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Le storie di Topolino sul Topolino

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Vincenzo
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PolliceSu
    Re:Le storie di Topolino sul Topolino
    Risposta #45: Giovedì 19 Ott 2017, 19:12:03
    Anche io (nonostante il mio avatar farebbe pensare il contrario) amo molto più Topolino di Paperino e non sopporto la sua assenza sul giornale.

    Ma presto torneranno Faraci e Artibani in coppia e Casty, quindi direi che sul versante della qualità il sorcio stia per sferrare un altro attacco all' anatra nei confronti del quale il distacco a suo favore per quanto riguarda gli ultimi anni è a mio giudizio enorme, quasi imbarazzante.
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      Re:Le storie di Topolino sul Topolino
      Risposta #46: Giovedì 16 Nov 2017, 12:25:38
      Pur preferendo nettamente Paperino (chi l'avrebbe detto, dal mio nick), e pur dispiacendomi, in realtà, che Paperino sia usato "bene", quando è "altro" (Paperinik, Pk, DD, talvolta Paperotto) e non quando è "Donald", trovo anch'io che Topolino sia usato troppo poco.

      E' un discorso annoso, nel corso degli anni devo averci scritto su vari topic qui sul forum. Ma la verità è sempre la stessa: quella che diceva Marconi, intervistato dal Forum nel 2009 (andatevela a cercare, è piena di perle su come funziona la Redazione del Topo, e sulla storia della Disney Italia, oltre che sul lavoro stesso, anzi sulla vocazione di sceneggiatore), ossia che una storia di Paperino, se è mediocre, si salva con la comicità, la "violenza", l'esagerazione; una di Topolino, se è mediocre, fa schifo. Perché sarà un giallo, un'avventura, una storia di fantascienza, buttata là e scritta per cliché, il contrario di quello che l'appassionato del genere vorrebbe vedere.

      Usare Topolino, bene, è più difficile.

      Il che non vuol dire che la maggior parte degli autori usi Paperino bene: perché Paperino non può essere quello che fa vari lavori e si ingegna in passioni sempre nuove, a volte con risultati buoni, altri disastrosi? Perché il suo rinomato "brutto carattere" non può più portarlo a "pestare la gente che gli rompe l'anima", come diceva qualcuno? Perché dev'essere PIGRO??? Che interesse ha? Il Paperino originale ha dell'ENERGIA, che poi sia diretta in modo giusto o sbagliato, è un altro discorso. E questo è interessante.

      Però, ecco, sono capitato sul topic perché sono molto deluso dal Topolino di oggi. Comprato per la copertina (La nuova Storia & Gloria non mi sta entusiasmando), mi aspettavo una storia celebrativa dell'89° compleanno di Mickey, ed invece niente. Il che è davvero assurdo. Forse dovrei leggere più spesso le anteprime, qui sul forum

      Eppure, trovo davvero assurda tutta questa enfasi (tra l'altro: sull'ottantanovesimo, perché è quello prima del 90°  ::) ::) ::)), con tanto di annullo filatelico dei francobolli speciali a Lucca Comics (evento al quale ho assistito per puro caso, togliendomi anche lo sfizio di vedere Cavazzano di persona), articoli e speciale sul Topo, e poi...neanche una storia, non dico celebrativa, ma qualsiasi, con Topolino. Bah.

      Che poi, andando in OT, la composizione dei numeri, ultimamente, mi lascia perplesso. L'altra settimana due storie di Perina, che già non ne fa tantissime (una era la puntata di Cuordipietra, ma anche lì, perché sovrapporre?), oggi due episodi di Storia & Gloria (non che prese singolarmente, comprerei il Topo solo per loro), e DUE brevi di Asaro. Mah...è così difficile alternare?
      « Ultima modifica: Giovedì 16 Nov 2017, 13:10:50 da DonaldPaperinik »

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        Re:Le storie di Topolino sul Topolino
        Risposta #47: Giovedì 16 Nov 2017, 14:47:40
        La cosa che fa più strano è che nel numero celebrativo di Topolino ci sarebbe stata una sola storia con lui ::).
        Avrebbe avuto più senso rimandare il 2° episodio di storia & gloria e dedicare al topo un albo intero.
        In quel caso anche se fosse saltata (censurata?) la storia celebrativa ecco che avremmo avuto un albo più dignitoso di quello odierno.

