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Le storie di questo numero:

Topolino e la giara di Cariddi
Sceneggiatura: Artibani Francesco
Disegni: Mottura Paolo

Zio Paperone e i tesori del grande blu – Lo scudo di Ragnar il taccagno
Sceneggiatura: Nigro Sisto
Disegni: Perissinotto Giada

Molti personaggi in: la scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo, ep. 5
Sceneggiatura: Sio
Disegni: Picone Nico

Zio Paperone e la moneta (troppo) corrente
Sceneggiatura: Faraci Tito
Disegni: Baccinelli Emmanuele

Topolino e il vestito variabile
Sceneggiatura: Salati Giorgio
Disegni: Franzò Federico

Paperino e le rarità volanti
Sceneggiatura: Panaro Carlo
Disegni: Panaro Ottavio

Altro Topo di qualità, come da molte settimane, ormai. Ottima cosa.

Topolino e la giara di Cariddi (Artibani/Mottura): ottimo noir, più che giallo, dove giustamente Topolino, protagonista della storia, la fa da padrone su Topalbano, che è solo un comprimario e non il titolare della vicenda. Bella trama, veloce, divertente, forse con un po' troppo dialetto per i non Siculi (magari una traduzioncella in nota qui e lì non avrebbe guastato), ma comunque è una storia fantastica, splendidamente raffgurata da un Mottura in palla straordinaria tanto negli sfondi, quanto nelle espressioni dei personaggi. Applausi a scena aperta per tutto, quindi, e tanto di cappello ai magistrali autori.

Zio Paperone e i tesori del grande blu – Lo scudo di Ragnar il taccagno (Nigro/Perissinotto): oh, quello della scorsa settimana non era un fuoco di paglia, e la serie pare avere davvero ingranato. Intendiamoci, non sarà da annali, ma è un'avventura robusta e gradevole, dove le sorprese non mancano: si lascia leggere con piacere trascinante, ed i bei disegni della Perissinotto completano il tutto, anche se, spiace dirlo, mi è sembrata un po' di livello inferiore (comunque alto, sia chiaro) rispetto alla recente saga di Reginella, come se questa trama la avesse "presa" meno. Però promossa su tutti i fronti, beninteso.

Molti personaggi in: la scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo, ep. 5 (Sio/Picone): solito fuoco di fila demenziale, che i fan di Francesco Salvi, come me, seguiteranno a gradire a scena aperta, ridendo assai (oh, io lo faccio!). Per Picone, vedi le scorse settimane.

Zio Paperone e la moneta (troppo) corrente (Faraci/Baccinelli): simpatica breve muta, impreziosita dai disegni di un buon Baccinelli, espressivo ed abile, ma troppo, troppo pesante nelle chine delle linee di stacco, esageratamente marcate rispetto alle altre! L'effetto stona molto, lasciatemelo dire.

Topolino e il vestito variabile (Salati/Franzò): altra buona breve, che riporta in auge i disastri dei bis bis, divertente e ben disegnata.

Paperino e le rarità volanti (C. Panaro/O. Panaro): altra robusta avventura nel più classico stile di Carlo Panaro, ossia godibile, divertente, ricca d'azione e colpi di scena. Insomma, si legge con piacere e divertimento, mentre il disegnatore omonimo si distingue sempre per il suo stile tutto curve e proporzioni perfettamente e sapientemente deformate, che io adoro, personalmente. Ottimo così, dunque.

Che dire se non che la strada intrapresa è quella giusta? Brava, Redazione! Menzione particolare al decennale del "Che aria tira a...", con applauso speciale a Silvia Ziche!

Nella storia "Paperino e le rarità volanti" c'è una bella citazione inerente i Racconti attorno al fuoco.

Sperando di fare cosa gradita, traduco alcuni termini della storia di Topalbano come fatto anche la volta precedente

