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Almanacco Topolino 1966-1984

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Cornelius
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    Re: Almanacco Topolino
    Risposta #150: Giovedì 8 Ott 2015, 20:10:55
    ...rimango saldamente della vecchia guardia con la Storia e Gloria.
    Naturalmente rispetto il tuo punto di vista, Paperotto, però la contrapposizione fra la Saga di Don Rosa e Storia e Gloria di Martina/Scarpa/Carpi non mi convince appieno, nel senso che la prima parla esclusivamente della vita di zio Paperone, dalla sua infanzia in Scozia fino all'incontro con Paperino e nipoti, nel periodo 1867-1947.
    La seconda è un lungo racconto che attraversa secoli e millenni, dall'Antico Egitto fino al 'moderno' Klondike, illustrando un ampio ventaglio di antenati di personaggi non solo paperi ma anche topi (in senso lato). Il tutto raccontato e illustrato magnificamente ma con un unico neo: quello dell'ultimo episodio, appunto.

    Dico questo perché ho sempre amato molto la saga martiniana (letta per la prima volta 'in diretta' nel 1970, quando avevo 7 anni e cominciavo a collezionare monete) tanto da averla scelta come storia da commentare per Topolino Tremila, il nostro librone del Papersera dell'anno scorso. Ma anche in quella occasione, pur tessendo le lodi ai tre fantastici autori, ho sottolineato l'incongruenza dell'ultimo episodio.

    « Ultima modifica: Giovedì 8 Ott 2015, 20:14:16 da leo_63 »

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      Re: Almanacco Topolino
      Risposta #151: Giovedì 8 Ott 2015, 21:40:42
      Bene  Cornelius ,traendo una conclusione positiva da queste nostre visioni divergenti, possiamo dire che il punto di vista di questo topic dovrebbe  con cio risultare tendenzialmente imparziale :-)
      'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
      'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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      Cornelius
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        Re: Almanacco Topolino
        Risposta #152: Giovedì 8 Ott 2015, 21:51:40

        Esattamente! ;D
        Possiamo così riprendere il normale percorso con il prossimo trimestre invernale del 1979, con i primi numeri di un Almanacco graficamente rinnovato. ;)
        « Ultima modifica: Giovedì 8 Ott 2015, 21:51:52 da leo_63 »

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          Re: Almanacco Topolino 1966-1984
          Risposta #153: Mercoledì 9 Dic 2015, 22:17:33
          GENNAIO 1979 http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++265

          Per inaugurare la nuova veste grafica di almanacco Marco Rota propone una copertina dal soggetto molto simile alla sua 'prima' del gennaio 1974. La prima storia s'intitola Paperino il gemellaggio astrale ed è una divertentissima ed ottimamente disegnata vicenda che porta i nostri eroi in un lontano califfato ove incontreranno uno zio è un nipote simili a loro. Di seguito Pippo in una rock band con Orazio e Topesio. Ecco poi Paperino alle prese con un dinosauro da comporre nel museo, ancora coi nipoti al lunapark seguiti da un disperato zio Paperone alla ricerca di un prezioso dollaro. Articolo su varia segnaletica stradale da tutto il mondo, in particolare un cartellone tedesco gigantesco con un motociclista completamente nudo e sopra il proclama :  'va in moto anche in costume adamitico se vuoi ma per favore con il casco'. In una foto di questo articolo compare anche incidentalmente la bellissima Coupé Renault 15. Paperino di scena nuovamente per la favola della buonanotte coi nipotini e poi con Paperina nella casa delle bambole.
          Disavventure infernali al Sansone show mentre Asterix ci mostra le monete romane in regalo con Ergo Spalma della Plasmon,  per averle viste personalmente dico che sono veramente realizzate con cura e dettagli. E ancora e ancora e sempre Paperino alle prese con Cip e Ciop, un carillon e  un simpatico cane ed infine con Paperina e il suo corteggiatore del club dei dritti. Queste piacevolissime brevi di carattere quasi quotidiano rappresentano bene l'affetto autentico che Paperino e Paperina provano l'uno per l altra.
          Interessante per gli sportivi il successivo articolo in cui Nicolò Carosio narra la storia delle sue telecronache sportive. Assolutamente esilaranti compare Orso e compare Volpone che tentano di commerciare il miele. In chiusura un poliziesco di Topolino e sul retrocoperta un'affascinante pubblicità di Barbie superstar con gli accessori per le sue acconciature.


          FEBBRAIO 1979 http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++266

          Coinvolgente la prima storia 'Zio Paperone e gli incontri ravvicinati del gran Moghul' che con la consueta leggera ironia ci porta in un universo parallelo misterioso da scoprire con Paperone e Paperino. Ogni autore ha raggiunto la perfezione del suo stile, così Bottaro nella prima storia può divagare con un capriccio di personaggi tondi, ma è vero che la sfera è la forma perfetta ? Atmosfera onirica che 'prende' proprio bene trascinandoci nei suoi magici meandri, passando per la spaccatura di un grande albero. Orazio Topolino e soprattutto Pippo sono alle prese con una manta gigantesca, Paperino Quack da' consigli assennati a una ragazza che ha appena finito una storia d'amore. Irresistibili i Bassotti nella breve storia sui capricci del nonno, un contributo fondamentale - se ancora ce n'era bisogno - alla loro simpatia, queste storie brevi. I loro nipoti bassottini disputano invece gli zaini alle giovani marmotte.
          La ben conosciuta ditta Same di Milano ora propone anche un economico gioco elettronico assai semplice da attaccare alla tele, quello della Philips pubblicizzato poco oltre appare di maggior qualità ma la resa sullo schermo mi pare proprio uguale. Mah. Pubblicità concorso su Topolino 'occhio al numero' si segnala per il bellissimo disegno di Marco Rota con Paperino davanti a un edicola piena di Topolini e di ...ragazzini.
          Per chiudere l'entusiasmante 'Paperinik e la battaglia delle pizze' in cui il Papero mascherato è alle prese con Amelia,  Paperone naturalmente non può mancare ma il finale per Paperino stavolta sarà piacevole sorpresa, nel 1979 ogni divagazione è lecita e piacevole, prova ne sia che la storia ha avuto un remake.


