Papersera.net

Copertina
concept e disegno: S. Ziche - colori: M. Andolfo

Topolino e il segreto di Diablo Canyon, 30 pagine
testi e disegni: M. De Vita

Paperino in Paperi d'acciaio, 30 pagine
testi: M. Venerus - disegni: M. Mazzon

Le dodici fatiche (e 1/2) di Pippercole - Prima fatica-Il leone di Nomea, 17 pagine
testi: F. Michelini - disegni: A. Ferraris

Paperi senza parole - Pneumatici, 5 pagine
testi: M. Bosco - disegni: G. Barbaro

Paperino e gli intrighi del sottobosco, 34 pagine
testi: G. Transgaard - disegni: P. Venanzio

Topogulp
Topomiti - Gamba-Eolo (C. Panaro/A. Lucci)
Commissariato e dintorni - Travestimento (M. Bosco/A. Martusciello)

Non vedo l'ora domani di acqustarlo.

La prima storia sembra promettere bene. :

Ho alte aspettative per questo numero: abbiamo il ritorno di De Vita da autore completo e anche il resto del numero non sembra niente male, con il primo episodio di una nuova serie.
Spero che la lettura confermi le aspettative.

Piccola curiosità: nella tavola di apertura de Le dodici fatiche (e 1/2) di Pippercole (per intenderci,dove compaiono tutte le sue future fatiche) possibile che ci sia il redivivo Drago timido???

Topolino e il segreto di Diablo Canyon (De Vita)
Sono rimasto molto deluso: la storia è molto piatta e non decolla mai del tutto. I disegni sono ottimi come sempre, ma la storia non è un granché. Voto 6,5
Paperino in Paperi d'acciaio (Venerus/Mazzon)
Carina, è molto bravo Venerus soprattutto per l'originalità, è un giovane molto promettente. Gradito anche il ritorno di Mazzon. Voto 7-
Le 12 fatiche (e 1/2) di Pippercole - 1° fatica-Il leone di Nomea (Michelini/Ferraris)
Promette bene questa serie di "brevi-lunghe" dedicate alle fatiche di Ercole. La storia è un pò banalotta, ma si lascia leggere grazie anche ai bei disegni di Ferraris. Voto 6,5
Paperi senza parole - Pneumatici (Bosco/Barbaro)
Storia muta alquanto noiosetta. Bene Barbaro. Voto 5,5
Paperino e gli intrighi del sottobosco (Transgaard/Venanzio)
Molto interressante lo spunto, e anche la sceneggiatura non è male. Venanzio nella norma. Voto 7-

ps. avete notato l'errore nei credits, nella storia di Pippercole?

La storia di De Vita e' carina e nulla piu', ma si lascia leggere.
Paperi d'acciaio riprende un tema gia' utilizzato in una recente storia (non dico quale per evitare spoiler), ma, considerando che le date di pubblicazione differiscono a volte di molto da quelle di realizzazione, puo' essere che Venerus non fosse ancora a conoscenza dell'altra vicenda la cui soluzione e' assai simile.
Per il resto non e' male gia' solo per il fatto di prendere in considerazione il tema dell'emigrazione, il quale, in relazione agli anni '20, funziona ovviamente molto meglio a New York che a Paperopoli.
Pippercole e' una trovata simpatica e sicuramente pedagogica (un po' come, in questo senso, con le dovute proporzioni, la serie del Corriere della Sera "Mytico" appena conclusasi).
Non amo le straniere ma questa "Intrighi del sottobosco" non e' malissimo (buoni i disegni), soprattutto per quella sottile traccia di inquietudine che riesce a comunicare.
Nel complesso un numero senza infamia ne lode.

ps. avete notato l'errore nei credits, nella storia di Pippercole?

Michelin

Topolino e il segreto di Diablo Canyon (De Vita)
Non posso nascondere una certa delusione.Non dico che sia una brutta storia ma mi aspettavo qualcosa in più da De Vita. Uno svolgimento lineare e per certi versi anche noioso che non riserva sorprese e che si dimostra a tratti molto forzato soprattutto nel finale.Alla vicenda principale si affianca una sottotrama che  tutto sommato,pur essendo abbastanza scontata, si inserisce bene.Sui disegni invece niente da criticare.

Paperino in: Paperi d’acciaio (Venerus/Mazzon)
Come ha detto Mr. Bunz la storia è molto simile a un’altra molto recente ma l’ho trovata,comunque,molto gradevole.Simpatica e scorrevole,ci mostra anche un Rockerduck leggermente più cattivo del solito.Bello il finale.Buono Mazzon anche se in certe vignette Paperoga è inguardabile.

