Per me le regole del mercato si basano sulla capacità di una azienda di far conoscere l'affidabilita del suo lavoro e dei suoi prodotti ai clienti, nella speranza di fidelizzarli.
Viviamo in una società globalizzata, se tu interrompi una collana come quella non perdi solo la fiducia di quei 70 collezionisti, ma potenzialmente anche di tutti quelli che loro conoscono e con cui parleranno..senza contare i forum e i social network del settore, dove si parlerà della cosa e l'argomento si diffonderà a macchia d'olio.
Già solo in questo forum ci sono tantissimi appassionati italiani che sono a conoscenza dei fatti.
Se pensi che al giorno d'oggi il problema siano solo quelle 70 persone, a mio parere ti sbagli.
Sì, se parliamo in potenziale allora io posso chiedere a Obama di venire a cena a casa mia perché conosco uno che una volta è andato in America in vacanza. Rimani sul concreto e ridimensiona quel potenziale.
Chiaro che un editore deve cercare di fidelizzare i lettori, ma se i lettori non sono interessati cosa dovrebbe fidelizzare.
E' stato il primo approccio dell'editore ad un nuovo tipo fumetto (quello Disney) proponendo fumetti di un certo tipo.
La risposta non è calda, sintomo che per il suo pubblico di usualmente 300 persone quel prodotto non è interessante perché magari ne ha acquistati molti fuori dal suo pubblico.
Significa che già alla base quel mondo, in quel formato non interessa al pubblico italiano e non basta alla sopravvivenza della collana. E la cosa non si limita ai 70, ma a quanto arriverà? a 80, 90? Comunque è limitato e non coinvolgerà i lettori già fedeli perché non erano interessati. L'editore non sarà più interessato a cercare di accontentare quel pubblico che probabilmente non è il suo e che non gli ha dato fiducia comprando i suoi prodotti e si concentrerà su ciò che già va.
Se per esempio io fossi interessato alle ristampe di Tex e queste funzionano non penserò che il materiale Disney l'hanno interrotto e quindi potrebbero interromperlo perché, magari mi interessava e ne sono dispiaciuto perché era interessato anche ai Disney, ma se Tex funziona non me ne preoccuperei tanto.
Ma molti sono solo interessati a Tex e si disinteresseranno del destino di Topolino e Paperino.
E se Tex funziona potrebbero pensare di pubblicare altri western o altre serie della Bonelli e quest potrebbero funzionare perché già vicine al suo pubblico già interessato a Tex.
E così la fidelizzazione di quei 70 non è importante, anche perché dato che l'approccio è totalmente fallito io no commetterò più lo stesso sbaglio e non pubblicherò più Disney.
I tantissimi appassionati sono per la maggior parte coloro che hanno acquistato i primi numeri e non hanno visto arrivare i seguiti o chi li ha recuperati troppo tardi. Su facebook non ho notato troppo vocio dietro a questo. Comunque siamo una minoranza per il mercato fumettistico italiano. Importante ma sempre una minoranza (altrimenti certe ristampe chiuderebbe e invece proliferano).
Oltre a dare colpe all'editore si faccia dei problemi chi, interessato fin dall'inizio, non ha acquistato per vedere come andava perché se la collana è stata interrotta è in parte anche a causa loro. Poi magari anziché 70 arrivavamo a 80 e cambiava poco