          MARZO 1979 http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++267

          La prima storia è un consueto poliziesco di Topolino contro Gambadilegno che ripropone il personaggio di Zombi, una specie di animale domestico  - se così posso azzardarmi - di Eta Beta. Ergo Sprint ed Ergo Cappuccio Plasmon regalano inseriti nel tappo adesivi di jeans; in 'Paperino e il silenzio costoso' apprezzo oltremodo la circostanza, ricorrente ed irresistibile, del nostro eroe alle prese con una malmostosa cicciona - che Vicar sa esprimere alla perfezione.
          I robot imperversano ovunque, interessante quindi lo spettacolo in tema che gli alunni delle medie di Mantova hanno allestito con l'aiuto di insegnanti e gente di teatro. Ottimo il relativo articolo ampiamente illustrato tra le mura antiche.
          Nicola Pietrangeli pubblicizza racchette per bambini, i bassotti tentano inutilmente di sottrarre un amuleto a Gastone. Non solo in questi anni ogni autore ha perfezionato definitivamente il suo stile, ma pure i tratti più caratterizzati come questo di Jack Manning, che io adoro, appaiono avere un senso. Basta paragonarlo alla subito successiva 'Zio Paperone e i pasti compresi' che ci riporta al tratto ancora acerbo dell' anziano Frank Grundeen : in poche parole il tratto di Manning, a differenza del suo, seppur a volte eccessivo appare avere già assimilato la forma papero-grafica ideale. Diventa quindi un 'divertissement' raffinato poggiando, a differenza dell'altro, su una solida base di stile consolidato. Proseguono le brevi di coppia Paperino-Paperina, quasi proprio ad illustrare le loro vicende ordinarie un giorno dopo l'altro : 'Paperina e il trucco del cappello'. Stupendo gioco dei personaggi nascosti che ci mostra recenti foto di personaggi mitici: Dalida, Mina, Carla Gravina, Jean Sorel, Juliette Greco ed altri. Alcuni di loro oggi sono purtroppo ingiustamente dimenticati.
          Continua imperversare Topesio in questi suoi anni di gloria, eccolo nella scommessa 'del bidone'; per chiudere alla grande ecco infine 'Zio Paperone e la contesa sci..operata' : tra i due contendenti nella gara per i migliori realizzatori di sci (chi mai saranno ?) rischia di avere la meglio un certo Toni Bass, chi mai sarà ?. Le risposte sono fin troppo ovvie. Per la cronaca, Ingmont Skermark ha i calli e non potrà correre.
          'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
          'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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            Re: Almanacco Topolino 1966-1984
            Risposta #154: Giovedì 21 Apr 2016, 15:39:07

            APRILE 1979



            https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++268

            Guido Scala, col suo tratto squadrato, apre e chiude un albo pieno di storie danesi che, a seconda dei mesi, si alternano alle americane per i mercati esteri (che sono comunque sempre meno).
            Pezzin firma una storia di Paperinik non inclusa nella serie AppGrade (come altre uscite nell'Almanacco) dove il super eroe resta inizialmente invischiato in una lotta fra miliardari per una coppa da dare a chi, fra loro, avrà subito meno furti in un anno. Strano a dirsi, anche in questo caso Paperone sembra prevalere su Rockerduck (nonostante i Bassotti) ma quest'ultimo, per vincere, li assolda per un ultimo furto ai danni di Scrooge. Paperinik rifiuta l'offerta dello zione di fargli da guardiano notturno (lui difende solo i poveri) ma resta vittima di un tranello orchestrato da Paperone in cui, per salvarlo da un falso manigoldo che sembrava volerlo rapire, viene fotografato in modo totale da sembrare ciò che non voleva essere: il suo guardiano notturno. La vendetta di Paperinik in questo caso è prima televisiva (informando i telespettatori del tranello mossogli) e poi 'ottica' (con un trucco che rende vuota la stanza del denaro - facendo credere ai colleghi che Paperone sia stato derubato, perdendo così l'ambita coppa - quando invece il super eroe aveva semplicemente steso un telo rigido come pavimento sopra il denaro).

            Jerry Siegel firma la storia di chiusura "QQQ e l'elefante rosa" (meno ambigua e turbativa del solito) in cui i nipotini, invaghitisi dello strano pachiderma abbandonato, fanno di tutto ospitarlo in casa senza che lo zio se ne accorga. Il loro intento è pressoché impossibile, tanto che una notte, dopo aver 'allargato' una porta e sfondato degli scalini (insospettendo Paperino), l'enorme quadrupede sfonda il pavimento della soffitta piombando proprio sopra Donald e il suo letto. Lo zio decide così di abbandonare nuovamente l'animale davanti a uno zoo ma se ne pente quando sente dalla radio la notizia che lo strano animale è ricercato da un facoltoso maragià che darà 10.000 dollari a chi glielo riporterà (era il 'cucciolo' del figlioletto). Tornato a casa Paperino scopre che l'elefante lo ha preceduto grazie ai nipotini che lo avevano seguito e riportato in casa: la reazione che si immaginano da parte dello zio è totalmente diversa dalla reale in quanto, avvertito il maragià, Donald si vede pagare in contanti l'ingente somma: contento lui (soprattutto per questo) ma contenti anche QQQ che vedono il loro amico felice per aver ritrovato i suoi padroni.

            Tra le danesi 'di mezzo' troviamo Vicar, impegnato in uno scambio di auto fra Paperone e Paperino, il duo Antoni Gil-Bao/Anne-Marie Dester in tre storie con Maga Magò (che trasforma un nuovo quartiere da vendere a immagine e somiglianza della sua baracca - per la disperazione degli architetti), Nonna Papera (impegnata con Giq e Gas e altri topini affamati) e Archimede (che ha l'idea di creare un maxi Edi, alto come lui e inizialmente utile per svariati lavori: alla fine diventerà un semplice lampadario - per la gioia del 'piccolo' Edi che soffriva di gelosia). Fra le danesi ci sono anche le matite di Luciano Gatto, in una storia di 'mercatini delle pulci' finiti disastrosamente se organizzati da Paperino.
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            Il mitico cronista Nicolò Carosio firma un reportage sull'Hockey su pista con foto di gioco in bn.
            Le pagine dei Giochi sono disseminate in tutto l'Almanacco: troviamo un foto-quiz con diversi personaggi in cui si deve indovinare o semplicemente chi sono o, appurato ciò, qualcosa circa la loro vita: fra questi Gustavo Thoeni, Abramo Lincoln, Richard Nixon e Adolf Hitler.
            Due pagine con foto a colori di oggetti che al risveglio mattutino si preferisce avere subito a portata di mano: stampe geofrafiche, foto del tuo ragazzo, gioielli, telefono, libri, lampada, orologio... "in questo test una nuova luce sulla tua personalità".
            Nicola Pietrangeli pubblicizza le racchette da tennis della Toys.
            Il racconto del mese è 'Il vagabondo dello spazio' di Gabriella Damianivich.
            Un complicato ricamo per pasqua con una tabella di tredici colori per bambine molto pazienti.
            Il grande Isidoro e Sansone Show hanno due pagine a testa per le loro barzellette.
            Interessante reportage a colori sui Piloti del Fuoco: per spegnere incendi di vaste proporzioni la Francia è all'avanguardia con una base dotata di dodici aerei 'cisterna'.
            In quarta di copertina il 1°Gran Premio Slot Formula 1: competizione nazionale su piste elettriche libera a tutti i ragazzi da 8 a 17 anni (marzo-dicembre 1979). Chiedi al tuo negoziante regolamento e cartolina di partecipazione.


