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75.mo Topolino

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Paolo
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PolliceSu

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PolliceSu
    75.mo Topolino
    Venerdì 14 Nov 2003, 22:39:15
    WOW!

    I 75 anni del Topo festeggiati "solamente" con uno specialino... per di piu' nella collana Speciale Disney" che ha ospitato dei numeri memorabili del livello di "Stacca attacca Winny The Pooh", "Toy Story Il Mondo dei Giocattoli" e "Speciale Disney Enigmistica - Con 100 giochi super!" ? ? ?
    Vi dico la verita', mi aspettavo una schifezza....

    Ed invece, per fortuna, mi sono sbagliato!!!  :)

    Il fascicolo, pur essendo privo di un corredo redazionale vero e proprio, ristampa degli autentici gioielli della produzione relativa al Topo, esempi di come dovrebbero essere le storie, e non solo pescando negli anni d'oro, ma anche con un Asteriti primi anni settanta di "Topolino e il minimizz C.P.F." (io avrei messo "Topolino e la rapina duplex" - I TL  824-C ma perche' ho un debole per quella storia!), un Cavazzano anni 80 e un vero capolavoro dei giorni nostri: "Topolino e il fiume del tempo" guardate solamente l'espressione di Topolino nell'ultima vignetta di pagina 335, o le ultime 4 di pagina 339 dove c'e' la panoramica sui resti dello Steambot Willie fino all'elemento di riconoscimento tipico costituito dalle valvole che fischiettavano nel cartone originario... BELLISSIMA!!!

    Insomma, storie del genere non mi fanno temere per il destino del Topo, almeno per i prossimi 75 anni!!

    Ah, e poi c'e' Gottfredson... nient'altro da aggiungere, se non... Auguri vecchio roditore! ;D

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    MarcheseDelGrillo
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    PolliceSu
      Re: 75.mo Topolino
      Risposta #1: Venerdì 14 Nov 2003, 23:29:52
      Anch'io non mi aspettavo un granchè da questo speciale, tant'è vero che, nonostante sapessi che fosse uscito già da qualche giorno, solo stamattina, vedendolo in edicola, mi è venuta voglia almeno di vedere quali storie fossero state scelte per festeggiare un compleanno così importante, e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso! Così non ho esitato un attimo e l'ho subito comprato, basandomi solo sul sommario!  ;D
      Sicuramente non mi aspettavo una storia di Gottfredson, ma solo storie di produzione italiana, magari anche banali. Invece...
      L'unica pecca dello speciale mi sembra, come sottolinea giustamente Paolo, la mancanza di un corredo redazionale adeguato e la presentazione, magari anche essenziale, di ciascuna storia.
      Comunque, magari fossero tutti così gli speciali Disney!!!
      Un saluto a tutti ;)
      Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

      Fabrizio De Andrè - Via del campo

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      MarcheseDelGrillo
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      PolliceSu
        Re: 75.mo Topolino
        Risposta #2: Venerdì 14 Nov 2003, 23:33:56
        Riporto qui lo speciale che il "corriere.it" dedicava qualche giorno fa al compleanno del mitico Topo!
        Saluti a tutti ;D

        "La sua prima apparizione pubblica il 18 novembre 1928 a New York
        Topolino compie 75 anni ma li porta bene
        In edicola un albo celebrativo per l'icona della produzione Disney: 384 pagine con le più celebri storie dagli esordi ad oggi

        Sguardo allegro, carattere determinato e due grandi orecchie tonde: il 18 novembre di settantacinque anni fa Mickey Mouse, per noi italiani semplicemente Topolino,si presentò al pubblico newyorkese pilotando un vaporetto musicale, suonando pentole e tegami per attirare l'attenzione di Minnie. Dal cortometraggio "Steamboat Willie", parodia animata di un film di Buster Keaton, nacque un personaggio intramontabile. Un eroe semplice e coraggioso, rimbalzato dagli schermi cinematografici al fumetto, dalla vignetta alle strade dei parchi divertimento, dove appare come pupazzo, maglietta e giocattolo. Topolino non è soltanto protagonista di pellicole cinematografiche ed albi illustrati, ma il suo profilo tondeggiante si è trasformato in icona della produzione Disney, simbolo dell'immaginazione in tutto il pianeta. Davvero niente male, per un piccolo topo.
        Detective e direttore d'orchestra, apprendista stregone e viaggiatore nel tempo, fidanzato fedele e coraggioso avventuriero: dal 1928 al terzo millennio, Topolino ha interpretato questi ed altri ruoli, visitando fantascienza e genere giallo senza mai perdere la sua verve comica (spesso impersonata dall'amico Pippo).

