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Almanacco Topolino 1966-1984

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Paper_Butler
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PolliceSu
    Re: Almanacco Topolino
    Risposta #75: Venerdì 25 Gen 2013, 13:39:29
    Vi ringrazio per aver postato queste magnifiche copertine! Ho comprato per tanto tempo "Almanacco Topolino" (in verità un po' più avanti nel tempo, negli anni Ottanta), ma poi ne avevo recuperato qualcuno più vecchio. È vero, la testata ha avuto sicuramente un impatto minore rispetto a "Topolino" libretto, ma merita senz'altro di essere ricordata.

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    danuota
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      Re: Almanacco Topolino
      Risposta #76: Venerdì 25 Gen 2013, 15:01:13
      Non solo ricordata  ma direi pure recuperata!! :)
      Ci sono infatti un sacco di storie molto belle soprattutto negli albi anni 60 ma pure successivi...
      « Ultima modifica: Venerdì 25 Gen 2013, 15:02:26 da danuota »

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      MarioCX
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        Re: Almanacco Topolino
        Risposta #77: Domenica 3 Feb 2013, 17:54:39

        Bè, erano storie diverse, in parte su soggetto dello Studio Program americano, rielaborate e illustrate dai migliori autori italiani. Poi c'erano le americane vere e proprie (Strobl, Hubbard, Murry) in genere più brevi e che costituivano la parte centrale dell'albo.
        Quando le leggevo da piccolo mi incuriosivano, oltre che per le vignette più ampie (erano diversi anche i baloons, più irregolari), anche per le trame alternative e gli incontri di personaggi che sul Topo rimanevano fra loro lontani (Super Pippo e i Bassotti, QQQ e Magò - disegnata da Scarpa e Carpi  per l'Almanacco e mai, credo, per il Topo).
        Sicuramente hanno avuto un impatto più leggero sul pubblico italiano rispetto a quelle del libretto: con atmosfere e situazioni che si allontanavano da quelle delle storie classiche italiane del Topo, tanto che gli eredi dell'Almanacco (dai vari Mega fino all'attuale Disney Comix) si sono specializzati nella pubblicazione di sole storie straniere (americane e brasiliane prima, egmontiane poi).

        Però ricordo anche delle storie con le stesse coppie di autori del topo (tipo Cimino-Bordini per capirci) però meno a fuoco.
        Quasi fossero "scarti" o prove geberali per storie apparse in seguito sul tipo in forma più compiuta.
        ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

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        Cornelius
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          Re: Almanacco Topolino
          Risposta #78: Lunedì 4 Feb 2013, 17:30:16
          Però ricordo anche delle storie con le stesse coppie di autori del topo (tipo Cimino-Bordini per capirci) però meno a fuoco.
          Quasi fossero "scarti" o prove geberali per storie apparse in seguito sul tipo in forma più compiuta.

          Infatti le storie 'italiane' erano in parte su soggetto dello Studio Program e in parte scritte (oltre che disegnate) dai migliori autori italiani, gli stessi che collaboravano anche col libretto.
          Non erano certo 'scarti', piuttosto soggetti che avevano spazi più ampi per svilupparsi visto che le tavole dell'Almanacco contenevano otto vignette e non sei come nel libretto. E quindi poteva capitare che un soggetto simile ad uno pubblicato sul Topo venisse sviluppato in maniera più articolata anche se non ricordo esattamente dei casi specifici.
          « Ultima modifica: Lunedì 4 Feb 2013, 17:31:02 da leo_63 »

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          Paperotto il mozzo
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            Re: Almanacco Topolino
            Risposta #79: Giovedì 7 Feb 2013, 08:25:20
            Mi sbaglio o mi pare di ricordare che le storie sull'Almanacco erano mediamente meno buone di quelle su Topolino?
            Voglio dire, il Cimino più classico sta su Topolino così come il miglior Scarpa..