            MAGGIO 1979



            https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++269

            Guido Martina apre e chiude l'albo di maggio: nella storia iniziale, illustrata da Gatti, introduce una giovane vagabonda dal frasario molto colorito e divertente che Paperone, con apparente altruismo, vuole che sia ospite di Paperino per almeno un giornata: quella dell'altruismo, appunto, indetta dalle Dame di Paperopoli, al cui vincitore verranno consegnati una medaglia d'oro e un premio di 100 dollari: lo zione si prenderà la prima e il nipote il secondo. Paperone si dimostra molto cinico nella sua volontà di vittoria parlando a Paperino ("ieri hai ospitato altruisticamente una randagia che io ho altruisticamente raccattato sull'autostrada") ma i due si vedranno soffiare il premio proprio dalla ragazza, per una serie di situazioni venutesi a creare in cui, per i vicini di quartiere, Ginger (che ha un caratterino niente male) sembra essere vittima di prepotenze da parte di Paperino. Cosa non vera sebbene i due paperi abbiano comunque giocato con la sua situazione di indigenza per ottenere ciò che poi è stato giustamente assegnato alla sfortunata ragazza.

            La storia di chiusura, illustrata da Scala, vede Eta Beta con i suoi animaletti: il cagnolino Flip e il gatto Zombi Baturzo, qui nell'ultima delle sue sei apparizioni fra Topolino e Almanacco. Essi aiutano Topolino e Pippo a sventare un colpo d Gamba che, narcotizzando l'acqua pubblica di Topolinia, aveva procurato un generale sonno a tutta la popolazione. Basettoni, refrattario ai primi sospetti di Topolino, gli consiglia di non occuparsi più di cose che non lo riguardano.

            Fra le danesi e le americane d'esportazione, ritroviamo Vicar in una storia in cui l'ingenuità dei paperi su un finto viaggio nel tempo organizzato loro dai Bassotti rasenta l'incredibile (scafati come dovrebbero essere da tante esperienze simili, oltretutto), Tony Strobl in una difficile operazione delle GM QQQ (trasformare la vasca da bagno dello zio in una barca a motore) e poi Bambi con tutto il suo mondo di amici animali.
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            Asterix e Obelix fanno la pubblicità alla crema cioccolata Ergo Spalma (in quel periodo 'rivale' della Nutella) con una breve storia a fumetti di otto vignette in cui, alla fine, invogliano ancor più i lettori promettendogli le monete del loro tesoro.
            Segue un reportage fotografico (bn) sul campionato di balle (di cotone) che si tiene in Arizona.
            Quattro pagine di schizzi e figure su come disegnare Topolino, con alcuni consigli: evitare le guance troppo gonfie - no ai piedi nudi se proprio non è necessario: sembrerebbe troppo umano! (preferibile usare le pantofole) - schizzare i denti solo se necessario - evitare le prospettive anomale (tipo testa dall'alto) - si alla coda verso l'alto, no alla coda che tocca terra ...
            Il racconto del mese si intitola 'Avventura di una pelliccia' ed è scritto da Anna Maria Dell'Acqua.
            Servizio fotografico a colori con lungo testo di Carosio sul tamburello, gioco di antica origine praticato nel 1500 in Italia come palla a scanno: lo scanno era un attrezzo tutto di legno. Oggi è praticato soprattutto nelle zone rurali del Nord, lontano dalle grandi città.
            La rubrica dell'Oroscopo (Vedo, prevedo, stravedo) è su due pagine colorate in azzurro con Amelia vestita da indovina tzigana.
            Bevendo l'acqua della sorgente Cintoia (in Toscana), stranamente su cartoni tipo latte, si possono avere come regalo delle magliette verdi con il nome della sorgente.
            In quarta di copertina troneggia con forti colori Shogun: cos'è? E' la trrrrrottola spaziale della Mattel!


            GIUGNO 1979



            Questo numero di giugno vede tutte storie americane per i mercati esteri disegnati da autori diversi sotto il comune nome dell'argentino Jaime Diaz Studio di cui si parla (in male e in bene) anche in un nostro topic di otto anni fa:

            https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1228041280

            L'apertura vede però gli unici autori italiani presenti: Martina e Chierchini presentano una storia di Paperinik che, pur essendo ancora dei '70, già vede tutte le demenziali situazioni che caratterizzeranno i soggetti del decennio successivo riguardanti l'eroe mascherato che proprio nel 1979 compie dieci anni (certo non nel migliore dei modi). 'Il Diabolico Disinformatore' vede Rockerduck che, nella brama di diventare governatore, cerca di eliminare il rivale alla carica Paperone con un escamotage telefonico ipnotico creato da Archimede, vittima lui stesso della sua invenzione per mano di uno scatenato RK (punito da PK, ovviamente).

            Ed Nofziger firma diversi soggetti due dei quali ambientati in universi agresti dove troviamo Bambi e Tippete, Compare Orso e Compar Volpone.
            Paperino vorrebbe risollevare le sorti di un Caffè dello zio che incassa poco: pur scoprendo il motivo dei cattivi affari (un cliente che tutti i giorni prende un tè e fa prove di canto e gorgheggi facendo allontanare gli altri clienti) viene comunque rimosso a fare il bucato alle banconote del Deposito più sporche.
            Se nella storia italiana PdP e RK rivaleggiano per diventare governatori (di un Calisota ancora non nominato) ecco che a Topolinia Pippo e Orazio si scontrano con Gamba e Donnola (un suo compare forse mai più riapparso) in una maratona per diventare sindaci per un solo giorno (sufficiente però a Pietro per depredare le casse comunali). Ser Lock, vittima di una lettera dal profumo ipnotico, provoca l'arresto di un treno proprio nella stazione dove i  due mittenti vogliono fare una rapina. Una volta eseguita, il Topolino inglese residente a Londra riesce a dirottare la Freccia di Glasgow in un binario morto, risolvendo la situazione.
            Si chiude fra elefanti marini e pelligatti (più bravi dei pellicani a tuffarsi nelle profondità marine per trasportare un peso due volte superiore al suo) dove Topolino e Pippo sventano un diabolico piano di Pietro e di un ex stimato ornitologo i quali vogliono sfruttare le capacità degli uccelli marini che, per costruirsi un nido, non fanno altro che pescare dai fondali pietre non comuni e molto preziose (ricominciando il lavoro ogni volta da capo quando vedono che le loro pietre spariscono regolarmente).
            ______________________________________________________________________________

