Il 2013 è iniziato da appena un mesetto e io ho già avuto ottimi motivi per prendere 2 numeri del "Topo". Ok, sembra proprio che l'onda positiva del 2012 prosegua anche in questo nuovo anno. Good.
E se la scorsa volta l'ottimo motivo era dato dalla nuova storia dei Turconi, ora tocca ad un altro pezzo da novanta attirare la mia attenzione. Ebbene sì, il sig. Artibani è tornato sul settimanale Disney da appena un anno e mezzo e ha già firmato una serie di storie notevoli, ma quella che apre questo numero sembra la migliore di questa new wave.
Zio Paperone e l'Ultima Avventura (Artibani/Perina) è una lunga storia divisa in 4 parti. Qui abbiamo infatti solo la prima, ma è abbastanza per capire che qui non si scherza affatto. Sicuramente il giudizio finale arriverà solo a fine febbraio, ma questo primo episodio offre subito plurimi motivi di interesse: e no, non sto parlando solo del ritorno sulle scene di Cuordipietra Famedoro, pur apprezzabile come ripescaggio ma che per ora è solamente la mente nell'ombra del grande complotto. Non sto parlando nemmeno degli avversari di Paperone che uniscono le proprie forze contro il protagonista, che per quanto intrigante non è un'idea nuovissima, la usò anche Don Rosa in Qualcosa di Veramente Speciale. Quello a cui faccio riferimento è l'atmosfera che trasuda da questo episodio. Artibani ci restituisce il Paperone grintoso che abbiamo visto molte volte nelle storie di Carl Barks e di Romano Scarpa, quello che quando subiva dei pesanti colpi si rimetteva subito in piedi e contrattaccava. Ma anche quello che conserva un pizzico di sentimentalismo verso la propria vita e i propri sacrifici. Con semplici pennellate, con poche situazioni messe in scena l'autore riesce a dare la sua idea di Paperone, fedele a come la tradizione ce l'ha restituito. Poi, non pago, lo colloca all'interno del sistema finanziario e borsistico che domina l'economia del mondo reale e che, volendo rendere plausibile la storia, era inevitabile immettere nel dramma.
Lo sceneggiatore romano ribalta quindi ogni rischio possibile nel maneggiare una "bomba" come il ritorno di un vecchio villain, accoppiandolo addirittura con Rockerduck: non si fa prendere la mano e usa Cuordipietra in modo funzionale a quello che vuol raccontare, cioè quella che potrebbe essere davvero l'ultima avventura del magnate paperopolese. L'abilità di scrittura di Artibani è evidente sia nel muovere ogni personaggio sia nel gestire la trama e i suoi passaggi: il lettore arriva davvero angosciato all'ultima tavola, dove tutto sembra perduto. Certo, Paperino stesso richiama lo stereotipo delle loro avventure in cui "risolveremo anche questo guaio, vedrai! Non è quello che facciamo sempre?", ma resta difficile immaginare il come, vista la ancora lunga durata della storia.
Non credo di essere nel torto nel definire fin d'ora Zio Paperone e l'Ultima Avventura l'esatto equivalente paperoniano di quello che fu qualche anno fa Topolino e il Mondo che Verrà di Casty: entrambe storie in 4 tempi su 4 numeri consecutivi di "Topolino", entrambe vedono il ritorno di un antico villain, entrambe raccontano di un grave pericolo che si risolverà inevitabilmente attraverso una lunga avventura. Sono elettrizzato.
I disegni sono opera di Alessandro Perina, che negli anni '90 e nei primi 2000 era uno dei miei preferiti della "nuova generazione": onestamente l'ho sempre trovato migliore sui Topi, ma anche sui Paperi era molto bravo. Qui riconferma il suo talento, a partire dalla splendida cover per arrivare a Famedoro, davvero fedele al ritratto barksiano. In realtà in alcune vignette ci sono particolari che appaiono meno curati, ma in generale la storia è disegnata davvero bene e ormai da tempo lo stile di Perina si è affrancato da quello di Cavazzano, di cui comunque rimane l'ispirazione, per trovare una strada sua e riconoscibile. Aspetto anche da lui grandi cose per i prossimi episodi.
Il resto del numero non si limita a brillare di luce riflessa, ma contiene ancora roba molto buona! Indiana Pipps e l'Accordo Diabolico (Sarda/Urbano) per esempio è interessante perché sembra essere il prototipo di quello che avrebbe potuto essere un ipotetico IPNA: Indiana che riceve missioni e aiuto da parte di questi fantomatici Custodi del Mistero, l'avventura da compiere con la ragazza carina al fianco, pericoli su scala mondiale/segreta/complottistica e la non necessità di avere la ripetizione dei soliti cliché come la Gippippa o Kranz, e nemmeno i tipici scenari da giungla. Peccato che l'esperimento è poi minato da alcune ingenuità come il cattivo (Malvagius?!? serio?) o come l'inizio della storia, che pare preso paro paro dagli intro della P.I.A. Peccato, ma nel complesso la storia è buona, come i disegni del bravo Urbano.
E-Blog - Ricordi Ramificati (Pesce/Perissinotto) è una storia caruccia, io trovo simpatica l'idea di strutturare le tavole come lo schermo di un pc che visualizza il blog delle paperette, e l'avventura di stampo ecologista ci sta. Simpatica, così come lo risulta per motivi diversi Umperio Bogarto e la Ricerca della Luna Perduta (Sarda, D'Ippolito), in cui tornano in azione la coppia di scalcinati detective Umperio e Paperoga. Il canovaccio è lo stesso delle avventure standard del duo, ma è sempre divertente la commedia degli equivoci che si imbastisce ogni volta che i due accettano un caso. Mooolto interessanti nel loro essere "schizzati" ed estremi i disegni di D'Ippolito.