            In proposito devo dire che avevo avuto in passato la stessa impressione, della quale tuttavia non ho più avuto conferma nel corso dell’attuale lettura sistematica degli albi. Infatti pensandoci bene questa ingannevole sensazione la attribuisco ragionevolmente :
            -      al fatto che il rapporto quantitativo tra il disegno e il testo è, per via del formato, notevolmente spostato a favore del primo rispetto a Topolino. Ciò, se da una parte ci da vignette di maggior respiro, possibilità ed efficacia espressiva, dall’ altra fa apparire il testo maggiormente diluito: di qui l’illusione di un minor contenuto;
            -      al fatto che non vi sono (a parte impropriamente dette) storie in più puntate, né saghe o similari che per loro natura possono raggiungere ottimi risultati. In ogni caso si è cercato intelligentemente di ovviarvi con pregevolissime storie di oltre quaranta pagine che, rapportate al maggior numero di vignette per pagina, risultano lunghe quasi quanto una tradizionale storia di due puntate su Topolino.
            In effetti sarebbe stato illogico pubblicare fumetti a puntate su un albo mensile spesso di acquisto saltuario; la bellezza di Almanacco sta in altro, nel suo quid particolare, la grandezza delle vignette che permette effetti eccezionali sconosciuti a Topolino. Spesso mi imbatto in disegni oversize che meriterebbero di essere incorniciati, e ciò vale proprio per gli autori italiani che qui potevano azzardare, come su altre pubblicazioni non Disney di formato simile, il loro disegno in freschissime e nuove storie di prima pubblicazione.

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            P.s. W la CX !!!!!!!!!!!!!!!!!

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            Cornelius
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              Re: Almanacco Topolino
              Risposta #80: Lunedì 11 Feb 2013, 22:59:23

              Questi nel link sono Almanacchi degli anni 60 elegantemente rilegati.
              Mi chiedo se queste raccolte siano state fatte da un privato o dalla Mondadori dell'epoca: non ricordo di averle mai viste nelle mostre mercato.

              http://www.ebay.it/itm/Lotto-Almanacco-Topolino-dagli-anni-60-/150994044931?pt=Fumetti_Occidentali&hash=item2327f24803

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              hendrik
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                Re: Almanacco Topolino
                Risposta #81: Martedì 12 Feb 2013, 10:43:28
                Tutte le raccolte che si vedono in giro sono fatte da privati.
                A parte il "Libro di Topolino", ma tanto quello non lo si vede mai in giro.

                PS. collezionisticamente non valgono nulla.
                « Ultima modifica: Martedì 12 Feb 2013, 10:44:07 da hendrik »
                ... non ferma a Verkuragon!

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                  Re: Almanacco Topolino
                  Risposta #82: Martedì 12 Feb 2013, 10:51:55
                  Penso che se fossero stati disponibili copertine o raccoglitori li vedremmo reclamizzati sugli albi. A metà anni ottanta ricordo all'edicola raccolte di circa quattro numeri di una manciata d'anni prima.
                  Queste rilegature sono tra l'altro molto diverse tra loro, probabilmente si tratta di iniziative individuali. Per l'acquisto spesso rappresentano un affare perchè gli albi contenuti sono irrimediabilmente - per forza di cose - intaccati e tagliati sui bordi.
                  Ciò almeno mi ha permesso di acquistare raccolte di Quattroruote anni settanta ad un prezzo abbordabile. Anche la copertina di queste è iniziativa individuale, si ispira vagamente alle copertine originali dell'Editoriale Domus. Nel caso di Rakam di quel periodo, essendo spillati stanno in raccoglitori: belli, praticissimi e non rovinosi per la rivista.
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                    Re: Almanacco Topolino
                    Risposta #83: Martedì 12 Feb 2013, 13:25:02

                    Volevo chiedere a Paperotto e fdl come procedere:
                    Paperotto mi sembra abbastanza impegnato nel Premio Papersera e, se vuole, posso interessarmi io al primo trimestre del 1972, seguito magari da fdl che dovrebbe avere tutti i numeri di quell'anno.


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                      Re: Almanacco Topolino
                      Risposta #84: Martedì 12 Feb 2013, 13:36:21
                      Per me va benissimo.