I fatica: il leone di Nomea (Michelini/Ferraris)
Per il momento c’è poco da dire ma questa nuova serie mi ispira fiducia visto l‘ottimo autore.

Paperi senza parole - Pneumatici (Bosco/Barbaro)
Arrivare ai livelli di Faccini è difficile ma qui siamo molto lontano…
Buono Barbaro.

Paperino e gli intrighi del sottobosco (Transgaard/Venanzio)
Non male questa straniera.Un’idea originale e simpatica che si sviluppa bene anche se in maniera troppo regolare.Finale prevedibile ma comunque una degna conclusione.

Il primo numero dell’anno non contiene capolavori ma si mantiene comunque su una buona media.

Michelin

Topolino e il segreto di Diablo Canyon (De Vita)
Non posso nascondere una certa delusione.Non dico che sia una brutta storia ma mi aspettavo qualcosa in più da De Vita. Uno svolgimento lineare e per certi versi anche noioso che non riserva sorprese e che si dimostra a tratti molto forzato soprattutto nel finale.Alla vicenda principale si affianca una sottotrama che  tutto sommato,pur essendo abbastanza scontata, si inserisce bene.Sui disegni invece niente da criticare.

quoto anch'io sono un po' delusa...peccato perchè come al solito de vita nei disegni è impeccabile :(

Il mio commento:
Topolino e il segreto di Diablo Canyon: voto 8
La trama è alquanto scontata ma De Vita ha avuto due meriti, secondo me: essere riuscito a assemblare due mondi (western e tecnologico) assieme e aver fatto rivivere i fasti di C'era una volta in America
Paperino in: Paperi d’acciaio: voto 8
Buona storia con un'ottima ambientazione e un uso non troppo ovvio dei personaggi. Venerus mi piace sempre di più
Le dodici fatiche (e 1/2) di Pippercole - Prima fatica-Il leone di Nomea: voto 6,5
Interessante questa nuova serie anche se questa prima puntaat mi è sembrata tirata per le lunghe. Vedremo il seguito
Paperi senza parole - Pneumatici: voto 6
Giusto una risata anche se non digerisco il tratto sporco di Barbaro
Paperino e gli intrighi del sottobosco: voto 7,5
Buona anche quest'avventura con i paperi con un finale positivo

Strepitosa la copertina della Ziche, satira sempre in primo piano ed ottimo concept, peccato però che anche la prima cover del 2012 trattasse questo tema, e quindi abbiamo una ripetizione a un anno di distanza. Comunque sia quest'anno (anzi, l'anno scorso) le belle copertine sono state davvero una costante, difficile scegliere le migliori con tutta questa abbondanza.

Strepitosa la copertina della Ziche, satira sempre in primo piano ed ottimo concept, peccato però che anche la prima cover del 2012 trattasse questo tema, e quindi abbiamo una ripetizione a un anno di distanza.

Si, la Ziche è unica: grande ironia e disegni eccellenti.

Questa copertina però secondo me doveva essere presentata  2,3 settimane prima, non la vedo infatti adatta a festeggiare il nuovo anno.

Questa copertina però secondo me doveva essere presentata  2,3 settimane prima, non la vedo infatti adatta a festeggiare il nuovo anno.

è un'occasione per sbeffeggiare e deridere i maya che per l'intero anno precedente ci hanno tenuto in ansia e questo rappresenta un modo divertente per aprire il 2013  e allontanare le previsioni degli ormai decaduti maya... questa copertina ricalca quella di un esatto anno fa, ma questa occasione mi sembra più adatta: ci lasciamo alle spalle i maya, cioè il 2012 e ci apriamo al 2013 (come il sole che nasce, ottima metafora della ziche!)

Questa copertina però secondo me doveva essere presentata  2,3 settimane prima, non la vedo infatti adatta a festeggiare il nuovo anno.

Questa copertina è un pernacchione alla profezia maya. Due/tre settimane fa non serviva a nulla

Questa copertina è un pernacchione alla profezia maya. Due/tre settimane fa non serviva a nulla

Si...è vero (per un attimo mi sono confuso con la n.2927).

Però a me non rappresenta molto l'inizio del nuovo anno. :(

Però a me non rappresenta molto l'inizio del nuovo anno. :(

Se i Maya avessero avuto ragione il nuovo anno non sarebbe mai iniziato. Invece i Maya vedendo sorgere il nuovo anno se la ridono perché ci siamo cascati, come se la famosa profezia fosse stato tutto uno scherzo.
Perlomeno io la interpreto così, e trovo che abbia un che di lievemente graffiante, come tutta la produzione della Ziche.