Pag.14, prima vignetta: non è tutto oro quello che brilla e non è tutto vero quello che si dice
Pag.16, seconda vignetta: questo è il regalo più grande che mi potevate fare
Pag.16, terza vignetta: ammucciare --> nascondere, cammara di mangiari --> sala da pranzo, sociro --> suocero
Pag.17, seconda vignetta: zita --> fidanzata
Pag.17, terza vignetta: facenna --> faccenda
Pag.17, quarta vignetta: vi ringrazio moltissimo! Io ho trovato un gran lavoratore, serio e coscienzioso e la mia bella figlia un marito innamorato e gentile
Pag.17, quarta vignetta: arrussicare --> arrossire
Pag.17, quinta vignetta: tanticchia chiffari --> tanto da fare (sbrigare, sistemare)
Pag.18, terza vignetta: maritare --> sposare (prendere marito)
Pag.19, sesta vignetta: ho sistemato qui tutti i regali che sono arrivati! Guardate che meraviglia i due vasi (o brocche, i bummoli erano realizzati in terracotta e si usavano per contenere acqua o vino) del signor Girgenti
Pag.19, quarta vignetta: m'arricumannu --> mi raccomando
Pag.21, quinta vignetta: rispondi, figlio
Pag.22, quarta vignetta: vacante --> vuoto, deserto
Pag.23, prima vignetta: sono solo perchè c'è stata una grave emergenza (un'urgenza urgentissima, Catarella )! Anche il dottor Topalbano si è dovuto svegliare! C'è stato un rapimento
Pag.25, quarta vignetta: tinta --> cattiva (letteralmente si traduce così ma si può usare anche per indicare qualcosa andato male o storto, come fa Topalbano in questa vignetta riferendosi alla serata, o in termini più leggeri come "dispettoso" o "pestifero", tipo una nonna che si rivolge così ad un nipotino, e parlo per esperienza personale )
Pag.28, quarta vignetta: stativi accorti --> siate prudenti
Pag.30, seconda vignetta: quelli vogliono me! Sembrano persone fastidiose (nel senso di persone che possono creare guai, fastidi, scocciature)
Pag.31, terza vignetta: dintra --> dentro (dintra alla --> nella)
Pag.34, seconda vignetta: mi hanno minacciato di licenziarmi e mi sono spaventato
Pag.34, terza vignetta: guantiera --> vassoio (guantieruzza indica un diminuitivo)
Pag.38, prima vignetta: cos'enutile --> nullità
Pag.38, seconda vignetta: apprisintarvi --> presentarvi
Pag.40, quinta vignetta: fitusissimi --> schifosissimi (fituso deriva da fito, in italiano fetore, e si traduce quindi come puzzolente o, in senso dispregiativo come nella vignetta, come schifoso)
Pag.41, prima vignetta: di andare dentro ad un carcere non ne ho voglia (ammetto che questo termine, "tener gana" l'avevo sentito solo come spagnolo e non come dialetto siciliano)! Tanti saluti, banda di stupidi (lo scecco, in siciliano, è l'asino, e quindi apostrofare qualcuno così significa dargli dello stupido o dello sciocco)
Pag.41, quarta vignetta: aiutatemi! Non so nuotare
Pag.42, quinta vignetta: ho già tradotto ammucciare
Pag.43, prima vignetta: arrefutato --> rifiutato

Ecco qui, molto probabilmente ho esagerato con la traduzione di termini che si poteva arrivare al loro significato dalla lettura del vocabolo stesso o dal contesto della frase o della scena ma che ci volete fare, sono siciliano, meglio abbondare

Un numero del Topo moderatamente convincente con Topalbano e i Panaro a farla da padrone e una Scatola Misteriosa ormai persa al suo destino in tutti i sensi, ma andiamo con ordine.

Inizio a commentare dalla copertina che reputo indiscutibilmente fra le migliori dell’annata in corso. Essa è un piccolo gioiellino di semplicità e bellezza che ricorda perfettamente la Sicilia di Camilleri descritta nei suoi gialli. I colori accesi, la prospettiva, il Topo pensoso in primo piano, gli stessi elementi secondari  mi han richiamato non poco il surrealismo di Dalì accostato alla musica dei Pink Floyd. Unica pecca il “#topoestatedirisate” in testa, ma ciò non dipende da Mottura e quindi va bene.

• Topolino e la giara di Cariddi: semplicemente perfetta, non tanto per il soggetto, il quale può essere benissimo considerato banale come può essere un rapimento, ma per la capacità di Artibani a condurre la storia, alternando momenti di azione con istanti di puro ragionamento e deduzioni logiche, lasciando pochissimi momenti morti. Pur nelle sue 35 tavole non se la tira minimamente, anzi, ogni vignetta risulta praticamente indispensabile alla comprensione conclusiva dell’epilogo. Geniale l’incipit, valido il finale, unica minuscola pecca è forse quella di non aver dato tantissimo spazio al commissario (che nel giorno del suo ritorno dovrebbe essere il protagonista) però in fondo ci piace vedere Mickey prendersi grossi rischi, ritornando di fatto alla sua vera natura gottfredsoniana. Disegni da applausi, ma già lo sappiamo: Mottura miglior topalbanista della Storia, atmosfere mezzo-dark fenomenali, contorni ben definiti e assai plastici, dettagli curati alla perfezione. Anticipo che il voto è chiaramente più alto del meritato, ma se esiste nelle emoticon perché non usarlo, davanti a storie simili? Voto: 5 STELLE
  
  
• Zio Paperone e i Tesori del Grande Blu - Lo scudo di Ragnar il Taccagno: Quinto “episodio” del nuovo ciclo di tesori paperoniani, saga che dovrebbe avere il compito di riportare lo Zione classico, cacciatore di ori e argenti nonché miliardario eccentrico e avventuroso. Finora Nigro è riuscito abbastanza bene nell’intento e si conferma vincitore anche oggi con questa nuova trama che pur non brillando per originalità mostra diversi punti comici/gradevoli e, soprattutto, degli ottimi disegni targati Perissinotto e non picchiatemi, tuttavia li trovo leggermente superiori rispetto alla Regina fuori tempo, non tanto per epicità beninteso ma per ottima fattura e precisione. Ciò dimostra che il vero tesoro questa volta lo ha scovato lei. Voto: 3 STELLE e mezza.
  
