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Recensioni "I classici di Walt Disney"

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Duck Fener
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    Recensioni "I classici di Walt Disney"
    Venerdì 18 Set 2009, 22:03:22
    Da' fastidio se recensisco un albo uscito in edicola 29 anni fa? :)

    Un avvertimento a chi non ha letto le storie: ci sono piccolissimi spoiler, io credo possiate leggere senza rovinarvi il gusto della lettura, a parte per il prologo.


    I classici di Walt Disney numero 43 (seconda serie) - Paperino bang



    Con questa bella copertina di Perego, si apre “I classici di Walt Disney” numero 43, ristampa del volumetto numero 25 della prima serie.
    E’ davvero un'uscita eccellente, e leggerlo fa capire che grande testata furono "I classici" nel passato.
    Il giornale si apre con il classico prologo disegnato dall’amato/odiato Giuseppe Perego, e sceneggiato da Gian Giacomo Dalmasso, che, in un modo quanto mai forzato, fa arrivare Paperino alla fattoria di Nonna Papera vestito da cow – boy, sparando a tutto spiano in sella ad una bicicletta.
    Sentendo rumori, l’agreste al fuoco risponde con il fuoco, poi indirizza Paperino dai nipotini.
    Cercandoli, incappa in una troupe cinematografica, rovinando delle riprese.
    Risultato: si trova a letto per aver sbattuto contro una macchina da presa.
    Dopo una esagerata sfuriata, dovuta alla sua sfortuna, Nonna Papera gli consiglia di andare a pescare: così inizia la prima vera storia dell’albo, "Paperino e la gloria nazionale", che si avvale di uno Scarpa sia ai testi che ai disegni ormai uscito dagli anni della “grande epopea”, dove le avventure più leggere e piene di equivoci la fanno da padrone.
    Può essere interessante il fatto che questa è la prima storia inchiostrata da Giorgio Cavazzano, e, più in generale, che questo è il primissimo approccio al mondo Disney del Maestro.
    Alla fine dell’avventura, un Paperino nerissimo torna a casa, sottolineando il fatto che ci ha rimesso il berretto (ma non la macchina, cosa che succede nella storia, ben più importante!).
    Si addormenta, e questo da il via alla seconda avventura, “L'arca di Paperon - Noè”.
    Peccato che il fatto di essere un sogno vanifichi la storia, perché è davvero ben strutturata, di questi tempi un racconto con questa trama finirebbe in una ventina di pagine, mentre qui, Gazzarri (toh, questo è il volume dei "numeri uno": questa è la sua prima storia!) riesce a spalmarla su due tempi senza renderla pesante.
    Inoltre, inserisce battute inusuali per un fumetto Disney: al fatto di essere senza cibo sull’arca, un nipotino esclama: “Blub! Saremo morti di fame in capo ad una settimana!”, e un altro, di rimando: “Che dici? Fra due giorni il mare cullerà i nostri cadaveri!”.
    O ancora, più avanti nella storia, Paperone vuole uccidere Paperino per aver scambiato la sua arca piena di dollari con quella dei Bassotti piena di cibo.
    Osservando la scena, due nipotini commentano: “Gulp! Ecco… Zio Paperone l’ha trucidato!” “Fra poco vedremo piombare il suo corpo sul ponte!”
    I disegni di Carpi sono buoni, ma certamente non il suo periodo migliore, anche a causa di certe teste sproporzionate.
    Una piccola pecca: per far combaciare la storia con il prologo, viene modificata in un colonnino la parola “scuola” in “fattoria”, per quanto si possano vedere ben in evidenza libri scolastici.
    Finito anche questo racconto, le tavole di raccordo vedono Paperino, un paio di settimane dopo questo sogno, pisolare su una amaca ad una altezza assurda dal suolo (è appigliata tra i rami di due alberi!), quando viene svegliato dai nipotini in vena di vacanze, che Paperino non può permettersi. Dunque asserisce che si troverà ben disposto nei confronti del suo ricco zio nel caso dovesse essere coinvolto in qualche avventura, per dare un po' di svago a Qui, Quo e Qua.