                      A proposito del premio Papersera ho mandato ad Honkiton quanto ho realizzato dal 1969 al 1975. Chiedo alla redazione se possono andare oppure c'e' da correggere in qualche modo il tiro. In tal modo mi regolo anche x gli anni che mi rimangono.
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                        Re: Almanacco Topolino
                        Risposta #85: Venerdì 15 Feb 2013, 17:14:32

                        GENNAIO 1972



                        http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++181

                        Apre Scarpa: Rockerduck diventa re di Panzania (dove Paperone possiede alcune aziende) non sapendo che il regno è infestato da un drago uscito dal suo secolare letago. Kandelor (questo il suo nome) si dimostrerà meno violento di quel che sembra grazie alla sua voracità per le candele di cui è ghiotto, diventando un'attrazione turistica per bambini facendo contenti (e arricchendo) i due miliardari.
                        Fra le brevi Usa Topolino prova la sua nuove 'pulce della sabbia' ma ha problemi con un camion di trasporti internazionali: in una strada di montagna appare un cartello con la scritta 'Topolinia 55 km - Paperopoli 25 km'.
                        Archimede è doppiamente protagonista con l'intercettatore di pensiero e la formula della paura.
                        Le GM raggiungono il rifugio della aquile calve capitanate da un Gran Mogol poco simpatico e surclassate nella liberazione di Paperone, rimasto imprigionato in una gabbia per aquile, dalle Giovani Esploratrici (che smacco!).
                        Paperino guida un bolide seminagrane mentre Mickey ha qualche problema con il compleanno di Minni. Super Pippo salva la giungla d'asfalto dagli attacchi di quella verde.
                        Chiude Perego con le 'Delizie del Mare' dove Paperino, felice di essersi liberato dei nipotini (spediti in fattoria), parte per una gita organizzata che promette bene (sulla carta) ma si rivela catastrofica in loco (soprattutto per la costante presenza di una 'gentile' dama con tanto di pargoli).

                        L'Oleificio f.lli Belloli presenta Narciso Story, fumetto sui generis pubblicitario.
                        Uno splendido Sean Connery interpreta per la sesta volta (in 10 anni) James Bond in cui la protagonista principale sembra essere Clarissa, una bellissima gatta persiana bianca con collare di diamanti!
                        La Marciagiro della Brianza (46 km x 1301 partecipanti) è capitanata da Pippo! Scrooge pubblicizza i suoi Paperon Dollar$ che si trovano nelle bubble gum della Elah (si vincono ciclomotori, tv e si diventa Consiglieri della Banca di Paperopoli).
                        Il cartonato Disney x abbonati è 'Le Follie di Eta Beta' dove, oltre alle storie più importanti con il personaggio del futuro, c'è un bellissimo reportage su DisneyWorld, il nuovo parco sorto in Florida.
                        Il Club di Topolino regala ai nuovi soci due tris di quadretti, la tombola disneyana, il calendario perpetuo e carte da lettera (fra le altre cose).
                        Tra i tanti mondi mancava proprio MONDO PAPERO il nuovo Classico di Walt Disney (256 pagine 350 lire): è in edicola.


                        FEBBRAIO 1972



                        http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++182

                        L'albo 182 contiene un doppio Scarpa e un doppio Chendi e poi Bottaro, Al Hubbard, Strobl e Barks!
                        Storie italiane alternate in modo diverso con quelle americane, senza la classica suddivisione che conosciamo.
                        Ne 'I Pirati dell'Aria' abbiamo una Paperina hostess, uno Scrooge travestito da papera capellona e campione del salto a zampe legate, il ritorno di Zantaf coi suoi robotpaperi elettroaddomesticati.
                        Cippotto è uno scoiattolino barksiano simile a Cip e Ciop che da il suo da fare a Paperino che pensa di sostituirlo con un cucciolo di alligatore (errore!).
                        Pippo ha un terzo desiderio mentre negli splendidi Aristogatti di Hubbard Romeo deve districare delle baruffe fraterne.
                        Rebuffi illustra gli alieni del pianeta Verdolino mentre Mickey è coinvolto dai nipotini nel gioco del contafagioli in barattolo.
                        Nell'Energia fulminea' Paperino è vittima dei Bassotti rapitori (che vogliono che gli procuri i soldi del riscatto) e dei riccastri rapiti (ZP e RK lo minacciano di non toccare un cent del loro patrimonio): un fulmine lo salverà.
                        Nel 'Ghiaccio che non fonde' è Paperino ad esser stato rapito da un gruppo di eschimesi che vogliono in cambio 100 tv mentre ZP e RK, in cerca del famoso economico ghiaccio, si rivelano diversamente generosi nei confronti di Donald e nipotini: il più avaro (di 100 scozzesi ritenuti tirchi persino dai loro connazionali - parole di RK) è naturalmente Scrooge (spilorcio elevato alla settima potenza - parole di QQQ)