            Elisa Penna scrive 'Il Mercato dei Sogni', ambientata nei deserti pietrosi del Marocco.
            Prendendo spunto dal film Grease, si parla del rock'n'roll (come ballo), con i passi giusti da fare e foto di due ragazzini provetti ballerini in sette diverse mosse.
            Partecipando al concorso 'Chi l'indovina è bravo' si può vincere una macchina per fare il gelato.
            Le Emme Edizioni stampano il Vacanzario, manuale-diario che insegna come costruire una casa di vetro, cogliere i fiori in fondo al mare, togliere le pulci ai cani, costruire una zattera, fare i pop corn...
            Fra le diverse pagine dei Giochi sparpagliate nell'albo, Pippo presenta quindici bandiere da abbinare a quindici diversi stati.
            Nicolò Carosio ci parla della pallavolo, 'uno sport pieno di stile e di fascino', in due pagine con foto in bn.
            Barbie Eleganza chiude in bellezza questo numero in quarta di copertina. 
            « Ultima modifica: Lunedì 25 Apr 2016, 17:24:22 da leo_63 »

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              Re: Almanacco Topolino
              Risposta #155: Venerdì 6 Mag 2016, 11:32:30

              SETTEMBRE 1978
              http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++261

              In apertura la magnifica 'Zio Paperone e la fuga del bilione', con uno strepitoso Cavazzano che rende tanto bene nel formato di Almanacco perchè i suoi disegni ci balzano ancora più efficacemente nell'occhio ! Paperino è un bravo ragioniere ma un intrigo misterioso lo aspetta; imperdibile zio Paperone in una gaffe con un supposto finto barbuto, con i nipotini alle prese con tre bullacci francesi ed in giro per il mondo nel tentativo di risolvere il rompicapo. Storia iper divertente e con un saggio messaggio finale, che come sempre perviene chiaro e netto ma senza saccenza, nel magico fluire del piacevole intrattenimento coi paperi.
              Del racconto 'La salamandra d'oro' della Penna mi sfagiola il disegno di Montalban  di una ragazza disinvoltamente colta a raccogliersi i capelli in ginocchio tra fotografie: l'atmosfera di libertà, emancipazione e spontaneità è un must di questo decennio. Marionette in armatura per pubblicizzare KitKat, Cip e Ciop, Pippo che fa disastri al museo, risposte ai lettori riguardo gli animali in Qui Paperino Quack. Tra i fotoquiz il giocatore della Juventus Romeo Benetti ed i Bee Gees, mentre Nonna Papera rincorre con la scopa l'orso Onofrio che ha rubato il tamburo dei nipotini. Moderna ed in stile americano l'auto dei poliziotti che compare a metà storia.
              Esilaranti foto di una corsa matta che in Bretagna si fa su letti di ferro a rotelle; una bella veduta di Bolzano nel cruciverba; Super Pippo sonnambulo ed ancora l'Alto Adige per l'articolo su Walter Oberhofer che qui soccorre e recupera rapaci feriti. Sempre precisissime ed esaurienti le risposte sportive di Nicolo' Carosio ed in chiusura un convincente Gatti disegna una bella parodia dell' 'Elisir d'amore' : Paperino e l'elisir miracoloso. Deliziosi Paperino e Paperina in costume, ottimo anche il dottor Dulcamara ricalcato sul mitico Pico de Paperis. Pubblicità Polistil in retrocoperta analoga a quella del numero precedente, da rilevare il fatto che in un' ottica di parità dei sessi i giochi elencati sono quasi tutti unisex, ed in ogni caso sono gli stessi della scorsa versione maschile anche per questa versione al femminile.


              Il tuo commento positivo sulla storia di Siegel mi ha convinto a comprare il Picsou Magazine di questo mese che la contiene (in realtà avevo bisogno di una scusa per convincermi a prenderlo che non fosse "voglio riempirmi gli occhi del Cavazzano anni '70", che comunque è già di suo ragionevole). Quindi grazie del tempo speso a scrivere queste mini recensioni.

              Visto che mi trovo spesso di fronte a storie dell'almanacco (causa formato, sono quelle più ristampate da queste parti), vorrei chiedere una cosa.
              Secondo voi le storie che apparivano sull'almanacco degli anni 70 erano in linea con la media qualitativa della produzione del decennio, o ivi ci finivano scarti non considerati buoni per il topo? Parlo delle storie sceneggiate da italiani, ovviamente.

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              Cornelius
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                Re: Almanacco Topolino
                Risposta #156: Venerdì 6 Mag 2016, 14:24:39
                Secondo voi le storie che apparivano sull'almanacco degli anni 70 erano in linea con la media qualitativa della produzione del decennio, o ivi ci finivano scarti non considerati buoni per il topo? Parlo delle storie sceneggiate da italiani, ovviamente.
                Molte delle storie italiane pubblicate nell'Almanacco sono in realtà delle sceneggiature fatte da autori italiani su soggetti americani per l'estero (il famoso Overseas Program). A volte erano delle rielaborazioni, delle riscritture fatte da autori italiani (Scarpa, in special modo) quando la sceneggiatura era americana e non convinceva: ciò non toglie che, alla fine, venissero fuori storie interessanti e divertenti.

                Non credo, in ogni caso, che le storie italiane uscite nell'Almanacco siano 'inferiori' a quelle del Topo: se sono meno famose dipende, secondo me, da due fattori:
                1) le loro 4 strisce per pagina hanno impedito ristampe numerose, come per le storie del libretto;
                2) i lettori di Topolino erano sicuramente superiori a quelli dell'Almanacco: se il settimanale arrivava a vendite che sfioravano il milione di copie, il mensile mi pare che si attestasse sui 200/300 mila lettori. 

                Forse l'autore che nell'Almanacco ha dato il meglio di se, con sue storie originali, è stato Marco Rota: tre titoli su tutti: 'Paperino pendolare', il 'Deposito oceanico' e 'McPaperin'.
                « Ultima modifica: Venerdì 6 Mag 2016, 14:28:29 da leo_63 »

                  Re: Almanacco Topolino 1966-1984
                  Risposta #157: Venerdì 6 Mag 2016, 14:52:43
                  Ora che ci penso, sarebbe interessante vedere gli autori italiani di oggi alle prese con le quattro strisce (per quanto molti abbiano dato ampio sfogo sugli spillati).

                  Marco Rota sospetto preferisse essere pubblicato sull'almanacco per essere accostato maggiormente allo stile americano. Interpretazione verosimile la mia?  :-?

                  Divertente comunque questa "Zio Paperone e la fuga del bilione". Il Paperone di Siegel non lo conoscevo, mi piace, è un po' pazzo e tendente alla depressione come spesso quello di Barks.  ;D
                  « Ultima modifica: Venerdì 6 Mag 2016, 14:53:33 da Monkey_Feyerabend »

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                    Re: Almanacco Topolino 1966-1984
                    Risposta #158: Venerdì 6 Mag 2016, 16:32:40
                    Marco Rota sospetto preferisse essere pubblicato sull'almanacco per essere accostato maggiormente allo stile americano. Interpretazione verosimile la mia?  :-?
                    Potrebbe anche essere; sicuramente nell'Almanacco i disegnatori avevano più spazio per le loro matite (soprattutto in vignette lunghe, a mezza pagina o, più raramente, a pagina intera) mentre gli autori, sia che riscrivessero soggetti americani, sia che ne creassero di propri, immagino avessero una libertà creativa maggiore che nel Topo: l'Almanacco era, per certi versi, un albo 'alternativo' al classico libretto.

