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Almanacco Topolino 1956-1965

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Cornelius
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    Almanacco Topolino 1956-1965
    Lunedì 30 Nov 2015, 20:07:51

    Apro questo nuovo topic per parlare delle origini e del primo decennio dell'Almanacco mensile. Il primo numero ufficiale è quello del Gennaio 1957, anche se questo numero 1 è stato preceduto da ben tre albi mensili usciti con stesso formato e grafica nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre dell'anno precedente. Ufficialmente i tre Almanacchi del 1956, che vedremo nel prossimo post, sono indicati come Albi d'Oro n.39, 40 e 41.
     
    Gli Albi d'Oro sono stati una collana variegata che inizialmente, prima della Guerra, pubblicava ristampe delle storie di Gottfredson uscite precedentemente sul Topolino Giornale. Chiusa nel 1940 per motivi bellici, riprese dopo la Guerra nel 1946 riproponendo soggetti americani già pubblicati prima del conflitto mondiale e altri in anteprima assoluta per l'Italia (anche di Barks e altri autori) utilizzando un formato tascabile di poco più di 30 pagine che tre anni dopo avrebbe influito sicuramente sulla trasformazione di 'Topolino' da giornale a libretto. Poi alle storie d'oltreoceano sono seguite quelle italiane, sempre originali, oltre ad albi-almanacchi speciali di più grande formato e foliazione che uscivano in estate o a Natale (riprendendo la tradizione anteguerra).

    http://coa.inducks.org/publication.php?c=it/AOA
    http://coa.inducks.org/publication.php?c=it/AO

    In questi link si può vedere come la numerazione degli Albi d'Oro, continuativa nell'anteguerra (1937-1940), ripartisse da zero ogni nuovo anno nel dopoguerra (1946-1956) con l'uscita dei primi Almanacco Topolino mensili che si distingueranno dal 1957 come una nuova testata, sebbene la dicitura 'Albi d'Oro', in alto a sinistra, resterà anche negli anni successivi, fino al 1978. Il fatto che gli Albi d'Oro finiscano come testata nel 1956 è dovuto alla uscita, due anni prima, degli Albi della Rosa, simili come grandezza e numero di pagine (che poi aumenteranno), collana di ristampe che riproponeva proprio le storie uscite anni prima negli Albi d'Oro oltre che nel Topolino Libretto.

    Per cui dal Gennaio 1957 gli Almanacchi diventano ufficialmente una nuova testata mensile che manterrà la tradizione degli Albi d'Oro di ricominciare la numerazione ogni nuovo anno, fino al 1969. Poi, dal Gennaio 1970, diventerà progressiva partendo direttamente dal n. 157, considerando tutti i numeri usciti negli anni precedenti ed escludendo i primi 3 albi del 1956 in quanto erano ancora ufficialmente degli Albi d'Oro.
       
    « Ultima modifica: Mercoledì 2 Dic 2015, 11:45:50 da leo_63 »

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    Cornelius
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      Re: Almanacco Topolino 1956-1965
      Risposta #1: Lunedì 30 Nov 2015, 20:26:22
                                                                                      OTTOBRE 1956

                                                                       

                                                      http://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAO+56039

      In questo primo vero Almanacco Topolino mensile di 68 pagine non vi è una particolare presentazione da parte della redazione o del direttore Gentilini: si comincia subito in seconda di copertina con un sommario scritto all'interno di un aquilone che un nipotino di Paperino fa volare in aperta campagna, in un disegno in bianco e nero. Sono segnalate tre storie e tre redazionali, questi ultimi sviluppati in sole quattro pagine mentre solo una pagina interna è dedicata alla pubblicità (oltre alle due di terza e quarta di copertina).

      Sono sconosciuti gli scrittori delle tre storie del sommario mentre i disegnatori sono Chierchini, Bradbury e Strobl, quest'ultimo autore anche dei giochi redazionali presi direttamente da albi americani. Le strisce sono tre per pagine, per cui le vignette sono ampie e ariose.
      Le due massime icone disneyane, Topolino e Paperino, sono in questo stesso albo accusati di essere, rispettivamente, un ladro di gioielli e un pirata d'alto mare.

      Si comincia con "Topolino e la mano fosforescente" in cui un apparecchio radio creato da Pippo è utile per incastrare gli artefici di un furto di gioielli che vede clamorosamente coinvolti, loro malgrado, Topolino e lo stesso Pippo, accusati di furto da un Basettoni che ogni tanto perde improvvisamente la fiducia nei confronti dei suoi amici e collaboratori. L'amicizia tra Mickey e Goofy viene qui immortalata da un bacio con tanto di 'smack' che il topo da sulla guancia del canide per un suo involontario aiuto nel risolvere il guaio in cui i due sono caduti. Aritmetica e psicologia sono i sorprendenti ingredienti grazie ai quali i veri colpevoli saranno incastrati.

      In "Paperino e il secchio di frittelle" zio Paperone ha una fortissima nostalgia per quelle che era solito mangiare in Scozia quando era bambino. Non potendo allontanarsi da Paperopoli spedisce oltreoceano i nipoti che però incappano in pirati che solitamente assalgono navi e battelli sulla rotta atlantica: questi fanno in modo di far passare Paperino come colpevole ma, grazie ad un incredibile messaggio Morse fatto da Donald addirittura con gli occhi (battendo le palpebre in modo particolare), un capitano si accorge del pericolo e risolve la situazione. Arrivato finalmente in Scozia, Paperino ci sorprende una seconda volta con la sua memoria fotografica, grazie alla quale ricorda perfettamente ogni ingrediente della ricetta segreta delle famose frittelle che una cuoca locale non voleva svelare: per la gioia dello zione!

      La terza storia vede Gambadilegno (disegnato da Bradbury con occhi grandi e un fisico alla Plottigat) avere a che fare con Cip e Ciop ne "I vigilanti della foresta". Come solitamente Paperino nei corti animati, anche Pietro resta vittima dei due terribili scoiattolini.
      ________________________________________________________________________________

       'Il film di Pippo' è un gioco redazionale disegnato da Tony Strobl in una one page a fumetti dove Goofy spiega ai lettori come creare una sequenza animata, ritagliando nella pagina a fianco dodici quadretti con la sua figurina stilizzata che, in varie fasi, prova a tuffarsi da un trampolino: unendo con un fermaglio i dodici foglietti e sfogliandoli rapidamente con il bordo del pollice ecco che si ottiene l'animazione.

      'Il cestello di Minni' è un altro gioco redazionale sempre disegnato da Strobl dove, ritagliando vari modelli illustrati su cartoncino pesante da procurarsi, si costruisce un cestino che sarà ingentilito da una 'leggiadra curvatura ai bordi, arrotolandoli attorno a un lapis'.

      'Questa è la prima!' si riferisce ad una 'cannonata' promessa di recente ai lettori per un gioco al momento misterioso che si svilupperà nei prossimi giorni tra l'Almanacco e il Topolino libretto 148 del 10 ottobre (quest'ultimo sede di altre due 'cannonate'). Gioco abbinato al concorso 'Indovinala Grillo!' dove l'Arte non è imitazione della Natura' e 'la Fotografia non è sempre la copia esatta dell'oggetto fotografato!'

      Le uniche pubblicità sono nell'ultima pagina interna (fatevi soci di Astra Francobolli: regali per tutti senza sorteggio, inviando 600 lire in Viale Parioli 101 a trigoria), in terza di copertina (carabine e pistole Pecos Bill 6-8-10 colpi) e in retro copertina (Quant'è buono il cioccolato Nestlè! Con 15 milioni di lire in 5000 magnifici premi in due diverse estrazioni).


                                                                                      NOVEMBRE 1956

                                                                         

                                                      http://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAO+56040

      Il Sommario è sempre presentato in seconda di copertina e alterna i titoli di storie a fumetti a quelli dei giochi redazionali, senza distinguere gli uni dagli altri. Questa volta è sormontato da un disegno in bianco e nero dove Cip e Ciop si riparano dalla pioggia sotto un grande fungo che funge da ombrello.

      L'Inducks indica finalmente un autore di testi in questo secondo Almanacco: Guido Martina in "Paperino e il concentratore", illustrato da Luciano Bottaro.
      Si è spesso fatta volutamente confusione sulla sigla B.B. che in questi anni era utilizzata dagli autori italiani non solo per indicare la Banda Bassotti ma anche un'attrice icona quale Brigitte Bardot: sebbene nel '56 fosse diventata famosa in tutto il mondo con il film scandalo 'E Dio creò la Donna', in questo soggetto Martina indica una alternativa militare ai Beagles Boys per confondere i paperi: la Brigata Baldanzosa.
      Ragion per cui tutte le preoccupazioni di Paperone circa una deriva guerrigliera dei Bassotti (Arruolatevi nella B.B. Specialità: guastatori-mezzi d'assalto-aeronautica-trasmissioni-arma chimica) scompaiono quando oramai è troppo tardi: tutto il denaro del magnate reso microscopico da un riduttore inventato da Archimede è stato ingoiato da uno struzzo di un'isola tropicale dove Paperino era stato spedito con il denaro liofilizzato. Per difendersi dalle ire dello zio Donald gli rivolge contro il raggio riduttore che però, a seconda dei pulsanti, è anche moltiplicatore: per cui una schiera di zii Paperoni inferociti inseguirà lo sfortunato nipote.

      In "Pippo scoiattolo onorario" (con altro autore segnalato: Don Christensen, oltre al disegnatore Jack Bradbury) Cip e Ciop incontrano due 'ratti-di-baratto', topastri animali che, entrando nelle case, prendono 'cose luccicanti' (orologi, gioielli) lasciando ai malcapitati proprietari noci o ghiande. I due scoiattoli vengono coinvolti, loro malgrado, in questo giro diventando inconsapevoli complici fino a quando, vedendo Pippo vittima anch'egli dei due ratti che hanno fatto si che fosse accusato dai suoi vicini di questi furti, decidono di denunciarli. In questa storia gli animali-animali e gli antropomorfi parlano tra loro senza problemi di linguaggio e traduzioni.

      Sempre Bradbury illustra "Paperino e gli intrepidi tuffatori" dove QQQ si divertono a dare allo zio una maschera subacquea con vetro riduttore di immagini: per cui anche i pesci più grossi e minacciosi sembreranno innocui pesciolini. Solo al termine di una gara Paperino realizzerà di aver pescato un pescecane, un polipo, una razza gigante e dei barracuda cannibali... quasi svenendo per poi riprendersi, ritirare il premio e continuare a vanagloriarsi per la 'gioia' dei nipotini.