    Con questa affermazione inizia la storia “Paperino e la ventiquattresima ora”, una buonissima prova da parte di Martina/Capitanio, che fanno impegnare i personaggi in un episodio cittadino, con anche un flashback sul passato di Paperone, invece che in giro per il mondo, come spesso si usava fare in quegli anni. Martina ovviamente infarcisce la storia di tutte le possibili scorrettezze, dall’uso delle armi a violazione di domicilio con furto con scasso annesso. E non risparmia neppure i nipotini: trovano nel laboratorio di Archimede una boccetta di “acqua dormitoria”, ovvero sonnifero, ed esclamano, in delle vignette censurate, da quel che ho intuito, che vogliono schizzarla in bocca alla maestra!
    Una piccola curiosità: nella terza vignetta della dodicesima tavola si scorge Topolino!
    Finita la storia, Paperino si lamenta del gran chiasso che i nipotini fanno per svagarsi: si rivolge allora da Archimede, che gli da del sonnifero, da somministrare a Qui, Quo e Qua.
    Ed incomincia l’avventura seguente: "Paperino e il duello alla pistola", forse la più debole dell’albo, ma rispetto alle altre, perché rimane comunque una buonissima storia!
    La classica coppia Chendi/Bottaro ci porta nelle ambientazioni west, il che potrebbe giustificare in parte, insieme alla parte iniziale del prologo, il titolo dell’uscita, comunque troppo poco attinente.
    Interessante in questa storia la parte finale, dove Paperone, mentre per tutta la storia si è comportato come un gretto insopportabile, nella migliore tradizione italiana, ha dei rimorsi di coscienza nei confronti di Paperino, e questo viene visualizzato in un curioso baloon con un verme con la testa di Paperone… cosa che viene subito annullata due pagine dopo, nelle tavole di raccordo, dove Paperone, sollecitato da Nonna Papera a verificare come mai Paperino non risponde all’apparecchio, gli risponde con un netto rifiuto. Il motivo è presto detto: ha ingerito una intera scatola di “Perle di Morfeo”, il sonnifero datogli da Archimede.
    Dopo la assolutamente inutile apparizione di Paperoga, con lo scopo di risvegliarlo un attimo per poi riaddormentarsi, si apre l’ultima storia dell’albo, “Le avventure di Paperin Cenerentolo”, una  curiosa parodia, confrontandola con le altre: infatti mai si era parodiata una classica fiaba!
    E’ un'ottima prova di Missaglia, che divide in due tempi una storia coinvolgente e ben narrata. Si parteggia per Paperino, che, con grande abilità dell’autore, sembra quasi riesca a liberarsi dal giogo dello zio, riuscendo così a rompere una consuetudine divenuta allora quasi cliché.
    I disegni di Capitanio forse non valorizzano al meglio l’avventura, pur non dispiacendo comunque del tutto.
    Finita l’avventura, finisce anche il prologo: Paperino accoglie a pistolettate lo ziastro, che tanto generosamente voleva offrire a lui e ai nipotini un mese di vacanza al mare, la vacanza tanto agognata dai nipotini!
    E così si chiude anche l’albo, la qui unica pecca è forse il prologo, che manca un po’ di mordente e trama, ma in fondo è una cosa in più, quindi non fondamentale.
    Quest’ultimo, le varie censure nelle storie e i rimaneggiamenti da parte di Perego sulle tavole delle storie rendono l'albo, ragionando nella ottica perversa degli appassionati, assolutamente da avere, come documento storico di un’epoca che non esiste più, e meglio ancora se nella edizione della prima serie.
    « Ultima modifica: Giovedì 15 Ott 2009, 15:09:51 da Duck_Fener »