  
• Molti personaggi in: la scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo, ep.5:[/b] quivi diventa doveroso fare un discorsetto. Quando si parlava di alterazione dei characters se ne trattava come una figura retorica fumettistica riconosciuta, dall’ammirazione molto chiacchierata e discussa. Ora però è chiaro che quella mini-saga presentataci come “grande avventura in un luogo misterioso coinvolgente molti personaggi” non ha niente di avventuroso. I personaggi infatti non reagiscono minimamente, sembrano quasi in balia degli eventi e in nessuna puntata, dall’inizio a questa parte, vi sono stati avvenimenti di particolare rilievo se non la maldestra e assurda introduzione di qualche personaggio poco determinante. I protagonisti (già, a proposito: chi è il protagonista? Paperoga?) appaiono inoltre privi di sentimenti ed emozioni, quasi dei begli attori intenti a recitare un copione bizzarro in un teatro scalcinato. E spero tanto che la storia non si concluda con l’arrivo di Topolino in veste di risolutore del caso, il trionfo della prevedibilità, ma ormai può accadere benissimo anche questo. Voto: 1 STELLA
  
  
• Zio Paperone e la moneta (troppo) corrente: il nostro Bacci è vicino alla maturazione artistica. Gli è stata affidata infatti una sceneggiatura priva di dialoghi e balloon, ciò gli lascia or dunque il compito di costruire e descrivere da sé le varie sequenze con il solo mezzo grafico. Faraci fornisce un ottimo assist preparando sette tavole di grande ironia e sentimento (vedasi vignetta 3 T.6). Voto: 3 STELLE
  
  
• Topolino e l'abito variabile: sufficiente ma non troppo l’unica storia ambientata a Topolinia in tutto l’albo. Trama anche qui ripetitiva e un po’ monotona, ma a modo suo originale nella narrazione. Mi chiedo se il direttore d’orchestra proposto non sia la parodia del celebre Uto Ughi. Buoni disegni e finale gradevole. Voto: 2 STELLE
  
  
• Paperino e le rarità volanti: come già successo per la Sfida tra i Giganti ecco un’altra splendida prova dei Panaro, ben caratterizzata da suspense e regolarità sequenziale. La trama buona e convincente di Carlo miscelata ai disegni esotici di Ottavio danno vita a una validissima conclusiva. Il colpo di scena finale è finalmente un Colpaccio maiuscolo, davvero inaspettato dopo tanto tempo. Unica irregolarità l’arretratezza di una zona sì insulare ma abbastanza vicina all’avanzato e iper - tecnologico Calisota, forse un po’ troppo inverosimile da pensare. Voto: 3 STELLE e mezza.
  
  Topolino08

Il mio commento:
Topolino e la giara di Cariddi voto 9
E qui si respira appieno l'atmosfera di Montalbano. Bravissimi gli autori. Storia dalle tematiche forti
Zio Paperone e i Tesori del Grande Blu - Lo scudo di Ragnar il Taccagno voto 8
Continua a mantenersi su ottimi livelli questa serie dove il lettore si sente coinvolto fino alla fine. Brava la Perissinotto
Molti personaggi in: la scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo, ep.5 senza voto
Inizia a stancarmi...
Zio Paperone e la moneta (troppo) corrente voto 6
Simpatica ma non originale
Topolino e l'abito variabile voto 5,5
Riempitiva abbastanza simaptica ma non memorabile
Paperino e le rarità volanti voto 8
Carlo Panaro omaggia Cimino e ci riesce bene tanto è vero che in più parti ritroviamo aspetti tipici ciminiani

Molti personaggi in: la scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo, ep.5 senza voto
Inizia a stancarmi...

Già fatto.

