Logo PaperseraPapersera.net

×
Pagina iniziale
Edicola
Showcase
Calendario
Topolino settimanale
Hot topics
Post non letti
Post nuovi dall'ultima visita
Risposte a topic cui hai partecipato

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

*

Gio
Cugino di Alf
PolliceSu

  • ****
  • Post: 1264
  • Mangiati il cappello povero pivello!
    • Offline
    • Mostra profilo
PolliceSu
    Re: Grandi Classici 220
    Risposta #30: Sabato 26 Feb 2005, 21:16:55

    La storia si completa cosi'. La scritta fine e' racchiusa in un rettangolino tagliato nella verisione dei Classici qui ristampata.
    Fidatevi, ho preso il Topo 179 in mano ed e' proprio cosi' :)

    Ciao.

    una pagina in più non avrebbe fatto male... comunque tant'è. Pazienza.
    "DENTRO, spazzatura!"
    "UEF!"
    "FUORI, iettatura!"
    "UOFFF!"

    (G. Martina)

    *

    effezeta1978
    Pifferosauro Uranifago
    PolliceSu

    • ***
    • Post: 434
      • Offline
      • Mostra profilo
    PolliceSu
      Re: Grandi Classici 220
      Risposta #31: Lunedì 28 Feb 2005, 08:35:40
      Paperone e il re serpente.

      Storia preziosa, macchinosa e sadica, un vero concentrato di cattiveria martiniana (bottiglie, pesci ,petrolio in faccia).
      Divertenti i cannoni, pugnali, cappi, dinamite, etc. aggiunti per rendere più colorita la trama.
      Al giorno d'oggi è impossibile proporre una storia così...


      C'e' una coppia di tavole in cui zio Paperone utilizza almeno 4 diversi metodi di uccisione di Paperino: tomahawk, ascia, veleno e pugnale (mi pare); si veste da boia... fantastico nelle sue esagerazioni, il professore!

      *

      Gorthan
      Diabolico Vendicatore
      PolliceSu

      • ****
      • Post: 1756
      • "Sapessi che dolore l'esistenza..."
        • Offline
        • Mostra profilo
      PolliceSu
        Re: Grandi Classici 220
        Risposta #32: Lunedì 28 Feb 2005, 10:34:34
        Il fatto che credo che più che Martina il genio delle esagerazioni sia proprio Zio Paperone. Bisognerebbe ripescare questa sua indole a ingigantire ogni suo stato d'animo, per una caratterizzazione molto meno piatta di come gliela si dà oggi. Oppure, e qua chiedo agli autori che militano nel forum, non è possibile oggi come oggi attuare questo tipo di esagerazioni?

        Ovviamente con questo non voglio dire che Paperone dovrebbe tentare di uccidere Paperino, ma semplicemente proprio essere l'esagerazione fatta papero. Piangere diluviando, saltare sputando fuoco e fiamme quando è arrabbiato, levitare in aria facendo suoni stile registratore di cassa quando vede un possibile guadagno, vestirsi da mendico quando ha subito una minima perdita, inseguire Paperino con un randello chiodato (mmmh... Forse questa non passerebbe?  ::))...
        E i tentativi di suicidio? I frequenti "Oof, muoio..." quando gli succede qualcosa di storto? Non si potranno più inserire nelle storie nemmeno quelli?
        Almeno i solchi circolari sul pavimento quando sta pensando a come risolvere una situazione, girando a cerchio e facendo lavorare le meningi... "Mumble mumble"  ;D
         
        Io -se è ancora libero- mi farei Luciano Gatto. New_AMZ

        *

        Paperetta
        Pifferosauro Uranifago
        PolliceSu

        • ***
        • Post: 497
        • arriva lo yé-yé!
          • Offline
          • Mostra profilo
        PolliceSu
          Re: Grandi Classici 220
          Risposta #33: Lunedì 28 Feb 2005, 11:06:13
          Il fatto che credo che più che Martina il genio delle esagerazioni sia proprio Zio Paperone. Bisognerebbe ripescare questa sua indole a ingigantire ogni suo stato d'animo, per una caratterizzazione molto meno piatta di come gliela si dà oggi. Oppure, e qua chiedo agli autori che militano nel forum, non è possibile oggi come oggi attuare questo tipo di esagerazioni? (...) E i tentativi di suicidio? I frequenti "Oof, muoio..." quando gli succede qualcosa di storto? Non si potranno più inserire nelle storie nemmeno quelli?
          Almeno i solchi circolari sul pavimento quando sta pensando a come risolvere una situazione, girando a cerchio e facendo lavorare le meningi... "Mumble mumble"  ;D


