Papersera.net

Onestamente non capisco questa piccola (spero) ondata di critiche contro gli spiegoni, come li chiamate voi, di Panaro. Ogni autore ha il proprio stile e le proprie tecniche narrative. Fermo restando il rispetto per il parere di ognuno, se il modo di raccontare di Panaro è questo, o fosse anche un altro, non vedo perché doverlo criticare. Mille autori, mille modi diversi di scrivere; a ognuno il suo. Senza aggiungere poi che le storie di Panaro, che sono pure un numero enorme, sono sempre godibilissime. Mi sembra che certe volte il lettore (parlo in generale, nulla di personale contro Andy o chicchessia) cerchi di complicarsi la vita da solo, fissandosi su cose che di per sé non dovrebbero avere particolare rilevanza o sarebbero marginali (vedi, ad esempio, la polemica sui viaggi nel tempo con l'ultima storia di Casty). Ma perché non vi godete la storia e basta?!

Interessante ragionamento: di conseguenza, se questo è il sunto del tuo discorso, stai palesemente affermando che qualunque scrittore non prescinde dalle critiche altrui perché va a sua difesa l'argomento del "è quello il suo modo di scrivere"? E sulla base di tale argomento non si può nemmeno discutere o confrontare?

Mi viene da ridere, siamo tutti bravi a tessere lodi sperticate verso ciò che ci piace, ma non appena arriva qualcuno a sfatare il mito piovono tutte le perplessità - e in certi casi gli odi - del caso... dimmi, allora, di cosa dovremmo discutere? Di quanto sia bravo quello? Di quanto la storia di quell'altro sia priva di errori? Di quanto sia perfetta la composizione di un altro?

Fra l'altro, se non fosse ben chiaro ad utenti come te, non sono nemmeno andato a cercare il pelo nell'uovo, anzi, trovo inutile andare a criticare il particolare più infimo. Infatti, la mia critica/spunto di riflessione parte da un'atteggiamento tipico di Panaro, ossia quello degli spiegoni, manco avessi cercato a tutti i costi un pretesto per trovargli un difetto... ma se è questo quello che hai letto in me - e quindi anche in altri - che ti devo dire... faresti meglio a fare un po' di luce sui tuoi occhi, prima di cogliere sfumature che non ci sono...

Topolate, Cavallate... Ma stanno dalle parti di Gallarate?

Probabilmente la tua voleva essere una battuta, ma il punto è che la storia è palesemente ambientata in Lombardia, e quindi il suffisso -ate non è casuale (Segrate, Linate ecc.)

La copertina è carina..

(sono diventato verde senza essere arrivato a 200...)

La copertina è carina..

(sono diventato verde senza essere arrivato a 200...)

Anche a me piace tantissimo, sono contento che abbiano accantonato lo sfondo bianco, che era diventato un pó monotono.

Per quanto riguarda il verde, non so se lo sai, ma Paolo ha aggiornato i livelli e quindi anche i colori.

Numero discreto,non comprendo le critiche eccessive in merito.

PAPERINO E L'ESPERIENZA A FRUTTO L'idea iniziale di Paperino è abbastanza inusuale e ben sfruttata.Si comprende dall'inizio che quei due hanno qualcosa di losco ma,se devo essere sincero,il finale mi ha spiazzato positivamente.

TOPOLINO E LO SPORT DEL FUTURO Davvero una bella storia impreziosita da egregi disegni che in alcune tavole ricordano vagamente il bravo Mottura. Non ho trovato per nulla snaturato il personaggio di Gambadilegno (insomma è il perfetto s*****o di sempre!) e la trama scorre piacevolmente. Benché sia una storia improntata sullo sport non pesa per nulla il tema di fondo.
Com'è riuscito a trovare Topolino il direttore alla fine?Beh,in un paese di poche anime non è difficile trovare una persona conoscendone il nome.

IDEE... GENIALI Divertente sì,ma amo il Faccini più "impegnato"!

ZIO PAPERONE, ROCKERDUCK E LA CORSA ALL'ULTIMO SCONTRINO Storia divertente condita da ottimi disegni. Il finale è davvero ben riuscito.

Probabilmente esagero io, ma nella storia di Indiana Pipps ho visto una sorta di parodia/omaggio a una storia di Barks che ho sempre adorato, precisamente riguardo l'idolo di smeraldo

Probabilmente la tua voleva essere una battuta, ma il punto è che la storia è palesemente ambientata in Lombardia, e quindi il suffisso -ate non è casuale (Segrate, Linate ecc.)

Bhè, era un riferimento agli animali: Topi e Cavalli stanno con i Galli. Già in altre storie si menzionava Gallarate in questo senso