Ottimo il Carlo Panaro di questa settimana: ambientazione esotica forse un po' troppo primitiva, ma comunque di forte ascendenza ciminiana (omaggio più gradito di un altro, si intende), lo stesso si potrebbe dire dei pennuti protagonisti della storia, forse non un apice dal punto di vista del design, ma ottimamente resi da Ottavio Panaro. Molto buono il villain: si sa che Panaro infarcisce le sue storie di spiegoni ogni qualvolta un villain fa il suo ingresso in scena e deve far quadrare la sua presenza nella storia esattamente come si cercherebbe di inscrivere con assoluta precisione un poligono nel cerchio, ossia lasciare il più piccolo margine di errore possibile; tuttavia, in questo caso, non ci sono spiegazioni che si avvertono come forzate, nessuna sospensione narrativa pedante, si assiste ad una vera e propria conversione alla malavita, il cattivo viene posseduto dalla cupidigia, avverte quell'occasione come unica e irripetibile per rimediare ad una lunga vita di fatiche e di fallimenti... insomma, non destinato a lasciare il suo segno, ma se tutti i nemici che Panaro introduce fossero meno raziocinanti e più concreti e sfaccettati, forse le sue recenti storie guadagnerebbero di più. Ottima anche l'intraprendenza di Paperino, nonostante abbia goduto di poco eroismo in questa storia, l'ho trovato comunque più convincente di quello di Sio.

Infatti - chiaramente non potevo non scagliarmi nuovamente contro questa "saga" - anche questa settimana Sio non propone nulla di nuovo: un "divertissement" fine a se stesso, senza punte di genialità, senza gestione narrativa solida e coerente... mi sta anche bene che si costruisca una storia su sketch demenziali o su giochi di parole o ancora su battute non proprio fini, tuttavia bisognerebbe anche tenere conto della regia, e a riguardo trovo che non sia tutto quel granché riempire di balloons le vignette lasciando che il lettore si costruisca nel giro di una sola vignetta tutta la dinamica... prendete la storia di Faraci come metro di paragone: pur essendo più distesa rispetto alle quattro pagine settimanali di Sio (otto nella prima puntata), da una vignetta all'altra il lettore ha modo di immaginarsi le peripezie di Paperone intento a rincorrere la monetina, per cui il riso per alcune situazioni è più facilmente suscitato. Nella puntata di questa settimana ti trovi in un'unica vignetta i personaggi che litigano a coppie, e quando forse Paperoga poteva scatenare la risata, ecco che Paperino gli regge il gioco e rovina tutta la dinamica (perché Paperino, lo ripeto, non è un babbeo né un Paperoga di seconda categoria). Insomma, o è l'accavallarsi dei balloons o la regia a lasciar desiderare.
Poi resta comunque la nota stonata dei disegni: Picone è troppo rigido e poco attento nei ripassi, con certe espressioni addirittura troppo forzate per quello che i personaggi stanno dicendo.
Ok, la situazione è paradossale, ma i personaggi non dovrebbero comportarsi come macchiette (anche graficamente), piuttosto dovrebbero essere vittima della situazione (un po' come accadeva in Universi Pa(pe)ralleli), e ancora non hanno fatto nulla in cinque puntate: si sono guardati intorno, ogni personaggio ha detto come ci è finito, ognuno ha recitato la sua parte facendoci una figura barbina, Minni in questa puntata ha avanzato una teoria, probabilmente fondata, e la scatola è sparita... un po' pochino per dei personaggi che si trovano intrappolati chissà dove...

Nella prima storia non mi è chiaro perché invitino anche Gambadilegno e perché partecipi alle indagini, si cita una storia che non ho letto, qualcuno potrebbero spiegarmk?

Un buon topo. Si parte con Topalbano, la storia migliore di questo numero. Artibani riesce nel suo intento a scrivere questa storia, per celebrare il compleanno di Camilleri, anche qui Mottura si dà da fare con il suo stile particolare.I tesori del grande blu continua sempre con un Paperone a caccia di tesori. Perissinotto ha una qualità di disegni più bassa rispetto a Reginella. Per Reginella si vede che aveva dato il meglio di sé stessa però non ho gradito molto che si sia abbassata di livello.I tesori del grande blu finisce per ora, ma non vedo l'ora di leggere i nuovi episodi. La saga di Sio: ormai dovrebbe quasi finire (per fortuna), ma la mia paura più grande è cosa ci aspetterà nel finale. Faraci fa una buona storia muta e la storia con Topolino l'ho trovata simpatica ma niente di che. Sì conclude con Carlo Panaro,dove riesce anche  in questa storia a fare un' ottima avventura con Zio Paperone. Buoni i disegni di Ottavio Panaro. Voto: [smiley=voto3.gif]

Nella prima storia non mi è chiaro perché invitino anche Gambadilegno e perché partecipi alle indagini, si cita una storia che non ho letto, qualcuno potrebbero spiegarmk?

Dovresti leggere la storia precedente di Topalbano, guarda la didascalia di pagina 17

Ottimo numero

Topolino e la giara di Cariddi 9
Probabilmente la storia più bella tra quelle che ho avuto l'opportunità di leggere quest'anno.  E per chi è un fan di Montalbano queste storie sono dei veri regali. Mottura a livelli stratosferici, dialoghi e immagini si coniugano in maniera perfetta. Mi chiedo come mai ci siano più topi a Vigatta che a Topolinia.... che il nostro eroe sia di origine siciliana? 