                        'La Pistola nascosta' è il racconto di Massimo Marconi con illustrazioni di Lazarod. Giuseppe Cavallero è il nuovo funambolo del motocross.
                        Rassegna di articoli di successo della ditta Solaroli, sparsi per tutto l'Almanacco:
                        Cinebralsonor 3 è l'unico proiettore sonoro nel mondo del giocattolo. Bellissimo assortimento di giochi in scatola Willeb mentre i modelli speciali Siku (camioncini, gru e auto) sono le miniature meglio rifinite in zincofusione. Variobau è la perfetta casa prefabbricata mentre Addipresto è una calcolatrice che addiziona e consente moltiplicazioni e divisioni; Alba è la miglior macchina da scrivere del mondo e i motoscafi e battelli elettrici Carolina e Riviera solcano le acque dolci del Mississippi e salate della Florida!.


                        MARZO 1972



                        http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/AT++183

                        I migliori autori americani (Strobl, Falberg, Bradbury) e i migliori italiani (Scarpa, Bottaro, Cavazzano, Chendi) nel n. 183 che ha una simpatica copertina di Perego.
                        Nella 'Caccia al Puka', nonostante la contrarietà di Paperone, i nipotini decidono di seguire Rockerduck nell'isola Hula Hula a cercare il rarissimo uccello. Scrooge li segue scoprendo che il Puka non è poi così raro.
                        Fra le brevi dagli States troviamo Lilly e il Vagabondo con il loro piccolo Lillo; Pippo in due storie si occupa di ginnastica artistica e viene in possesso di un portafortuna pericoloso; Archi ha tre nuovi aiutanti: Danny, Joe e Mack, per un acchiappamosche svantaggioso; Paperone coinvolge Paperoga e Paperino nella sua dieta alimentare e Minni va a lezione per diventare 007.
                        Nell'Alligatore d'Oro i tre Bassotti organizzano una falsa conferenza dove si dividono in presentatore, pubblico ed esimio scienziato per gabbare Paperone raccontandogli una storiella aurea amazzonica. Fattolo partire ne approfittano per sventrare il Deposito ma l'organizzata rete delle GM panamericane li bloccherà al momento giusto.
                        Nel Vascello Fantasma un frettoloso RK cede i suoi terreni paludosi a PdP che sa essere pregni di petrolio ma, travestitosi da Paperino, si confonde firmando il contratto a suo nome: il nipote ne approfitterà, addolcendo un pò la sconfitta di un ghignante RK.
                        Nella 'Stanchezza da Soldi' ZP e RK (ancora loro!) vanno in Oriente alla ricerca di monete rare ma vera protagonista è la Numero Uno che, lasciata forzatamente dentro una fontana, una volta essiccata, si scoprirà nel suo fondo un autentico tesoro.

                        Se il cielo entra in casa tua... è pieno di Politoys AZ, aereoplanini da guerra (Phantom F4, Mirage 4A, Mig 21C, Starfighter F104...).
                        Jolly Drill è il modernissimo traforo elettrico (trapano) per costruire e modellare instancabilmente, silenzioso e sicuro.
                        Il Re Rosso è un racconto di Salvator Gotta (che su Topolino 'risponde a...') con notevoli illustrazioni di Claudio Mazzoli.
                        Archimede suona il piano all'interno di un gioco a punti che ci svelerà se siamo donatori (non di sangue, solo nel senso di generosi) in gamba.
                        Paperoga spiega ai giovani lettori come costruire una bella tenda a catene policrome da appendere nella loro cameretta.
                        Intervista a Dodie Dawn, bimba americana lentiginosa protagonista di una sitcom americana (suo padre è interpretato da Fred MacMurray).
                        In retrocopertina bella pubblicità del fucile giocattolo Jefferson di Winchester, carabina a ripetizione 13 colpi, espulsione automatica dei colpi esplosi, caricatore inserito nell'apposito alloggiamento, perfetta riproduzione nei dettagli del fucile originale. Lo imbraccia un vecchio capo indiano.
                        « Ultima modifica: Sabato 16 Feb 2013, 00:26:56 da leo_63 »