      In "Paperino e il salva-calci" illustrato da Tony Strobl Donald, per difendersi dal possibile contagio da raffreddore che ha colpito un nipotino, che gli impedirebbe di partecipare ad una gara campestre il cui primo premio prevede un posto di lavoro come portalettere, si infila in testa una sfera di plastica trasparente come fosse un astronauta. Dopo un po' Paperino non riesce più a togliersi questa sfera creata da Archimede che solo alla fine troverà un modo per risolvere il problema (acqua bollente + un pizzico di lievito per sciogliere la plastica). Nel frattempo Donald, in queste condizioni, ha perso di un soffio la maratona (e il posto di lavoro) a cui teneva e sfoga la sua rabbia volendo dare un calcio sul deretano di Archimede. L'inventore ne approfitta per provare la sua ultima invenzione, un salva-calci che è una specie di lastra dura che provoca una seria lesione al piede di Paperino il quale viene a sapere che al fotofinish il giudice di gara lo ha decretato vincitore: oltre il danno la beffa!
      _______________________________________________________________________________

      Cinque pagine di giochi abbastanza complicati e tre di pubblicità in questo secondo Almanacco mensile:

      Ne 'La ricostruzione' si invitano i lettori a tagliare in tre parti le dieci figurine disegnate con Paperino-Paperina-Zio Paperone-Nonna Papera-Topolino-Minnie-Clarabella-Pippo-Pluto-Grillo Saggio per ottenere trenta cartine da mischiare e giocare con regole precise.

      Sottostante è Mike Bongiorno, ritratto con una pipa, che fa il suo esordio nel n. 150 di Topolino rispondendo ai lettori ed esaudendo i loro desideri.

      Altri due 'giochini' non semplici:
      'La caccia a Pippo': per vedere se Topolino riuscirà a trovare il suo amico che è sgattaiolato via all'interno di uno Zoo, i bambini lettori devono ritagliare una lunga serie di figurine ritraenti i più vari animali in gabbia.
      In 'CinePaperino' occorre ritagliare in due strisce da quattro, otto diverse espressioni di Donald intento a vedere una partita di tennis, per poi farle scorrere attraverso i tagli fatti ad un altro disegno diviso in tre parti, dove nella centrale è Paperino attorniato da altri spettatori: tirando le strisce verso sinistra, si potrà ammirare il film di Paperino alla partita di tennis.

      Si sviluppa il concorso 'Indovinala Grillo' (che resta comunque poco chiaro) bandito il mese scorso da Topolino 148 che sfida i lettori a indovinare che cosa rappresentano alcuni gruppi di fotografie, offrendo cinquecento meravigliosi premi ("Mettetevi bene in testa! ...che una macchina fotografica, opportunamente usata, può dare immagini stravaganti, curiose, esilaranti, enigmatiche").

      Le pubblicità sono più o meno quelle del numero precedente: Astra Francobolli, Cioccolato Nestlè, pistole e carabine (carabina 'Arizona Kid', il sogno di ogni ragazzo! - pistola ad aria compressa Oklahoma n.347 - pistole 1949 e Indios Bill). Inoltre abbiamo il proiettore brevettato CineMax con film d'avventure (Pecos Bill, Tarzan) e comici (Ridolini, Charlot).
       

                                                                                      DICEMBRE 1956

                                                             

                                                      http://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAO+56041

      Il Sommario di storie, giochi e notizie è su una colonnina sormontato da un disegno natalizio in bn con Babbo Natale, Paperino, Pippo e Topolino. 2/3 di pagina 2 vedono una one page di Tony Strobl in bn (sebbene colorata nell'Inducks, come probabile fosse nall'albo originale americano): "Paperino e il boomerang".

      La storia d'apertura è italiana, come ormai pare essere una abitudine per questa nuova testata: molto più lunga delle americane che seguono e questo perché gli autori italiani sono da diversi anni sempre più bravi e numerosi. Anche se in "Paperino e la corsa di locomotive", scritta da Guido Martina, i disegni di Luciano Capitanio, qui alla sua quarta storia, non mi convincono con posture dei paperi a volte rigide (soprattutto nei nipotini, spesso con grandi occhi fissi).
      In una gara di locomotive per aggiudicarsi in appalto una linea ferroviaria concessa dal governo ai privati, Paperone offre a Gastone 50 dollari per guidare il suo mezzo e la controproposta del nipote è (addirittura) 50.000! Lo zione arriva a 100 ma Gastone non molla e se ne va. Paperone chiama allora Paperino che chiede solo 10 dollari che ottiene senza tanti problemi (pur sentendosi chiamare 'strozzino') e ciò lo fa gioire autodefinendosi 'scaltro'!
      Paperino, con una vecchia locomotiva del 1910, avrà come avversario proprio Gastone che, su una moderna locomotiva della avversaria Compagnia Occidentale, gareggierà per ben 100.000 dollari! I maldestri tentativi di Paperino di boicottare l'avversario, inondando d'acqua il carbone del cugino, gli si ritorcerà contro quando alla fine della gara, credendo di aver vinto, per un fortuito scambio di rotaie, si troverà di fronte proprio il mezzo di Gastone, dandogli involontariamente una spinta finale per fargli superare il traguardo per primo.

      "Pluto vice-renna" è un simpatico quadretto natalizio illustrato da Jack Bradbury in cui il cane di Topolino, con tanto di corna annesse da Tip e Tap, dopo aver seminato scompiglio nel vicinato trainando una slitta, si rattrista per il mancato regalo che i nipotini, a corto di soldi, non potranno fargli: tanto da abbandonare la casa e vagare triste e solitario. Un accalappiacani chiamato dai nipotini preoccupati lo recupererà e, rientrando in casa, vedrà sotto l'albero un bel maglione per lui (con tanto di 'P') fattogli all'ultimo momento da Topolino.

      In una one page di Al Hubbard, Cip e Ciop riescono a risolvere i problemi termici all'interno del loro albero inserendovi un tubo da stufa collegato al comignolo del tetto della casa adiacente.

      Carl Falberg e Paul Murry portano Topolino e Pippo in un vivaio di abeti natalizi dove il proprietario, immobilizzato da un incidente, concede loro di segare e portar via da soli gli alberi. Qui però i due si accorgono di avere a che fare con altri due (irregolari) tagliatori di abeti: Gambadilgno e Sgrinfia (qui chiamato Barbone, non a caso). Alla fine Pietro, arrestato, è costretto a fare Babbo Natale nel villaggio del posto, sperando che, come dice Pippo "lo spirito natalizio, entrando in lui, riesca a farlo emendare di tutti i suoi peccati " (però, che lessico!).
      _______________________________________________________________________________

      Due bellissime pagine con la mappatura a colori di Disneylandia (come all'epoca veniva chiamata) per un gioco con due o più persone le cui regole sono posticipate a pagina 46: qui troviamo 4 figurini da ritagliare (Topolino, Paperino, Eta Beta + un orsetto indecifrato), un esagono con sei numeri e una finestra di regoline fitte fitte che non sto qui a spiegare!

      Due nuove pagine dei Giochi del Mese: parole incrociate, caccie agli errori, labirinti, 38 caselle da scalare nell'ascensione sul Monte Bianco (disegni in bn).
      In Inducke si può vedere Minnie alle prese con alberi ornamentali per il caminetto (da ritagliare, ovviamente).
      Altre due pagine con barzellette ("Un po' d'allegria"), notizie varie sui beduini, sui pellerossa, sul muschio, su una tigre che in una provincia indiana ha divorato 132 persone in un anno. Si parla anche de "Le Meravigliose Storie di Walt Disney", un insieme di 9 cartoni che usciranno in Cinemascope e Technicolor con in più un documentario dal titolo 'L'impareggiabile Flic'.

      Per concludere, al solito, Astra Francobolli, Cioccolato Nestlè e pistole/carabine.
      « Ultima modifica: Martedì 13 Apr 2021, 16:38:00 da Cornelius Coot »

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        Re: Almanacco Topolino 1956-1965
        Risposta #2: Martedì 8 Dic 2015, 21:01:29
        Complimenti a Cornelius che possiede questi vecchi e rari Almanacchi.
        Fa effetto vedere i paperi disegnati goffamente, il deposito non sulla collina e pensare che Amelia e Rockerduck non esistono: eppure rileggere questi almanacchi è utile perchè quegli anni sono stati una palestra di allenamento per arrivare poi al mondo papero perfetto in armonia di disegni e trame che poi conosceremo bene. Da una parte, 'l'acqua santa', vi sono infatti le storie barksiane dai disegni già correttamente papero-impostati e dolci nelle trame,   dall'altra gli autori italiani ancora goffi a livello figurativo ma fin troppo pepati nei dialoghi e nell'azione ('il diavolo').
        Pertanto in questa palestra i nostri autori imparano lo stile corretto (che poi supereranno anche !) e contestualmente mettono del loro, temperando a poco a poco gli ardori nella misura che col tempo si rivelerà giusta.
        La scansione cronologica è oltremodo utile per osservare bene questa evoluzione e pertanto, con l'ausilio delle ristampe di Superalmanacco e Zio Paperone, mi riprometto di commentarla brevemente.

        Si tratta di un commento a latere che come tale non intende  confondersi con la partitura fondamentale riservata a Cornelius. Mi inserirò in questa solo per le annate che posseggo, le ultime due.
        'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
        'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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          Risposta #3: Mercoledì 16 Dic 2015, 11:03:15
          Leggendo dunque in ottica evolutiva 'Paperino e il concentratore' noto che la trama, bene illustrata da Cornelius, avra' grandiosi sviluppi negli anni a venire con i piu' fantasiosi sistemi di rimpicciolimento del denaro.  I paperi di Bottaro, pur essendo in questo periodo evidentemente ancora massicci e flosci, con becchi un po' corti e stretti in punta, sono gradevoli e all' inizio della giusta via che portera' l autore alla perfezione. 
          Ivi giunto ed acquisita nel corso degli anni settanta completa maestria della forma papero-perfetta, all' inizio del 1979 si potra' permettere un favoloso 'capriccio' di paperi tondeggianti, vedete il piu' recente post del secondo periodo degli almanacchi. Purtroppo negli anni cinquanta vi erano momenti cruenti che solo nel decennio successivo si sapranno smorzare nella giusta misura. Vediamo infatti zio Paperone auto infliggersi un doloroso morso di tagliola alla zampa e poi prendere il nipote  per il collo ed allungarlo in maniera impressionante.

          Passando ora alla storia americana 'Paperino ed il salva calci' disegnata da Strobl, per quanto  non ancora  perfezionato ha disegni dal tratto  piu' secco e quindi piacevole, mentre la trama e' gradevole e scorrevole cosi' come esposta da Cornelius. Un po' di effetto claustrofobico nell' immaginarci i paperi col capo chiuso in bocce resistentissime, ma nessuna sensazione di crudelta' o dolore fisico allorche' Archimede tenta buffamente di togliere il casco a Paperino, qui il suo collo non si allunga anormalmente.
          'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
          'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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            Re: Almanacco Topolino 1956-1965
            Risposta #4: Mercoledì 20 Apr 2016, 16:23:45
                                                                                                  GENNAIO 1957

                                                                         

                                                                   https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++1

            Questo è il primo Almanacco Topolino ufficiale della serie mensile, segnato come N.1 (a Lire 100) nella targhetta in alto a destra che reca la scritta Albi d'Oro. In copertina troviamo i Tre Caballeros che però non hanno alcuna storia loro collegata all'interno.