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          Re:Le storie di Topolino sul Topolino
          Risposta #48: Venerdì 17 Nov 2017, 19:29:16
          La cosa che fa più strano è che nel numero celebrativo di Topolino ci sarebbe stata una sola storia con lui ::).
          Avrebbe avuto più senso rimandare il 2° episodio di storia & gloria e dedicare al topo un albo intero.
          In quel caso anche se fosse saltata (censurata?) la storia celebrativa ecco che avremmo avuto un albo più dignitoso di quello odierno.
          Giusto, e dirò di più: un numero "celebrativo" avrebbe dovuto avere SOLO storie con Topolino!

          Dunque, se da un lato il problema occorso all'ultimo minuto probabilmente non può imputarsi alla redazione, dall'altro è incontestabile che un numero con solo (o la maggior parte di) storie di Topolino non avrebbe risentito, o comunque in misura molto minore, dell'imprevisto.

          Eppure, trovo davvero assurda tutta questa enfasi (tra l'altro: sull'ottantanovesimo, perché è quello prima del 90°  ::) ::) ::)), con tanto di annullo filatelico dei francobolli speciali a Lucca Comics (evento al quale ho assistito per puro caso, togliendomi anche lo sfizio di vedere Cavazzano di persona), articoli e speciale sul Topo, e poi...neanche una storia, non dico celebrativa, ma qualsiasi, con Topolino. Bah.
          L'unica spiegazione che mi viene in mente in relazione al discorso filatelico è che (forse ma non è ambito che conosco) questo genere di eventi in campo filatelico vengono programmati in anticipo: infatti i francobolli celebrano il 90° anniversario (o anniverario), e non l'89°.
          Dunque mi verrebbe da pensare che - magari- avran ritenuto di far uscire questa serie appena prima dell'anno festeggiato, invece che ad anno quasi concluso (e sempre che sia dia per scontata l'obbligatoria concomitanza con Lucca per ragioni di visibilità o altre).
          Tritumbani fritti!

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          PolliceSu
            Re:Le storie di Topolino sul Topolino
            Risposta #49: Giovedì 23 Nov 2017, 12:10:55
            ...
            D'accordo su quasi tutto, a parte
            Citazione
            Usare Topolino, bene, è più difficile.
            Anni fa avrei sottoscritto anche questo; ora no. Usare bene un personaggio non e' mai facile. Ci possono essere personaggi con cui e' piu' difficile, se li si utilizza male, evitare il disastro totale: posso essere d'accordo sul fatto che e' piu' facile salvare in qualche modo (grazie a comicita', esagerazione, un universo piu' ricco di comprimari, etc. ....), una storia poco riuscita di Paperino che di Topolino. Ma dopo anni di frustrazioni a vedere il mio personaggio preferito ridotto (nella sua normalita', per tacere le "varianti" - delle quali mi sembra soltanto il paperotto mantenga e sviluppi il piu' autentico spirito dell'originale) a storie in gran parte mediocri e piu' o meno insulse, sono costretto ad ammetere che usare Paperino bene, al giorno d'oggi e nelle storie italiane, non e' affatto facile.

            Probabilmente in questo entra anche una questione di "zeitgeist": un cinquant'anni fa le storie di Paperino tendevano ad essere, in media, molto piu' interessanti di quelle di Topolino (almeno a giudicare dalle ristampe in Classici e affini, la mia esperienza diretta comincia un decennio piu' tardi), da almeno un decennio sembra vero il contrario. Non so quanto questo sia dovuto a interesse degli autori, alla "censura", a mode, a filoni esauriti o da esplorare, etc. (probabilmente una combinazione di tutti questi fattori ed altri), ma la sensazione di mediocrita' nell'utilizzo di Paperino si ripete ogni anno.