          Avete letto il volume dei classici del fumetto Rizzoli su Paperone con la presentazione di Alessandro Baricco? in questa presentazione, AB dice proprio che la tendenza all'eccesso è una delle cose più belle del "vecchio cilindro" (reazioni esagerate, sbalzi d'umore, scorpacciate di frittelle ecc.)  ;D
          Io sono pa... io sono pe... io sono pi... io sono poeta!

          *

          Gio
          Cugino di Alf
          PolliceSu

          • ****
          • Post: 1264
          • Mangiati il cappello povero pivello!
            • Offline
            • Mostra profilo
          PolliceSu
            Re: Grandi Classici 220
            Risposta #34: Lunedì 28 Feb 2005, 12:36:02
            Il fatto che credo che più che Martina il genio delle esagerazioni sia proprio Zio Paperone. Bisognerebbe ripescare questa sua indole a ingigantire ogni suo stato d'animo, per una caratterizzazione molto meno piatta di come gliela si dà oggi. Oppure, e qua chiedo agli autori che militano nel forum, non è possibile oggi come oggi attuare questo tipo di esagerazioni?

            Ovviamente con questo non voglio dire che Paperone dovrebbe tentare di uccidere Paperino, ma semplicemente proprio essere l'esagerazione fatta papero. Piangere diluviando, saltare sputando fuoco e fiamme quando è arrabbiato, levitare in aria facendo suoni stile registratore di cassa quando vede un possibile guadagno, vestirsi da mendico quando ha subito una minima perdita, inseguire Paperino con un randello chiodato (mmmh... Forse questa non passerebbe?  ::))...
            E i tentativi di suicidio? I frequenti "Oof, muoio..." quando gli succede qualcosa di storto? Non si potranno più inserire nelle storie nemmeno quelli?
            Almeno i solchi circolari sul pavimento quando sta pensando a come risolvere una situazione, girando a cerchio e facendo lavorare le meningi... "Mumble mumble"  ;D

            Paperone non è Paperone, senza queste cose...
            "Morte, perchè tardi?"
            "DENTRO, spazzatura!"
            "UEF!"
            "FUORI, iettatura!"
            "UOFFF!"

            (G. Martina)

            *

            Gorthan
            Diabolico Vendicatore
            PolliceSu

            • ****
            • Post: 1756
            • "Sapessi che dolore l'esistenza..."
              • Offline
              • Mostra profilo
            PolliceSu
              Re: Grandi Classici 220
              Risposta #35: Lunedì 28 Feb 2005, 12:38:19
              Avete letto il volume dei classici del fumetto Rizzoli su Paperone con la presentazione di Alessandro Baricco?

              L'ho letta, non ci pensavo sul momento, ma non nego di essermi inconsciamente rifatto al pensiero del mio autore preferito!  ;)
               
              Io -se è ancora libero- mi farei Luciano Gatto. New_AMZ

              *

              Gio
              Cugino di Alf
              PolliceSu

              • ****
              • Post: 1264
              • Mangiati il cappello povero pivello!
                • Offline
                • Mostra profilo
              PolliceSu
                Re: Grandi Classici 220
                Risposta #36: Lunedì 28 Feb 2005, 12:42:10
                Esisterebbe Paperopoli senza Paperone? No. Il suo Deposito troneggia simbolicamente in mezzo alla città rendendo chiaro anche a un bambino che lui, il vecchio papero miliardario, è l'origine e la fine di tutto. E per quanto esistano storie orfane in cui lui non compare, si può ben dire che non accade qualcosa, veramente, in quel mondo, prima che sia lui a volerlo. Se ne stanno lì, tutti, a fare la loro vita regolarmente che non finirebbe mai, quando all'improvviso arriva lui: il telefono di Paperino salta su come su una bomba, la porta del laboratorio di Archimede si spalanca, nella loro roulotte i Bassotti leggono una notizia che lo riguarda sul giornale: e lì inizia tutto. Accade tutto. Niente da fare: lui è il protagonista, gli altri gli ruotano intorno. Lui è il genio. Posso annotare sette cose che adoro di lui?

