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brigo
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    Re: Topolino 3161
    Risposta #15: Giovedì 23 Giu 2016, 11:20:58
    Leggo Topolino, fra tanti motivi, anche per divertirmi: ma non riesco più a ridere.

    Perché a me Faraci e Gagnor anche questa settimana non hanno detto assolutamente nulla, nonostante le lodi che leggo in giro. E questa cosa va avanti da anni ormai, anche con altri sceneggiatori.
    Però quando leggo Rat-Man, dopo 13 anni ininterrotti, ancora rido come la prima volta. A voce alta.
    Allora mi rendo conto che forse non sono io ad aver perso il senso dell'umorismo. Non del tutto, almeno.
    E capisco che forse è l'umorismo di Topolino che non fa più per me.

    Perdonami Pascoli, me so' magnato il fanciullino...

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    AndyHawkGamma
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    PolliceSu
      Re: Topolino 3161
      Risposta #16: Giovedì 23 Giu 2016, 12:11:58
      Leggo Topolino, fra tanti motivi, anche per divertirmi: ma non riesco più a ridere.

      Perché a me Faraci e Gagnor anche questa settimana non hanno detto assolutamente nulla, nonostante le lodi che leggo in giro. E questa cosa va avanti da anni ormai, anche con altri sceneggiatori.
      Però quando leggo Rat-Man, dopo 13 anni ininterrotti, ancora rido come la prima volta. A voce alta.
      Allora mi rendo conto che forse non sono io ad aver perso il senso dell'umorismo. Non del tutto, almeno.
      E capisco che forse è l'umorismo di Topolino che non fa più per me.

      Perdonami Pascoli, me so' magnato il fanciullino...

      O forse sei ancora ancorato ad un altro periodo dove le tematiche, la comicità e il registro del Topolino erano differenti... che sia in meglio o in peggio, preferirei non entrare nel merito della questione, dico solo che la deriva degli ultimi anni ha creato un netto distacco fra il tipo di umorismo e il canovaccio delle storie passate e quelle invece attuali, del nostro periodo.

      Ribadisco, come ho detto la settimana scorsa: ben vengano esperimenti come Slam Duck, che sono una ventata di novità testuale e grafica rispetto a quanto siamo abituati a leggere e vedere.

      *

      camminatadisney
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        Re: Topolino 3161
        Risposta #17: Giovedì 23 Giu 2016, 18:40:46
        Ci sono cose che ti lasciano a dir poco imbarazzato se le leggi su questo settimanale. Due, secondo me gravissime (insultatemi pure come vi pare: non recederò né cambierò idea), si riscontrano in questo numero di Topolino:
        .

         [smiley=aiMieiTempi.gif]

        Ne aggiungo una terza:
        nel redazionale sul Parco del Bracco - Mesco, peraltro scritto con grande competenza botanica, viene menzionato "il profumatissimo elicrisio" in luogo del corretto "elicriso", asteracea del genere Helicrysum.
        Raggelante.
        Qualche testa dovrà ben rotolare...



        Muori, malnato! Muori! Muori!

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        Grrodon
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          Re: Topolino 3161
          Risposta #18: Venerdì 24 Giu 2016, 01:15:08
          La tua, si spera. Cioé lol chissenefrega, anche.

          cmq, voglio dire due parole su Slam Duck, le prendo dal post che ho scritto sul Sollazzo:

          Citazione
          Slam Duck



          Sono convinto che un fumetto come Slam Duck meritasse molta più attenzione di quella che gli è stata riservata negli ambienti fumettistici che solitamente tributano grandi onori alle storie di PK o alle Parodie. Sentir parlare di delusione, di andamento didascalico o di storia commissionata mi ha davvero disturbato, perché - a prescindere dalle ragioni dell'esistenza di questo esperimento - significa non aver acceso i ricettori per accorgersi che quello che abbiamo di fronte è un lavoro di gran classe.