            L'apertura vede Martina ai testi e la coppia Perego-Rubino ai disegni: "Paperino e la Vita Nuova dell'Anno Nuovo" è un soggetto curioso in quanto mette in risalto una sorta di 'politically correct' da applicare 'solo' nel primo giorno del nuovo anno (tanto per cominciarlo bene) per poi riprendere le consuete 'cattive' abitudini. Dunque Paperino sta per dare una martellata ai nipotini per poi frenarsi e accarezzarli; sta urlandogli qualche impropero per poi zittirsi e riprendere la calma; sta per sculacciarli per poi bloccare la mano giusto in tempo; sta per colpirli con una pentola (che uno di loro gli aveva inavvertitamente rovesciato addosso coprendolo di crema) per poi ripensarci...
            In questa strana prima giornata dell'anno anche zio Paperone pare diverso, tutto dedito ai fiori e alle piante e generoso con Donald mentre Gastone, dopo aver avuto un lieve incidente, viene buttato fuori da un ospedale per nababbi (nel cui maestoso ingresso le scritte sono tutte in inglese, immagino per far sembrare la storia importata dagli Usa, come le altre).
            Un negozio con scritte in italiano (la Galleria dei Capolavori: grande liquidazione di opere insigni!!! Prezzo unico: Un Dollaro!) vede ironizzare l'autore sul commercio dei quadri, spesso spacciati come di valore quando sono solo croste. Troviamo l'Ultima Cena di Leonardo con dipinto il menu di un ristorante, un autoritratto di Raffaello che vede un signore guidare un'auto, una natura morta del Goya titolata 'la pepita chiomadoro' con una ragazza dai lunghi capelli chiari che balla... quest'ultima acquistata da Paperino che vuole regalarla allo zione per la sua recente generosità. Alla fine Scrooge rompe il quadro sulla testa del nipote ma non perché un falso (non l'ha neanche sballato), bensì per aver dovuto pagare un centesimo al postino per una insufficiente affrancatura. Tutto torna come prima: lo zione costringe Donald a spalare la neve in una sua residenza fuori città e i nipotini salutano lo zietto andandosene con Gastone in Florida, vacanza offerta da quell'ospedale che lo aveva cacciato via dopo che i giornali avevano riportato il fatto facendo cattiva pubblicità all'istituto.

            "Paperino e il pacco a sorpresa" è una storia natalizia americana di Tony Strobl con un prologo scritto appositamente da autori italiani per giustificare il fatto che in gennaio le feste sono finite ('Natale è ormai passato ma non è ancor scomparso dalla mente dei nipotini lo spavento provato in quell'occasione. Era la vigilia di Natale, e...'). Non compare Babbo Natale e i regali di QQQ sotto l'albero sono palesemente fatti da Paperino, anche se un clamoroso fraintendimento delude enormemente i tre che pensano che lo zietto si sia limitato a regalargli tre tappi di gazzosa (scoperti tramite un 'apparecchio di radioscopia' di Paperone fatto al misterioso pacco da nipotini troppo curiosi). Anche lo zione resta sconvolto da ciò, tanto da pensare di fargli un regalo 'autentico' piuttosto che i soliti canditi, giusto per rimediare al danno di Paperino. I paperetti si sfogano con i parenti: anche Gastone e Paperina (in questi anni sempre col suo rotolo di pelliccia dove introdurre e scaldare le mani) pensano di rimediare facendo a QQQ dei regali 'veri', piuttosto che la solita zampa di lepre (da parte di Gastone) e i soliti fazzoletti (da parte di Paperina). Quando i parenti vengono a sapere da Paperino che quel pacco con i tappi era solo un diversivo per distoglierli dalla ricerca dei veri pacchi dono, corrono veloci per bloccare la consegna dei loro costosi doni ('il troppo stroppia' dice Paperino; 'giusto' replica Paperone). Alla fine tutto si sistema: i regali troppo cari dei parenti sono riportati indietro mentre i nipotini scoprono i veri regali del loro zietto: una bici, un treno elettrico, una gru.

            "Nonna Papera e i Gemelli contro il Capricorno" è una simpatica breve di Jack Bradbury dove Ciccio, regalando ogni giorno una pizza al goloso Signor Purcell, direttore del quotidiano locale e autore personale della rubrica dell'Oroscopo (sua passione), gli fa scrivere che il suo segno, i Gemelli, deve sempre riposare, prendere ogni cosa con calma, per evitare disastri. Elvira, scoprendo ciò, decide di regalare due pizze al direttore facendogli scrivere che i Gemelli devono lavorare sodo ogni giorno mentre il Capricorno (il segno della Nonna) può permettersi qualche giorno di ozio. Ma proprio quando Ciccio (chiamato 'il mio garzone' da Elvira: chissà se è così anche nei testi originali) si rassegna al lavoro, ecco che la rubrica dell'Oroscopo viene sospesa: Purcell (un suino), per aver ultimamente mangiato troppe pizze, è ingrassato a dismisura e i medici gli hanno consigliato di andare a lavorare (gratuitamente) in una fattoria per perdere peso: quale se non quella della Nonna?

            "Topolino e la Tartaruga del Mississippi", scritta da Carl Falberg e illustrata da Tony Strobl, è una storia presentata da Paperino, che compare solo nella prima vignetta d'introduzione (un escamotage degli autori che già nei '50 si rendevano conto che i lettori preferivano Donald Duck a Mickey Mouse).
            Topolino e Pippo, pescando tranquillamente lungo un fiume, sono trasportati da una gigantesca tartaruga trinciante (con mandibole che spezzano i tronchi e piegano il ferro) su di un battello dove un anziano capitano parla loro di un tesoro di un pirata del fiume del secolo precedente. Un compare di Gambadilegno chiamato Barba sente tutto e avverte il capo della situazione: quando alla fine sembrano avere la meglio, i due gaglioffi non hanno fatto i conti con la tremenda tartaruga che fa cadere Pietro per terra e prova ad azzannare il piede di Barba che fugge via.
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            In seconda di copertina sul lato destro c'è "Un po' d'allegria", rubrica con barzellette scritte senza disegni mentre sul sinistro vediamo il Sommario di storie e rubriche sormontato dai tre nipotini che stanno sciogliendo un enorme fiocco di un probabile pacco dono però non tratteggiato.
            L'Isolotto del Tesoro è un gioco fatto per due con mappe da incollare su cartoncini e una trottolina cartacea da comporre che indicherà i successivi sviluppi. Due pagine a colori con un Pippo-pirata che spezza in due la storia del 'Pacco a sorpresa', come un intervallo pubblicitario.
            Tra le terza e a quarta storia troviamo una pagina con disegnata una cartella della tombola con 72 numeri che la copre quasi interamente. Con un bottone da lanciare sopra comincia il gioco.
            Nelle ultime due pagine troviamo i Giochi del Mese: cruciverba, quadretti con spazi in parte da scurire (per scoprire cosa ha visto Topolino fra gli alberi della foresta di Sherwood), labirinti...
            Pubblicità del proiettore CineMax (L. 3800) e di TeleMax (L. 2500) e, in terza di copertina, di fucili, pistole ad aria compressa e carabine (Arizona Kid, Oklahoma, Indios Bill...). In quarta, a colori, la rossa tavoletta di cioccolato al latte Nestlè è collegata ad un concorso a premi 'Quant'è buono!' con prossime estrazioni il 10 gennaio e il 15 maggio.   


                                                                                                   FEBBRAIO 1957

                                                                       

                                                                  https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++2

            L'isola di Adamo (che da il titolo alla storia d'apertura scritta da Martina e disegnata in modo naif da Capitanio) è poco più di uno scoglio pietroso nel mare della California del Sud ai confini col Messico: quando gli americani sottrassero lo stato del Pacifico ai messicani, anche l'isolotto divenne yankee e Paperon de' Paperoni lo acquistò. Ragion per cui, alla richiesta di un magnate messicano di ricomprarlo in quanto in passato era appartenuto ad un suo bis-bisnonno, lo zione, che inizialmente lo aveva accolto in pompa magna (Don Rapè de Camposino si era presentato dicendogli di offrirgli del 'danaro' - nei '50 termine più utilizzato di 'denaro'), comincia ad essere sospettoso e lo caccia via in malo modo. Poi scopre che l'isolotto è arido e pietroso e nulla di prezioso può contenere e decide di trasformarlo in un covo segreto dove nascondere il suo patrimonio per meglio difenderlo dai Bassotti. Naturalmente pensa a Paperino come scavatore, promettendogli inizialmente una vacanza di tutto riposo: ma, come sospettavano i nipotini, una volta sbarcati lo zione prende il largo col suo motoscafo lasciando solo attrezzi da lavoro e canne da pesca per il sostentamento. La rabbia di Donald si unisce a quella di Don Rapè che raggiunge l'isolotto dove è convinto si trovi il tesoro del conquistador Cortez (vero motivo della sua volontà di acquisto): Isola Fungo è un nome alternativo del luogo e non è casuale visto che è collegata ai bassifondi marini da una sottile colonna di roccia che il messicano vuole far saltare con la dinamite affinché l'isolotto cominci a vagare verso sud, spinto dalle correnti, per entrare nei confini del Messico. Quando tutto ciò accade, Paperino (che aveva portato la dinamite sott'acqua per poi farla esplodere) decide di vendere la sua parte di terreno a Rapè per 10 miseri dollari: questa notizia unita a quella del ritrovamento del tesoro arrivano a Paperone tramite 'The Gazzett of Paperopolis', quotidiano dell'epoca. La richiesta successiva fatta a Battista di procurargli un motoscafo e un gatto a nove code fa intendere le intenzioni bellicose dello zione verso il nipote per il danno e la beffa subiti: la rincorsa finale questa volta avviene addirittura sott'acqua, fra colorati pesci tropicali.

            Nella seconda storia Pluto, rimproverato da Topolino e nipoti per non aspettare che un grande osso bollisca nello stufato, promette di non toccarlo per tutta la cottura. Allontanatisi i topi, arrivano in questa campagna due vagabondi che si portano via lo stufato con tutto l'osso, chiudendo Pluto in un sacco perché voleva difendere il suo cibo. Al ritorno di Mickey, Pluto, ancora semichiuso nel sacco dietro un albero, sente che il suo padrone se la prende con lui per l'accaduto e decide di inseguire i due barboni. Una volta raggiunti riesce a riprendersi l'osso ma questi, per vendicarsi, lo buttano dentro un treno diretto in Alaska. Quando Topolino è chiamato dalle guardie canadesi che hanno ritrovato Pluto, egli pensa che il suo cane abbia inseguito i ladri fin lassù e, al suo ritorno, lo festeggia raccontando a tutti gli amici l'incredibile avventura mentre Pluto se la ride dietro la poltrona.

            Interessante la terza storia con Ezechiele e Lupetto, dove il rapporto padre-figlio è più sviluppato del solito: sconvolto dal comportamento del piccolo che ad un libro dove un lupo mangia dodici capretti egli preferisce quello di Cappuccetto Rosso (soprattutto quando il lupo riceve un sacco di legnate), Ezechiele decide di portare il figlio da Madame Carlotta ("la più celebre psicanalista") che con i suoi sortilegi è specializzata nel cambiare il carattere delle persone. Dopo aver bevuto un infuso, Lupetto diventa decisamente un altro: dispettoso, cattivo, maleducato, anche nei confronti del padre che comunque sopporta tutto: schiaffi ricevuti sul muso, sassi lanciati che rompono vetri di finestre della sua casa o che lo colpiscono al naso tiratigli con una fionda, petardi sotto il letto, cena gustosa mangiata tutta da Lupetto che riserva al padre solo ossa da spolpare... Però, quando lo vede tirare un calcio all'amico porcellino Jimmy, è ripagato di tutte le sofferenze (convinto che il passo successivo sarà ben più di un calcio). Le cose peggiorano quando arriva il suo amico Gangano con il figlioletto coetaneo di Lupetto: i due si alleano in uno scontro con gli adulti che li vede vincenti su tutti i fronti, fino a quando Gangano se ne va furioso ("perché te la prendi così" - gli dice Ezechiele - "non eravano d'accordo che Lupetto diventasse un mascalzoncello?"). Quando il padre decide di tornare da Madame Carlotta affinché tutto torni come prima, Lupetto gongola dicendo al padre che quel sortilegio non era servito a nulla: il suo cambiamento era stato tutto un trucco escogitato da Gimmi, per dimostrargli che non gli conveniva farlo diventare cattivo.