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      Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
      Risposta #1: Venerdì 18 Set 2009, 22:11:36
      Ce l'ho nella seconda edizione. :)
      E' un Classico in cui svetta tutta la follia, ma al tempo stesso il fascino dei Prologhi dalmassiani.
      Le storie raccolte poi sono piccole perle. La migliore è a parer mio la bellissima parodia di Cenerentola, che già dai disegni di Capitanio ha un indissolubile sapore di antico; ma anche le altre non sono male, a partire dalla celebre "Paperino e il duello alla pistola" di Bottaro e Chendi.
      Complimenti Duck, eccellente recensione! :D
      « Ultima modifica: Venerdì 18 Set 2009, 22:12:21 da GGG »

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        Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
        Risposta #2: Venerdì 18 Set 2009, 22:37:36
         :'(
        Questo dovrebbe essere uno dei numeri ammuffiti (penso, potrebbe anche essersi salvato, ma non mi pare)... eppure mi hai fatto venir voglia di recensirli un bel po' di numeri dei classici... se solo non fossi lagnuso. ::) :P Se farò qualcosa, sarà quello di scannerizzare le pagine della posta di PK come già dissi...
        « Ultima modifica: Venerdì 18 Set 2009, 22:40:41 da Filippo »
        Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

          Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
          Risposta #3: Sabato 19 Set 2009, 12:17:39
          La migliore è a parer mio la bellissima parodia di Cenerentola, che già dai disegni di Capitanio ha un indissolubile sapore di antico
          Per tempo sono stato in dubbio se dare il titolo di miglior storia dell'albo a questa o all'Arca di Paperon Noè, ed alla fine ha spuntato l'Arca, ma di pochissimo, Paperin Cenerentolo è davvero una magnifica storia, senza esagerare credo rientri nei capolavori di Missaglia, insieme a Paperin Temucin e Il condor dell'Illampù.
          Inoltre, è da notare che non è stata inserita in nessuna raccolta organica di parodie, quindi è una storia misconosciuta, in confronto alle famose "Paperino Don Chisciotte" o "Paperino e i tre moschettieri".

          Complimenti Duck, eccellente recensione! :D
          Gentilissimo :)

          eppure mi hai fatto venir voglia di recensirli un bel po' di numeri dei classici...
          Scrivendola, è venuta anche a me la voglia di recensirne altri... può essere che ne posterò delle altre!

          « Ultima modifica: Sabato 19 Set 2009, 12:59:33 da Duck_Fener »

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            Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
            Risposta #4: Sabato 19 Set 2009, 12:45:29
            Citazione
            Paperin Cenerentolo è davvero una magnifica storia, senza esagerare credo rientri nei capolavori di Missaglia, insieme a Paperin Temucin e Il condor dell'Illampù.
            Verò, insieme anche a "Topolino nella valle di Kariba" (IMHO). :)

            Citazione
            Gentilissimo :)
            Ti assicuro che i complimenti sono meritatissimi.

            P.S. Nel tuo post mi attribuisci l'ultima frase che citi, che però non è mia ma di PdP93. ;)

              Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
              Risposta #5: Sabato 19 Set 2009, 12:58:03
              Verò, insieme anche a "Topolino nella valle di Kariba" (IMHO). :)
              Mai letta, purtroppo.

              P.S. Nel tuo post mi attribuisci l'ultima frase che citi, che però non è mia ma di PdP93. ;)
              Ah, l'abitudine di copiare la stessa stringa per le varie citazioni... finisce sempre che mi scordo di modificare il nome!
              Ora lo correggo:)

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                Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
                Risposta #6: Sabato 19 Set 2009, 13:02:06
                Citazione
                Mai letta, purtroppo.
                Io ce l'ho sul Classico "Topolino Olè". E' una storia davvero bella. Ti consiglio di cercarla.

                Ora che ci penso, questo Classico meriterebbe una recensione.
                Tu ce l'hai? Altrimenti, un giorno o l'altro lo faccio io
                 :)

                  Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
                  Risposta #7: Sabato 19 Set 2009, 13:06:24
                  Ora che ci penso, questo Classico meriterebbe una recensione.
                  Tu ce l'hai? Altrimenti, un giorno o l'altro lo faccio io
                   :)

                  "Vadi" pure, io ne sono sprovvisto. Piuttosto, conto di recensire a breve questo, direi che è d'obbligo.

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                    Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
                    Risposta #8: Sabato 19 Set 2009, 13:17:59
                    Piuttosto, conto di recensire a breve questo, direi che è d'obbligo.
                    Ma anche questo: http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/CD++++5
                    Ci sono molti Classici memorabili... :)

                      Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
                      Risposta #9: Domenica 20 Set 2009, 16:17:02
                      Bel classico, ce l'avevo anch'io. E in effetti il Cenerentolo è una parodia che meriterebbe d più!

                        Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
                        Risposta #10: Domenica 20 Set 2009, 21:36:30
                        Ma anche questo: http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/CD++++5

                        Uh, ricordo che questo lo vidi su una bancarella e mi affannai a pagarlo subito, temendo che qualcun'altro potesse soffiarmelo... salvo scoprire poi che non era l'edizione della prima serie, come credevo, ma la ristampa :P
                        E pensare che in alcune pagine è colorato a pennarello, ma me lo accaparrai lo stesso!

