Un numero davvero ottimo.
La Gloria Nazionale è molto divertente, ne avevo già sentito parlare, ed in effetti merita. C'è un umorismo tutto scarpiano, che poi è quello che verrà ripreso in parte da Casty.
Topolino, Minni e il Tesoro della Corona è un capolavoro vero, oltre che una storia che stavo cercando da un po', neanche a farlo apposta. Carpi si sbizzarrisce nelle illustrazioni, ed ogni tavola è una gioia per gli occhi, senza pur raggiungere la meticolosità di pochi anni dopo, e la sceneggiatura, firmata dal sottovalutato Pavese e dallo stesso Carpi (che cominciava in quegli anni la strada verso l'autorialità completa, che lo avrebbe portato ai suoi capolavori massimi) è un gran meccanismo della tensione. Pur se non troppo complessa, e non troppo originale, si prende i suoi tempi, inizia con calma, poi va in impennata, giusto a metà si trova l'indizio decisivo, all'inizio della seconda parte sembra potersi risolvere, invece ancora colpi di scena, e doppi-tripli finali. Non ricordo di aver mai visto una Minni tanto utile ed in gamba come in questa storia, mi è proprio piaciuta.
Quanto alle altre...beh, sono belle a livello di collezionismo, ognuna è una rarità, rappresentano esempi di produzioni Disney da varie parti del mondo, con i rispettivi stili, con tante deliziose ingenuità molto naif, tipiche di certe produzioni meno evolute, ed agli inizi, che possono far sorridere, ma sono indicatrici del clima. E poi c'è una quantità di episodi politicamente scorretti incredibile, come se avessero messo le storie tutte insieme apposta in questo numero; per esempio (SPOILER) Paperi che si spennano (il solito, eccessivo, Martina), piante che vengono falciate a quintali, uccelli avvelenati, fucilate ai pappagalli, suicidi ipotizzati, paesi centro-americani che sono una gabbia di matti, selvaggi caricaturali, Topolino che bastona (per errore) Pippo, ed un poliziotto che randella il cattivo (FINE SPOILER).
Un numero che merita l'acquisto, sia per la qualità (specie le prime, ma Roberto Catalano è una sorpresa), che per ragioni di collezionismo (tutto il resto).