            Carl Falberg ai testi e Jack Bradbury ai disegni sono autori di una divertente storia sulle velleità giornalistiche di Clarabella (molto prima degli Anni Muggenti... o molto dopo, visto che erano ambientati nei '30). Ella si crede nata per il mestiere e, accompagnata da Minni, cerca di spegnere un incendio con dell'acqua ragia, fa inutili domande ad un povero operaio che stava dipingendo un muro quando la fune dell'impalcatura si è spezzata, lasciandolo a mezz'aria (qual è il suo nome? e il suo indirizzo? di che razza sono gli uccelli che le stanno dando fastidio?): nel frattempo Minni è entrata in un negozio a chiamare i soccorsi. In un furto ad una banca la povera Clara è frastornata da una serie di notizie datele da più persone che si contraddicono l'una con l'altra (erano 4, 3 o 2 uomini con  barba o senza barba, fuggiti in un camioncino verdo o in un coupé giallo...). Alla fine decide di fare una 'media' di tutte le news pervenutele e si inventa una storia tutta da appurare che però, alla fine, sarà clamorosamente giusta. Nonostante ciò, la mucca decide di dare le dimissioni dalla '36a Ora' (il giornale il cui direttore era rimasto inizialmente scettico dal suo comportamento) per tornare a dedicarsi alle faccende casalinghe: stirando una tovaglia, dice a Minni che, "in quanto a stoffa e a ferri del mestiere, penso siano questi i più adatti a me".
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            ChiudiLettera
            "Molti lettori ci hanno chiesto un chiudilettera con cui dare un tono di personalità alla propria corrispondenza. Come avremmo potuto rifiutar di esaudire questa simpatica richiesta che, oltre a tutto, è una dimostrazione di amicizia?
            Abbiamo perciò provveduto a stampare questa PRIMA EMISSIONE 1957 alla quale ne faremo seguire altre con nuove testine, nuove trovate, nuovi colori.
            Questi chiudilettera, veri francobolli della Repubblica di Topolinopoli, saranno il segno distintivo dei ragazzi intelligenti!"

            Due pagine che spezzano la storia con Ezechiele presentano questi 22 francobolli-chiudilettera da ritagliare e incollare sul retro della busta e presentano le facce di diversi personaggi:
            Topolino (3 volte in pose diverse), Paperino (2 volte), Zio Paperone, Penna Bianca, Josè Carioca, Ezechiele, Nonna Papera, Pippo, Lupetto, Paperina, Gambadilegno, Eta Beta, Minni, Pluto, un nipotino QQQ, un porcellino (Tommi?), un nano di Biancaneve, Pinocchio e una coniglietta bionda che non so chi sia.

            India
            Una pagina con disegni di Paperino a colori e trafiletti che parlano del paese orientale:
            "Leggendario paese del continente asiatico, famoso per i suoi pozzi di petrolio. Una particolarità di questa terra misteriosa è costituita dai fakiri, che quelle popolazioni tengono in conto di santi.
            Molto popolari anche gli incantatori di serpenti. Che gusto ci sia a incontrar serpenti lo sanno soltanto loro. Quanto a noi, preferiamo allevare canarini.
            Ceylon è una regione dell'India ove si produce il tè più famoso del mondo. Ma Ceylon è celebre anche e soprattutto per le sue perle. Secondo una leggenda a Ceylon era posto l'Eden da cui fu scacciato Adamo."


                                                                                                    MARZO 1957

                                                                         

                                                                  https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++3

            Questo periodo è caratterizzato da una storia lunga di apertura italiana (quasi sempre scritta da Martina) e tre/quattro medio brevi americane (con in più, in questo mese, una 'brevissima' di Taliaferro): mentre i loro disegnatori sono normalmente segnalati, più difficile risalire agli autori dei testi che, in questo caso, vede presente il solo nome di Carl Falberg (per la storia di Minni). Ciò è un peccato anche perché, come vedremo e come abbiamo già visto nei numeri precedenti, queste brevi d'oltreoceano sono dei veri e propri gioiellini di ironia, comicità e buon gusto che a volte (dispiace dirlo) manca nei testi martiniani che fino ai primi anni '60 resteranno piuttosto grevi e pesanti, pur nella loro complessiva articolazione, sicuramente ingegnosa e brillante. Il miglior Martina arriverà dalla metà dei '60, quando i suoi testi saranno 'ripuliti' da certi eccessi verbali a favore di una dialettica ancor più ricca, intelligente e variegata.

            Se Martina a volte esagera nei testi, Perego sicuramente è migliorato nei disegni, rispetto a tre/quattro anni prima: il suo Paperino in particolare e i paperi in generale hanno delle posture e degli sguardi più dinamici e articolati rispetto a quelli fissi e rigidi dei primi anni '50.
            Nel "Sabato magro" Paperino ricorre ad una chiromante per vedere se il suo futuro sarà un po' più roseo del presente (molto nero, in effetti). Egli purtroppo non approfitta di alcune dritte che la donna gli da e si lascia sfuggire un prezioso pacco con all'interno un serpente prezioso in quanto proprietà di un ricco principe indiano che ha promesso un milione di... a chi glielo riconsegnerà. Paperino e Gastone si rubano il pacco vicendevolmente fino a che il primo sembra avere la meglio: consegnato il pacco con serpente al principe, questi obbliga Donald (pena la morte) a ricevere un milione di 'ringraziamenti' e cioè un infinito numero di inchini da parte di cerimonieri che lo lusingano con lunghe frasi di ringraziamento. Quando poi si passa ad un altro milione, di omaggi in questo caso, Paperino, prevedendo un cerimoniale simile, fugge via. Sarà suo cugino Gastone a scoprire in cosa consistevano questi 'omaggi': rubini e pietre preziose. Danni e beffe a non finire per il povero Donald Duck!

            Paperino e un nipotino introducono un'avventura con protagoniste Minni e Clarabella: "La Dama misteriosa".
            Dopo aver distrutto la macchina di una anziana signora con veletta (per non aver revisionato i freni della loro), le due amiche (in viaggio di vacanza) si offrono di accompagnarla in un luogo di montagna dove stava andando per curarsi una forte laringite. Il viaggio prosegue con altri intoppi: scoprono che la Dama ha con se una pistola (lei si giustifica: "Coi tempi che corrono una vecchia signora deve essere prudente"), poi si buca una gomma e nessuna delle due è in grado di cambiarla. La 'signora', la cui veletta copre le fattezze di un uomo, si offre di fare il lavoro ma Minni e Clara, considerando l'età apparentemente avanzata della 'signora' e il suo malanno, la obbligano a riposarsi vicino ad un albero: penseranno loro a cambiare, in qualche modo, la ruota. Quella di ricambio sfugge dalle mani di Clara e, correndo in discesa, colpisce la 'signora' da dietro facendole battere la testa contro un albero. A quel punto, levandole il cappello e la veletta, le due amiche scoprono la vera identità della Dama. Non bastasse ciò, arrivano i complici del furfante travestito che le obbligano a seguirli in un loro rifugio. Un altro intoppo alla macchina di Minni che precede in uno stretto sentiero quella dei furfanti (radiatore fuso da 'rinfrescare' con nuova acqua presa da un vicino fiume) e l'arrivo della polizia che aveva visto da lontano la colonna di fumo del radiatore obbligano i malfattori a fuggire lasciando sul posto Minni e Clara che, spiegando ogni cosa, favoriscono la cattura dei tipi che avevano deciso di svaligiare una banca locale. Arrivate finalmente a destinazione, Minni si ricorda di non aver prenotato la camera d'albergo: a questo punto decidono di andare dove dovevano inizialamente: alle Hawaii (particolare che si intuisce ma che non viene tradotto nelle pagine iniziali, lasciando i lettori perplessi nel finale di una storia comunque divertente e simpatica).

            Paperina introduce una storia con Tip, Tap e Pluto: "Gli Amici degli Animali".
            Ben approfondito il rapporto fra i nipotini di Mickey e il loro cane: questi fanno di tutto per viziarlo (ma solo nella "Settimana degli Amici degli Animali: siate gentili!"): cambiano l'acqua alla sua ciotola, puliscono la sua cuccia, vogliono dargli da mangiare delle leccornie e non il solito pasto. Pluto resta perplesso e pensa che, in realtà, memore di vecchi scherzi, i due vogliano coinvolgerlo in chissà quali situazioni e fugge via. La cosa buffa è che, nel suo percorso, Pluto si imbatte nella pubblicità della Settimana degli Animali e, sapendo evidentemente 'leggere', capisce di aver commesso un errore. Ma, quando torna a casa, scopre che i nipotini hanno trovato un altro animale da trattare bene per poi vincere un premio; un gatto! Lo fanno addirittura dormire nella sua cuccia e lui proprio non può sopportarlo andandosene via un'altra volta (con Tip e Tap che pensano di aver effettivamente esagerato). Pluto oltre a saper leggere capisce bene anche il linguaggio degli umani e quando sente che una signora è alla ricerca del suo micio, la costringe a seguirlo fino a casa sua. Qui Pluto finge un amore infinito verso il piccolo felino, facendo intenerire la signora che, contenta di aver ritrovato il suo gattino, invita Pluto a trascorrere del tempo a casa sua, invito che accetta con il rammarico dei nipotini. I quali, il giorno dopo, raggiungono la casa della signora dove Pluto è coccolato e viziato, con una nuova cuccia più grande e spaziosa. Il cane decide di tornare ma Tip e Tap, credendo davvero che fosse diventato amico dei gatti, gli fanno trovare in giardino cinque mici per compagnia (con sommo dispiacere di Pluto, il cui precedente comportamento gli si è ritorto contro).

            Ezechiele ha a che fare con una polvere magica data al figlio da Campanellino (alias Trilly): questa fa volare Lupetto e il padre pensa di utilizzarla per volare a sua volta 'come un falco' sopra i porcellini. Travestito da vecchia signora (un classico in questo numero dell'Almanacco), egli scopre il punto dove Lupetto aveva nascosto la polvere ma, dopo vari tentativi, scopre (tardi) che su di lui non vi è alcun effetto, se non quello di farlo precipitare da un picco. Saranno proprio i tre porcellini a salvarlo, riportandolo a casa dove Ezechiele deve ammettere che non riuscirà mai a volare perché "non esiste un mezzo ragionevole per tramutare in onesto proposito il proposito di catturare i tre porcellini! Pfui!"

