Come al solito qualcuno non ha capito il titolo del topic ed il chiarissimo post del Marchese; qui non si parla del futuro di Zio Paperone, di quello che era, che è, che dovrebbe essere. Di questo se ne è già discusso altrove più volte; qui si deve parlare solo dei nostri desideri e suggerimenti sui contenuti del n.200 della rivista, e di nient’altro; se poi dopo questo numero la rivista chiuderà, o cambierà volto, lo discuteremo se e quando accadrà (ok, chiamatemi pure “Custode dell’ortodossìa del forum”).
Ciò premesso, e premettendo anche che sarò lungo e prolisso (patti chiari amicizia lunga), ecco la mia opinione sull’argomento.
Avevo pensato inizialmente, datosi che questo numero dovrebbe essere una celebrazione delle uscite dalla 101 alla 199, che non sarebbe stata una cattiva idea farne una specie di “Best of…”; è vero che sarebbe stata una rivista tutta di ristampe, ma è vero anche che sarebbe stata una buona occasione per coloro (e ce ne sono molti anche in questo forum) che non acquistano la rivista per scoprire di cosa tratta a grandi linee. Così mi sono scaricato dall’INDUCKS gli indici dei numeri dal 101 all’ultimo disponibile ed ho iniziato a fare una scrematura numero per numero. E’ risultato subito chiaro, dopo una ventina di numeri, che la parte del leone la facevano Don Rosa e Carl Barks; poi sarebbero entrati in scena Branca, Rota, Vicar e gli altri artisti Egmont, ed infine sarebbe apparso anche Romano Scarpa.
Nel frattempo però sono andato a riprendermi il n.100, l’ho sfogliato, ed ho (ri)visto che, a parte le copertine, non c’erano ristampe di storie già apparse nei primi 99 numeri (anzi, si trattava di tutte storie inedite per l’Italia); ed ho ripreso in mano anche il numero 600 di WDCS (sono o no quello delle riviste straniere?), ovviamente anch’esso celebrativo, ed ho (ri)visto che conteneva (oltre alla prima apparizione negli USA dell’albero genealogico dei paperi di Don Rosa) le ristampe delle prime ten-pager di Carl Barks, Daan Jippes, Don Rosa e William Van Horn. A questo punto mi si è accesa la lampadina: forse sarebbe più interessante un numero 200 di ZP contenente le prime storie con protagonista Zio Paperone scritte e/o disegnate da grandi autori e/o disegnatori.
Ho buttato giù dunque una lista a casaccio, e dopo scremature e ricerche su INDUCKS ecco il parto della mia fantasia malata; innanzitutto ho lasciato volutamente fuori Barks, Rosa, Rota e Scarpa, anche se ad esempio Il Natale di Paperino sul monte Orso secondo INDUCKS non è stata più ristampata in Italia dal 1999, quindi nel 2006 saranno 7 anni dall’ultima ristampa italiana, e forse potrebbe anche starci in una compilation del genere; poi ho considerato un numero di 160 pagine (12 in più di quelle del n.100), lasciando ad ogni storia il proprio layout originale (3 oppure 4 strisce a pagina).
La precedenza va a tre storie inedite in Italia: una di William Van Horn, Floating Alone (9 pagine), una di Tony Strobl, The Art Of Relaxation (3), ed una di Miquel Pujol, Der Regengott von Uxmal (44, della serie Avventure dallo scrigno del tesoro di ZP, così ho fatto contento New_AMZ…). Viene poi una storia di Carlo Chendi che non vede più uscite in Italia dal 1959, Le miniere di re… Paperone (31), disegnata da Bottaro. Aggiungerei poi un ten-pager di Dick Moores, Paperino e lo struzzo dalle uova d’oro, assente in Italia dal 1964. Siamo arrivati a 97 pagine impegnate, ne mancano 63 da riempire; 4 di copertina, diciamo 30 tra copertine dei numeri tra 101 e 199, commenti e saluti vari, 5 di pubblicità, ne restano ancora 24. Quasi quasi ce lo metto davvero Natale sul monte Orso, sono 20… Ma ci sarebbe un’altra inedita da 16 di Gary Leach… Deciso: le pagine di pubblicità diventano 6 (più le due interne di copertina: penso che possano bastare ed avanzare) e ci metto ZP e il kiwi volante di Bordini e dei Barosso, 23 pagine, ultima ristampa 1990.
Ovvio che il delirio di cui sopra è una semplicissima proposta, basata su ricerche obiettive partenti da una scelta precisa (prima storia con ZP scritta da o disegnata da …) ma influenzata anche da gusti personali (leggasi: volontà di vedere storie che il sottoscritto non ha mai letto, esclusa solo quella di Van Horn che posseggo in inglese, così come quella accennata di Leach); per questo potrei ripetere questo esercizio di stile ad libitum (mi conservo il file di partenza, se a qualcuno interessasse…). Tuttavia un numero del genere credo che possa accontentare molti dei frequentatori di questo forum, e che possa oggettivamente essere un bel numero 200 di Zio Paperone.
Signori, sono esausto; ora tocca a voi.