                1. La vocazione all'eccesso.
                È forse il tratto più bello di Paperone, totalmente assente nel suo modello dickensiano, e quindi interamente attribuibile al talento degli uomini Disney. Paperone non piange: diluvia. Paperone non soffre: lui vive tragedie mostruose.
                Paperone non si limita a essere contento: lui levita in aria facendo un rumore da registratore di cassa. Si aggiunga che non c'è quasi mai proporzione logica tra causa e effetto: lui può riempire catini di lacrime per un cent smarrito. Può puntare un cannone contro il maggiordomo che ha buttato via una crosta di formaggio. Il suo numero migliore è il passaggio repentino da un eccesso all'altro: sta suicidandosi (confronta il punto 2), e due vignette dopo sta studiando con Archimede un sistema per raggiungere il pianeta Marte: neanche il Prozac produce simili sbalzi d'umore.

                2. I tentativi di suicidio.
                Mi fa morire quando decide di suicidarsi. Le ragioni possono andare dall'assolutamente futile (la sua Paperòfole S. r. l. ha venduto otto pantofole in meno dell'anno prima) all'assolutamente grave (un meteorite sta puntando esattamente sul suo Deposito). La tecnica più usata è l'autoaffogamento nei dollari: di solito sprofonda reggendo cartelli con messaggi di commiato (addìo mondo crudele, cose così). Ogni tanto si butta dalla finestra, o approfitta di qualche baratro lì vicino. Di rado sceglie l'impiccagione: nel caso, la corda è sempre un saldo vecchio di cent'anni, comprata di terza mano durante la corsa all'oro.
                Naturalmente non muore mai. Spesso ci mette meno di tre vignette a tramutarsi in un entusiasta della vita, che nulla teme, e sempre vincerà: vedi punto 1.



                "DENTRO, spazzatura!"
                "UEF!"
                "FUORI, iettatura!"
                "UOFFF!"

                (G. Martina)

                *

                Gio
                Cugino di Alf
                PolliceSu

                • ****
                • Post: 1264
                • Mangiati il cappello povero pivello!
                  • Offline
                  • Mostra profilo
                PolliceSu
                  Re: Grandi Classici 220
                  Risposta #37: Lunedì 28 Feb 2005, 12:42:39

                  3. La violenza.
                  Paperone mena. Spara. Bombarda. Non è un pacifico. A me piace molto quando incontra Rockerduck. Dopo tre vignette sono già lì che si menano. Mi piace il finale di molte storie: al Polo, o in Patagonia, o sull'Everest, Paperino che fugge e Paperone che lo insegue puntandogli addosso un fucile. Tempo fa avevo letto che alla Disney avevano deciso di farla finita: in omaggio al politically correct, non avrebbero messo più violenza nelle storie dei paperi. Che tristezza. Non so se poi l'abbiano fatto davvero, ma per me quella violenza è sempre sembrata come le cadute del Coyote giù dai canyon: iperboli della fantasia, messaggi di un meraviglioso mondo fantastico, dove la sofferenza, o la cattiveria si sono disfatte dal ridere.

                  4. Le frittelle.
                  Piegato in due dalla depressione, col cilindro sulle ventitré, Paperone va da Paperino, entra in casa esattamente quando in tavola stanno arrivando le frittelle, si siede a tavola come un condannato a morte su una sedia elettrica, e poi divora tutto ingurgitando come uno struzzo chili di frittelle in pochi secondi ("non vorrete negare a un vecchio le ultime briciole della sua vita?"), rimanendo poi, improvvisamente obesizzato, ad agonizzare sulla sedia, mentre Paperino è ancora in piedi con la teglia delle frittelle in mano, e il cappello da cuoco in testa, allibito. Io questa gag la potrei rivedere mille volte: e mille volte mi farebbe impazzire.

                  5. Cartelli.
                  Per quanto possa sembrare stupido, io leggo sempre i cartelli che sono fuori dal Deposito. Mica mi ci soffermo tanto, ma un'occhiata la do sempre. Una volta ce n'era uno che diceva: cosa fai qui? E un altro, bello, che mi è capitato di trovare, recitava: pensaci bene. Il migliore resta comunque il classicissimo, sintetico e perfetto: sciò.