          Ho più volte detto che apprezzo il lavoro di Artibani. Ho stima di lui come persona E autore. Trovo che, da PK alle storie più normali, i suoi lavori abbiano sempre una resa notevole. Ma quello che li rende notevoli è l'approccio che lui ha alla materia, il modo in cui la sua testa concepisce il mondo Disney. Non ci sono universi narrativi separati, non ci sono lavori di serie A o di serie B, ma ci sono tante storie diverse, con registri e scopi diversi ma che vanno fatte tutte bene. E vanno fatte bene perché a prendervi parte ci sono dei signori personaggi, che meritano signore storie e signore interpretazioni. C'è arte in questo, ma soprattutto c'è onestà, voglia di farti leggere qualcosa di buono, qualcosa in cui per quei dieci minuti di lettura puoi anche concederti di CREDERE. Va da sé che ci ritroviamo quindi un "universo narrativo artibanico" di grande omogeneità. E questo filo rosso lega senza alcun problema una storia come Il Raggio Nero ad una come Slam Duck, senza una vera soluzione di continuità. Paperopoli è una città ricca, in cui le cose avvengono in modo credibile, si organizzano tornei scolastici ma ci sono interessi in ballo anche superiori, aspetto che Paperone incarna alla perfezione. Paperino può fare il supereroe, l'agente segreto o allenare una squadra di basket impartendo lezioni a dei ragazzini, e rimane sempre lui, un tipo buffo e istintivo, ma dotato di un certo buon senso. Non si avvertono stacchi nella sua caratterizzazione. Le numerose gag visive riescono inoltre a ricordarci che la fonte rimane l'animazione, che Paperino nasce là e non dobbiamo dimenticarcelo mai. E poi ci sono i nipotini, che sono dei ragazzini. E che si comportano come tali, vanno descritti come tali e possono quindi "agganciare" i ragazzi di oggi, molto meglio di quanto potessero fare certe loro precedenti versioni.

          La trama è buona. Contenutisticamente non è che possa offrire chissà cosa, diamine, è pur sempre una storia sul basket vissuta da una scolaresca, ma non per questo Artibani si fa scoraggiare. E quindi inserisce tutto quello che può inserirci, ovvero il punto di vista "adulto" sugli eventi, incarnato da Paperino, Paperone, Bounce e il direttore. La classe sceneggiatoria di Artibani poi si vede da come ogni episodio sulle prime paia quasi scollegato dagli altri, ma solo alla fine ci si rende conto di come ogni più piccola storyline fosse invece parte di un affresco organico e in grado di generare appagamento nel lettore. Slam Duck è una storia sullo sport, ma anche sulle relazioni interpersonali, sulla disciplina, e in fin dei conti una storia con un substrato educativo che non si vergogna di essere tale. Perché - diciamocelo - ci sono messaggi che è giusto lanciare. E poi lanciare ancora. E ancora. Finché non entrano in testa, cosa che il mondo tende a scordare.

          C'è poi uno Sciarrone che ho trovato a livelli strepitosi. Non c'è alcuna differenza qualitativa tra ciò che è stato messo in scena qua o negli Argini del Tempo. E' lo Sciarrone più tosto questo, uno Sciarrone che mi porto nel cuore dal 2002, quando ne Il Peso dei Ricordi (PK2 #11) ci ritrovammo davanti a vette espressive difficilmente toccate in precedenza dal fumetto Disney. Non ci sono tavole semplici, non ci sono pose ovvie. Dietro ogni vignetta c'è una ricerca di perfezione e di espressione che non ha molti eguali sul Topo moderno. C'è sostanza, insomma.