            Nella storia finale QQQ, pensando alla vacanza dello scorso anno fatta con lo zio alla Casa di Riposo "Camomilla" (due settimane di pasti a verdure lesse), sapendo che l'incubo sta per ripetersi anche nell'anno in corso, convincono Paperino a lasciarli a Paperopoli, in casa di Archimede (dopo che lo zio Paperone li ha 'cortesemente' respinti: "Se vi avessi fra i piedi per due settimane, diverrei così nevrastenico che poi dovrei andare io in una casa di salute! Mi spiace!").
            La cabitazione con l'inventore non è affatto tranquilla: concorrendo in una gara per il miglior esplosivo, Archi riesce a distruggere il suo laboratorio (con sua somma gioia, visto che l'esplosivo inventato è effettivamente... esploso); in questo soggetto egli ha una casa accanto al laboratorio dove, non pago, continua a studiare miglioramenti per il suo esplosivo. I nipotini, già sconvolti dalla distruzione del laboratorio (loro si sono salvati perché erano in giro), adesso tremano pensando di dormire sopra un altro laboratorio che Archi ha ricavato nella cantina della casa: quando vedono che gli esperimenti continuano ("Non abbiate paura ragazzi! Tutto è sotto controllo" dice tranquillo l'inventore) i tre fanno appena in tempo a scappare in giardino quando una seconda esplosione distrugge la casa. Archimede è scaraventato sopra un albero dove prova l'ultimo esperimento per perfezionare la sua invenzione: introduce delle gocce all'interno di una capsula che poi sbatte per terra, proprio vicino ai paperetti che quasi svengono. Questa volta non c'è stata alcuna esplosione: egli è riuscito a tenere 'sotto controllo' la sua invenzione. Testimoni di ciò proprio i giudici della gara che decretano Archi vincitore: i premi previsti (visti i rischi per una invenzione simile) sono proprio una casa e un laboratorio. A quel punto QQQ non aspettano la nuova dimora: ancora terrorizzati e sconvolti, preferiscono prendere la strada della Casa di Riposo "Camomilla":
            il cartello indica la distanza: 19,500 Km.   
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            Le prime pagine di giochi arrivano all'improvviso, prima dell'ultima pagina della storia di Minnie e Clarabella (quasi a voler lasciare della 'suspence' poco prima della fine): vi sono parole incrociate, diversi rebus e l'Alfabeto di Cip e Ciop che copre una intera pagina con grandi lettere a colori: occorre munirsi di un dado, due pedine (o bottoni o monete), una matita e un foglio di carta bianca. Si gioca in due ma vi risparmio la spiegazione del gioco.
            Altri quattro rebus a colori coprono una intera pagina (i primi due li ho azzeccati mentre gli ultimi sono alquanto complicati).

            Lussemburgo
            Paperino e Paperina, in una bella pagina con illustrazioni a colori, sono 'testimoni' del Lussemburgo:
            "Il Granducato del Lussemburgo è una minuscola nazione famosa per la produzione dei suoi accia considerati i migliori del mondo. Una caratteristica inconfondibile del suo paesaggio sono i mulini a vento che fanno del paese un grande produttore di farina. Ma il prodotto principale del Lussemburgo sono i guanti che sono apprezzatri dagli elegantoni del mondo intero."
            « Ultima modifica: Martedì 13 Apr 2021, 16:42:06 da Cornelius Coot »

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              Re: Almanacco Topolino 1956-1965
              Risposta #5: Mercoledì 6 Lug 2016, 20:25:44
              Paperino e l' isola di Adamo
              La storia e' introdotta da un breve e condivisibile trafiletto che abbozza alcuni atteggiamenti di zio Paperone, ma in generale la storia mostra tutti i suoi anni.
              Disegni di Capitanio assai acerbi e linguaggio antiquato, zio Paperone veramente disumano a blandire Paperino con dolci parole (si definisce 'cuore paterno') e poi abbandonarlo solo coi nipotini in piena notte in un' isola priva di tutto. Ci troviamo dunque pienamente d' accordo con Paperino che vuole vendicarsi di quel 'vecchio miserabile'.

              Paperone è spietato col nipote, ogni sua azione è diretta a sfruttarlo e maltrattarlo, non mitigata da alcuna ironia o spirito. Se vi aggiungiamo la sua ricchezza e la povertà di Paperino ci viene davvero un groppo in gola.
              'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
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                Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                Risposta #6: Martedì 19 Lug 2016, 08:49:56
                quanto valgono i numeri del 1963....dovrei comprarne alcune ma non vorrei pagare piu' di quello che valgono.grazie

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                  Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                  Risposta #7: Giovedì 21 Lug 2016, 20:14:27
                  quanto valgono i numeri del 1963....dovrei comprarne alcune ma non vorrei pagare piu' di quello che valgono.grazie
                  In buone condizioni valgono intorno ai 5 euro.

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                    Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                    Risposta #8: Martedì 29 Nov 2016, 23:06:12

                    GIOCHI E RUBRICHE DEI PRIMI ALMANACCHI MENSILI




















                    « Ultima modifica: Martedì 29 Nov 2016, 23:09:56 da leo_63 »

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                      Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                      Risposta #9: Venerdì 2 Dic 2016, 17:58:47
                      Bellissimi Cornelius e presumo non facili da trovare intatti e così belli :D

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                        Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                        Risposta #10: Giovedì 9 Feb 2017, 19:08:41
                        Camminiamo intanto sulla strada, ancora lunga, che porterà al perfezionamento stilistico e narrativo, osservando alcune storie dei successivi mesi.
                        In 'Paperino e il bicisommergibile' Barks propone una divertente e consueta vicenda che vede contrapposti i nipotini con la loro voglia di divertirsi a contatto con la natura e il perbenismo di Paperino che li vuole seduti al piano a suonare; risultato scherzi acquatici a catena con l'esagerazione di Paperino che lo vedrà finire tra le pale di un mulino con il costoso bicisommergibile avuto in prestito.
                        In altra storia americana 'Paperino in evviva la scuola' eccolo invece, incredibilmente, riuscire con una piccola barchetta a catturare una balena col proposito di esporla a pagamento. Tra le altre cose, deve lavorare una notte intera coi nipotini per pescare i quintali di seppie di cui l'animale si ciba !
                        Le storie sono spiritose, vivaci e già armonicamente disegnate, ma sia nei disegni che nelle trame manca quel pepe tipicamente italiano che invece, nel periodo, eccessivo sovrabbonda nelle nostrane come vediamo in quelle pubblicate parallelamente.
                        Osserviamo perciò 'Paperino e la lotta della lotteria ' : zio Paperone spara gli insulti peggiori al nipote, mentre il poveretto è solo per strada a cercare, inutilmente, di vendere biglietti della lotteria. Perdipiù un grave incidente stradale lo manda all'ospedale in cui lo troverà, senza riconoscerlo, per il bendaggio totale che lo ricopre . Questa ed altre fantasiose trovate conducono infine alla vincita del gruzzoletto in palio da parte dell'immancabile Gastone, e ad inseguimenti a catena dei protagonisti, che i nipotini propongono agli avventori in guisa di gran carousel a pagamento. Anche il maggiordomo, trovato legato in un armadio, e' trattato brutalmente da Paperone, per Paperino poi ecco una caterva di esclamazioni davvero molto pesanti e sgradevoli (reietto, scellerato, miserabile, vipera, iena,dannato, furfante,..).
                        Molto interessante l'italiana 'Paperino e la ghiacciata di dollari' perchè la sua trama prefigura una delle strutture tanto amate che diventeranno tipiche degli anni successivi : furto con trucco dei bassotti, cannone spara raggio-ibernante inventato da Archimede, che risolve problema commerciale di zio Paperone, e con trovata geniale di Paperino cattura i bassotti. Colpo di coda finale per la sua avventatezza – inutile avvertimento dei nipotini e conseguente iper danno economico che scatena l'ira di zio Paperone. Inseguimento di rito. Permane naturalmente un trattamento di Paperino molto aspro : destinato ad essere frustato dal maggiordomo se non proporrà un affare soddisfacecente, più volte condannato a morte, quella finale con teschi negli occhi di zio Paperone e mitra in mano. Ed il tutto condito ovunque da termini decisamente brutti come marcia funebre, cacciar fuori a calci,  ti levero la pelle, sciagurato, infame, manigoldo, furfante, voglio uccidere la banda bassotti,assassino, scellerato, volevi ammazzarmi,  ora li ammazzo tutti, non ti resta che la morte...
                        I disegni in entrambe le storie sono un po' tagliati con l'accettai, sproporzionati nelle parti del corpo e in Perego anche negli ambienti, poco  piacevoli.
                        Rilevante, per concludere, sia nelle storie di qui che di là dall'oceano, l'assenza completa di qualunque riferimento ironico sociale o politico che rende i personaggi veri ed intriganti, per cui restano ancora totalmente tipi da fumetto.


                        Ciò non deve nè stupire nè preoccupare, perchè siamo solo all'inizio della via che porterà alla bellezza successiva delle storie italiane, che sapranno dirozzarsi e raffinarsi nelle trame ed impareranno – superandolo - lo stile grafico dagli americani. Intanto è bello osservare un passo alla volta alcuni sintomi di ciò che sarà :-)
                        'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                        'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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                          Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                          Risposta #11: Martedì 7 Mar 2017, 19:01:08
                                                                                                                       APRILE 1957

                                                                                         

                                                                                   https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++4

                          La Violetta Pap di Martina e Chierchini apre questo quarto numero del '57 e lo fa con tutta la grinta e il ritmo tipici dei due autori. Paperone calcola a 100 milioni il numero delle donne eleganti nel mondo intero (una su dieci, considerando la popolazione terrestre dell'epoca) e a queste vuole imporre il profumo delle violette delle sue piantagioni, attualmente allagate come risaie. Paperino dovrà prosciugarle e i nipotini sapranno come, se non fosse che lo zietto rovinerà tutto, come solito. Gastone gioca la sua partita parallela e non diretta (troppa fatica) uscendone comunque vincitore, sebbene con un bernoccolo in testa. Lo zione gioca con gli indennizzi (esagerandoli) e non pago di ciò, a partita persa, sottopone il povero nipote a supplizi fisici (spennandolo dalla coda, come spesso accade in quegli anni) dopo averlo turlupinato legalmente.

                          Le storie americane vedono Paul Murry 'spogliare' letteralmente Clarabella facendole scucire di dosso da Pluto  un delizioso golfino appena lavorato a maglia ma ancora collegato con un filo alla matassa di lana: alla fine, quando Topolino le dice perché non abbia pensato subito di spezzare il filo, la mucca risponde rabbiosa: "Grazie del suggerimento! Ma non potevi darmelo prima?"