I tesori del grande blu 7
Buona avventura paperoniana, classica caccia al tesoro con finale a sorpresa. I disegni, seppur buoni, hanno la sfortuna di capitare dopo quelli di Mottura.

Molti personaggi ecc.  s.v.
Ad essere onesto, mi ha strappato qualcosa di simile ad un sorriso, ma una serie comica non può permettersi una scenetta divertente ogni dieci, inoltre non riesco proprio a seguire la trama con queste puntate da 4 tavole.

Zio Paperone e la moneta troppo corrente 6,5
Simpatica, apprezzo queste mute, tra le brevi è capitato molto di peggio.

Topolino e l'abito variabile 6,5
Altra storia piacevole, con divertenti colpi di scena e un epilogo tendente al 'paperonesco'.

Paperino e le rarità volante 8
Gran bella storia dei due Panaro, anche qui l'effetto sorpresa è di casa. Felice di vedere Paperino marinaio a tutti gli effetti.

Dovresti leggere la storia precedente di Topalbano, guarda la didascalia di pagina 17

Si ho visto infatti volevo sapere da qualcuno che l'aveva letta (di Topalbano ho letto solo la prima storia, che però aveva un altro nome e questa)

Numero dove com'era prevedibile la fa da padrona la storia principale, ma anche le altre si difendono bene.
A partire dal nuovo episodio de I tesori del grande blu, leggermente inferiore a quello di settimana scorsa ma comunque godibile. Ancora una volta Battista si dimostra decisivo, e non può che farmi piacere.
Ho apprezzato il quinto capitolo della saga di Sio più dei precedenti, carina la breve di Faraci.
Molto buona la prova di Salati e Franzò, altrettanto quella dei due Panaro.
 
La terza comparsa di Topalbano si rivela pienamente all'altezza delle aspettative, grazie ai dialoghi ficcanti di Artibani il quale imbastisce una trama solida in cui in effetti il commissario ha un po' meno spazio rispetto alle storie precedenti, senza che ciò infici sulla qualità complessiva.
Splendida la Sicilia ritratta da Mottura, ma questo è fin troppo scontato.
Insomma, l'ennesima dimostrazione che le atmosfere camilleriane si sposano alla perfezione con Topolino e company.
Stupenda e divertente l'intervista al Maestro.

Per me che sono agrigentino vedere nominati in un colpo solo, nell' incipit della storia/omaggio a Camilleri, Agrigento, la Valle dei templi ed il Parco Archeologico è stato motivo di particolare piacere ed orgoglio. La storia mi è piaciuta, è proprio in puro stile "montalbaniano". Devo dire anche che Artibani si è documentato proprio bene: i problemi legati alla questione idrica in Agrigento sono tristemente veri (e questo ahimè, mi ha fatto meno piacere e mi ha reso meno orgoglioso).
Sempre più interessante la serie dei Tesori del grande blu.
Delle storie di carattere umoristico, ho trovato molto divertente la Moneta corrente: gustosissima, in particolare, la seconda vignetta della prima tavola.
Costituisce una classica variazione sul tema dei bis-bis di Pippo "Topolino e il vestito variabile" (ma che brutto il Direttore d' orchestra: orribile!)
Di impianto classico anche la storia conclusiva, con una interessante ed originale descrizione del processo psicologico di evoluzione verso il male del cattivo di turno.

Devo dire anche che Artibani si è documentato proprio bene: i problemi legati alla questione idrica in Agrigento sono tristemente veri (e questo ahimè, mi ha fatto meno piacere e mi ha reso meno orgoglioso).

Mi ha fatto piacere vedere un tema così attuale trattato, in maniera così diretta, in una storia di Topolino. Artibani dimostra, come ha fatto già in molte altre storie, che è possibile usare toni adulti sulle storie del Topo, anche e nonostante le limitazioni vigenti.
Un plauso all'autore anche per aver toccato con molta ironia lo spinoso tema del matrimonio fra gli eterni fidanzati.

Parliamo della conclusiva "Paperino e le rarità volanti".

Onestamente, a me ha fatto RABBRIVIDIRE.
Quando e' comparso zio Paperone stile "deus ex machina" ho tirato il fumetto e mi sono messo a dormire.

Ma temo di sapere come e' andata: a Carlo avevano commissionato una storia di 40 tavole ma poi, mentre stava disegnando la venticinquesima, gli e' arrivata la telefonata di ridurre a 30.

E... PUFF: ecco zio Paperone che risolve tutto in due vignette.

Pessimo, pessimo, pessimo finale.
Stiamo raschiando il barile.

A parte che ormai in copertina non si fa altro che pubblicizzare "6 fumetti inediti" e poi ce ne sono solo due degni di nome. Si considera "fumetto" anche quella "cosa" di 4 tavole a numero.

Numero migliore del precedente, e non solo per la bella storia d'apertura.

