Rilette le storie da questo poderoso volumone
Ho riscoperto una serie che, onestamente, ricordavo solo a grandi linee, essendo passati anni da quando le lessi... e ho apprezzato.
Contatto con la Terra è un plot solido, funzionale e anche originale nel suo essere varare una saga spaziale... con una storia che si svolge prevalentemente in ambientazione urbana e terrestre.
La guarnigione segreta con le sue quattro parti può vantare una trama più articolata e appassionante... peccato che sia ripresa fin troppo da
Star Wars Episodio IV, perlomeno nei punti salienti dello sviluppo. Probabilmente un omaggio neanche troppo clandestino, ma che di certo inficia l'apprezzamento pieno e completo di questa avventura, pur scritta con la consueta maestria da
Giorgio Pezzin, che si diverte a intessere queste trame spaziali e a rendere Pippo un inconsueto eroe di spicco, riutilizzando l'escamotage visto nella
Saga della Spada di Ghiaccio, il cui autore,
Massimo De Vita, disegna con un tratto morbido ed elegante queste prime due storie. Non siamo ancora arrivati a quello che ritengo il suo apice stilistico, ma siamo in "dirittura d'arrivo" e si vedono già diverse belle cose
Sono meno positivo per quanto riguarda i disegni di
Il cristallo nero:
Sergio Asteriti non si presta molto per l'estetica fantascientifica della serie, e mi chiedo infatti come abbiano fatto in redazione, all'epoca, ad assegnarla a lui. Il tratto inficia IMHO abbastanza la lettura, per una trama che comunque anche di per sé è poca cosa.
Pezzin si riscatta però con
L'invasione dei replicanti, dalla trama d'azione, intrigante e capace di coinvolgere. Forse il punto più alto della serie, con i disegni di un
Giuseppe Dalla Santa davvero in parte, che si pone molto bene sulla scia di De Vita.
È un peccato che la serie si sia interrotta senza una vera e propria conclusione: non costituiva niente di originale nel panorama
disneyano, ma era formata da sceneggiature molto avventurose che confermavano Topolino e Pippo come due avventurieri credibili, storie che negli anni recenti si vedono sempre meno spesso.