisto degli ultimi 500 Topolini... )

Ma insisto, io proprio non ho mai visto somiglianze tra Intini e Cavazzano, salvo forse qualche espressione facciale di Paperino e Paperone ai tempi del primo Intini (bellissimo! Tondo ed espressivo, con splendidi effetti di luce, era perfetto per le storie di Cimino), quando facevano le facce soddisfatte ad occhi chiusi. Per il resto li ho sempre trovati molto diversi, completamente imparagonabili.

quando facevano le facce soddisfatte ad occhi chiusi..

Perfetto. Avevo in mente proprio quella ma non avevo voglia di descriverla.

Insopportabile.

A me non importa come disegnano le ombre o come tratteggiano i palazzi. Conta solo come disegnano il papero. Un papero di De Vita su sfondo bianco vale come 100 disegni dotati di ombreggiature strafighe e dettagli microscopici ma con un papero che non mi soddisfa.

La cosa che mi dispiace è che il secondo magari ci ha messo un giorno per disegnare tutti quei particolari... Ma non servono!

Comunque, credo sia il caso di aprire un topic apposito, uno di questi giorni. Non mi spaventa di esser solo contro tutti perchè io seguo solo il cuore,  ma mi spaventa il fatto che stiamo andando troppo OT.

Non c'è una grossa probabilità che in quei 31 numeri ci sia proprio una storia di Intini, ma a meno che non sia andato in controtendenza rispetto al livello generale credo sia difficile che sia andato incontro al mio gusto.

Ma percarità, i gusti sono personali e non si discutono!
E' anche vero che nei numeri intorno al 2300 a cui fai riferimento tu Intini era già molto più personale nello stile rispetto alle sue prime prove, quei titoli a cui fa riferimento EGO, e che indubbiamente erano più cavazzaneschi.

Per me ad esempio i paperi di Intini di oggi sono molto belli e completamente diversi dallo stile di Cavazzano

Ma insisto, io proprio non ho mai visto somiglianze tra Intini e Cavazzano, salvo forse qualche espressione facciale di Paperino e Paperone ai tempi del primo Intini (bellissimo! Tondo ed espressivo, con splendidi effetti di luce, era perfetto per le storie di Cimino), quando facevano le facce soddisfatte ad occhi chiusi. Per il resto li ho sempre trovati molto diversi, completamente imparagonabili.

Infatti. Intini, se devo essere sincera, nel tratto in confronto a Cavazzano, con tutti quegli spigoli, mi sembra un matto XD in senso positivissimo, eh. E' il suo personalissimo stile, che ad essere sincera all'inizio non mi piaceva, ed ora apprezzo davvero molto.
Cavazzano è molto più morbido e ordinato, per questo il suo tratto sembra configurarsi con lo stile classico-moderno. Cioé, unisce lo stile classico ad un tratto tutto sommato dinamico oltre che preciso.
Io trovo comunque che Intini non solo non somigli proprio a Cavazzano, ma anche che per quanto altri autori abbiano imparato anche da lui non è detto che tutti i moderni siano suoi cloni... :(

Si tratta pur sempre di formule fisse e stessi soggetti, inoltre pare che a casa Disney più verso il classico si disegna meglio è, con tutte le variazioni che gli anni comportano, ovviamente... mi pare logico che tutti debbano seguire un po' gli stessi adattamenti, oltre che il proprio stile.