Topolino e la giara di Cariddi è un'altra bella prova di Francesco Artibani alle prese con il Commissario Topalbano, alter ego del celebre Montalbano nato dalla penna di Andrea Camilleri.
Pur non eguagliando l'ottima prima storia con il personaggio, lo sceneggiatore romano si attesa sui più che buoni livelli raggiunti con il secondo episodio, tornando in Sicilia come ambientazione e creando un intreccio non troppo mystery ma piacevolmente thriller. Peraltro leggere questa storia mentre ero in vacanza nei luoghi delle riprese della fiction di ftp://Montalbano è stato particolarmente suggestivo e piacevole
Paolo Mottura (3 storie di Topalbano, 3 disegnatori diversi ) fa un buon lavoro: forse, rispetto ad altre prove, l'artista è più "costretto" in una gabbia e questo fa esaltare meno il suo tratto liquido, ma i personaggi e gli scenari che ritrae sono sempre magistrali.

Altre belle storie, pur con meno pretese, sono Zio Paperone e la moneta (troppo) corrente e Topolino e il vestito variabile.
Tito Faraci scrive una breve realmente divertente, e partendo da un assunto piuttosto classico. Ma le variazioni sul tema e la "sfida" della storia muta la rendono particolare e degna di attenzione. Merito anche delle matite del "nostro" Emmanuele Baccinelli, abile nel rendere chiari i passaggi dell'avventura senza parole.
Per quanto riguarda l'avventura di Mickey, invece, Giorgio Salati usa molto bene tanto il protagonista quanto il suo amico Pippo, creando un racconto simpatico anche se dall'andamento vagamente telefonato, che soprattutto nel finale si sgonfia un po'. Poteva essere meglio, ma è comunque una buona prova. Bravo anche Federico Franzò, decisamente promettente.

La Molti personaggi ecc. di Sio e Picone continua ad avere i problemi strutturali generali degli episodi precedenti, e la stessa cosa vale, per me, anche per i Tesori del grande blu.
Paperino e le rarità volanti dei due Panaro si presenta con una veste classica che più classica non si può. Peccato che si riscontrino i soliti stilemi di questo tipo di avventure che Carlo Panaro scrive con frequenza, rendendo così la trama ben poco ricercata o appassionate. Punto positivo la caratterizzazione azzeccata e simpatica di Paperino e nipotini.

Tira aria di festa a Paperopoli e a Topolinia, ma la vignetta della Ziche non capisco se si riferisca al decennale della direzione De Poli o a quello della sua Terza Pagina umoristica, già premiata dall'uscita a breve di un secondo vatt dedicato alle sue vignette. In ogni caso le due cose quasi coincidono, essendo nate pochi mesi l'una dall'altra (non a caso, evidentemente), caratterizzando quest'ultimo decennio davvero notevole dal punto di vista qualitativo.

TOPOLINO E LA GIARA DI CARIDDI
La presenza di Gamba e Trudy insieme a Topolino, Minni e Pippo in gita nella meravigliosa Akragas mi ha inizialmente sorpreso, non rammentando cosa accadde a Las Vegas nel libretto 3067 (dovrò rileggermi lo 'Zio d'America' di tre anni fa). L'esagerata vicinanza, tipica di questi ultimi decenni, fra acerrimi nemici, uno dei quali in passato ha più volte cercato di eliminare fisicamente l'altro, ha dunque un suo perché, poi in qualche modo 'assorbita' dai molteplici eventi siciliani. Eventi interessanti perché concepiti realisticamente all'interno di problemi locali endemici come quello dell'acqua e di situazioni familiari ben sviluppate dall'ottimo autore Artibani e dall'artista Mottura.

ZP E IL TESORO DEL GRANDE BLU - LO SCUDO DI RAGNAR IL TACCAGNO
Di vikinghi e drakkar Paperone se ne intende, da Azure Blue a quello volante, collegato sempre a musei e donazioni di altri miliardari. Avventura più storico-archeologica che monetaria, sebbene lo zione riesca sempre, alla fine, ad essere un Re Mida. Il trio Battista-Pato-Scrooge continua a convincere. Perissinotto troppo intiniana: nella recente storia di Reginella mi sembrava avesse un tratto più realistico mentre qui emerge a tratti il pupazzesco, soprattutto nelle espressioni di Paperone.

LA SCATOLA MISTERIOSA  (capitolo 5)
Mi aspettavo l'entrata di un settimo personaggio (unico motivo personale di curiosità per questa comixnovela estiva) ma alla fine non è arrivato.

ZIO PAPERONE E LA MONETA (TROPPO) CORRENTE
Breve avventura muta e metropolitana dal finale amaro per PdP: Baccinelli ok tranne che per la grafica del titolo.

TOPOLINO E IL VESTITO VARIABILE
Salati continua a convincere: breve simpatica, carina e fresca, grazie anche ai disegni di Franzò. Ottimo il Pippo novello commerciante di vestiti retrò (grazie all'eredita di un bis-bis) come il maestro d'orchestra Tarta Rughi (di nome e di fatto), esempio piuttosto raro di buona vippizzazione.