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                        Paperotto il mozzo
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                          Re: Almanacco Topolino
                          Risposta #86: Martedì 19 Feb 2013, 13:09:24
                          Sempre alla ricerca degli imprendibili motivi di riuscita di queste storie indimenticabili spendo una parola su ‘ Zio Paperone e il drago Kandelor’ (Gennaio 1972).
                          Sin dall’inizio la storia sembra costellata di curiose inversioni : si inizia con una delle esilaranti massime di zio Paperone illustrate alle pareti ‘chi trova un tesoro trova un amico’; poi è la volta di Monsieur Marcel ‘il re dei sarti’ o…’il sarto dei re’?. E continuando sul tema inversioni entriamo nel vivo con l’immagine allo specchio di Rockerduck che commenta quanto egli nella scena dice: preludio inconscio alla tradizionale rivalità tra lui e Paperone che sfocia all’inverso, con la massima naturalezza, seguendo vivacemente gli eventi, in una collaborazione ammirevole – pur naturalmente costellata da costanti e saporitissimi alterchi !  E  per finire l’inversione chiave nel comportamento del drago che è il fattore risolutore dell’intreccio.
                          Una cosa che mi piace sempre molto: l’ apprezzabile volontà di Paperone di aiutare il rivale nel momento della minaccia esterna (su invito dei nipotini). Ancora da notare il tipo di avventura esclusivamente con zione e paperini senza alcuna apparizione di Paperino (una variante, fors’anche tipica dell’Almanacco, molto riuscita in quanto tale, CHE NULLA TOGLIE al grandissimo Principe dei paperi). Il giusto assortimento di attività economiche di proprietà di zio Paperone nel reame – pur nell’esiguità del numero (tre) : centrale del latte, mobilificio, cereria; ognuna con un quid funzionale alla trama. Un antico cavaliere. Un disegno stupendo che valorizza la positività che promana in ogni vignetta dai personaggi.

                          A great show, we miss it
                          (…ma possiamo ritrovarlo aprendo uno di questi impagabili volumetti)

                          'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                          'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

                          *

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                            Re: Almanacco Topolino
                            Risposta #87: Giovedì 21 Feb 2013, 13:13:34

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                              Re: Almanacco Topolino
                              Risposta #88: Giovedì 28 Feb 2013, 09:15:44
                              Come si è notato altre volte, su Almanacco spesso si ha l’impressione che alcune storie  rappresentino – se non proprio il proseguimento – la continuazione di un discorso, come se gli  autori volessero esplorare ulteriormente l’idea. Prendiamo, nell’ultimo trimestre commentato con la  consueta passione da Cornelius,‘Zio Paperone e la caccia al Puka’ (Marzo 1972) in rapporto  all'immediatamente precedente 'Zio Paperone e il drago Kandelor'(Gennaio 1972), di cui ho  diffusamente parlato sopra. Ritorna innanzitutto la completa mancanza di Paperino (qui brevemente  giustificata all'inizio) e la collaborazione con Rockerduck, che pur partendo dalla rivalità si era  poi rivelata così proficua nella storia precedente, arriva al punto che costui organizza - convinto dai nipotini - una sorpresa di compleanno per lo zione. Nell'avventura che ne segue, molto buona ma forse meno efficace del drago Kandelor, egli pare quasi occupare in alcuni momenti il posto di Paperino. Non fraintendetemi, rimane il suo carattere e tutti i battibecchi con il vecchio avarastro, però si esplora questo lato positivo del personaggio che già si dimostra (41 anni fa) straordinariamente ricco, variegato e pieno di novità. Tra l'altro cominciando con la consueta opposizione dell'inizio del 'drago Kandelor' e qui finendo si assiste persino al naturale e condivisibile evolversi e mutare del rapporto. Naturalmente alla prima occasione Rocker tornerà l'irriducibile e irresistibile nemico, ma la natura umana certe volte è mutevole e quella papera ... di conseguenza !
                              Allo stesso modo l'assenza di Paperino NON TOGLIE NULLA alla grandezza del Principe dei paperi, ma dimostra l'ennesima volta che la ricchezza del loro carattere permette ad ognuno di interpretare con efficacia storie ottime pur in assenza di personaggi basilari. Quasi una sfida riuscita, nell'ottica di un autore.
                              E Rockerduck si rivela sempre una fonte inesauribile di provocazioni che solleticano ogni volta nuove reazioni caratteriali in Paperone.