            La cosa che fa più strano è che nel numero celebrativo di Topolino ci sarebbe stata una sola storia con lui ::).
            Sappiamo quante pagine avrebbe preso? E' possibile che siano saltate anche altre storie che per motivi redazionali era meglio, saltato il pezzo forte, spostare altrove?

            Citazione
            Avrebbe avuto più senso rimandare il 2° episodio di storia & gloria e dedicare al topo un albo intero.
            Niente in contrario da parte mia ad un numero completamente dedicato all'eroe eponimo; ma farlo in questo caso avrebbe significato interrompere una storia a puntate e non so se la redazione poteva permetterselo (l'avevano fatto l'anno scorso, ma non ho idea con che esito dal punto di vista di vendite e soddisfazione dei lettori: per quel che ne so, potrebbero aver deciso che e' stato un errore da non ripetere mai piu').

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              Re:Le storie di Topolino sul Topolino
              Risposta #50: Mercoledì 9 Mag 2018, 17:19:33
              90 anni, come si sa, si compiono una volta sola e, di per sé, il numero non ha nessun valore, tranne il fatto che è uno più di 89 e uno in meno di 91.
              Nella nostra cultura però, ci siamo abituati ad annettere agli anni che finiscono con lo 0, importanze stratosferiche e, pur non essendo assolutamente toccato da questa mentalità, per una volta mi adeguerò ad annetterle una certa importanza.
              Importanza che viene assai svilita da chi è preposto a continuare i fasti di una storia che nacque esattamente con il personaggio di Topolino 90 anni fa.


              Novanta: la paura secondo la cabala e, la mia paura è che ancora una volta dovrò assistere ad una Caporetto per il mio amato Topo.


              Ho letto nel forum che da agosto fino a novembre ci sarà la parte di rilievo per festeggiare Michey.


              Ora, ammesso e non concesso che questo avvenga o avvenga in una maniera sufficientemente decente - visto i precedenti e la situazione attuale - e pensando che un personaggio come Paperone per i suoi 70 anni, è stato onorato un intero anno, voglio, probabilmente per l'ultima volta, manifestare e scrivere di tutta la mia più profonda delusione, verso chi, a vario titolo, decide a tavolino come vanno le cose in questi casi. Ma se anche così fosse, perché mai dovrei consolarmi, pensando che per avere questo piccolo angolo Topoliniano, debbo registrare tanti numeri di Topolino senza Topolino?


              E' un po' come concedere uno zuccherino, dopo tanto amaro.


              In questo 2018, con l'attuale numero sono già 5 i numeri di Topolino senza storie con Topolino. Nell'ultimo poi, il 3259, addirittura non c'è neanche una storia con i personaggi di Topolinia, cosa che accadeva solo quando a dividere le pagine dedicate al fumetto, c'erano anche le altre famiglie disneyane.


              Un bel record per una direttrice che, anni fa, si era prefissata di non fare più Topolino senza Topolino, direi!


              Se poi aggiungo che una buonissima parte delle storie dedicate a Topolino in questo anno si svolgono in altri tempi e altri mondi e a me, non piacciono assolutamente questo tipo di canovacci ... non posso che scrivere: bingo! Topolino se c'è non è più nei nosti tempi e non sta più a Topolinia. UAO!


              Quando 7 anni fa ho cominciato a ricomprare Topolino, lo feci sostanzialmente per 3 motivi:


              1) Perché speravo di fare innamorare a Topolino i miei figli allora piccoli,


              2) Perché il nuovo corso dell'allora e attuale direttrice mi fece sperare ad un salto di qualità che in quel periodo ci fu


              3) Perché comunque volevo dare il mio contributo affinché il giornalino - io l'ho sempre chiamato così e così continuo a chiamarlo - continuasse a vivere.


              Due di quei motivi - i primi due - sono oggi inesorabilmente tramontati. Resta il terzo e sarà sufficiente comunque a continuare a far sì che io continui a comprare Topolino a patto che ci sia Topolino, altrimenti la mia copia, rimarrà nell'edicola, con la speranza che la storia di turno di PK o di qualsiasi altra maschera paperiniana, faccia sì che qualcun altro lo comperi al posto mio.