PAPERINO E LE RARITA' VOLANTI
Non credo, come scritto da archipapero, che l'improvvisa presenza di Paperone sia dettata da motivi di chiusura anticipata della storia: Carlo Panaro ci ha abituato a sorprese dietro l'angolo e questa lo è sicuramente stata, sebbene giustificata da un avvenimento mondano poco distante dalle zone battute da Paperino, in un soggetto che riprende un plot classico ma recentemente poco utilizzato: quello dell'iniziativa avventurosa dei nipoti, indipendentemente dalle volontà dello zione. Le isole battute appartengono al Calisota e, per quanto pacifiche (nel senso di oceano), forse sono presentate troppo 'primitive' per far parte del 51° Stato dell'Unione.

Sperando di fare cosa gradita, traduco alcuni termini della storia di Topalbano come fatto anche la volta precedente

Grazie mille (anche se, nella storia, avevo capito tutto! )!

Mi manca, però, una parola contenuta nell'intervista: "sciarriatine" (fine pag.50)...

Sciarratine sta per scaramucce, piccole liti fra fidanzati.

TOPOLINO E IL VESTITO VARIABILE
Salati continua a convincere: breve simpatica, carina e fresca, grazie anche ai disegni di Franzò. Ottimo il Pippo novello commerciante di vestiti retrò (grazie all'eredita di un bis-bis) come il maestro d'orchestra Tarta Rughi (di nome e di fatto), esempio piuttosto raro di buona vippizzazione.

Mi sfugge di chi dovrebbe essere la "vippizzazione"...

Mi sfugge di chi dovrebbe essere la "vippizzazione"...

Di Uto Ughi

https://it.wikipedia.org/wiki/Uto_Ughi

Grazie mille (anche se, nella storia, avevo capito tutto! )!

Mi manca, però, una parola contenuta nell'intervista: "sciarriatine" (fine pag.50)...

Grazie a te

Il verbo "sciarriare" si traduce con "litigare", a seconda di come viene usato assume sfaccettature diverse, una sciarriatina tra due fidanzati è poco più di una scaramuccia, come ha ben detto il mio conterraneo, ma se senti o leggi qualcosa del tipo "quei due si stanno sciarriando" allora l'accezione è più forte e decisa e solitamente in quei casi manca pochissimo che si arrivi ad uno scontro fisico

Le opportune precisazioni e specificazioni di Luxor, qui sopra, sono certamente utili a rendere idea ai forumisti non siculi di quanto sia ricco e pieno di sfumature il nostro dialetto siciliano.

Grazie ad entrambi e tripla polliciata! [smiley=thumbsup.gif]

La storia di Topalbano mi e' piaciuta molto di più del nuovo episodio dei tesori del grande blu: i tre precedenti sono promossi ma questa chiusura e' un po' sottotono.

Perché nella prima vignetta di pagina 23 quaquarella (che è un papero) ha il volto colorato di rosa?
Segnalo inoltre un "piccolo" errore nella storia de I tesori del grande blu: quando paperone &co. arrivano in Islanda è giorno mentre all'ora di cena è notte fonda (si vede chiaramente una vignetta con la luna in un cielo scuro); ciò non è tuttavia possibile in Islanda, che, trovandosi al di sopra del circolo polare artico, ha sei mesi di buio perenne alternati a sei mesi di luce.
Comunque questa quinta puntata (come le altre del resto) non l'ho trovata molto originale in quanto la struttura pare sempre essere la stessa per ogni episodio (paperone cerca un tesoro che poi si rivela trattarsi  nulla di prezioso ma in un qualche modo riesce a ricavarne un proficuo guadagno).

e solitamente in quei casi manca pochissimo che si arrivi ad uno scontro fisico

Il quel caso siamo di fronte ad un aggaddo

Segnalo inoltre un "piccolo" errore nella storia de I tesori del grande blu: quando paperone &co. arrivano in Islanda è giorno mentre all'ora di cena è notte fonda (si vede chiaramente una vignetta con la luna in un cielo scuro); ciò non è tuttavia possibile in Islanda, che, trovandosi al di sopra del circolo polare artico, ha sei mesi di buio perenne alternati a sei mesi di luce.
Comunque questa quinta puntata (come le altre del resto) non l'ho trovata molto originale in quanto la struttura pare sempre essere la stessa per ogni episodio (paperone cerca un tesoro che poi si rivela trattarsi  nulla di prezioso ma in un qualche modo riesce a ricavarne un proficuo guadagno).

Veramente è poco a Sud del Circolo Polare, non sopra.
Quanto all'alternanza giorno/notte, direi che la situazione della storia è perfettamente realistica: http://www.islandtours.it/le-ore-di-luce-in-islanda/.