        ALBO SPECIALE - Ideato da Walt Disney, animato per la prima volta da Ub Iwerks e disegnato per quarantacinque anni da Floyd Gottfredson, il topo statunitense ha conquistato il nostro paese negli anni '30, diventando protagonista di un periodico nel secondo dopoguerra . Sceneggiatori e disegnatori italiani hanno saputo raccontare il personaggio con autonomia creativa, costituendo una vera e propria scuola del made in Italy disneyiano, a cui sono da attribuire celebri parodie dei classici, gli indimenticabili viaggi di Giorgio Pezzin e Bruno Concina, le atmosfere gialle di Giorgio Cavazzano e Tito Faraci, il modernissimo X-Mickey. Il compleanno ufficiale cade a poche settimane dall'uscita dello storico albo 2500 del settimanale "Topolino", festeggiato dalla redazione milanese con copertina rilegata e un sommario di storie interamente dedicate alla cifra 2500. Per l'anniversario della proiezione del primo cartone animato, sette minuti che hanno incantato la platea, arriva in edicola "Topolino 75" (6 euro): una raccolta di 384 pagine con le più celebri storie dagli esordi ad oggi, firmate dal grande maestro Romano Scarpa e dai suoi successori. «Abbiamo scelto pietre miliari della produzione disneyiana, per raccontare la nostra storia in poche pagine», spiega Ezio Sisti, caporedattore del periodico italiano. «Siamo orgogliosi di aver contribuito all'evoluzione psicologica del personaggio: lo consideriamo un attore, che sa interpretare ruoli differenti, adattandosi al mondo contemporaneo».

        EVOLUZIONE DEL PERSONAGGIO - Sfogliando le pagine di questo prezioso volume, destinato a collezionisti e nostalgici, fedeli sostenitori e nuovi lettori, appare chiaro che il Mickey Mouse del 1928 è completamente differente da quello di oggi. Topolino ha presto indossato guanti gialli (talvolta bianchi) e come molti ragazzini dell'epoca ha lasciato i pantaloncini dell'infanzia per pantaloni lunghi e camicia; sono cambiati anche gli occhi e lo spazio bianco intorno alla pupilla è stato delimitato da una linea nera. «Un punto di svolta fondamentale può essere individuato all'inizio degli anni Trenta, quando Walt Disney ha richiesto ai suoi collaboratori un restyling del personaggio», spiega Luca Boschi, storico del fumetto ed esperto del mondo disneyiano. «Non tutti sanno che tale cambiamento è stato applicato per la prima volta al celebre cortometraggio Topolino e l'apprendista stregone». L'evoluzione grafica è stata inoltre segnata dal tratto dinamico di Romano Scarpa e dalla morbidezza espressiva di Cavazzano. Anche le storie sono cambiate: «Topolino si è modernizzato, seguendo una generale tendenza della rivista, in parte distaccandosi dalla quella figura di investigatore dilettante che era venuta formandosi una ventina di anni fa», spiega lo sceneggiatore Bruno Concina. Topolino non è più lo stesso di una volta: sopravvive al tempo perché ha deciso di cambiare, ospitando nelle sue storie attualità e tecnologia, aggiornando ruoli e costumi di scena. Con tre milioni di lettori settimanali, non sembra affatto intenzionato ad abbandonare il palcoscenico."

        Mara Pace
        mpace@fastwebnet.it
        « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2003, 11:01:19 da MarcheseDelGrillo »
        Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

        Fabrizio De Andrè - Via del campo

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        Warren
        Diabolico Vendicatore
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          Re: 75.mo Topolino
          Risposta #3: Sabato 15 Nov 2003, 01:49:35
          Non c'è che dire...grande volume, imperdibile per ogni fan!
          grande anche perchè finalmente hanno inserito Sergio Asteriti, uno dei più grandi autori Disney di sempre...ma che forse non è molto "di moda"...
          il resto si commenta da solo..."L'Unghia di Kalì" e "La Rivolta delle Ombre" sono capolavori immortali, Cavazzano e De Vita non sono certo rappresentati con storie a caso (come sembra capiti ad esempio sui "Classici di Repubblica") ma con due pietre miliari del loro repertorio (tra l'altro ne "L'Enigma Di Mu" c'è la prima apparizione di Zapotec...), poi un Mastantuono a dir poco ECCELLENTE!