              Voglio però vedere quello che può essere il bicchiere mezzo pieno dal mio punto di vista: fra i Topolini non comprati, i Grandi Classici sempre più rari e la cessazione di ogni rapporto con qualsiasi altro tipo di produzione disneyana made in Panini - sono stanco di spendere soldi per avere sempre le solite storie - sto risparmiando un tot di soldi che spenderò per comprare vecchi fumetti degli Albi della Rosa, di Topolino, Almanacchi e Mega, che a seconda della loro età, possono avere dei costi anche un po' elevati ma che, sicuramente, mi faranno avere e leggere storie che non ho mai letto o che ho letto tantissimo tempo fa, quando ero ancora un ... cinno. ;D
              « Ultima modifica: Mercoledì 9 Mag 2018, 18:06:30 da doppio segreto »
              Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                Risposta #51: Giovedì 10 Mag 2018, 13:53:18
                Mah, sai, tu hai sicuramente ragione, però alla fine, è anche un problema di fantasia, di ispirazione. E poi anche di gestione del personale, ma ci arriveremo.

                Nel senso, non credo che la direttora possa imporre ai suoi autori: "scrivete più storie Di e CON Topolino", e loro paff, schioccano le dita, e le scrivono, e pure belle.

                Per scrivere ci vuole talento, ci vogliono idee, bisogna avere anche, da un lato, il senso critico, o la mancanza dello stesso, per scrivere ugualmente, anche se sai di non aver avuto una buona idea.

                E questo è un problema in generale: tante autori scrivono più coi Paperi perché all'apparenza è più facile, poi in pratica bisogna scrivere buone storie COI paperi, e non mediocri storie DI paperi, e questo io lo noto parecchio.

                E poi, ed arrivo ad un punto che mi sta molto a cuore, gli autori attivi sul Topolino libretto sono pochi. Alcuni sono sempre gli stessi, ma molti cambiano di anno in anno. E sono storicamente pagati poco, che è il motivo per cui i migliori se ne vanno verso altri lidi, o tornano di tanto in tanto, per occasioni particolari, progetti a cui tengono, perché la passione, a volte, prende il sopravvento sulla sopravvivenza.

                 Di sicuro, con una rosa più ampia e variegata di autori, di una certa esperienza, vedremmo un Topolino migliore (non che faccia schifo, per intenderci), e probabilmente anche più storie CON Topolino (ed altri personaggi di Topolinia raramente usati, visto che laggiù gli altri sono "gli amici di" e non godono di cittadinanza autonoma)
                « Ultima modifica: Giovedì 10 Mag 2018, 14:11:39 da DonaldPaperinik »

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                  Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                  Risposta #52: Giovedì 10 Mag 2018, 18:50:08
                  Penso che tu abbia scritto cose assai sensate e vere.


                  Già tempo fa ho detto che non si può pensare di attribuire tutta la colpa alla direttrice - o direttora come dici tu - per come stanno andando le cose. Ai tempi di Mario Gentilini era in buonissima parte lui che decideva le storie, ma ...  erano altri tempi sotto ogni punto di vista, a cominciare dalle vendite che non avevano certo dei problemi.


                  Oggi Topolino deve fare i conti con il mercato, un mercato dove sempre di più i lettori del fumetto diminuiscono e dove sempre di più - di conseguenza - è il marketing che decide.
                  La direttrice è partita con idee veramente eccellenti e per un certo periodo ha saputo e potuto fare andare verso una certa direzione di grande rinnovamento e di grande eccellenza il giornalino. Oggi non lo può più fare perché regna sovrano il marketing e non le idee!
                  A questa "dittatura" si può decidere di sottostare o di dire: no grazie io me ne vado!
                  La De Poli ha deciso di restare e di sottostare. Scelta più che legittima che però fa sì che, se fino a poco tempo fa, si sarebbe potuto dire che la sua direzione era fra le migliori in assoluto di Topolino, oggi è a dei livelli veramente, non da schifo, ma molto molto scadenti ... almeno per me, ovviamente!