Citazione da: Lucandrea - Giovedì 31 Ago 2017, 18:17:31

Molti personaggi in: la scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo, ep.5 senza voto
Inizia a stancarmi...

Già fatto.

A me continua a piacere e a far ridere

Comunque questa quinta puntata (come le altre del resto) non l'ho trovata molto originale in quanto la struttura pare sempre essere la stessa per ogni episodio (paperone cerca un tesoro che poi si rivela trattarsi  nulla di prezioso ma in un qualche modo riesce a ricavarne un proficuo guadagno).

Più che sembrare, credo proprio che sia voluta la cosa.
A me non dispiace, anzi, incuriosisce proprio sapere come Paperone riuscirà a trarre beneficio dalla mancanza del tesoro che si aspetta.

La mia, come al solito, la trovate sul mio blog (in calce nella firma).

Mi è molto piaciuta la breve di Faraci e Bacci: muta, con i tempi e i disegni giusti per risultare scorrevole e divertente.
L'esatto contrario dei molti personaggi di Sio, che da mezza estate riempie con 4 tavole l'interno del libretto con battute che paiono sempre uguali e un po' pesanti; e i disegni di Piconi si adeguano allo stile della sceneggiatura.

Il pezzo forte del numero è cmq il terzo episodio di Topalbano. So di averlo già detto altre volte, ma Artibani confeziona una bellissima storia in quello che è ormai un microcosmo siciliano di Topolinia. Il soggetto è solido e tratta un tema non banale e anzi attualissimo dopo un'estate di siccità per tutto il Paese; il giallo è ben congegnato e rifugge da soluzioni ideate col pilota automatico; e in più, qua e là compaiono quelle ottime battute che sono il marchio di fabbrica degli autori che veramente conoscono i personaggi che stanno utilizzando. Dunque complimenti per aver ripreso il personaggio, sperando che torni ancora ma che non finisca per essere sfruttato oltremodo.

Dunque complimenti per aver ripreso il personaggio, sperando che torni ancora ma che non finisca per essere sfruttato oltremodo.

Ecco, leggendo commenti che auspicavano nuove storie, magari per poter poi "sperare" in una nuova edizione deluxe, il mio timore - da siciliano assiduo lettore di Montalbano, oltre che del topo - è proprio che il grande successo che queste storie riscuotono, dovuta all'indubbia abilità degli autori in uno con l'apprezzamento sempre costante dei romanzi e degli episodi tv, possano indurre a "tirare troppo la corda" in nome delle vendite del topo...
Con ciò non voglio assolutamente sostenere che non si debbano più scrivere e disegnare storie con Topalbano, ma auspico che gli autori sappiano concedersi i giusti tempi necessari alla buona riuscita del loro lavoro, centellinando quello che è e resta un qualcosa di assolutamente extra-ordinem per il settimanale, e che è giusto resti ammantato da un'aura di specialità, quasi d'evento, senza cedere (fin dove possibile, ovviamente) alle esigenze commercial-editoriali.

Mi è molto piaciuta la breve di Faraci e Bacci: muta, con i tempi e i disegni giusti per risultare scorrevole e divertente.

Concordo, ho saputo apprezzarla, soprattutto grazie ai disegni divertenti di Baccinelli (LOL quanto lo zione ).
Ho gradito la storia su Topalbano - benchè non sia un appassionato nè dei libri nè della serie TV - apprezzando soprattutto l'uso del dialetto siciliano e naturalmente gli ottimi disegni di Mottura.
La storia del ciclo 'I tesori del grande blu' non mi è sembrata di particolare effetto, mentre ho trovato simpatica (anche se nella media) 'Topolino e il vestito variabile'.
Non mi ha detto nulla invece la storia finale sui pellicani.
Quanto a Sio, mediamente non riesco a ridere con il suo umorismo, tuttavia mi piace il non-sense applicato a topi e soprattutto paperi, nè mi sento di criticare il fatto che alcuni personaggi sembrino fuori schema, trattandosi di forzature giustificate dall'esigenza della gag. E' vero che bisogna anche vedere dove va a parare.
Sono poi d'accordo sul discorso della commercialità, sperando anch'io che certi personaggi o parodie siano sempre oggetto di un'attenzione speciale e non debbano scadere nel quotidiano e dunque ripetitivo.

Tiro su questo post dato che sto leggendo ora questo numero..
Non sto a commentare topalbano,bellissima storia avete già detto tutto voi..
Ho appreso qui che gambadilegno e Trudy nn sono sposati?

gli eroi non dividono neanche le camere in albergo mentre il cattivo convive

gli eroi non dividono neanche le camere in albergo mentre il cattivo convive

E come mai qui non ci sta la censura?? (Sono ironica )

appunto perchè è il cattivo cosi i figli dei conviventi hanno il messaggio che i genitori sono dei criminali, assurdo