                      Re: Almanacco Topolino 1966-1984
                      Risposta #159: Venerdì 6 Mag 2016, 17:03:29
                      Divertente comunque questa "Zio Paperone e la fuga del bilione". Il Paperone di Siegel non lo conoscevo, mi piace, è un po' pazzo e tendente alla depressione come spesso quello di Barks.  ;D

                      Oddio, nella seconda metà fa decisamente calare le braccia in più punti questa storia. Però qua e là ha i suoi momenti.

                      Se hai l'albo a portata di mano, giusto una curiosità Cornelius: che armi hanno in mano i tre teppisti francesi nella tavola 11? Dei coltelli? La posa delle mani lascia intendere che le armi sono state cancellate. Non credo siano armi da fuoco, visto che alla fine appaiono tranquillamente i bassotti con delle pistole.
                      « Ultima modifica: Sabato 7 Mag 2016, 14:02:30 da Monkey_Feyerabend »

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                        Re: Almanacco Topolino 1966-1984
                        Risposta #160: Venerdì 6 Mag 2016, 21:07:12
                        Se hai l'albo a portata di mano, giusto una curiosità Cornelius: che armi hanno in mano i tre teppisti francesi nella tavola 11? Dei coltelli? La posa delle mani lascia intendere che le armi sono state cancellate. Non credo siano armi da fuoco, visto che alla fine appaiono tranquillamente i bassotti con delle pistole.
                        Non ci crederai ma anche nella versione originale del 1978 i tre francesi hanno le dita tese a mo' di pistola, senza che la impugnino veramente. Probabile che già nei tardi '70 una sorta di proto politically correctness fosse in atto: in questo caso si giunse ad un compromesso 'infantile': fare come i bambini che giocano con le dita pollice e indice per far finta di impugnare una pistola: l'effetto c'è anche senza l'arma proibita.

                          Re: Almanacco Topolino 1966-1984
                          Risposta #161: Sabato 7 Mag 2016, 10:42:26
                          Ah quindi era così dall'inizio.  :-?
                           Grazie della segnalazione.


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                            Re: Almanacco Topolino 1966-1984
                            Risposta #162: Mercoledì 6 Lug 2016, 20:48:42
                            Sono felice che Monkey si sia incuriosito e sia andato a leggersi una di queste storie, spero l’abbia gradita come l’ho gradita io.
                            A proposito del diverso livello qualitativo delle storie, data la loro numerosità è difficile dire se quelle di Almanacco siano le peggiori, perché è in fondo una questione statistica - potendone contare di più Topolino per il solo fatto che ne pubblicava quasi cinque volte di più ( vista la cadenza settimanale). Una questione statistica dunque troppo difficilmente quantificabile.
                            Quello che posso dire con certezza è che molte storie di Almanacco sono eccellenti : basti pensare che la mitica prima avventura con Reginella è qui apparsa in prima pubblicazione.

                            LUGLIO 1979
                            https://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++271

                            In apertura Topolino e Pippo con un coccodrillo disibernato, la scocciante serietà poliziesca del protagonista è finalmente un po’ accantonata a vantaggio dell’avventura. Di seguito Paperino affranto perché non può andare in vacanza, soluzione un viaggio nello spazio sulla navicella di Archimede, ma dove finirà con i nipotini ? Lo sforzo dell’inventore non sarà infine apprezzato !
                            Bambi e Tippete conoscono un pipistrello e si imbattono in una troupe cinematografica, mentre da Torino la Scuola Radio Elettra propone i suoi corsi di specializzazione per corrispondenza.
                            Furba la risposta di Qui Paperino Quack alla piccola lettrice i cui genitori non vogliono un animaletto in casa : lei stessa regali a loro una gabbietta pratica da tenere in casa con due canarini. Potrebbero rifiutare ? Più avanti Paperino è geloso di Archimede a cui viene dedicata una statua nel parco, eccolo quindi con storte e alambicchi prepararsi al … pasticcio finale. Asterix ed Obelix reclamizzano Ergo Spalma della Plasmon  ridicolizzando sempre i legionari romani; non so a voi ma a me per questo motivo questi fumetti francesi – peraltro belli - scocciano un pochino. Va bene che ai vicini d’oltralpe può scottare di essere stati conquistati dai Romani in quei lontani giorni, ma essi stessi si sono comportati ugualmente con le loro colonie.
                            Ancora Pippo con un cucciolone, Amelia che ci presenta l’oroscopo con la nota rubrica Vedo Prevedo Stravedo, un’originale maglietta dedicata all’acqua realizzata da una casa produttrice di acque minerali. Ezechiele sempre esilarante nei suoi tentativi infruttuosi di acchiappare Timmi e Tommi; rubrica fotografica per imparare l’ Hustle, ballato da John Travolta nei suoi recenti successi cinematografici, compreso il recentissimo ‘Grease’, ed il più tradizionale Valzer.
                            Personaggi memorabili, di cui si chiedono alcuni dettagli, in Chi L’indovina E’ Bravo : il tennista John McEnroe, la premier inglese Margaret Thatcher, il regista Michael Cimino. Articolo sulla pallanuoto ed il Sansone Show da spanciarsi : vedendo con che acquolina e avidità Sansone divora i suoi biscotti per cani, la sua padroncina con un’amichetta decide di farli assaggiare con un semplice trucco al fratellino.
                            Ed eccoci al piatto forte finale, un Perego che negli ultimi anni di attività non manca di affascinarci col suo disegno così adatto alle situazioni più misteriose e inquietanti dell’animo (ricordo tra l’altro i molti prologhi dei Classici con l’espediente del sogno, ‘I tre nipotini e il mistero del salvadanaio’, ‘Zio Paperone e la claustromania’, ‘Zio Paperone e il globo avverso’, ‘Zio Paperone e lo sviluppo paperografico’, ‘Paperino e la fabbrica dei sogni’….). La storia si intitola ‘Zio Paperone e la sentenza tibetana’ : l’inizio mostra Zio Paperone già presso il cuore dell’azione, una circostanza curiosa ed innovativa possibile dopo la lunga esperienza col personaggio, efficacemente sperimentata già alcuni anni prima ad esempio in ‘Zio Paperone e il ritmo di Tegucciaccià’. Mostri nella nebbia, un monastero abbandonato ed un monaco non visto assorto nella sua meditazione preannunciano tragedie per il papero miliardario; trucchi razionali del rivale Rockerduck possono spiegare tutto oppure no ? Buona tensione ed un finale con più capovogimenti inaspettati in grande stile papero. Pubblicità nelle pagine finali della recente serie di giochi estivi TG Sebino e del Videomicrocopio Max.