                          Troviamo poi gli animali antropomorfi dei boschi: Ezechiele, i porcellini, Compare Orso, Comare Volpe (come veniva chiamata nonostante fosse un maschio), Fratel Coniglietto... in storie illustrate sempre da Murry e da Bradbury.
                          Carl Barks chiude il numero di aprile con il Bicisommergibile (che Paperotto ha ben commentato nel precedente post) dove Paperino, in una gara di nuoto coi nipotini che sta già vincendo con naturalezza, per rendergli la cosa impossibile inonda il fiume di catrame, trucioli di legno e quantità enormi di amido per lavanderie: una storia sicuramente poco 'ecologica'.
                          _____________________________________________________________________________

                          Due pagine intere colorate di verde come un campo di calcio e 20 giocatori disegnati come Paperini circondati da 9 cerchietti rossi e 11 azzurri (stranamente, dovrebbero essere 10 e 10) sono la base per far giocare i bimbi lettori con una moneta da 10 lire che funge da palla.
                          Una specie di monopoli titolato "La torta di Paperino" si gioca in due con un normale dado e dei segna-percorso (un bottone, un pezzo di carta colorata).
                          "Visita alla Mostra" è un gioco in cui bisogna individuare errori fra 15 tele dipinte dal pittore Imbratta e i rispettivi titoli non sempre ben collegati alle opere.
                          Luis Destuet disegna una intera pagina coi paperi dedicata alla Bolivia (come precedentemente è stato fatto con l'India e il Lussemburgo). Nel Sommario risulta a pag. 66 mentre in realtà si trova a pag. 54


                                                                                                                      MAGGIO 1957

                                                                                         

                                                                                   https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++5

                          Un G.B.Carpi dalle dinamiche e armoniose matite (sono quasi quattro anni che collabora con Gentilini e Mondadori) illustra una divertente storia scritta da Martina che con i topi sembra 'contenere' la sua penna aggressiva, a volte oltre le righe, tipica delle storie papere. Per certi versi potremo vedere nelle pasticche Cervellin di fosforo vitaminico che Pippo prende in quantità davvero esagerate (preoccupando Topolino) le antenate delle future spagnolette che gli daranno super poteri: queste del '57 gli fanno prevedere avvenimenti solo negativi aiutando Mickey e Basettoni nella cattura dei malfattori Slim e Slam. Curioso come Martina ambienti ancora le storie dei topi nella città dei paperi: secondo Topolino, la macchina guidata da Basettoni che lo sta sorpassando è quella della Polizia di Paperopoli e successivamente egli dice a Pippo che è inutile continuare le ricerche: torneranno al quartier generale di Paperopoli.

                          Dopo aver 'criticato' Carl Barks  il mese scorso per aver fatto 'inquinare' a Paperino il fiume dove sfidava i nipotini in una gara di nuoto, rendo merito al Maestro dell'Oregon per aver fatto intervenire (in "Evviva la squola" - volutamente scritto errato) un incaricato della Società Protettrice degli Animali che critica Donald per aver fatto spiaggiare una balena che ora deve provvedere a nutrire con almeno una tonnellata di seppie al giorno (quando i nipotini si erano limitati a darle una scatolina di sardine) e, successivamente, gli rammenta che la legge vieta di tenere prigionieri gli animali selvatici (Paperino voleva fare del cetaceo una attrazione a pagamento).

                          Anche in "Paperino fumografo" gli abitanti di Paperopoli protestano per lo smog provocato dalle acrobazie aeree di Donald che si diverte a disegnare col fumo i più svariati disegni, fra i quali anche profili dello zio Paperone che favorirebbero (secondo lui) la sua elezione a sindaco della città. Ma i risultati saranno decisamente opposti alle sue aspettative.

                          Lupetto è sorpreso dalla vacanza che il porcellino Gimmi si è preso consigliato dal medico che lo ha trovato deperito: adesso i due fratelli Tommi e Timmi sono soli di fronte ai soliti pericoli rappresentati dal babbo Ezechiele. Il quale sembra interessato soprattutto a pescare un imprendibile luccio: per una volta che pensava ad altro il lupo viene involontariamente rimesso nelle solite piste proprio dal figliolo ma questa volta, al posto di Gimmi, interviene lo zio Pistone, un enorme suino molto arrabbiato che spaventa e butta nel lago Ezechiele che viene morso alla coda proprio da quel luccio che aveva cercato di catturare in tutti i modi, portandoselo dietro fino a riva: non tutti i mali vengono per nuocere!
                          ____________________________________________________________________________

                          In "Fuori l'intruso" troviamo sei tabelle con diversi oggetti di cui uno è uno è fuori luogo (ad es. vedo disegnate la Sardegna, Creta e la Svizzera: essendo le prime due delle isole l'intruso è la Svizzera).
                          In "Forse non sapete che..." è scritto che, generalmente, le persone con gli occhi azzurri hanno la vista più acuta (?) e che un qualsiasi pellerossa ha diritto ad essere eletto presidente degli Stati Uniti (in quanto cittadini americani dovrebbe essere normale, almeno sulla carta, visto che dopo sessant'anni abbiamo si avuto alla Casa Bianca un presidente nero ma non ancora un nativo).
                          Due pagine di Giochi di Paperino intervallano (come spesso accadeva all'epoca) una delle storie di Barks: parole incrociate, giochi degli incontri (con rettangolini raffiguranti Pippo, Paperone e Pluto da ritagliare) e un disegno macabro dove un cacciatore ha usato una... bomba a mano per catturare selvaggina ridotta in pezzi: una coda, un arto, una piuma, una zampa, delle ossa... i bambini devono indovinare a quali animali appartengono questi... resti! :o
                          E dire che Barks aveva fatto di tutto per salvare la balena! ::)


                                                                                                                      GIUGNO 1957

                                                                                         

                                                                                    https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++6

                          Particolare questa storia d'apertura della 'terribile coppia' Martina-Chierchini : ne "La stagione delle piogge" troviamo Paperino alle prese con infinite lettere di suoi fans lettori (ma questo lo si scoprirà solo alla fine, restando inizialmente misteriosi i mittenti) che non trovano giusto che egli sia sempre così povero e sfortunato. Donald cerca così di far vedere loro che è anche capace di invertire il rio destino, se vuole: in un viaggio in India ad alto rischio su commissione dello zione (definito il papero più ricco, tirchio, maligno e universalmente scaltro dell'universo) che ha dipinto di azzurro delle mucche bianche spacciandole come rarissimi esemplari da vendere a dei ricchi clienti indiani, riesce a farla franca nonostante l'anticipo della stagione delle piogge che fa scolorire i quadrupedi e arrabbiare i locali nababbi. Tutto ciò grazie ad un ferro di cavallo piovutogli addosso tempo prima proprio da quei ricchi indiani che cercavano, come ogni anno, un povero sventurato da poter aiutare. Questo amuleto gli ha permesso di viaggiare in Oriente in aereo extra lusso ed essere ospite di un ricchissimo magnate messicano anche lui in India per affari. Però Donald si rende conto che troppa fortuna non gli si addice e dopo tanto caviale e champagne cerca disperatamente (e con lui i nipotini) un semplice panino al prosciutto, rifiutando altri preziosissimi doni. E anche la buona sorte che lo aveva brevemente accompagnato si dissolve, con un certo rammarico di QQQ ma non di Paperino che così risponde ai suoi lettori:
                          "La vita ricomincia come prima: la vera vita di Paperino, povero e sfortunato ma felice. E così, amici di tutto il mondo, ora sapete perché io non posso essere ricco e fortunato se non voglio perdere la mia personalità! Nelle prossime avventure mi rivedrete alle prese con la sfortuna, la miseria e la canna dello zio Paperone!..."

                          Nelle brevi americane Pluto ha a che fare con un elefantino e un'anziana aquila mentre Ezechiele cerca di 'incattivire' il suo buon Lupetto portandolo a caccia nei boschi, non accorgendosi che mentre il figlio fa finta di compiere gesti cattivi per accontentarlo, lui non riesce ad essere veramente così cattivo e brutale con i poveri animaletti del bosco come vorrebbe o come credeva.

                          Nella barksiana "Paperon de' Paperoni a Lascia o Prendi" (titolo italiano parodiato dal quiz di Mike 'Lascia o Raddoppia', al culmine del successo in questo 1957) il vecchio Scrooge, che ha guadagnato con fatica, sudore e sacrificio le sue ricchezze dai tempi del Klondike, non si capacita di come oggi sia così semplice e banale vincere 100.000 dollari andando in tv per rispondere a sciocche domande facili facili. Decide così di prenotarsi per una futura puntata e, quando sta per arrivare la data fatidica, scopre che se guadagnerà nel corso dell'anno anche solo qualche dollaro in più (essendo arrivato ai limiti consentiti per un certo livello) dovrà pagare tasse maggiorate di quasi un miliardo! Decide così, su suggerimento di Paperino, di non rispondere a quelle domandine dove la risposta è già nel quesito (provocando pure le rabbiose ironie del pubblico in sala) quando alla fine si scopre vincitore della stessa cifra che non avrebbe voluto vincere che spetta comunque al concorrente più ignorante, più stupido, più testa di rapa che mai sia apparso in tv. Graffiante satira di Barks sulle nuove mode sociali dei nuovi mass media: quantomeno in Italia le domande di Mike a 'Lascia o Raddoppia' erano molto più difficili!
                          ____________________________________________________________________________

                          Paul Murry illustra in seconda di copertina, accanto al Sommario, una tavola di Paperino dal titolo "il Telefono disturbatore".
                          Il gioco della Corsa Interplanetaria vede gli astronauti Topolino, Paperino, Pippo e Zio Paperone (quattro figurine da ritagliare a pagina 66) saltare da un pianeta all'altro in una bella doppia pagina precedente a fondo nero, titolata 'Topaperonpippo Astronautic'

                          Il Tiro della Moneta
                          "Il gioco è semplicissimo: basta aprire l'Almanacco alla pagina su cui è pubblicata la scacchiera, posandolo ben disteso sul tavolo" (la scacchiera vede diversi quadri con personaggi e punti: Ciccio 2, Cip e Ciop 1, Nonna Papera 2, Gancio il Dritto 3, Topolino 2, Pippo 2, Gambadilegno 3, Paperone 5, QQQ 3, Paperino5)
                          "Indi, collocandosi alla distanza di un metro, i vari giocatori a turno lanceranno una moneta da due lire sulla scacchiera stessa, segnando poi su un foglio il punteggio ottenuto, vale a dire il numero segnato sul quadretto sul quale sarà caduta la moneta. Se la moneta cadesse in modo da toccare DUE quadretti, si segnerà il punto del quadretto sul quale è maggiormente posata la moneta. In caso di parità o di incertezza, si sceglierà il quadretto col punto PIU' ALTO. Sarà vincitore il primo giocatore che avrà totalizzato 50 punti."
                          « Ultima modifica: Martedì 13 Apr 2021, 16:46:18 da Cornelius Coot »

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                            Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                            Risposta #12: Martedì 7 Mar 2017, 21:36:52
                            Interessante questo topic che ripercorre l'Almanacco Topolino tappa per tappa. Sull'Isola di Adamo, storia un po' strana, ho scritto qualche cosa tempo fa:

                            https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1455041799

                            Io ho quasi tutti gli Almanacchi dell'epoca presa in esame, ma per risparmiare acquistai 2 volumi in cui questi Almanacchi sono rilegati, senza le copertine e retrocopertine purtroppo. Ma dentro: che ricchezza di materiale!
                            « Ultima modifica: Martedì 7 Mar 2017, 21:38:25 da Sam_Spade »
                            Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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                              Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                              Risposta #13: Giovedì 9 Mar 2017, 07:23:55
                              Special a questo punto non puoi esimerti dall' aiutare cornelius nelle recensioni ;-) Non penso molti posseggano  queste annate . Ti aspettiamo  ;-)
                              Che cos' ha il vecchio papero ? Sembra moribondo ! - Chi lo sa ! Vediamo dov'è diretto insieme a Paperino.