                        Comunque, GGG, quando avrai finito la tua recensione, puoi benissimo postarla qui, se vuoi, cambierò il titolo del topic e spero che i moderatori mettano il tuo messaggio sopra il mio.
                        Il progetto di recensione dei vecchi Classici non sarebbe affatto male, pensandoci :)

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                          Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
                          Risposta #11: Domenica 20 Set 2009, 21:54:54
                          Uhm... Classico meritevole di recensione e della prima serie è questo: http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/CWD++61

                          Certo ce ne sarebbero da farne, ma i primi numeri della prima serie sono molto rari, mentre la seconda serie è di più facile fruizione, a tal proposito... tripla G, dei primi numeri della seconda serie, quanti ne possiedi?
                          Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

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                            Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
                            Risposta #12: Domenica 20 Set 2009, 22:06:49
                            tripla G, dei primi numeri della seconda serie, quanti ne possiedi?
                            Mmh... pochetti, il 5, l'8, il 9, il 18, il 19, il 26, il 27, il 29, il 35, ecc.
                            Però sto recuperando molti numeri tramite un tizio, che un tempo ne ha acquistati molti, il quale me li cede in cambio di lavoretti, quindi non è detto che non ne prenda altri in queste settimane.

                              Re: I classici di Walt Disney numero 43 - Paperino bang
                              Risposta #13: Domenica 4 Ott 2009, 22:47:02
                              Ottima relazione Duck Fener,purtroppo è uno dei classici prima serie che mi manca  :'( ...
                              Penso di fare a breve una relazione sul classico prima serie n 7 : I gialli di Paperino ,a mio modesto parere uno dei più avvincenti di tutta la serie... :D
                              « Ultima modifica: Domenica 4 Ott 2009, 22:48:28 da Barone_Bombastium »

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                                Risposta #14: Mercoledì 14 Ott 2009, 23:01:14
                                Nuova recensione!