                  6. I conteggi.
                  Ogni tanto Paperone conta i suoi soldi. Lo fa in genere con un pallottoliere, ma non mancano le volte in cui si fida di elaboratissimi computer. L'operazione la seguo sempre con molta attenzione, perché, al momento di sparare il totale, aspetto al varco gli autori Disney per vedere cosa si sono inventati questa volta: per dire, mi ricordo un conteggio il cui totale era un incredibilione, tre fantastiliardi, sei megalioni e rotti. Sono cose che fanno piacere.

                  7. I nemici.
                  Non si riflette mai abbastanza sul numero, sproporzionato, di nemici che può vantare Paperone.
                  Rockerduck e i Bassotti già sarebbero abbastanza. Lui somma anche Amelia, Brigitta, Filo Sganga, più ladri vari, qualche vecchio avventuriero che rispunta dal passato, Spennacchiotto (l'inventore cattivo, spesso alleato coi Bassotti), gli altri miliardari del club che lo odiano, il sindaco che in genere lo flagella di tasse. Talvolta si trova contro perfino Nonna Papera (solo perché lui vuole costruire delle acciaierie al posto di campi di grano, o cosucce del genere). Paperone è il prototipo dell'individuo assediato: in questo senso è il classico personaggio in cui siamo portati, a torto o ragione, a riconoscerci.

                  Il fatto che ogni volta riesca a rompere l'assedio è una specie di rito liberatorio in cui il Paperone che è in noi festeggia una vittoria che, nella vita reale, è rarissima.

                  In più lui vince, di solito, rimanendo avaro, egocentrico, iracondo, egoista, falso, cinico, cioè non perché si converte ma, al contrario, perché NON si converte: situazione in cui tutti sogniamo di trovarci.

                  Voilà. Queste sono le sette cose che preferisco di Paperone. poi ce n'è a decine che sarebbero, comunque, da citare: il rapporto con la sua palandrana, il vezzo di nuotare nel denaro (ogni tanto ci va anche in barca), i profumi con cui lo fanno rinvenire (essenza di tallero, spremuta di doblone...), il rito della lettura a sbafo del giornale, il rapporto con Rockerduck, le donne della sua vita (le papere, va be'), ecc. ecc. Roba che non finisci più. E perciò mi fermo qui.

                  A. BARICCO

                  [ Tratto da La Repubblica ]



                  "DENTRO, spazzatura!"
                  "UEF!"
                  "FUORI, iettatura!"
                  "UOFFF!"

                  (G. Martina)

                  *

                  Paperetta
                  Pifferosauro Uranifago
                  PolliceSu

                  • ***
                  • Post: 497
                  • arriva lo yé-yé!
                    • Offline
                    • Mostra profilo
                  PolliceSu
                    Re: Grandi Classici 220
                    Risposta #38: Lunedì 28 Feb 2005, 14:36:35
                    i profumi con cui lo fanno rinvenire (essenza di tallero, spremuta di doblone...)
                     



                    Io mi ricordo che in ZP e il supercampionato QQQ rianimano Paperone facendogli bere un tè giapponese allo yen
                    Io sono pa... io sono pe... io sono pi... io sono poeta!

                    *

                    Gio
                    Cugino di Alf
                    PolliceSu

                    • ****
                    • Post: 1264
                    • Mangiati il cappello povero pivello!
                      • Offline
                      • Mostra profilo
                    PolliceSu
                      Re: Grandi Classici 220
                      Risposta #39: Lunedì 28 Feb 2005, 15:27:20

                      Io mi ricordo che in ZP e il supercampionato QQQ rianimano Paperone facendogli bere un tè giapponese allo yen

                      Fan-ta-sti-co!! Eh! Eh!  :D
                      "DENTRO, spazzatura!"
                      "UEF!"
                      "FUORI, iettatura!"
                      "UOFFF!"