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                              Cornelius
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                                Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                                Risposta #14: Giovedì 9 Mar 2017, 11:33:32
                                Io ho quasi tutti gli Almanacchi dell'epoca presa in esame, ma per risparmiare acquistai 2 volumi in cui questi Almanacchi sono rilegati, senza le copertine e retrocopertine purtroppo. Ma dentro: che ricchezza di materiale!
                                Anche i miei sono rilegati ma per fortuna sono completi delle copertine. Chissà perché certi collezionisti d'epoca usavano eliminare le copertine dai loro albi rilegati: forse per risparmiare spazio o per dare l'idea di un mega fumetto infinito.

                                Riguardo la possibilità di commentare gli Almanacchi sei naturalmente benvenuto, rispettando magari le consuetudini della cronologia mese x mese (in trimestri) e la divisione fra le storie e i redazionali.

                                Oppure, se non hai molto tempo (viste le tue varie attività nel campo del fumetto), postare commenti riguardanti specifiche storie o particolari redazionali di costume come fa Paperotto e come hai fatto precedentemente con il link riguardante l'Isola di Adamo.
                                « Ultima modifica: Giovedì 9 Mar 2017, 11:34:14 da leo_63 »

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                                  Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                                  Risposta #15: Giovedì 9 Mar 2017, 13:43:43
                                  Anche i miei sono rilegati ma per fortuna sono completi delle copertine. Chissà perché certi collezionisti d'epoca usavano eliminare le copertine dai loro albi rilegati: forse per risparmiare spazio o per dare l'idea di un mega fumetto infinito.

                                  Riguardo la possibilità di commentare gli Almanacchi sei naturalmente benvenuto, rispettando magari le consuetudini della cronologia mese x mese (in trimestri) e la divisione fra le storie e i redazionali.

                                  Oppure, se non hai molto tempo (viste le tue varie attività nel campo del fumetto), postare commenti riguardanti specifiche storie o particolari redazionali di costume come fa Paperotto e come hai fatto precedentemente con il link riguardante l'Isola di Adamo.

                                  Grazie. Se non c'è problema, del 1957 non mi dispiacerebbe aggiungere un elenco mio personale dei contenuti degli Almanacchi di Agosto, Settembre e Ottobre. Per 1958 e 1959 ci si può mettere d'accordo in seguito.
                                  Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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                                    Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                                    Risposta #16: Giovedì 9 Mar 2017, 16:11:20
                                    Se non c'è problema, del 1957 non mi dispiacerebbe aggiungere un elenco mio personale dei contenuti degli Almanacchi di Agosto, Settembre e Ottobre
                                    Per me va bene: più commenti e voci ci sono su questa storica collana meglio è. :)

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                                      Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                                      Risposta #17: Martedì 14 Mar 2017, 10:47:31
                                      Ehi, ma come avete fatto a procurarvi le prime annate rilegate dell'almanacco topolino? Io non le ho mai viste in vendita, nemmeno sul noto sito di aste online  :)

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                                        Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                                        Risposta #18: Giovedì 29 Giu 2017, 16:35:00
                                        Ehi, ma come avete fatto a procurarvi le prime annate rilegate dell'almanacco topolino? Io non le ho mai viste in vendita, nemmeno sul noto sito di aste online  :)
                                        Rispondo con diversi mesi di ritardo a max:  :)
                                        Almanacchi di questi anni spillati e sfusi si possono trovare alle fiere del fumetto: quelli dei primi anni '60 hanno un prezzo fra i 5 e i 10 euro, quelli dei tardi '50 vengono un po' più. Non è detto che questi albi si possano trovare anche nei vari mercatini, magari a prezzi inferiori. A me è capitato solo una volta e l'albo era davvero mal ridotto, tanto che me lo feci dare gratis dopo che avevo preso altre cose. I libri rilegati li ho trovati presso un collezionista privato.
                                        ______________________________________________________________________________

                                        * Special Mongo, se vuoi postare commenti e considerazioni su storie e numeri di agosto e settembre '57, puoi farlo visto che i prossimi due mesi li inserirò all'interno delle stesso post che ho appena scritto.  :)
                                        ______________________________________________________________________________


                                                                                                                             LUGLIO 1957

                                                                                                           

                                                                                         https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++7

                                        Numero caratterizzato dalla prima storia di Romano Scarpa per l'Almanacco e dalla presenza in entrambi i soggetti principali di vulcani più o meno attivi, per vie naturali o sotto stimoli umani.

                                        "Paperino e l'Antidollaròssera" apre l'albo con un Paperone preoccupato per questo strano parassita del 'danaro' (come ancora viene ripetutamente chiamato) che potrebbe attaccarlo anche personalmente. L'unica persona al mondo capace di aiutarlo è il professor Tarlo (che, guarda caso, aveva avuto una premonizione andando ad avvertirlo del possibile pericolo all'interno del suo palazzo, senza essere ricevuto). Per rintracciarlo si serve dei suoi potenti mezzi massmediologici: stampa, radio e cinematografi ma non delle tv che in Italia non sono ancora così sviluppate ma che in America stanno vivendo un vero e proprio boom: l'americano' Scarpa, stranamente, non lo sottolinea (anni dopo "Paperino 3D"). In un'isola vulcanica dove viene localizzato il prof arrivano anche i Bassotti che vogliono impedire a Scrooge di prendere l'antidoto, in modo che possa restare ancora diverso tempo lontano dal suo 'danaro'. I Beagles Boys, ancora molto 'barksiani', sia nella stazza che nel numero, da quattro che erano raddoppiano alla fine della storia. Divertente la sfida fra un vulcano spento da oltre duemila anni e improvvisamente redivivo (grazie agli esplosivi interni dei Beagles) e Tarlo a cui non pare vero di utilizzare i suoi ritrovati anti-eruzioni frutto di decenni di studi vulcanologici: fluoridrato di bollito di cavoli, acido fenico diluito in decotto di cavallette, olio di fegato di merluzzo costellato di fegatini di lucertola piovono sulle teste dei Bassotti, in risposta alle loro provocazioni. Neanche Amelia (ancora da creare) sarebbe stata capace di tanto! La BB ha un piano...B, con eruzioni più 'spettacolari' dove scheletri e fantasmi fuoriescono dal vulcano entusiasmando ancor di più il professore che lo chiama 'vecchio Joe', sorprendendosi che dopo duemila anni se ne esca con queste buffonate.

                                        Carl Falberg scrive "Topolino e la Grande Caccia al Francobollo", illustrata da Paul Murry.
                                        La soffitta di Pippo è così piena che il soffitto del piano di sotto sta pericolosamente cedendo, tenuto da una trave di legno in verticale poggiata a sua volta su un 'martinetto': aiutandolo ad 'alleggerire' il tutto, Topolino scopre un raro francobollo delle isole Banana (da un soldo e di color magenta: Mickey ipotizza il suo valore in 10.000 dollari) che però, sfortuna delle sfortune, un colpo di vento indirizza verso il camino dove il fuoco acceso lo brucia. Pippo la prende con filosofia ("non è da tutti riscaldarsi con un fuoco da migliaia di dollari") ma a Topolino la cosa non va giù e decide di raggiungere le isole Banana. Qui i due amici, sgombrando tutte le soffitte del posto alla ricerca di un fracobollo simile, attirano l'attenzione di due contrabbandieri di gioielli che li credono dei poliziotti venuti dagli States. Nulla potrà far cambiare loro idea mentre Mickey e Goofy, liberatisi dal covo dove erano stati fatti prigionieri, conoscono un ufficiale delle Poste alquanto rinco che, all'interno dei suoi uffici, possiede decine di quei francobolli il cui valore sarebbe così notevolmente ridotto. Una scimmietta ammaestrata risolve il problema, dopo che un vulcano ha distrutto l'ufficio postale, ritrovando quei francobolli e mangiandoli quasi tutti. Un involontario favore che i due amici sfruttano regalando i due pezzi filatelici rimasti all'ufficiale e a se stessi, dopo aver scoperto che il contrabbando di gioielli avveniva attraverso le banane, mordendo le quali Pippo si scheggia un dente e perde una capsula d'oro.

                                        Dopo due storie lunghe, Jack Bradbury chiude l'Almanacco di luglio con una divertente storiella di Cip e Ciop, alle prese con un modellino di auto persa da un ragazzino piagnone che per loro è della misura esatta.
                                        ______________________________________________________________________________

                                        Quiz fotografici riguardanti poeti e città d'arte, cruciverba sillabici, termini desueti di cui non si conosce il siginificato, giochi di dadi riempiono le due pagine denominate 'I Giochi di Paperino'.
                                        Il gioco 'Mine contro Mine' vede la foto di una costa marina divisa in due e piena di mine galleggianti o nascoste fra gli scogli, contrassegnate da numeri colorati. Il gioco a due con dadi consiste nel cercare di eliminare il maggior numero di mine dell'avversario.
                                        'Torniamo alla Scuola' è un gioco per i bambini rimasti in città e la cui maestra ha deciso di coinvolgere in un particolare viaggio a caselle che li vede partire da quattro posti diversi (uno per ogni giocatore) per arrivare, oltrepassando strade, fiumi, sentieri, alla loro 'amata' scuola!
                                        'Doppia pescata' vede diverse figurine di Paperino e nipoti da ritagliare e incollare (non mi dilungo in ulteriori spiegazioni).
                                        'La visita al Castello' vede Topolino, Paperino, Paperina, zio Paperone, Pippo, QQQ e Tip e Tap correre lungo diversi labirinti per arrivare al Castello centrale, entrando nel quale ci saranno 'piccoli tranelli' in alcune delle domande poste per proseguire il gioco.
                                        Interessante pubblicità dell'Albo d'Argento N. 2 in vendita dal 15 luglio: "I pellerosse erano infidi e traditori? Al contrario, avevano un alto senso della lealtà e dell'onore! E' quanto apprenderete leggendo la nuova e affascinante avventura di Davy Crockett: Giustizia Cherokee." (36 pagine tutte a colori - Lire 50)
                                                         

                                                                                                                              AGOSTO 1957

                                                                                                 

                                                                                           https://coa.inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++8

                                        Un buon Pier Lorenzo De Vita che non mi aspettavo apre il numero agostano del '57: la sua 'Topolino e la ferrovia di Ferragosto' è ben disegnata fin dai caratteri del titolo iniziale. Rifacendosi probabilmente alla società americana dell'epoca l'autore Martina la illustra come oberata dal traffico automobilistico, tanto da far decidere a Topolino e Pippo di prendere strade secondarie se non proprio il treno, considerato (erroneamente) un mezzo che oramai utilizzano solo pochi turisti. La calca presente anche alla stazione ferroviaria (che vediamo nel post sottostante di Special Mongo) sorprende Mickey che decide di non fare la fila ed imbucarsi in un vagone merci per fare prima. Anche la pazienza ha un limite e Topolino lo supera con disinvoltura, sorprendendo pure Pippo. Ma certe azioni hanno un loro perché, quando i due si incontrano con alcuni furfanti che hanno nascosto la loro refurtiva proprio nel vagone dove sono andati: sfortunati loro a beccare Mickey proprio in una sua rara azione 'irregolare'.