                  Che i lettori di Topolino abbiano sempre preferito in maggioranza i paperi ai topi è un dato di fatto. Questo divario però oggi, si è ulteriormente allargato a favore dei primi e, se poi si aggiunge, che le vendite aumentano solo con PK e tutte le altre maschere paperiniane, che Topolino da molti è mal sopportato se non proprio odiato e... altre cose, ecco che il principe dei personaggi diventa una vera e proria palla al piede più che una risorsa e, sono abbastanza convinto che se, i "dittatori" del marketing, potessero eliminarlo completamente, ne sarebbero ben felici.


                  Fare storie, quanto meno, sufficientemente interessanti su Topolino è diventato difficilissimo e questo per tanti motivi, a cominciare dal fatto che si corre il rischio continuo di ritornare a rimarcare cliché ormai risaputi assai stanchi da un lato e dall'altro perché i troppi paletti della censura che oggi vigono, non consentono agli autori - non voglio assolutamente entrare nel merito delle loro reali o presunte qualità - di sfornare storie di un certo spessore. Anche per questo è molto più comodo e facile inventare canovacci che lo mandano in giro per le epoche e per i mondi alieni che fare storie che si svolgono al nostro tempo.
                  Anche coi paperi, al netto delle storie di PK et company, i cliché, sono sostanzialmente sempre quelli però: Paperone che anacronisticamente, continua a parlare della sua corsa all'oro nel Klondiche, quasi avesse ormai 150 anni, che continua a fare i tuffi nella sua montagna immensa fatta di denaro e banconote e, questo in un mondo dove ormai la ricchezza è legata alla virtualità e, basta uno sbalzo della borsa per far sì che da un giorno all'altro sei il più ricco del mondo e il giorno dopo non lo sei più. Brigitta che continua disperatamente a corrergli dietro senza cavare il ragno dal buco, Amelia che continua a volere la n. 1 e ci riprova per la milionesima volta, Rockerduck che finisce sempre con mangiarsi il cappello ... ecc, ecc.
                  Epperò ai lettori di Topolino, evidentemente continuano a piacere questo tipo di storie e questo anacronismo e dunque ... che dire ... così sia!



                  Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                    Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                    Risposta #53: Giovedì 10 Mag 2018, 19:48:25
                    Ti ringrazio per le belle parole.

                    Tra parentesi, DirettORA, se non ricordo male, era un modo ironico in cui si chiamava la De Poli stessa, e c'era l'abitudine, affettuosamente, di farlo anche qui sul forum.  ;)

                    In realtà, ti dirò, lavorando io nel marketing (anche se non nel settore editoriale), rimango sempre stupito di quanto la gente ne abbia una visione distorta, e non abbia bene idea di cosa sia, in parte azzeccandoci in parte no.

                    E' un po' come la storiella dei quattro ciechi e dell'elefante: ognuno se ne fa un'idea diversa.

                    Ora, io non saprei dire se tra questi "mali moderni" il marketing vada annoverato come una concausa del fatto che non si scriva più Topolino perché non "vende". Forse. O forse no. Da anni ci arrovelliamo sulle vendite del Topo, ma sono più segrete del Quarto Segreto di Fatima.

                    In effetti, quello degli autori e della ripetitività, è un problema piuttosto grave. Paperino non è MAI usato bene come "Paperino", ma solo con i suoi alter ego.

                    Topolino lo usa Casty e pochi altri.

                    Io onestamente non credoci siano questi "ordini dall'alto". Di sicuro c'è molta confusione. Si fanno tanti progetti "speciali" (Darkenblot, Pk, DD, le storie di Casty, Wizards, ecc), ma non si sa gestire il quotidiano.

                    Spiace sempre che un lettore smetta, anche se continuerà a comprare altro

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                      Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                      Risposta #54: Giovedì 10 Mag 2018, 22:09:00
                      Io ho da sempre lavorato in una casa editrice e cartotecnica e, in quel ambito, il marketing, è quello che sostanzialmente decide insindacabilmente tutte le politiche commerciali aziendali: i marchi, i prodotti, la loro prosecuzione e la loro cessazione e, questo, sempre in base alla percezione delle tendenze di mercato.