                      (G. Martina)

                      *

                      Paperetta
                      Pifferosauro Uranifago
                      PolliceSu

                      • ***
                      • Post: 497
                      • arriva lo yé-yé!
                        • Offline
                        • Mostra profilo
                      PolliceSu
                        Re: Grandi Classici 220
                        Risposta #40: Lunedì 28 Feb 2005, 15:34:01
                        Piuttosto, perchè nelle storie degli autori italiani Paperone non beve mai il tè alla noce moscata, mentre i Bassotti sono golosissimi di prugne sia nelle storie americane che in quelle italiane?
                        Io sono pa... io sono pe... io sono pi... io sono poeta!

                        *

                        Gio
                        Cugino di Alf
                        PolliceSu

                        • ****
                        • Post: 1264
                        • Mangiati il cappello povero pivello!
                          • Offline
                          • Mostra profilo
                        PolliceSu
                          Re: Grandi Classici 220
                          Risposta #41: Lunedì 28 Feb 2005, 15:37:23
                          Piuttosto, perchè nelle storie degli autori italiani Paperone non beve mai il tè alla noce moscata, mentre i Bassotti sono golosissimi di prugne sia nelle storie americane che in quelle italiane?

                          Perchè è molto più divertente il tè allo yen!!  ;)

                          In quanto alle prugne... ma sono tutti i bassotti ad esserne golosi o è solo uno?
                          "DENTRO, spazzatura!"
                          "UEF!"
                          "FUORI, iettatura!"
                          "UOFFF!"

                          (G. Martina)

                          *

                          Gorthan
                          Diabolico Vendicatore
                          PolliceSu

                          • ****
                          • Post: 1756
                          • "Sapessi che dolore l'esistenza..."
                            • Offline
                            • Mostra profilo
                          PolliceSu
                            Re: Grandi Classici 220
                            Risposta #42: Lunedì 28 Feb 2005, 15:40:10
                            Piuttosto, perchè nelle storie degli autori italiani Paperone non beve mai il tè alla noce moscata, mentre i Bassotti sono golosissimi di prugne sia nelle storie americane che in quelle italiane?

                            Perché nelle storie italiane si è sempre scelto di far leva sull'avarizia di ZP... Qundi acqua piovana e croste di formaggio, e tè rigorosamente riciclati! ;)

                            Comunque non è detto che un giorno... Semplicemente immagino che nessuno ci abbia mai pensato, o ne abbia mai sentito l'esigenza...
                             
                            Io -se è ancora libero- mi farei Luciano Gatto. New_AMZ

                            *

                            Taxidriver
                            Sceriffo di Valmitraglia
                            PolliceSu

                            • ***
                            • Post: 320
                            • W questo FORUM!!!
                              • Offline
                              • Mostra profilo
                            PolliceSu
                              Re: Grandi Classici 220
                              Risposta #43: Lunedì 28 Feb 2005, 17:53:37
                              Ma perche' dovrebbe bere il te' alla noce moscata???
                              - "Razza di mascalzone, di un farabutto, di un impiastro, di un rettile pestilenziale, di una canaglia! Perche' non vai al diavolo?"
                              - "Bello! Musica divina!"

                              *

                              MarcheseDelGrillo
                              Diabolico Vendicatore
                              PolliceSu

                              • ****
                              • Post: 1600
                                • Offline
                                • Mostra profilo
                              PolliceSu
                                Re: Grandi Classici 220
                                Risposta #44: Lunedì 28 Feb 2005, 19:27:32
                                Ma perche' dovrebbe bere il te' alla noce moscata???


                                Barks docet! ;)
                                Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

                                Fabrizio De Andrè - Via del campo

                                 

                                Dati personali, cookies e GDPR

                                Questo sito per poter funzionare correttamente utilizza dati classificati come "personali" insieme ai cosiddetti cookie tecnici.
                                In particolare per quanto riguarda i "dati personali", memorizziamo il tuo indirizzo IP per la gestione tecnica della navigazione sul forum, e - se sei iscritto al forum - il tuo indirizzo email per motivi di sicurezza oltre che tecnici, inoltre se vuoi puoi inserire la tua data di nascita allo scopo di apparire nella lista dei compleanni.
                                Il dettaglio sul trattamento dei dati personali è descritto nella nostra pagina delle politiche sulla privacy, dove potrai trovare il dettaglio di quanto riassunto in queste righe.

                                Per continuare con la navigazione sul sito è necessario accettare cliccando qui, altrimenti... amici come prima! :-)