Numero migliore del precedente, e non solo per la bella storia d'apertura.
Topolino e la giara di Cariddi è un'altra bella prova di
Francesco Artibani alle prese con il Commissario Topalbano, alter ego del celebre Montalbano nato dalla penna di
Andrea Camilleri.
Pur non eguagliando l'ottima prima storia con il personaggio, lo sceneggiatore romano si attesa sui più che buoni livelli raggiunti con il secondo episodio, tornando in Sicilia come ambientazione e creando un intreccio non troppo
mystery ma piacevolmente thriller. Peraltro leggere questa storia mentre ero in vacanza nei luoghi delle riprese della fiction di
ftp://Montalbano è stato particolarmente suggestivo e piacevole
Paolo Mottura (3 storie di Topalbano, 3 disegnatori diversi
) fa un buon lavoro: forse, rispetto ad altre prove, l'artista è più "costretto" in una gabbia e questo fa esaltare meno il suo tratto liquido, ma i personaggi e gli scenari che ritrae sono sempre magistrali.
Altre belle storie, pur con meno pretese, sono
Zio Paperone e la moneta (troppo) corrente e
Topolino e il vestito variabile.
Tito Faraci scrive una breve realmente divertente, e partendo da un assunto piuttosto classico. Ma le variazioni sul tema e la "sfida" della storia muta la rendono particolare e degna di attenzione. Merito anche delle matite del "nostro"
Emmanuele Baccinelli, abile nel rendere chiari i passaggi dell'avventura senza parole.
Per quanto riguarda l'avventura di Mickey, invece,
Giorgio Salati usa molto bene tanto il protagonista quanto il suo amico Pippo, creando un racconto simpatico anche se dall'andamento vagamente telefonato, che soprattutto nel finale si sgonfia un po'. Poteva essere meglio, ma è comunque una buona prova. Bravo anche
Federico Franzò, decisamente promettente.
La
Molti personaggi ecc. di
Sio e
Picone continua ad avere i problemi strutturali generali degli episodi precedenti, e la stessa cosa vale, per me, anche per i
Tesori del grande blu.
Paperino e le rarità volanti dei due
Panaro si presenta con una veste classica che più classica non si può. Peccato che si riscontrino i soliti stilemi di questo tipo di avventure che Carlo Panaro scrive con frequenza, rendendo così la trama ben poco ricercata o appassionate. Punto positivo la caratterizzazione azzeccata e simpatica di Paperino e nipotini.