          Lancio una provocazione. Slam Duck probabilmente rimarrà un esperimento isolato, ma il suo dna non ha meno carica innovativa e avveniristica di PK. Potrà sembrare sacrilego, me ne rendo conto. PK ha avuto modo di diventare molto di più di ciò che gli autori pensavano potesse diventare in quel lontano 1996. Eppure, come Evroniani tentò per la prima volta di ibridare il linguaggio del fumetto Disney con quello dei comic book Marvel, qui avviene la stessa cosa con il manga sportivo. E' sempre fumetto Disney ma visto da un'altra angolazione, un punto di vista che permette agli autori di capire quali sono le nicchie narrative rimaste per anni in attesa di essere riempite, quali sono i punti su cui intervenire per continuare a produrre storie ambientate in Calisota. E soprattutto un'angolazione che permette al lettore di tornare a interessarsi ad un prodotto che è in grado di "dialogare" con lui in modo maturo.

          I meriti per quello che io considero un trionfo qualitativo possono andare ad Artibani, a Sciarrone, e persino alla recente ripresa di PK che ha aiutato a portare all'interno delle pagine del topo quella "mentalità spillata" che in precedenza veniva relegata all'esterno, in riviste a parte come Witch o il fallimentare Real Life. Parte del merito sarà senza dubbio anche dell'impostazione "americana", che ha permesso agli autori di concentrarsi sulla versione più "universale" possibile dei paperi del Calisota. Quel che è certo è che Slam Duck merita di essere conosciuto, apprezzato, e sicuramente merita un volume deluxe che aiuti a diffonderlo. Ma soprattutto merita un proseguio. Che non significa Slam Duck 2, bensì altre storie concepite con questo taglio e questa altissima qualità grafica e narrativa.

          Bravi!
          « Ultima modifica: Venerdì 24 Giu 2016, 01:18:05 da Grrodon »

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          hendrik
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            Re: Topolino 3161
            Risposta #19: Venerdì 24 Giu 2016, 14:42:38
            Brevemente ché fa caldo:
            - Slam Duck è una delle cose migliori apparse di recente sul Topo, peccato il finale affrettato se non affrettatissimo
            - contento che qualcuno abbia apprezzato la storia di Dinamite, perché io l'ho trovata terribile. Dai dialoghi farraginosi (a un certo punto DB conclude una frase con un innaturale "vero Cataldo e Fiuto Joe?" - cit. a memoria), al senso generale. Insomma, neppure questa volta sono riuscito a farmii piacere Gagnor.
            ... non ferma a Verkuragon!

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            Lucandrea
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              Re: Topolino 3161
              Risposta #20: Venerdì 24 Giu 2016, 14:45:20
              Slam Duck è stata una storia che è piaciuta a molti. Peccato che in quattro settimane non c'è stata nemmeno una copertina dedicata

              *

              Negritas
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                Re: Topolino 3161
                Risposta #21: Venerdì 24 Giu 2016, 15:07:40
                Leggo Topolino, fra tanti motivi, anche per divertirmi: ma non riesco più a ridere.

                Perché a me Faraci e Gagnor anche questa settimana non hanno detto assolutamente nulla, nonostante le lodi che leggo in giro. E questa cosa va avanti da anni ormai, anche con altri sceneggiatori.
                Però quando leggo Rat-Man, dopo 13 anni ininterrotti, ancora rido come la prima volta. A voce alta.
                Allora mi rendo conto che forse non sono io ad aver perso il senso dell'umorismo. Non del tutto, almeno.
                E capisco che forse è l'umorismo di Topolino che non fa più per me.

                Perdonami Pascoli, me so' magnato il fanciullino...

                Quoto tutto. Quando leggo sul forum, a commento di una storia, la classica frase si ride a me vien da piangere perchè io non rido (cosa che invece faccio con Rat-Man) e non ho mai riso con Topolino: io, a dimostrazione di non essermi ancora mangiato del tutto il fanciullino, ho sempre sognato.