                                I classici di Walt Disney numero 11 (seconda serie) - Superpaperissimo



                                Questa sproporzionata copertina di Giancarlo Gatti ci introduce all’undicesimo Classico della seconda serie, ristampa del numero dieci della prima.
                                Ad una prima occhiata, l’indice potrebbe non risultare appetibile come tanti altri di questa testata, a causa delle storie americane a fondo volume. Niente di più sbagliato! L’albo contiene una eccellente rappresentanza delle storie che popolavano Topolino negli anni ’50, ed inoltre, dopo aver letto due “dense” avventure italiane, il lettore può “rilassarsi” leggendo storie americane più leggere, ma non per questo meno meritevoli.
                                L’albo, come di consueto, presenta in apertura un prologo, creato dalla instancabile coppia Dalmasso e Perego, che riescono a mettere in piedi, a parte qualche incongruenza, una piacevole opera di raccordo, con anche una storiella sullo sfondo.
                                Questo si apre con un Paperone furente ed armato di randello, il quale sta attendendo l’uscita del nipote da una scuola (che reca lo strano nome di “Scuola rudimentale”), qui incaricato come bidello.
                                Paperone decide di telefonare a Paperino per avvertirlo del fracco di legnate che gli somministrerà all’uscita dell’edificio. Paperino risponde, con un sorrisetto beffardo, che lui, in quanto bidello, è un pubblico ufficiale. Paperone gli risponde per le rime dicendogli che un bidello è tale solo nell’esercizio delle sue funzioni!
                                Per Paperino sembra proprio non ci sia una via di fuga, quand’ecco che ai nipotini viene un’idea: un loro amico si mostrerà irriverente con Paperone, così da farsi inseguire il tempo necessario a Paperino per scappare.
                                “Per mille guai! A quanto pare non è finita la serie dei guai, iniziata con la scuola dei “guai”…”
                                Così esclama Paperino, prima che inizi la vera storia a tutti gli effetti dell’albo, che, come si sarà capito, è “Paperino e la scuola dei guai", e ciò spiega anche il perché di una stranezza come Paperino bidello.
                                Per quanto riguarda le randellate, è necessario leggersi la storia: Paperino, a causa di una serie di vicende sfortunate, fa colare a picco 100.000 dollari e costringe a pelare 900.000 patate a Paperon de’ Paperoni. Abbastanza per essere furente!
                                La storia è uno dei capolavori di Martina (anche se, a dir la verità, la prima parte è troppo a sé stante, porta avanti poco o nulla la vicenda che si delineerà nel secondo tempo, che sarà poi la trama vera e propria della storia), disegnata da Scarpa nel suo primo periodo, assolutamente meraviglioso, con personaggi bassottelli e tondeggianti, e le chine di Gatto non fanno che accentuare la meraviglia di questi disegni, lineari e morbide come sono.
                                Ottima la conclusione, con ciascuno la punizione che si merita (tranne Paperone, che, paradossalmente, per quanto nelle storie di Martina sia senza scrupoli, qui si comporta meglio di tutti) e gli spassosissimi libri sfogliati da Paperino nella penultima tavola, con i titoli “La miglior difesa personale col Ju do”, “I camuffamenti” e “Le terre più remote”, chiaro segno di indecisione da parte di Paperino di come fuggire dall’ira dello zione!
                                Da notare come il nome del legittimo professore di Qui Quo e Qua cambi nome all’interno della storia da Anacleto a Minervo.
                                Finita l’avventura, a cui le prime pagine del prologo seguono immediatamente, (e così si possono notare errori come l'assenza della divisa da bidello di Paperino nel prologo, o il diverso aspetto della scuola) Paperone decide di concedersi una doccia monetaria per rinfrescarsi dalla corsa, quando viene interrotto da un postino.
                                Questi gli consegna una lettera, inviatagli dal sindaco di Tegucigalpa, che gli ordina di ritornare a far piovere lo stesso quantitativo di sardine stabilito dal suo avo Mac Paper, che Paperone ha ridotto a causa della sua avarizia.
                                Il ricco papero pensa di far valere i suoi diritti mostrando il contratto al sindaco, su cui è scritto sì che il 3 maggio deve far cadere una pioggia di sardine sulla città, ma non in quale quantità! La discussione sarebbe conclusa, se non fosse che Paperone non trova più il contratto. Allora pensa di rivolgersi a suo nipote. “Il contratto potrebbe essere nelle mani di Paperino! Era presente anche lui - pensa - quando fu stipulato!" Il parente fa finta di non ricordare nulla, e mentre tra i due attacca una lite, i nipoti prendono a raccontare l’avventura.
                                Penso abbiate capito tutti a quale storia ci si riferisce, e che tutti abbiate fatto alcune considerazioni del tipo “Ma… la pioggia di sardine non era un fenomeno inspiegabile? Ed ora il comune invia una lettera a Paperone riguardo questo?” “E quando avrebbero, poi, stipulato il contratto? Nella storia non si vede il momento!” Proprio le incongruenze a cui accennavo sopra!
                                In questo modo la storia perde l’aura leggendaria di cui era pervasa, così come il rapporto di fiducia tra i due parenti, e, cosa più grave di tutte, lo splendido finale viene vanificato, facendo passare Paperone come un gretto taccagno profittatore anziché un papero con, in fondo, un cuor d’oro. Ma vabbé, passata la fase di tutte queste domande, inizia la splendida “Paperino e la leggenda dello Scozzese Volante". La storia è di solamente un anno prima rispetto alla precedente, ma la differenza nei disegni si vede. La mancanza di un anno di esperienza non impedisce comunque a Scarpa di realizzare degli eccellenti disegni.
