Sono stata molto contenta di questa
Evergreen Edition perchè, purtroppo, non avevo letto quasi niente di Pezzin ed era una lacuna (una delle tante) che dovevo assolutamente colmare. Ne avevo sentito parlare benissimo e questo non ha fatto altro che aumentare la mia curiosità.
Non sarò quindi fra quelli che discutono la selezione, perchè appunto non potrei farlo, ma mi preme sottolineare una pecca del libretto (che ha già sottolineato Kim prima di me), cioè la mancanza di commenti dell'autore, anche se possiamo contare su un'ottima, come sempre, introduzione di Carlo Chendi.
Questi volumetti, alcuni più di altri, hanno avuto il pregio di avvicinarci agli autori e conoscerli un po' meglio. Ricordo, ad esempio, di essere rimasta colpita in particolare da quello di Marconi dove, oltre ai ricordi dello stesso autore, abbiamo potuto leggere anche una lettera della figlia o un commento della direttora Valentina de Poli, conoscendo quindi l'uomo, il papà e infine l'autore/redattore. Questa assenza, nel volume di Pezzin, si sente.
Ci troviamo di fronte a nove storie, sei di paperi e tre di topi. Inutile dire che la vena comica dell'artista emerge più facilmente nelle prime, dove ci scorrono sotto gli occhi delle vignette esilaranti.
Come si sottolinea in tutto il libro, le gag sono riuscite soprattutto grazie alla collaborazione tra Pezzin e Cavazzano perchè, se è vero che il primo è una fucina di idee, lo è anche e soprattutto che la loro realizzazione non poteva essere affidata in mani migliori di quelle di Cavazzano. E non parlo solo di immagini spettacolari come quelle degli iceberg volanti; parlo soprattutto delle espressioni dei personaggi in vignette esilaranti: come non citare il pover'uomo semi-svenuto che preferisce che la sua casa continui a bruciare piuttosto di pagare la salatissima bolletta dell'acqua nella prima storia? O la vignetta in
Paperoga e l'isola a motore in cui Paperone si rivolge ai nipoti definendoli
rimam...ehm più furbi? Possiamo non citare l'anestesia innovativa di
Zio Paperone e le rapine ecologiche o la disperazione di Paperone che piange a pieno becco in
Zio Paperone e il ricatto meteorologico ?
Ormai entrata in pieno clima comico pezziniano ero un po' scettica nell'affrontare le storie con protagonista Topolino perchè sapevo che, inevitabilmente, ci si sarebbe fatti più seri. Le storie però mi hanno stupita, sono molto belle, dei gialli in piena regola..e che gialli
Delle tre proposte mi sono piaciute di più
Topolino e l'evasione clinica (cavolo che metodo di evasione complesso ma perfettamente congegnato
) e
Topolino e il misterioso "organizzatore". Quest'ultima, in particolare, è stata bella per il colpo di scena finale, che non mi aspettavo assolutamente.
So che Pezzin non lavora più per Disney da un po' e non si può non dire che è un peccato..ma un vero peccato, perchè un autore così vulcanico saprebbe sicuramente offrirci ancora ottime storie, soprattutto in un momento in cui la qualità del Topolino non brilla particolarmente (salvo ovviamente delle eccezioni).
Detto questo per me, nonostante la pecca evidenziata all'inizio, questo volumetto merita il massimo dei voti, perchè le storie sono proprio belle
!!!