                Questo è l'unico motivo per cui ancora leggo, forse più di prima, questi fumetti. Certo, forse solo Casty e poche altre storie sono riuscite a farmi sognare negli ultimi anni, però non demordo.
                « Ultima modifica: Venerdì 24 Giu 2016, 15:09:23 da Negritas »

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                AndyHawkGamma
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                  Re: Topolino 3161
                  Risposta #22: Venerdì 24 Giu 2016, 15:35:38

                  Quoto tutto. Quando leggo sul forum, a commento di una storia, la classica frase si ride a me vien da piangere perchè io non rido (cosa che invece faccio con Rat-Man) e non ho mai riso con Topolino: io, a dimostrazione di non essermi ancora mangiato del tutto il fanciullino, ho sempre sognato.

                  Questo è l'unico motivo per cui ancora leggo, forse più di prima, questi fumetti. Certo, forse solo Casty e poche altre storie sono riuscite a farmi sognare negli ultimi anni, però non demordo.

                  E infatti nemmeno per me si ride.
                  Invece, quando mi capita spesso di sfogliare almanacchi di Paperino ove sono racchiuse storie di Barks, Martina, e altri grandi di quel periodo, mi capita di ridere a certe situazioni volutamente esagerate, comportamenti assurdi, parole ricercate ma naturali e pertinenti... eppure non è nemmeno il contesto in cui vivo.
                  Cioè la cosa assurda è questa: rido della satira fatta su un'epoca e una generazione che non è la mia, mentre non rido quando viene fatta sui social network, sulle mode, sui cantanti del mio periodo.

                  E infatti continuo a ribadire: ci vuole una sperimentazione più ardita che vada contro dei canoni e delle limitazioni che da troppo tempo sono state imposte. Certo, non è l'epoca del periodo Muci, ma non è che ci sia poi tanta scelta e tanta libertà. Gli stessi plot stanno diventando molto banali, nessuno che voglia sperimentare.
                  Anzi, sapete quale sperimentazione non sopporto? Quella metafumettistica. Odio quando, in mancanza di idee oppure per volontà propria si rendano i protagonisti delle storie macchiette che non hanno voglia di vivere né di recitare (non mi rivolgo solo ad un autore, eh). Secondo me è la soluzione sperimentale peggiore che si possa prendere perché si assume come punto di partenza il fatto che una situazione sia ormai trita e ritrita e allora si comincia a farci sopra ironia a non finire, pagina dopo pagina dopo pagina...

                  Non è decisamente questo ciò che mi aspetto. Certo che se le limitazioni sono tali da permettere questo tipo di esperimento... allora c'è qualcosa che non va.

                  *

                  M.I.B.86
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                    Re: Topolino 3161
                    Risposta #23: Venerdì 24 Giu 2016, 15:42:46
                    Vedo che non sono l'unico ad aver pensato che Slam Duck sia passato fin troppo in sordina,neanche una copertina su quattro,e sempre in coda al volumetto :è forse un modo della redazione di dirci che ormai questo genere di storie non fa più notizia  perchè dobbiamo considerarle la norma?:D

                    Però devo dire che mi piacerebbe se i nuovi compagni di scuola\squadra dei nipotini spuntassero fuori in altre storie anche non necessariamente collegate al basket...

                    *

                    Vincenzo
                    Cugino di Alf
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                      Re: Topolino 3161
                      Risposta #24: Sabato 25 Giu 2016, 00:07:43
                      Mi accodo ai complimenti per Slam Duck, che non ha deluso le attese nemmeno in questo episodio finale. Topolino ha bisogno di questa freschezza.
                      Il resto del numero presenta una storia promozionale, forse fin troppo,della mostra di Senigallia dedicata a Topolino, un' altra in cui Paperone dimostra di tenere al rivale di sempre,pur non volendolo mostrare e una in cui troviamo Dinamite Bla alle prese con gli occhiali tecnologici di Archimede. Sì, non si può dire che le trovate divertenti abbondino,questa settimana.
                      If you can dream it, you can do it.