                                Questa versione è purtroppo priva della prima pagina della seconda puntata e di una striscia dove il Kaibì si sazia con una sardina, e purtroppo questa sarà la stessa che Zio Paperone, testata per collezionisti, riproporrà nel numero 156.
                                Finita la storia, la differenza tra lo zio Paperone di Scarpa e Dalmasso salta subito all’occhio, tanto che da chiedersi se non si tratti di un altro personaggio, vista la facilità con cui cambia carattere: la storia finisce con un Paperone dall’aria trasognata, il prologo inizia con Paperino e Paperone presi da una zuffa!
                                Calmatisi, Paperino diventa ragionavole ed incomincia le ricerche del contratto, dietro previo pagamento: ricorda che lo avevano depositato in un luogo che incominciava per “P” o per “B”… e dunque, quale luogo più logico per cercarlo? Ma nel pollaio di Paperino, ovvio, presente in ogni storia! Questo non rimedia che batoste dalle galline, e decide di allontanare lo zio, per potersi godere i dollari: gli dice che il contratto si trova nei bidoni dove i Tegucigalpani hanno raccolto le sardine (anche se nella storia di Scarpa si trattava di ceste), per non si sa quale misteriosa causa: così salgono a bordo di un aereo, destinazione capitale dell’Honduras, ma con uno stratagemma Paperino scende a terra e lascia partire da solo Paperone. E così si arriva al vintage americano che a me piace tanto, composto da storie molto semplici ma godibili. Infatti qui si attacca un Duck Album, chiamato “Paperino e il festival dei Paperi”, ristampato solamente 17 anni dopo su Paperino Mese numero 173.
                                Questo periodo di Tony Strobl è il migliore, secondo solo, forse, a quello a metà degli anni ’60. Solo un episodio è disegnato da un illustratore differente, Phil DeLara, anche lui abbastanza bravo. Sarebbe un mio sogno vedere ripubblicato questo tipo di storie, così come quello che verrà dopo, in una testata apposita e in modo integrale, al contrario di come è accaduto spesso.
                                Da notare che qui appare un nipotino di Gastone, in italiano Gasparre Paperone, che apparirà qualche altra volta nelle storie.
                                Terminato questo ciclo di storie, Paperino trova sotto il berretto il contratto che Paperone stava cercando, e così decide di volare in Honduras per far finta di trovarlo in un bidone ed evitare di essere spiumato. Intanto Paperone prova a rintracciare i bidoni, ma sono chiusi in una saracinesca, quindi impossibili da esplorare.
                                Quindi si dirige dal sindaco per fa valere i propri diritti, e, a causa di un colloquio un po’ troppo colorito, viene accusato di “percosse ed ingiurie nella persona del primo cittadino”, nonché per “inosservanza di patti verso la città di Tegucigalpa”
                                Paperino irrompe in tribunale interrompendo un processo - farsa dove il giudice ha fretta di andare a pranzo, sostenendo di aver trovato il contratto nei bidoni che potrebbe scagionare lo zio, ma il sindaco ne fa una pallottola che scaglia in strada, poiché sa perfettamente che i bidoni sono chiusi a chiave.
                                Fortuna per Paperone che sotto al tribunale passa Topolino, che riceve la pallottola proprio in testa. Così, interrompe il processo (forte anche della sua iscrizione alla “Associazione nazionale persone per bene”) e, con un incredibile accondiscendenza, decide di visionare il contratto: tutto si risolve per il meglio, ed il sindaco non ribatte nemmeno una parola. Paperone, per festeggiare, propone di dirigersi a Disneyland: ed ecco arrivare l’ultimo ciclo di storie, "Paperone e lo specchio magico", che ci presenta tre episodi diversi collegati da tavole di Strobl, quindi un collegamento dentro un collegamento: la nota storia "Zio Paperone e la gara sul fiume", "Paperino nel paese dell'avvenire", con un finale che ricorda molto la barksiana “Paperino in vacanza”, e “Topolino e Pippo su fiume Javajana”. Purtroppo il contenuto dell’albo originale da cui sono tratte queste storie non ci è riproposto integralmente, mancano due episodi  dove Tip e Tap interagiscono con Pinocchio e Paperina (che nelle tavole di Perego era assente, al contrario di quelle di Strobl) con Alice (!).
                                La ristampa su questo albo è l’unica dopo Topolino, tralasciando la prima edizione di questo classico: dunque giace irristampata da 32 anni, e quindi penso sia logico aspettarle a breve nella sezione Superstar dei Grandi Classici.
                                Usciti dal parco di divertimenti, l’albo non si può che concludere nella più classica tradizione italiana, ovvero con Paperino inseguito da Paperone: questo ricorda che, se non fosse stato per la sbagliata indicazione di Paperino, lui non avrebbe speso 50.000 dollari per l’arringa non pronunciata. Il nipote scappa e si rifugia a scuola, mentre Paperone attende la sua uscita per somministrargli la giusta punizione: insomma, la storia finisce così come è iniziata!
                                Come ho già detto, un albo che è da avere, contenente due capolavori italiani e due cicli di storie americane irristampate da anni: l'ideale per gli amanti del fumetto!
                                « Ultima modifica: Giovedì 15 Ott 2009, 15:55:05 da Duck_Fener »

                                 

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