                              Impossibile non pensare in proposito all'opposta univocità dell'universo topolinesco, molto più stereotipato. Una noia mortale, al confronto.
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                                Re: Almanacco Topolino
                                Risposta #89: Domenica 28 Apr 2013, 15:45:43
                                Mi credevate disperso e invece no, eccomi qua! Dunque, appropinquiamoci  dunque all'analisi di questo trimestre.

                                Aprile 1972

                                 
                                L'albo che 41 anni fa debuttava nelle edicole è praticamente tutto "'mmerigano" con otto storie codificate con la S di Studio Disney, e due provenienti dai Comic Book della Dell/Gladstone. Ad aprire compare però la sublime matita di Romano Scarpa ripassato da Cavazzano, che in tandem illustrano un breve giallo in cui vedremo Topolino e Pippo scontrarsi con nientepopodimeno che i Vichinghi. Vichinghi?! Ne siamo proprio sicuri? A seguire una ten-page disegnata da Carlos Hedgard Herrero, l'autore brasileiro si occupa invece dell'ennesima scommessa Paperino-Paperone che questa volta dovranno riuscire a racimolare 1000 dollari partendo con solo uno. Iniziano le brevissime, si parte con Jack Bradbury che invece si adopera a disegnare un'avventura marittima di Pippo, che se la dovrà vedere con un motoschifo... ehm motoscafo, volevo dire. Subito dopo autori sconosciuti (e il disegnatore posso capire che non si voglia rivelare) se la vedono con la classica avventura di Paperino e Paperoga nelle redazione del Papersera, questa volta alle prese con l'inquinamento delle acque. Inizia il piccolo blocco (le prossime due storie) delle avventure realizzate per i fumetti d'oltreoceano, con Pete Alvarado in gran spolvero grazie anche alle chine di Joe Messerli, che illustra un'avventura che vede come protagonisti i simpatici mici de "Gli Aristogatti" che cercano l'avventura nei vicoli di Parigi. Subito dopo ci si può godere una breve dell'ultimo periodo dell'Uomo dei Paperi, Carl Barks, con le GM, disegnate da Kay Wright, che si occupano di tendoni e tornado. Ritornano nomi già visti come Jack Bradbury che si ritrova con Pippo per documentarne una breve avventura semi-gialla, rivediamo anche Pete Alvarado che questa volta si ripassa le chine da solo in una brevissima avventura con Paperino e i nipotini. A chiudere ci sono due storie di autori italiani ma codice USA, prima la mitica coppia Chendi-Bottaro, sempre garanzia di qualità, che mette Paperone in difficoltà per via di una festa in maschera. A chiudere definitivamente il numero i disegni de primo Massimo De Vita che trasportano ZP, DD e QQQ al Polo dove si scontreranno con animali di vario tipo, compresi esseri umani con intenzioni poco pacifiche.
                                Maggio 1972