                      *

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                        Re: Topolino 3161
                        Risposta #25: Sabato 25 Giu 2016, 12:46:34

                        E infatti nemmeno per me si ride.
                        Invece, quando mi capita spesso di sfogliare almanacchi di Paperino ove sono racchiuse storie di Barks, Martina, e altri grandi di quel periodo, mi capita di ridere a certe situazioni volutamente esagerate, comportamenti assurdi, parole ricercate ma naturali e pertinenti... eppure non è nemmeno il contesto in cui vivo.
                        Cioè la cosa assurda è questa: rido della satira fatta su un'epoca e una generazione che non è la mia, mentre non rido quando viene fatta sui social network, sulle mode, sui cantanti del mio periodo.

                        Da incorniciare.

                        Io con Faccini quasi sempre rido, e anche con Fausto Castibani Radicenna (il miglior autore del Topolino attuale). Ma mi ritrovo nel sentimento generale denunciato da Andy.

                        Grande curiosità per Slam Duck che non ho ancor letto, soprattutto per il (come al solito) encomiabile commento di Grrodon che riesce a compensare l'SMS language delle prime righe del suo post. :P
                        « Ultima modifica: Sabato 25 Giu 2016, 12:52:53 da A.Basettoni »

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                        Gancio
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                          Re: Topolino 3161
                          Risposta #26: Domenica 26 Giu 2016, 20:19:37
                          Ecco brevemente le mie impressioni su questo numero:

                          Gambadilegno e il giallo della Camera Gialla: una storia chiaramente e deliberatamente promozionale, quindi senza una vera e propria trama, ma che fra gag e battute divertenti tipicamente faraciane e gli ottimi disegni di Cavazzano riesce a non risultare noiosa o superflua. Inutile aggiungere che dal titolo mi aspettavo ben altro, e che la pubblicità di un evento ben lontano da dove abito non mi entusiasma particolarmente, tuttavia l'impressione che mi ha lasciato non è poi cosi negativa.

                          Zio Paperone e l'obiettivo RK: certamente l'idea di far cambiare obiettivo ai Bassotti risulta originale e porta un po' di novità nell'utilizzo di questi personaggi. La trama è gestita in maniera coerente, beneficiando di una buona caratterizzazione dei protagonisti, specie di Paperone. Graficamente, poi, il lavoro di Gula è veramente di buon livello, e contribuisce al giudizio positivo di questa storia.

                          Zio Paperone e il dollaro da concorso: una quasi breve che ha il pregio maggiore nel far interagire con i soliti PdP e RK anche altri soci del club dei miliardari; da semplici spettatori dei litigi tra i due più ricchi paperi, questa volta alcuni degli altri soci acquistano uno spessore individuale e provano ad insidiarne il primato. Già questo spunto merita elogi, se poi aggiungiamo un Carlo Limido in splendida forma otteniamo una storia che pur nella sua brevità riesce a meritare un buon giudizio.

                          Dinamite Bla buzzurro del futuro: a mio avviso la migliore del numero, non tenendo conto di Slam Duck per ovvi motivi. Gagnor miscela sapientemente gli ingredienti, cioè i protagonisti, in una vicenda che diverte ad ogni tavola: i continui accenni alla tecnologia, l'uso di un Dinamite in forma smagliante, le vignette con Fiuto, Archimede ben gestito pur se in ambientazioni a lui estranee, e poi ovviamente l'immancabile Paperoga, miglior sparring partner possibile per il simaptico buzzurro. Anche graficamente il lavoro di De Lorenzi è di buon livello, e supporta molto bene la divertente trama.

                          Slam Duck - ep. 4: che dire, una lavoro veramente di livello, che riesce a disimpegnarsi ottimamente su un terreno, quello delle dinamiche giovanili di QQQ e dei loro compagni di scuola, certo non facile da affrontare e dove i rischi di scadere in parodizzazioni e forzature erano molti. Invece la trama è gestita sapientemente, risultando lontana anni luce da esperimenti analoghi (seppur di dimensioni standard) con Tip e Tap dove il puntare il faro sul loro essere ggggiovani (mi) risultava davvero nauseabondo. Ottima la caratterizzazione dei protagonisti e dei personaggi secondari, come anche le ambientazioni tipicamente scolastiche/da college; interessante il personaggio di Bounce, la cui evoluzione resta forse troppo poco spiegata, e tuttavia risulta comunque un ottimo co-protagonista. Graficamente confesso di aver apprezzato Sciarrone molto ma molto di più rispetto al recente Don Pippotte, e per quanto il suo stile attuale non mi vada particolarmente a genio, trovo che in questa storia si abbini meglio ed in maniera opportuna.