          Bene bene...un pò si è attenuata la delusione per il numero 2500 di Topolino!
          Certo mancano i redazionali...ma non avrebbero potuto scrivere niente che non sapessi già ;)

          CIAO Warren
          Questo posto è semplicemente perfetto! Aria pura, sassi e rape!

          Il mio blog: http://morellogiak.splinder.com/

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          Gorthan
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          • "Sapessi che dolore l'esistenza..."
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            Re: 75.mo Topolino
            Risposta #4: Sabato 15 Nov 2003, 15:39:09
            Contentissimo per l'inserimento di Asteriti. Di solito in questi album viene rispettata la solita quaterna Scarpa, Carpi, Cavazzano, De Vita, rotta magari solo a favore di Bottaro. La presenza di Asteriti è invece una piacevole novità.
            Secondo me poi di Carpi e De Vita la scelta poteva essere migliore, dato che entrambe le storie sono state ristampate recentemente.
            Ottima comunque l'impostazione del volume, che sceglie una storia di topolino per decennio (per due nel caso di Gottfredson).
            Magari ancora un'altra inclusione oltre ai canonici avrebbe impreziosito ulteriormente il già bell'albo celebrativo.
             
            Io -se è ancora libero- mi farei Luciano Gatto. New_AMZ

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            victor
            Papero del Mistero
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              Re: 75.mo Topolino
              Risposta #5: Domenica 16 Nov 2003, 10:01:56
              il volume rappresenta tutti i 75 anni di Topolino, e i cambiamenti che ci sono stati negli autori e nel disegno.
              Unica pecca il prezzo di € 5,20 non del tutto abbordabile per i bambini che già spendono molto per l'acquisto dei fumetti settimanale e mensili. Ma speriamo che i genitori, desiderosi di rileggersi le storie, sborsino volentieri quella cifra, perchè è un'occasione importante per far conoscere l'evoluzione di  un personaggio e per far appassionare le ultime generazioni ai fumetti di qualità.
              addio, Reginella! anche se la nostra primavera non è diventata estate, ti ricordero' e rispetterò il tuo segreto per sempre.

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              Duck Luca
              Gran Mogol
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                Re: 75.mo Topolino
                Risposta #6: Lunedì 9 Ago 2004, 14:15:54
                a chi lo dici...per fortuna mio padre è appassionato di fumetti anche lui e mi capisce ;D
                Wir fahr'n fahr'n fahr'n auf der Autobahn

                  Re: 75.mo Topolino
                  Risposta #7: Lunedì 9 Ago 2004, 17:46:44
                  mio padre è appassionato di fumetti anche lui e mi capisce ;D


                  BEATO TE...

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                  Duck Luca
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                    Re: 75.mo Topolino
                    Risposta #8: Sabato 14 Ago 2004, 09:32:26
                    se vuoi fare una fusione di famiglie avvertimi ;)
                    Wir fahr'n fahr'n fahr'n auf der Autobahn

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                    Grrodon
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                      Re: 75.mo Topolino
                      Risposta #9: Domenica 29 Ott 2006, 19:29:58
                      70° Topolino

                      Mi sono da poco procurato questo volumetto celebrativo, uscito nel 2003, che si ripropone di inserire una sorta di best of del Topo che vada dagli inizi ai giorni nostri attraverso sette storie. E devo dire che il progetto è riuscito davvero niente male, sebbene qualche scelta avrebbe potuto essere più felice. Ma complessivamente parlando c'è davvero poco di cui lamentarsi perchè qualitativamente non si era mai vista una tale concentrazione di capolavori. Questo è un volumetto da avere e conservare.

                      Topolino Poliziotto e Pippo Suo Aiutante (Gottfredson-De Maris/Gottfredson): Si inizia con una storia appartenente al lungo ciclo di strisce che raccontò le gesta del Topo ininterrottamente dal 1930 al 1955. Pubblicare Gottfredson, si sa, è sempre problematico vuoi per il formato, vuoi per la scarsa reperibilità di un'edizione decente, vuoi per i rimontaggi. In questo caso è stato risolto il problema attingendo direttamente a quel pugno di storie che erano state adattate per la pubblicazione ne I Maestri Disney. Purtroppo però, essendoci stati pochissimi numeri dedicati a Floyd e, con pochissimo spazio a disposizione, la scelta è caduta su una storia nella media. Una media molto alta, ovviamente, tuttavia il meglio Topolino l'avrebbe dato più tardi con storie come Il Misterioso S Flagello dei Mari o Topolino Sosia di Re Sorcio. Rimane qui una storia  gialla di tutto rispetto e forse la primissima indagine svolta in maniera ufficiale da Topolino.