                            AGOSTO 1979
                             https://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++272

                            La prima storia ‘Topolino e la Chioma di Berenice’ anche in questo caso dedica poche pagine al ruolo del detective perfettino ed invece si sofferma su Minni, Clarabella e sulla riccona derubata, la signora Nut, una pretenziosa e sventata cicciona dalle riuscite fattezze maialesche. Il finale non è il tripudio del bravo ispettore Topolino ma un invito presso la signora Nut per dare ai salvatori della sua preziosa collana, la ‘Chioma di Berenice’ , un segno tangibile della sua riconoscenza: bellissima la resa della sua tirchieria mascherata da un raffinato cerimoniale, ed ancor più bella la risposta finale di Clarabella tramite spassosissime ‘vie di fatto’. Il finale è rispecchiato dal bellissimo duetto con controsorpresa tra la Nut e Trudy, accomunate dalla notevole mole, nell’abile furto iniziale.
                            Ezechiele Lupo è reso ancora più inquieto dal vento caldo, soluzione ? Un bel drink in casa dei porcellini. Articolo sul golf con illustrazioni del campo di Pevero in Sardegna, Super Pippo contro il dottor Vertigo e un Paperino insuperabile con la compagna a Luna Park. Paperina insiste per ascoltare le predizioni di una chiromante , una ‘befana’ secondo Paperino che lo manda in bestia allorchè vede avverarsi, una per una, tutte le sue nefaste profezie. Altra novità TG Sebino il gioco della tinta per bambole Magicolor.
                            Continuano i corsi di ballo fotoillustrati con lo Shake e il tango.
                            Per finire un piacevole Giancarlo Gatti ci illustra le vicende di Paperino papero selvaggio per caso, in una singolare avventura che lo vede contrapposto alle piume delle sue piume, avremmo mai pensato che avrebbe condannato a morte Zio Paperone, Paperina e i nipotini ? E pensare che Il tutto inizia da un commovente impeto di rabbia del nostro amatissimo Paperino, costretto ad esibirsi in un baraccone alla vista di Paperina. Una storia che rivela una grande sensibilità. Due pagine finali dedicate allo zoologo statunitense Leon Smith che studia il comportamento della carpa, notiamo anche qui l’attenzione delle pubblicazioni disneyane agli animali reali, oltre che a quelli dei fumetti e delle barzellette del cane Sansone e del gatto Isidoro.

                            SETTEMBRE 1979
                            https://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++273

                            Ci avviciniamo a grandi passi verso la fine del decennio : sappiamo di avere attraversato un periodo d’oro che fornirà l’ispirazione anche per gli anni ottanta, evidentemente in un calando di cui si avvertono i primi sintomi. Pertanto se alcune storie già cominciano ad essere annacquate altre sfruttano appieno sia a livello stilistico che di contenuto la straordinaria esperienza degli ultimi due decenni, giungendo ad un optimum secondo me in seguito non più riscontrabile. E’ il caso della prima storia di questo almanacco (appena anticipata dalla reclame del telescopio Same Govj !) ‘Zio Paperone e l’arca deposito’, in cui si concentrano in una trama molto avvincente parecchie intelligenti ed avvincenti ispirazioni reali. Si comincia con la profezia di sventura del santone orientale Sakripant, che riflette sulle guerre e la crudeltà nel mondo. Avverte che si prepara perciò un nuovo diluvio universale ed ecco l’appiglio – da una parte per realizzare un deposito-arca ( o per meglio dire, proprio un’ arca-deposito come da titolo, basta guardare e lo capirete), sfruttando quindi le precedenti esperienze di forme strane di questo ormai smitizzato irrinunciabile oggettone – dall’altra parte  per rifarsi al recente filone catastrofico declinato alla maniera papera. Il tutto con un’ idea ulteriore ed importante, che prefigura l’uscita dal filone stesso, dal momento che questo cataclisma …
                            Ci penseranno Rockerduck ed un ottimo doppiogioco bassottesco ad assicurare uno svolgimento esplosivo. C’e’ anche l’emiro Petrolheini, il cui nome evoca immediatamente l’integralista islamico Khomeini che recentemente aveva preso il potere in Iran. Tempi felici, questo stesso anno 1979 in cui la giornalista Oriana Fallaci non aveva avuto timore di mostrarsi a capo scoperto davanti all’ Ayatollah, a differenza della nostra ministra odierna, in pericoloso spregio di tanti decenni di lotte e conquiste femministe.
                            I disegni di Carpi, mi ripeto ma è inevitabile, evidenziano la perfezione già raggiunta da qualche anno dai Maestri, ognuno con la sua apprezzata peculiarità ma nella comune elegante proporzione e stilizzazione papero-ideale.
                            Pubblicità biro Grinta Sfera della Gillette, nuova versione realizzata più economicamente. Di seguito Topolino e il tesoro dei due gorghi, rispunta il gioco della fusione dei soldatini mentre Ergo Spalma ora regala uno jo jo. Divertente Paperina che come sempre vuol far svagare Nonna Papera, senza riuscirci, con la complicità, nientemeno, che del critico d’arte Calvin Van Der Bik. Super Pippo è invece alle prese con un nuovo re del crimine che sfrutta la personalità magnetica del nostro eroe.
                            Lo sapevate che ogni zona del nostro cranio rivela caratteristiche individuali specifiche ? Vi sono ben 43 zone che un chiaro grafico aiuta ad individuare, secondo la frenologia, più una zona risulta rilevata al tatto – il cosiddetto ‘bernoccolo’ – più secondo questa scienza ne sono accentuate le caratteristiche.
                            Paperino deve consegnare una busta d’urgenza per conto di zio Paperone, la TG Sebino presenta un’ennesima novità col sistema di costruzione Quanti, Topolino e Pippo sono in imbarazzo nel dover recuperare un biglietto-premio finito nella borsa di una donnetta impressionabile. Per la serie dei corsi di ballo è di scena il Charleston e Nicolò Carosio presenta i campioni di Formula Tre – vera scuola di pilotaggio per l’agognata Formula Uno. Nuovo cinevisore a forma di casco ed in chiusura del fasciolo ‘Zio Paperone e la sindrome da sabbia’ in cui apprendiamo che suo nonno Pepito era stato braccato dal famoso Jesse Bassotto e la sua banda. Altro cinevisore in terza di copertina, è l’elegante Telemax P8

                            -----------------------------
                            Mentre i paperi si sollazzano beati in questi ultimi anni di grande fervore inventivo, Topolino ancora non è riuscito nelle storie lunghe ad uscire dal suo stereotipo noioso di perfetto detective. Tuttavia come ho cercato di mostrare in 'Topolino e la Chioma di Berenice' e 'Topolino e il servizievole disibernato' questo ruolo mostra perlomeno segni di stanchezza lasciando spazio al volto più simpatico tipico delle storie brevi.
                            'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                            'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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                              Re: Almanacco Topolino 1966-1984
                              Risposta #163: Mercoledì 21 Set 2016, 12:52:24