                          Concludendo, abbiamo un numero di buon livello, dove nessuna storia patisce particolari situazioni invalidanti e, conseguentemente, la qualità media si assesta ben oltre la sufficienza.
                          Tritumbani fritti!

                          *

                          Zironi
                          Gran Mogol
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                            Re: Topolino 3161
                            Risposta #27: Lunedì 27 Giu 2016, 10:10:59

                            Secondo me è la soluzione sperimentale peggiore che si possa prendere perché si assume come punto di partenza il fatto che una situazione sia ormai trita e ritrita e allora si comincia a farci sopra ironia a non finire, pagina dopo pagina dopo pagina...

                            Bel commento.

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                            piccolobush
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                              Re: Topolino 3161
                              Risposta #28: Lunedì 27 Giu 2016, 16:00:00
                              Anzi, sapete quale sperimentazione non sopporto? Quella metafumettistica. Odio quando, in mancanza di idee oppure per volontà propria si rendano i protagonisti delle storie macchiette che non hanno voglia di vivere né di recitare (non mi rivolgo solo ad un autore, eh). Secondo me è la soluzione sperimentale peggiore che si possa prendere perché si assume come punto di partenza il fatto che una situazione sia ormai trita e ritrita e allora si comincia a farci sopra ironia a non finire, pagina dopo pagina dopo pagina...
                              Non ho mica capito cosa intendi per metafumetto... :-?

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                                Re: Topolino 3161
                                Risposta #29: Lunedì 27 Giu 2016, 16:41:58
                                I miei 2 cents.

                                Copertina: richiama la storia promozionale, facendo il suo dovere, ma nulla più, direi.

                                Gambadilegno e il giallo della Camera Gialla: come è già stato notato da altri, è una semplice storiella dallo scopo pubblicitario, che però risulta piacevole nel suo decantare i vari generi e sottogeneri narrativi attinenti al 'giallo', svolgendo anche il suo 'sporco lavoro' di fornire qualche nozione distintiva che non è detto sia presente nel bagaglio culturale di tutti (me incluso). Buona per me, anche se in effetti i disegni di Cavazzano non brillano.

                                Zio Paperone e l'obiettivo RK: di certo è originale l'interpretazione della fisima dei Bassotti per il deposito come 'missione', tale da spingere addirittura la Grazia a 'glissare' più succose alternative pur di inseguirla. Ma Paperone avrà agito realmente per Rocker o, come al solito, ha solo fatto i suoi interessi? Non mi piacerebbe un Paperone così sdolcinato e voglio propendere per la seconda.

                                Zio Paperone e il dollaro da concorso: piccolo plauso per questa breve, che ha dalla sua lo spirito ambientalista e il classico colpo di genio paperonesco per fare soldi. Buona veramente.

                                Dinamite Bla buzzurro del futuro: divertente l'idea del buzzurro informatizzato, anche se nel complesso mi sembra un po' campato in aria lo svolgimento: perchè Dinamite dovrebbe d'improvviso risultare un campione del gaming online (non si parla solo di un paio di partite azzeccate)? Come mai i 2 furfanti fanno la corsa al catasto (che poi non è qui che si registrano le proprietà, almeno secondo le leggi italiane, non saprei per quelle USA), quando alla fine procedono ad una registrazione online, in perfetto spirito con la storia ma non con l'affannata corsa? Mah.

                                Slam Duck: no comment (ancora non l'ho letta per intero).


                                 

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