                      Venendo al nostro Topolino, penso sia un dato di fatto  - e non un caso - che il cambiamento nella gestione delle storie nel fumetto sia avvenuto, non immediatamente, ma sostanzialmente un po' di tempo dopo che è passato in mano alla Panini e dunque al suo marketing.


                      Gli autori di cui tu parli nel tuo intervento, sono cominciati probabilmente ad essere malpagati e di conseguenza a diradarsi, quando probabilmente la Panini, a seguito di vendite in calo, ha deciso di stringere la cinghia e di concentrarsi, sui paperi e in particolare su PK et company.
                      Quando le cose non vanno bene diventano un segreto e non viceversa e questo succede un po' per tutte le cose della vita no?


                      Io penso, fermo restando i problemi legati ai lettori sempre più in calo dei fumetti, che la politica della Panini verso Topolino sia stata un disastro. Non si può lanciare un mucchio di nuove edizioni che ristampano dopo poco tempo le storie più importanti come è stato fatto. E' una politica assolutamente miope perché, in questa maniera molti di quelli che compravano il settimanale, hanno smesso di farlo, con la quasi certezza che da lì a poco le storie più importanti sarebbero state ristampate in edizioni più belle, come è avvenuto.
                      Oggi molte edizioni stanno estinguendosi perché il mercato del prodotto Disney è stato abbondantemente saturato rispetto alla reale richiesta e questa, in editoria, è la maniera più sbagliata per far sì che le vendite vadano bene. E' un gatto che si morde la coda e ... il risultato è, e sarà ancor di più andando avanti, sotto gli occhi di tutti.


                      Detto ciò io, come ho già scritto non smetterò di comprare Topolino, a patto però che ci sia ... Topolino! :) ;)



                      « Ultima modifica: Giovedì 10 Mag 2018, 22:29:36 da doppio segreto »
                      Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                        Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                        Risposta #55: Venerdì 11 Mag 2018, 15:45:12
                        Stiamo parlando di cose ipotetiche, e sulle quali non abbiamo conoscenza, e quindi va bene tutto.

                        Noto, come immaginavo, che tu intendi il "marketing" come "ricerche di mercato su cosa funzioni meglio e cosa no". Lo è anche, ma è solo una parte del tutto, ad essere giusti.

                        Ma per non andare fuori tema, la cosa che mi preme sottolineare è un'altra: io non so, onestamente, se le colpe di TUTTO quello che accade ultimamente siano della Panini. Tantomeno se sia da loro che arrivi "l'ordine diretto" di non fare storie con Topolino. Mi pare un po' strano.
                        Nel senso, vengono fatti dei sondaggi così approfonditi, da sentirsi rispondere che quando ci sono le storie CON Topolino, la gente non compra il libretto apposta? Lo trovo difficile.
                        Già con lui ce ne sono poche da anni di storie, e poi la maggior parte degli acquirenti sono casuali, metà sono ragazzi 8-12 (il target obiettivo), metà sono adulti che invece apprezzano cose più "sofisticate" e lo comprerebbero lo stesso (e mi parrebbe anche strano che la gente non comprasse il giornalino quando ci sono Casty o Darkenblot) ???

                        Invece, circa il pagamento degli autori, mi è sembrato di capire siano SEMPRE stati pagati poco. Sempre, anche decenni fa. Per dire, Carpi abbandonò la Disney per un breve periodo, negli anni '70, e Scarpa passò a lavorare esclusivamente con l'estero, salvo rare eccezioni, negli anni '80. E di sicuro gli autori venivano pagati poco anche di recente, prima che la Panini rilevasse il tutto.

                        Detto ciò, è interessante il tuo parere circa le politiche editoriali. In effetti, stanno ristampando tutto il ristampabile (che da un lato è una manna, dall'altro...) e preparando edizioni deluxe in anticipo per tutte le storie "speciali". Bisogna capire anche il tipo di utente: magari non tutti pagano 30 euro per la deluxe di Darkenblot (io no), dopo che l'hanno letta sul Topolino.