                              OTTOBRE 1979



                              https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++274

                              Paperino festeggia i dieci anni di Paperinik volendolo... eliminare! In realtà nella storia gli anni trascorsi dalla comparsa del diabolico vendicatore sono solo due, per evitare incongruenze con l'età dei nipotini (giusto decenni o poco più) che ricordano quando videro per la prima volta il loro eroe. Bruno Concina descrive la crisi di Donald geloso che tutte le paperopolesi (Paperina compresa + una Clarabella spesso in trasferta in questo ultimo trimestre dei '70) stravedano per il suo alter ego e non per lui. Decide così di andare da Archimede consegnandogli tutti i congegni della 313 e suoi. A questo punto l'inventore pensa di prendere il suo posto come super eroe, subentrando nel cuore dei cittadini mentre per Paperino il problema non si è risolto ma si è addirittra aggravato. Però Archimede, che già di suo, durante il giorno, sforna invenzioni a più non posso, non regge il ritmo e lo stress anche di esplorazioni notturne e decide di porre fine alla breve carriera di... Paparottok (così Paperone lo chiama vedendolo in azione dal suo Deposito). La cosa migliore di questa storia sono le tavole di Chierchini.

                              Jerry Siegel non da il meglio di se nella sconclusionata storia finale illustrata da Del Conte: un Paperone eccessivamente fissato nel voler aumentare il patrimonio (ha mandato un suo agente stranamente ridanciano per 5 anni in giro per il mondo in cerca di idee) nuota nella sua vasca da bagno in cerca di ispirazione, riallacciandosi graficamente alla vasca dissipatrice di scarpiana memoria di dieci anni prima. L'elmetto dorato che troverà in un'isola lontana (abitata da geni della lampada e fantasmi vari) gli porterà sfortuna invece che ricchezza (come il suo agente gli aveva assicurato). Se all'inizio tutte le sue energie erano per innalzare l'asticella della sala del denaro, adesso lo sono per riguadagnarlo da zero (con la preoccupazione della sua segretaria, una Miss Paperett di nome ma non di fatto).

                              Nelle brevi tutte americane troviamo tavole di Manuel Gonzales e personaggi animali quali Lillo e Bambi e altri antropomorfi come GM, Super Pippo, Spennacchiotto, Ser Lock e Gilberto.
                              ___________________________________________________________________________

                              Con 7.900 lire impari a suonare la chitarra grazie al metodo rapido U.S. School.
                              L'omino con la barba' ha creato tutta una serie di nuovi giochi da costruire: con trapani elettrici a pila o trasformatore.
                              Oroscopo: Amelia, da dentro una casa a fungo, vede, prevede e stravede.
                              I Fantastici Giochi Mondadori presentano una scatola chiamata Galassia dove astronavi sfrecciano nello spazio e atterrano su altri pianeti, in un anno 3000 dove non ci saranno più guerre ma amichevoli e leali gare spaziali.
                              Nicolò Carosio ci parla di motonautica introducendo una classe di fuoribordo promozionale con scafi 'a tre punti' alimentati con motori da mezzo litro. Foto in bn e a colori.
                              'La torre sul mare' è un racconto di Anna Maria Dall'Acqua.
                              L'elicottero giallo di Big Jim chiude questo albo in quarta di copertina.


                              NOVEMBRE 1979



                              https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++275

                              Massimo De Vita scrive l'Anatema del Faraone, storia d'apertura dove Topolino e Pippo hanno a che fare con una serie di archeologi accomunati dalla stessa sventura: perdere i loro folti capelli rossi (che stranamente sono colorati biondi o castani) per via di una maledizione del faraone Tetankamon la cui scoperta della tomba avvenuta cinquant'anni prima ha attirato l'attenzione di tutti i topoliniani tra i quali il professor Zapotec.

                              Bruno Concina chiude l'albo con una storia piuttosto confusa e con poco senso: troviamo una certa Ariella, gallinacea di cui Archimede sembra innamorato, amica di Paperina e Clarabella (ennesima trasferta paperopolese per una mucca che in questo periodo fa la pendolare) le quali la convincono (o costringono) a sfidare l'inventore sul suo stesso campo, volendo togliere (almeno nel quartiere) una certa predominanza maschile nelle invenzioni (femminismo disneyano anni 70 alle sue ultime battute).

                              Le brevi dagli Usa vedono le GM alle prese coi Bassottini, Pippo coinvolto dall'energia della zia Betta (che in altre occasioni è chiamata Tessy), Paperina e le nipotine bersagliate da telefonate di protesta da parte di cittadini (fra i quali Orazio e Clarabella) indignati per dei cattivi suggerimenti dati da Daisy a Paperino che in città sta combinando guai.
                              _______________________________________________________________________________

                              In seconda di copertina tante Superidee per i lettori:
                              rivoltella giocattolo, micromacchina fotografica, cinepresa super8, proiettore super, binocolo super, radiotelefoni professionali...
                              Il racconto del mese è di Fiorella Cerusi: Gli Uomini di Gomma.
                              Supercast sono delle scatole per fare in gesso ciò che vuoi (anche statuine da colorare o una scacchiera cinese)
                              Asterix e Obelix presentano Ergo Sprint (l'energia al buon sapore di cioccolato) e Ergo Cappuccio (l'energia al buon gusto di caffè).
                              Tutti i tuoi eroi preferiti (li cambi quando vuoi: Silvestro, Heidi, Atlas Ufo Robot, Speedy Gonzales...) anche quando la Tv è spenta: con cinevisore sonore spaziale super8.
                              Secondo volume della Storia d'Italia a Fumetti sceneggiata da Enzo Biagi: dopo i successi del primo volume (85000 copie vendute), il secondo si estende su tre secoli, dai viaggi di Colombo alla Rivoluzione Francese.
                              Nicolò Carosio ci parla del Ciclocross, una specialità considerata, a torto, un parente povero del grande ciclismo (come da sottotitolo). Foto in bn e a colori.


                              DICEMBRE 1979



                              https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++276

                              Martina torna a scrivere per l'Almanacco e lo fa con una storia di ordinaria quotidianità fra Paperino e i nipotini: la frusta e il battipanni per redarguirli e le mazze chiodate dello zione roteate nel finale contraddistinguono ancora alcune tavole ma gli anni del politically correct sono alle porte (l'anno successivo il mega direttore dei periodici Disney Mario Gentilini, in forza da oltre trent'anni, sara sostituito da Gaudenzio Capelli). I disegni belli e squadrati di Chierchini illustrano al meglio (come da tradizione venticinquennale) le 'ruvidezze' del professore.

                              Jerry Siegel illustrato da Pier Lorenzo De Vita: potrebbe essere la 'prima volta' insieme di due storici autori. Un circo con un artista un po' 'irregolare' fa da sfondo a questo poliziesco con Topolino, Pippo e Basttoni.

