Le storie di Silvia Ziche - secondo me - hanno una marcia in più rispetto alle altre storie comiche. Così, in questa storia abbiamo un delirio, da Paperino a Bracchetto e a Gennarino. Tutti i personaggi si muovono in un modo straordinario, senza che diventino macchiette, anzi: la loro caratterizzazione rimane invariata e, forse, ci guadagna. Questa storia non è da meno, nonostante sia una storia promozionale bre Arturo Brachetti. Però Bracchetto in questa storia è un mago, mentre prima era un trasformista, che però, a sua detta, non è poi tanto diverso.
Per seconda storia, Panaro manda Paperino nello spazio. La storia è bella, un po' già vista, ma quello che non mi convince è che anche Pico va nello spazio con Paperino: io lo vedo meglio a Terra. Secondo me, se proprio volevano Samantha Paperinetti l'avrebbero potuta piazzare qui, al posto di Pico... Così, mentre che c'erano, facevano leggere a chi è attirato da lei l'intro a "Topolino e l'impero sottozero" e li incuriosivano. Ma tant'è...
Dopo una classica storia della PIA infarcita di giallo e di disegni del bravo Marini, c'è una storia con un Mickey parigino ambientata al tempo della creazione del cinematografo. Ma non è questa storia mediocre e con un finale banale ad interessare, ma una breve storiellina, da cinque pagine, targata Casty.
Probabilmente, questa introduzione serve a capire quello che succederà nel resto della storia, in cui si presume che sappiamo questo.
Penso che leggere tutta la storia senza questa parte sia come in UltraHeroes: si può, ma alcuni passaggi risultano poco chiari (io l'ho fatto, una volta, nnon conoscendo l'INDUCKS, non mi quadravano i passaggi di Paperone).
Quindi consiglio l'acquisto a chi, fra sette nove giorni, comprerà il Topolino per L'impero sottozero. Che poi c'è la Ziche qua, ma stiamo scherzando...