                                Ad iniziare il banchetto del numero c’è una storia tutta italiana, realizzata appositamente per questo numero dell’Almanacco,  in cui ritroviamo ambientazioni nordiche, infatti i paperi partiranno alla ricerca del famoso Oro del Reno che da il titolo alla storie in questione. Storia che porta la firma del solito Guido Martina alla sceneggiatura e uno splendente Luciano Gatto ai disegni. Inizia la sfilza delle storie S-code, ovvero prodotte dallo Studio Disney, con la coppia Fallberg/Moore, che scrivono e illustrano un’avventura di Ezechiele Lupo in cui lo vediamo alle prese con i sliti Porcellini e il solito Compare Orso, protagonista di un crossover tra il mondo de “I racconti dello Zio Tom” e appunto la serie dei Tre Porcellini. Ritroviamo i disegni di Hedgar Herrero per ben due storie, una che vede come protagonista Archimede alle prese con problema di pulizia ed ecologismo, l’altra ha invece come mattatore Paperoga alla ricerca di qualche scoop per il Papersera. Lo studio Bierrecì delle origini illustra e scrive le due storie a seguire, sempre a codice USA, infatti la prima delle due storie porta il dittico Chendi/Bottaro la seconda il meno visto Chendi/Rebuffi. Nella storia illustrata da Bottaro Paperino viene trascinato da Zio Paperone in un problema “esotico” in cui verrà addirittura titolato Principe. In quella illustrata da Rebuffi l’ambientazione è più quotidiana. A chiudere Jack Manning illustra una lunga storia di sceneggiatura sconosciuta, realizzata per i comic book americani in cui ritroviamo Topolino (mancava dallo scorso numero) alla prese con dei sassi “stravaganti”, ma credo che la copertina di questo albo, sempre opera di Manning, illustri bene il tema. Segnalo, all’inizio del volume, la presenza di un racconto scritto da Andrea Fanton e illustrato da un certo “F.Arseni” (leggo dalla firma)

                                Giugno 1972

                                Illustrata da uno strepitoso Gibì Carpi, apre il numero una storia che documenta un colpo dei Bassotti quasi riuscito e ingegnato perfettamente. Ennesima storia importata dagli Usa e, quindi, S-code ma di cui rimane sconosciuto l’autore di una sceneggiatura abbastanza carina. A seguire, udite udite, una storia proveniente dalla Danimarca, che anticipa l’invasione che il successore dell’Almanacco accoglierà, che porta , su sceneggiatura di Bengt-Åke Håkansson, i disegni di uno dei capiscuola del disegno barksiano nei paesi nordici ovvero il cileno Vicar che illustra splendidamente una sceneggiatura abbastanza quotidiana con Donald al tentativo di sfondare nel mondo del lavoro. A seguire l’ennesima storia che porta la matite dell’ultra prolifico (parliamo di 2354 storie, credo che sia il più prolifico) Tony Strobl, che questa volta illustra una storia senza scrittore in cui vediamo Paperoga e Paperino sopportare in maniera molto ironica il carattere dello Zione. Ritornano Romeo e gli Aristogatti illustrati da Al Hubbard in un’avventura ristampata anche su Disney Anni d’oro , in cui vediamo il maggiordomo Edgar diventare lattaio. Autori sconosciuti realizzano questa storia per la produzione extra americana, in cui Topolino si troverà in non poche difficoltà nel sistemare la casa di Minni. Ritorna un dittico dello studio Bierrecì con prima una storia della coppia Chendi/Rebuffi con i soliti problemi ecologici delle fabbriche RK e PdP, poi la coppia Chendi/Bottaro quest’ultimo aiutato alle chine da un giovane (artisticamente parlando) Guido Scala in cui sempre i soliti Rk e PdP dovranno fronteggiare dei fantasmi e il dottor Zantaf. Le due storie sono inframmezzate da una tavola settimanale per gli allegati ai quotidiani, di Karp/Talliaferro, con questioni automobilistiche. A chiudere le matite di Romano Scarpa ripassate da Cavazzano, sempre su sceneggiatura anonima,  su una storia famosissima riguardante un nipote di Zio Paperone che tesserà una rivalità con Paperino per l’eredità. Da segnalare un racconto illustrato scritto da Salvator Gotta e illustrato da Claudio Mazzoli.

                                "Quando il gioco si fa duro....io vorrei essere da una altra parte."

                                 

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