                      Topolino e l'Unghia di Kalì (Scarpa): Dopo Gottfredson tocca al suo erede Romano Scarpa ovviamente. E di Scarpa viene ovviamente scelto uno dei suoi capolavori da autore completo, uno dei primissimi. Questa storia funge un po' da archetipo dello Scarpa che verrà, non c'è ancora traccia degli elementi che diventeranno parte della continuity scarpiana. Siamo all'infuori del ciclo di Atomino, da quello di Gancio, siamo all'inizio di tutto, al cospetto del giallo puro per eccellenza. Scarpa rivisita e inserisce nel mondo Disney parecchi elementi della tradizione investigativa con tanto di delitto avvenuto all'inizio, lista dei sospettati, e rivelazione finale di fronte ad un pubblico di probabili colpevoli. Celeberrime le sperimentazioni Scarpiane come quella del flashback finale che spiega il perchè di tutto, dal punto di vista del colpevole e con tanto di graduale dissolvenza. Il cinema che filtra gradualmente nel fumetto, ottenendo le radici di quel mix mediatico che starà alla base di tanto Disney moderno. Ovviamente il tutto immerso in pieno spirito Disney, con un humor che non risparmia nessuno, dal povero Topolino che vede qui inziiare il tormentone tipicamente Scarpiano delle piste da seguire che si rivelano errate, alla società snob dei giorni nostri e alle sue deleterie stravaganze, di cui i Canti Giavanesi della Siccità sono il simbolo. E la satira sociale torna ancora una vlta a far parte del mondo Disney.

                      Topolino e la Rivolta delle Ombre (Missaglia/Carpi): Poteva mancare Carpi? Non poteva mancare a quanto pare, visto che hanno inserito una storia che, per quanto celebrata, personalmente non ho mai adorato più di tanto. Una storia senza dubbio interessante, per la sua vena fantasy surreale. Le ombre che si rivoltano agli uomini è un idea senza dubbio affascinante, come lo è anche la sequenza dell'assedio al castello. Un finale un po' affrettato però che rovina non poco la storia quando nell'ultima tavola Gambadilegno fa una pessima figura, con una gag banale messa lì tanto per chiudere la storia. Non male ma si poteva decisamente inserire qualcosa di meglio.

                      Topolino e il Minimizz C.P.F. (Martina/Asteriti): Altra storia un po' sottotono, inserita più per dare spazio a Guido Martina che altro. Di Guido Martina sarebbe stato fantastico se avessero inserito Il Doppio Segreto di Macchia Nera ma avrebbe sballato la successione cronologica, il criterio di una storia per decennio (già di per sè seguito molto liberamente) e sopratutto avrebbe avuto i disegni di Scarpa, già presente nella raccolta. E anche qui non si può certo dire che la storia in questione sia brutta, anzi è un giallo piuttosto interessante e ben costruito, che raggiunge il suo apice quando Topolino e Basettoni si scambiano le proprie teorie. La caratterizzazione di Topolino e Pippo è però fortemente carente e viene da chiedersi se Martina non avesse fatto qualcosa di meglio negli anni 70.
                      « Ultima modifica: Domenica 29 Ott 2006, 19:31:58 da Grrodon »

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                      Grrodon
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                        Re: 75.mo Topolino
                        Risposta #10: Domenica 29 Ott 2006, 19:31:31
                        Topolino e l'Enigma di Mu (De Vita): E si ritorna ai capolavori coi controfiocchi, in una storia che non ha niente da invidiare alle avventure di Barks e alle pignolerie storiografiche di Don Rosa. E fa piacere vedere Topolino alle prese con il mito di Mu, dopo che lo si è visto trovare seicento Atlantidi diverse. E' l'esordio di Zapotec, qui ancora senza Marlin e la macchina del tempo. E De Vita si dimostra ancora una volta un ottimo sceneggiatore capace di mantenere altissima la qualità, e di valorizzare alla perfezione il personaggio di Pippo. Ci sono però delle piccole imperfezioni a livello di trama, ad esempio è impossibile che dell'albero della vita si sia servita un'intera popolazione, visto che la sua corteccia non è minimamente scalfita e le dimensioni sono alquanto ridotte. Ed è ancor più impossibile che Pippo riesca a risolvere un rebus senza conoscere l'alfabeto di Mu. Ma al di là di questi difettucci la storia è un gioiello, resa ancora migliore al riferimento al Cimiero Vichingo, dal cattivo gottfredsoniano e dalla parla di saggezza che pronuncia Topolino nel finale.

