Il n.2985 segna l'atteso ritorno sulle pagine del settimanale di Cuordipietra Famedoro in una storia di produzione nostrana. Il ritorno era atteso perché da tempo ormai lo Zio Paperone non ha più veri rivali: i bassotti sono stati declassati a semplici rubagalline, il filone di Amelia mostra la corda già da un po' e anche le sfide con Rockerduck sono per lo più innocue, pallide emulazioni delle passate battaglie finanziarie e non combattute anche a suon di colpi bassi. In "Zio Paperone e l'ultima avventura", Francesco Artibani (con i disegni di Alessandro Perina) chiama a raccolta tutti gli storici antagonisti dello zione consegnandone la supervisione al vecchio miliardario sudafricano.
Trattandosi di una storia in più puntate, un giudizio definitivo si potrà dare solo alla fine, tuttavia questa prima parte fa sicuramente ben sperare: l'idea di base (alleanza tra più nemici, scambio degli obiettivi per confondere i sistemi di allarme) non è una novità, ma la vicenda è intrigante e condita con la giuste dose di humour e soprattutto è convincente e non fine a se stessa la sinergia fra i suoi rivali che lo attaccano su tre fronti di fatto legati l'uno all'altro: quello monetario, quello sentimentale e quello finanziario.
Complimenti all'autore anche per aver descritto, in maniera ovviamente semplificata ma assai aderente alla realtà, i meccanismi dell'"alta finanza", facendone al contempo una severa critica, una chicca di poche vignette ma che merita attenzione, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo.
E mentre restiamo in attesa di sapere come lo Zio Paperone si risolleverà (c'è da dubitarne?) Bruno Sarda comincia a narrare le vicende dei suoi "custodi del mistero", che aveva presentato qualche tempo fa. "Indiana Pipps e l'accordo diabolico" purtroppo conferma quanto era stato prospettato da quella avventura di presentazione: sicuramente la funzione di questa specie di "altrove" in chiave disneyana (ma ha forse più punti in comune con la serie di film-tv "the librarian") dovrebbe essere quella di rilanciare il personaggio di Indiana ma non ci riuscirà certo con queste storie. Una vicenda noiosa, prolissa, con una sceneggiatura elementare. Non si può affermare che l'idea dei "custodi" sia un fallimento, ma è difficile valutarne le potenzialità con avventure così insipide. Considerando comunque che stiamo parlando dell'ideatore del personaggio è giusto concedere una ulteriore chance. Emilio urbano fa un lavoro intonato alla storia, nulla di che, soprattutto i suoi personaggi secondari risultano abbastanza anonimi oltre ad avere, almeno così sembra a volte, qualche problema con la fisionomia di Indiana.
"E-blog, ricordi ramificati" è una storiella gradevole, come in genere lo erano anche quelle del Q-blog e che lascia anche un messaggio a suo modo importante. Il problema di queste storie è la loro finta multimedialità: onestamente è abbastanza ridicolo trovare link sparsi qua e là che ovviamente non funzionano oppure finte procedure di download con i "contenuti" già pronti nella pagina successiva. Forse sarebbe meglio eliminare tutti questi orpelli oppure, se si vuole per forza dare un tocco di modernità, integrare davvero queste storie con il web, quindi con dei rimandi a dei veri contenuti multimediali.
Umperio Bogarto e il suo compare di indagini Paperoga chiudono simpaticamente il numero con "la ricerca della Luna perduta".
Molto ricco l'apparato redazionale in cui spiccano, tra le altre cose, un mini-servizio sui complotti storici e di fantasia, un reportage su una spedizione ciclistica in Africa e un breve sguardo sul futuro prossimo che riguarda la nostra mente e i dispositivi elettronici.
Comunque è bene far notare alcuni errori presenti nel pezzo sui complotti (grazie all'utente Gladstone): errori riguardanti il movente della congiura di Catilina, la carica ricoperta da Giulio Cesare (che non è mai stato imperatore), l'immagine dello stesso a corredo che però non rappresenta lui ma Ottaviano e il pezzo sulla congiura dei Pazzi copincollato da Wikipedia (sì, ok lo fanno tutti, ma almeno camuffarlo un po'!)
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