                              Il piano psicologico ordito da Paperino per ottenere un aumento di stipendio dallo zio non da i frutti sperati: l'averlo coperto di regali ed attenzioni non lo ha affatto ammorbidito ma, al contrario, irrigidito. In effetti, il vedere il nipote così generoso lo ha convinto che non abbia problemi di denaro e, dunque, il suo stipendio sarà addirittura tagliato. Interessante soggetto americano di Greg Crosby.

                              Due storie dei boschi e delle foreste (con Bambi, Tippete, Compare Orso, Comare Volpe - come veniva chiamato l'attuale Compar Volpone) chiudono questo numero natalizio.
                              ____________________________________________________________________

                              Racconto natalizio di Liselotte Feder illustrato da Giancarlo Gatti: 'Una cesta piena di boxer'
                              La casetta di Pan d'Anice per le Feste di Natale è davvero esteticamente e golosamente attraente. Su una base cartonata a forma di casa si posano diversi strati di pan d'anice e cioccolato. Bellissima, da foto (che magari posterò).
                              Asterix e Obelix tornano a reclamizzare la crema cioccolata Ergo Spalma. Sicuramente una rivale della Nutella negli anni 70.
                              L'abbonamento all'Almanacco da uno sconto del 20% su 12 numeri: 5760 lire invece che 7200.
                              Il Grande Isidoro ha una pagina di barze a colori mentre il Sansone Show ne ha due ma in bn.
                              Nicolo Carosio ci parla del trial con foto in bn.
                              Personaggi snodati di Superman, Batman, Uomo Ragno e i Fantastici 4: sono i Supereroi della Herbert alti 20 e 35 cm!
                              « Ultima modifica: Sabato 24 Set 2016, 12:48:18 da leo_63 »

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                              Paperotto il mozzo
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                                Re: Almanacco Topolino 1966-1984
                                Risposta #164: Giovedì 6 Ott 2016, 22:12:44
                                Eccoci dunque al termine anche dell'anno fatidico che chiude i tanto amati anni settanta. Cornelius ha accennato giustamente al cambio di rotta imminente e coincidente con la successione alla direzione di Gaudenzio Capelli.
                                Ha parlato anche delle ultime espressioni rudi della tradizione venticinquennale di Guido Martina, viste come un altro simbolo del passato che sta per chiudersi. Eppure fino all'ultimo questo autore ci riserva sorprese.

                                Osservo ogni volta come la sua aspra crudezza degli anni cinquanta nel decennio successivo si stempera e diviene un pungolo piacevole senza il carattere mortificante e - persino - triste dei primi anni. Ora tuttavia nella storia considerata ‘Paperino e la forza di rottura’ https://coa.inducks.org/story.php?c=I+AT++276-A Paperino è di un’asprezza estrema coi nipotini, oltre a truffarli e rimpinzarsi di manicaretti alla faccia loro, addirittura ne colpisce uno con un fuscello facendogli esclamare ‘ahi’. Questo comportamento non è però certamente lo stesso dei crudeli anni cinquanta, non a caso emerge, dopo quindici anni di gradevole equilibrio, in situazioni particolari : ove si spinge volutamente l’acceleratore sulla scorrettezza e crudeltà di Paperino. La si massimizza, per rendere emblematica la sua punizione finale, che vede comunella di nipotini e zio Paperone, con mazza chiodata !, giustamente coalizzati contro di lui. Il fuscello e la truffa sono funzionali pertanto a rendere giusta la vendetta dei nipotini, dell’azione corporale inoltre è presente un solo breve momento. Negli anni cinquanta la crudeltà era invece pervasa e del tutto gratuita, quasi compiaciuta di se stessa, qualcosa che esisteva come dato di fatto e basta, quindi amareggiava il lettore. I personaggi, in definitiva, erano amari perché acerbi e non ancora maturati.
                                La stessa situazione di ‘Paperino e la forza di rottura’ la ritroviamo in ‘Paperino e il monomotore defraudato’  https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1129-C, sempre di Martina-Chierchini, qui addirittura le ignobili truffe di Paperino ai danni dei nipotini sono punite con una fatica inenarrabile inflittagli da zio Paperone, e quantificata nei soliti anni-luce di lavori forzati, perciò col gusto dell’eccesso e con esso dell’ironia che rende tutto gradevole !

                                Un paio di anni dopo, ormai nel 1981, Martina firmerà ancora una storia basata similmente sulla giusta punizione delle ignobili bassezze di Paperino nei confronti dei nipotini : ‘Qui Quo Qua e la giornata dell’ecologia’ https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1312-B
                                Notiamo infine come il lato più crudelmente triste dello stile martiniano anni cinquanta fosse il trattamento bestiale che Paperone infliggeva al nipote : nei casi commentati sopra in realtà il torto sta – all’opposto - con tutta evidenza dalla parte di Paperino, concordando lo zione coi nipotini. Dunque dopo questi venticinque anni in alcuni casi si rende anche plausibile e giusto invertire del tutto le parti zio-nipote, raggiungendo sempre più, meglio ed – oserei dire – definitivamente, un pacificante equilibrio di forze zio-nipote. Forze ancora vere, vivide, veraci.
                                Volendo invece riprendere i termini antichi della crudeltà ingiusta di zio Paperone verso i nipoti, trasfigurata totalmente nei termini corretti e moderni anni settanta, invito a leggere la magnifica ‘Zio Paperone e la campagna elettorale’ https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1218-AP , dove – in modi del tutto analoghi a ‘Paperino e la forza di rottura’ e ‘Paperino e il monomotore defraudato’- le ignobili scorrettezze di zio Paperone sono amplificate, comicizzate e volutamente massimizzate per accentuare vieppiù lo schiaffo finale che ben si beccherà alla fine.

                                Scrivendo un respiro di serenità mi pervade, stupendo e magico in quanto perviene dalla punizione di ‘crudelta’ e ‘bassezze’ che  mostrano la loro efficacia proprio in quanto tali, percepibili oltre la comicità che fa da consueta - ed irrinunciabile, necessaria - cornice,  perché il messaggio di EQUITA’ sia efficace e non, come sarà di li a poco, solo un inefficace ed insipido buonismo.
                                Nei confronti del passato remoto infine, l’ ovvia INIQUITA’ dell’insano squilibrio di forze ricco-povero, a ben vedere, che sgomenta leggendo le prime storie di Martina, si è trasformata in questi anni nel suo opposto EQUITA’, appunto. Non a caso gli anni settanta sono quelli che vedono le lotte sindacali giungere ai loro democratici traguardi ( e vogliamo aggiungere diritti delle donne, diritto di famiglia, aborto, divorzio …?, troppa carne al fuoco, basti qui avervi accennato !)

                                La parabola di Martina può dirsi dunque ben arrivata al suo optimum. Sempre  sottolineo, sempre ribadisco: molto, ma molto lontano dalla durezza nuda e cruda dei primi anni.
                                « Ultima modifica: Giovedì 6 Ott 2016, 22:17:14 da dr.Strano »
                                'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                                'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

                                 

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