                        Topolino e la Spada del Tempo (Marconi/Cavazzano): Un ottimo Cavazzano e un ottimo Marconi si riserbano il compito di illustrare il periodo "socialmente impegnato" di Topolino. La saga di Mickey-Topolino e La Spada Invincibile, di cui questa storia costituisce un azzeccatissimo sequel, era stata creata da Marconi, sceneggiatore "delle grandi iniziative", nell'ambito del progetto scherma. Ed è un fantasy come ce ne sono pochi, unico forse nel suo genere a presentare il personaggio di Topolino dall'infanzia all'età adulta. Tutto questo accadeva nel primo episodio, in cui Topolino diventava uno spadaccino per liberare il padre dalle prigioni del regno. Questo secondo episodio in quanto a profondità narrativa e dialoghi non scherza, e mostra subito un feeling assai adulto. E anche trovate molto divertenti come quello del libro unto o il tormentone dei grassi e dei magri che avrà modo di comparire qua e là fino ad un epilogo assai inquietante. E' questo il fantasy che vogliamo, complimenti ancora a Marconi.

                        Topolino e il Fiume del Tempo (Faraci-Artibani/Mastantuono): IL Capolavoro. Poteva esserci per il volumetto un epilogo migliore di questo? La collaborazione di due grandi autori, un ritorno al passato fatto per celebrare il futuro. E soprattutto una bella storia. Il recupero dello Stemboat Willie offre il pretesto per fare un po' di sana filologia e contemporaneamente "indagare" nel passato di Topolino, divertendosi a trovare retroscena inquietanti in un contesto assolutamente spensierato quale era lo scenario surreale degli anni 20. Il tutto ovviamente con delicatezza, senza sbalzi tonali troppo forti e mediato da un umorismo a dir poco perfetto. Un'indagine rispettosa che non sconfessa nulla ma che risale alle radici del rapporto tra Topolino e Gambadilegno, quando ancora erano amici malgrado Pietro stesse gradualmente imboccando la cattiva strada. Il passato che ritorna e che fa male, le strade che divergono: un tema che si sarebbe trovato in altri lavori di Faraci, come il di poco successivo Anderville, oppure la storia evento Lupo Alberto e il Tesoro dei McKenzie, sceneggiata - guarda caso - con lo stesso Artbani e riguardante anch'essa un viaggio fluviale. Una storia particolarissima quindi, dai ritmi lenti e trasognati che tuttavia fa dell'umorismo il suo punto di forza. Con le battute Faraci riesce a restituire al tutto una maggior credibilità. E ancora una volta si serve dell'ironia sugli stereotipi per sbarazzarsene. Gambadilegno in particolare dopo decenni in cui è stato utilizzato come antagonista comune, capro espiatorio di ogni sventura, o come clone di sè stesso per interpretare ruoli negativi di ogni tipo, si avvale di questo suo contraddittorio passato per diventare paradossalmente un personaggio straordinario e credibile. E come in Dalla Parte Sbagliata emerge un certo rapporto affettuoso tra lui e Topolino, fatto più di accanimento terapeutico da parte del secondo che di inimicizia. Accanimento terapeutico, delusione e frustrazione che vengono espresse benissimo nell'ultima tavola con Topolino di spalle che infine si rassegna e mangia le patatine col suo nemico amico. Poi c'è Mastantuono, che forse si concede qualche libertà di troppo con le espressioni (per questa storia forse sarebbe stato meglio un Cavazzano) e decide di disegnare il flashback con un Topolino e Gambadilegno dall'aspetto fisico standard e non vintage. Aspetto che però paradossalmente acquistano andando avanti nel racconto, quando i loro vestiti si deteriorano e si ritrovano entrambi a torace nudo vestiti in rispettivamente in braghette e salophette. Per ultima cosa non si può non glorificare il lato umoristico di questa storia, che è davvero ai massimi livelli e non perde un colpo. L'inizio con Topolino che si sveglia e trova in casa sua un Pietro invadentissimo è da dieci e lode, come un po' tutte le battute successive, dal celeberrimo fischiettìo di Topolino al timone fino a raggiungere l'apice nel finale con Winston. Insomma, questa storia potrebbe benissimo essere l'ultima storia di Topolino e dovrebbe chiudere qualsiasi raccolta su di lui. In questo caso è anche in copertina, cosa che rende il libro in questione un volume assolutamente imperdibile se si vuole tornare ad apprezzare il caro vecchio Mickey Mouse.

                        da La Tana del Sollazzo

                         

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