                        In un certo senso, è pure vero che la Disney Italia, per anni, non ha saputo sfruttare adeguatamente il patrimonio di storie di cui disponeva. Ora, con le ristampe, la Panini potrebbe aver commesso l'errore opposto, cioè appunto quello di saturare un mercato già ristretto


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                          Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                          Risposta #56: Martedì 15 Mag 2018, 14:02:11
                          Invece, circa il pagamento degli autori, mi è sembrato di capire siano SEMPRE stati pagati poco. Sempre, anche decenni fa. Per dire, Carpi abbandonò la Disney per un breve periodo, negli anni '70, e Scarpa passò a lavorare esclusivamente con l'estero, salvo rare eccezioni, negli anni '80. E di sicuro gli autori venivano pagati poco anche di recente, prima che la Panini rilevasse il tutto.
                          Non ho idea di quanto siano pagati adesso, ma una volta ho letto (Disney Italiani?) che negli anni '50 e '60, invece, erano pagati bene dalla Mondadori, sicuramente più che dai concorrenti di allora (Bianconi e Alpe su tutti)... ma erano altri tempi!
                          Io son nomato Pippo e son poeta
                          Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                          Verso un'oscura e dolorosa meta

                            Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                            Risposta #57: Venerdì 1 Feb 2019, 16:15:34
                            In questo ampio spazio di riflessione, l'autore del blog Duck Comics Revue parla anche del delicato dualismo tra Paperino e Topolino da un punto di vista molto statunitense. Consiglio a tutti la lettura!

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                              Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                              Risposta #58: Venerdì 1 Feb 2019, 17:42:01
                              In questo ampio spazio di riflessione, l'autore del blog Duck Comics Revue parla anche del delicato dualismo tra Paperino e Topolino da un punto di vista molto statunitense. Consiglio a tutti la lettura!
                              Ho letto! SmAngel


                              Dunque se ho capito bene la colpa è tutta della coppia Carl Falberg/Paul Murry? SmMickey
                              Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                                Re:Le storie di Topolino sul Topolino
                                Risposta #59: Venerdì 1 Feb 2019, 22:05:31
                                La questione della cronica carenza di storie di Topolino sul suo settimanale è sicuramente importante, ma anche molto semplice da spiegare. Mi sembra decisamente balzano considerarla una politica voluta, magari legata al maggiore favore dei lettori per i paperi (tutto da dimostrare, peraltro). Qualcuno ha anche parlato di storie "ordinate" dai direttori, come se si potesse sceglierle da un menu. Non è così, chiaramente. Il direttore del passato (per antonomasia, Gentilini) aveva il materiale USA a disposizione e lo utilizzava in modo equilibrato, salvo poi far produrre, in aggiunta, storie italiane, più vicine alla nostra cultura. Ma non è che ci fossero imposizioni. Anche oggi, normalmente sono gli autori a proporre le loro storie, e l'universo relativo, oggi come allora, è paperopolese o topolinese a seconda delle preferenze e dell'agio che ha il singolo autore a "muoversi" in quel dato universo. È immediatamente comprensibile - e testimoniato da più di un autore - che è abbastanza più semplice creare nuove storie ambientate a Paperopopi piuttosto che a Topolinia, stante la maggiore duttilità e varietà dei personaggi. L'universo topolinese è molto più ristretto di quello di Paperopoli, e già solo questo limita di molto l'approccio ad una sceneggiatura rispetto ai personaggi del mondo dei paperi che consentono anche storie con protagonisti i personaggi secondari. A Topolinia non abbiamo uno Zio Paperone Archimede, un Gastone, una Nonna Papera e un Ciccio, un Paperoga. E nemmeno Tip e Tap sono all'altezza di Qui, Quo, Qua. Logico, quindi, che sia molto meno immediato realizzare storie topolinesi sebbene, ovviamente, c'è chi come Casty che utilizza solo Topolinia. Ma è un caso fortuito. Ai tempi, ci furono Scarpa ed altri. Magari fra poco potrebbero arrivare altri ottimi autori innamorati del mondo di Topolinia, oppure no. Ma c'è ben poco da stupirsi, per le ragioni sopra dette, della carenza di storie topolinesi. Spiace anche a me, e ci mancherebbe altro, ma non ne faccio certo una colpa alla direzione come fosse una precisa scelta politica.

                                 

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