copincolllo la mia rece su pk-galaxy:
allora, moooolto interessante.
le pagine sono 66 e non 64.
la storia non la spoilero manco morto, primo perche' non c'è molta storia, secondo perche' suppongo che chi legge il topic l'abbia già letta.
i personaggi si confermano molto interessanti, anche se qualche stereotipo non manca: Raiden, l'immaturo da redimere, Mita, l'indipendente ma comprensiva.
Tanner mi sta molto meno sulle palle di quanto credessi, perchè è visto piu come un bambino scioccato che fa il duro perchè deve, piuttosto che come un figo.
Cole si rivela più coraggioso di quanto sembrasse e Erin deve ancora mettersi in evidenza.
Calliope invece si diletta in un monologo lacrimevole che a tanti non piacerà ma che io non ho trovato neanche tanto fuori luogo.
in definitiva non me ne è dispiaciuto nessuno, le caratterizzazioni sono azzeccate e ancora molto da scoprire.
si respira un po' l'atmosfera da reality show (antipatie/simpatie in convivenza forzata).
i disegni pseudo-rugosi a me piacciono, e i colori (sebbene di colori io non mi intenda minimamente) li ho trovati azzeccati e aperti a varie interpretazioni.
mi ha intrigato molto Memoria: mi è sembrata un idea piuttosto originale, il flashback iniziale non me lo sono potuto neanche gustare a causa del difetto di stampa.
in definitiva siamo di fronte a un prodotto validissimo e che consiglio.
ma aspetto il secondo numero per giudicare meglio, anche perchè è ancora troppo presto per giudicare se il target è alto (alla pkna) o universale (alla MA).
quel che è certo è che finora è la serie che più mi ricorda pk come atmosfere e numero di tavole.
e poi:
d'accordo e' uno stile molto americanizzante, anche rugoso se vogliamo, ma secondo me e' ancora tutto da esplorare.
è uno stile che fin'ora è stato visto solo nelle pubblicità delle merendine e nei film di Don Bluth e se gestito male può rovinare tutto.
detto questo, continuo a preferirlo nettamente al solito abusatissimo stile manga.
anzi secondo me Kispios si pappa witch, dategli solo tempo.
io, anzi, sono curioso di vedere come verrà interpretato di volta in volta, perchè finalmente mi ritrovo davanti ad uno stile che vuole essere realistico.
il collirio che somministrano ai personaggi lo vedrei sotto chiave pur'io, ma stiamo a vedere.
e cmq non sono tanto sicuro che Tanner sia stereotipato (lo è di piu' raiden, anche se a me risulta simpatico), secondo me ha qualcosa che gli altri non hanno: è uno che nasce e si ritrova comandante, si dispera ma si finge un duro per tenere alto il morale della truppa, non è poi cosi' scontato. aspetto di vedere i prossimi numeri per confermare quest' impressione.
il confronto con MA è curioso: è come paragonare il pianeta del tesoro con lilo e stitch...
cmq la situazione è intrigante: un naufragio, gente che non sa neanche se è adulta o fanciulla, 3 gnocche da accudire, un computer che diventa una seppia, mi ha stuzzicato l'immaginazione e stanotte devo aver sognato qualcosa di simile anche se non ricordo bene...