                                        Quattro episodi riguardanti 'I paperini e l'allegra fattoria' sono impaginati come una unica storia lunga, eliminando i titoli originari iniziali. Vic Lockman e Pete Alverado portano il sonnambulo Ciccio a mungere di notte la mucca Margherita per riempire una tinozza di latte per farci il bagno, come Cleopatra della quale aveva letto notizie su un libro, sperando anch'egli di diventare bello e affascinante. Una volta risolto il mistero del poco latte diurno di Margherita, Nonna Papera si immerge anche lei nella tinozza sperando in qualche effetto benefico. Uova d'oro dipinte dai nipotini per uno scherzo a Ciccio e uova d'oro vere di alcuni malfattori squotono la pace nella fattoria della Nonna. Per fortuna lo sceriffo della zona, avvisato da un gioielliere a cui avevano rubato dell'oro, risolve la questione. Infine sono le talpe a non permettere a Ciccio di fare tranquilli pisolini e sarà lui stesso a risolvere la questione strimpellando canzoni inascoltabili al punto da far fuggire i roditori. Nonostante ciò, per aver mangiato un intero secchio di gelato all'interno di un pozzo (regalo per i nipotini nascosto lì dalla 'nonnina' - come la chiamano i nipoti solitamente), alla fine Ciccio si ritrova lo stesso secchio sulla testa.
                                        _____________________________________________________________________________

                                        Diversi giochi in questo numero estivo:
                                        'Gli automobilisti matti' sono Paperino, Josè Carioca, Pippo, Gastone e Paperina insieme nella spider del biondo papero, concorrenti in una pista con quattro ingressi dove i giocatori, attraverso dei dadi, possono decidere scontri per mandare fuori gara alcuni avversari, come in un vero autoscontro.
                                        'Caccia al ladro' (che si rifà al film di Hitchkock uscito pochi anni prima) vede il disegno di una casa a quattro piani (tipo quella di Barbie che sarà creata due anni dopo) in cui i giocatori con dei dadi devono stanare un ladro in una delle diverse stanze.
                                        In terza di copertina pubblicità di alcuni Libri d'Oro della Mondadori a 2000 lire ciascuno (Peter Pan, il Cavalier Dodipetto, Saturnino Farandola, il Viaggio di Babar) + la Rosa di Bagdad a 2800 lire.


                                                                                                                            SETTEMBRE 1957

                                                                                                   

                                                                                               https://inducks.org/issue.php?c=it%2FAT++++9

                                        Nella storia d'apertura di Martina troviamo la prima Miss Paperett 'italiana' illustrata da Perego. Se come altezza ricorda quella barksiana (che esordirà quattro anni dopo insieme ad Amelia), nell'età relativamente più giovane come nei capelli biondi con coda può essere considerata un prototipo di quella attuale che conosciamo da almeno trent'anni.
                                        "Paperino e la lotta della lotteria" vede lo zio di QQQ tragicamente sfortunato anche per un incidente stradale dalle nefaste conseguenze ("otto ossa ingessate, dodici costole raddrizzate, sei metri quadrati di pelle vulcanizzata, 352 punti e tre chilometri di bende"). Alla domanda di Paperone su quanti minuti di vita gli restino (lo zione non conosce, però, l'identità del ferito, totalmente bendato come una mummia) il medico risponde: "Se non interverranno complicazioni... se non sopravverrà la polmonite... se il cuore continuerà a battere... se i polmoni riusciranno a respirare... forse ha una probabilità su un milione di sopravvivere!"
                                        Tutto ciò nell'Ospedale degli Inguaribili sulla cui targa d'ingresso è scritto "Chi entra NON SA mai quando e SE uscirà".
                                        Il contrasto con la fortuna di Gastone (di ritorno da una vacanza vinta alle Hawaii) stride ancor di più, vincitore di una lotteria grazie all'unico biglietto perso dal venditore Paperino e portato dal vento all'interno del suo appartamento proprio in occasione del tragico incidente. Donald non avrà diritto neanche al 10% del milione del primo premio, avendo venduto proprio a Gastone (per soli 10 dollari) la matrice originale, sicuro che il biglietto vincente fosse andato perso. A rimetterci è anche lo Zio Paperone che aveva creduto di aver acquistato tutti i mille biglietti della lotteria quando invece erano solo 999. E tutto per un passivo delle sue aziende ritenuto troppo alto, non volendo tener conto che l'attivo lo era comunque molto di più.

                                        "Topolino e il lago dei furfanti" è una bella storia gialla di Carl Falberg, illustrata da Paul Murry e ambientata in Canada dove Pippo cerca di diventare (inutilmente) una 'giubba rossa'. Topolino lo raggiunge e, per riprendere un cavallo scappato da un avamposto, è coinvolto in un giro di scavi illeciti organizzati da Gambadilegno e Piedone che oggi conosciamo come Sgrinfia. Coinvolta è anche una tribù di nativi indiani, raggirata da Pietro e impiegata nei lavori di scavo per ritrovare dei tesori sepolti dal nonno di Sgrinfia (alias Piedone) ai tempi della Corsa all'Oro, come scritto in un suo vecchio diario. Non immaginando che si tratti solo di botti di sale, considerato all'epoca in 'tesoro' per sciogliere i ghiacci. Curiosa l'espressione di Pippo nel voler riprendere il cavallo fuggito, vedendolo dietro una siepe (quando in realtà è un alce): "Cavallino, cavalluccio! Vieni a mamma! Eccoti un po' di zucchero!"

                                        In "Paperino e lo spirito cavalleresco" di Carl Barks Donald viene preso in giro dai partecipanti ad una festa in costume organizzata dalla miliardaria Getrude, socia del Club femminile insieme a Paperina, dal titolo "Desideri insoddisfatti": ogni invitato dovrà presentarsi vestito come il tipo di persona che ha sempre desiderato di essere senza riuscirci.
                                        Il motivo di tanto scherno deriva dal fatto che Paperino si presenta con una pesantissima e rumorosa armatura da cavaliere medievale e questo, come ribadito più volte, nell'era del nylon! Anche una risentita Paperina, vestita alla messicana con un copricapo simile a quello di Donna Duck, gli dice che è fuori moda e molto 'ingombrante'. Ma un incidente con dei leoni scappati da gabbie appositamente installate nella villa dell'eccentrica miliardaria, trasformerà Paperino da pagliaccio ad eroe visto che i felini, nel morderlo, non riescono a rompere il suo 'ferreo' costume, rientrando poi, doloranti ai denti e alle unghie, nelle loro gabbie.
                                        __________________________________________________________________

                                        La storia di Falberg è interrotta da diverse pagine di giochi: quello del X (le tavole delle moltiplicazioni dove bisogna stare attenti allo zero), del Tre per Due con tre pedine (sei per due giocatori) che devono avanzare dai rispettivi lati in diverse caselle, senza mai indietreggiare, ed arrivare prima delle altre nelle opposte caselle di partenza.
                                        Altro gioco quello del Salto di Fratel Coniglietto con un dado da tirare a turno per passare da una casella all'altra (con relative regole) fino a raggiungere l'ultima.
                                        Quarta di copertina per i francobolli Astra, i più belli soltanto per i 'ragazzi in gamba': inviando il tagliando, per sole 1000 lire si riceveranno regali che ne valgono 4000!
                                        « Ultima modifica: Martedì 13 Apr 2021, 16:51:53 da Cornelius Coot »

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                                          Re: Almanacco Topolino 1956-1965
                                          Risposta #19: Sabato 1 Lug 2017, 20:19:17
                                          Okay. Mi accodo dicendo "le mie".

                                          Topolino e la ferrovia di Ferragosto*: Una festività ignota agli Americani è occasione per inanellare una sequela di gags che un po’ ricordano il fenomeno Famiglia Passaguai, cosa non comune nelle avventure martiniane con Topolino (ma non unica: vedi gli inconvenienti a catena di Topolino e la febbre del fieno del 1957 e di Topolino e l'interminabile domenica del 1981).
                                          Martina non manca comunque di inserire anche qui un risvolto criminoso: la "manovalanza" che vuol far esplodere il treno per una faccenda di scommesse e appalti.
                                          I lettori si chiederanno il perché dell’insolito cappello che Topolino indossa in questa storia. Ecco la spiegazione: nel 1942 l’autarchia vietava tutti i prodotti americani, dunque Topolino (protagonista di un brand troppo remunerativo) fu ufficialmente scimmiottato da un personaggio umano – ancorché caricaturale – di nome Tuffolino, creato ad hoc da Federico Pedrocchi. La prima avventura del neonato personaggio fu il remake (non dichiarato, ovviamente) di Topolino agente di pubblicità (1941) di Merrill De Maris e Floyd Gottfredson, dal titolo Tuffolino agente di pubblicità. In seguito furono editi altri 3 episodi, stavolta completamente originali, scritti da Pedrocchi e disegnati (tutti eccetto l’ultimo, probabilmente di Gustavo Petronio) da Pier Lorenzo De Vita. De Vita, durante il disegno della primissima storia del nuovo personaggio, aveva sotto mano le strisce originali di Gottfredson nelle quali Topolino indossava la peculiare divisa da "terzo assistente del direttore artistico", con sulla testa un basco alla francese tipico dei pittori.
                                          15 anni dopo, lavorando alla prima sua storia sul mondo dei Topi disneyani, il modello di De Vita è ancora quello. Notiamo come l’ispirazione parte ovviamente da Gottfredson, da Paul Murry, da Tony Strobl, ma già guardando Pippo si vede che De Vita si sta incamminando verso il suo personale stile, come peraltro aveva già fatto coi Paperi sin dalla sua prima storia, Paperino e la bella del ballo (1955). Un’altra sua avventura con Topolino uscirà quasi 2 anni dopo e sarà Topolino e la stella dello sceriffo (1959): in essa non vi sarà più la minima traccia di “soggezione” artistica.                                                                                  
                                          L'affollata “sestupla” di pag. 10 contribuisce a farci presente che la storia fa appello in primis all’italianità del lettore. L’insieme ricorda infatti, oltre ovviamente ai Panorami d’Agosto disegnati dallo stesso De Vita Sr. per i Topolini dei primi anni ’50, la famosa illustrazione di Giove Toppi denominata Treno popolare (1934). Per le panoramiche ovviamente dovremmo risalire ad anni antecedenti (gli affollamenti di alcuni vignettisti francesi cui si ispirò anche Jacovitti, come Albert Dubout) ma fermarci a Giove Toppi rappresenta già qualcosa.





                                          *non scrivete mai ferragosto in minuscolo, è scorretto.
                                          « Ultima modifica: Sabato 1 Lug 2017, 20:20:38 da Sam_Spade »
                                          Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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                                            Re:Almanacco Topolino 1956-1965
                                            Risposta #20: Domenica 4 Feb 2018, 09:11:20
                                            Strabravi i due commentatori pluridecorati che ripescano dalle lontane ere geologiche davvero le radici della tradizione italiana. Alcuni disegni appartengono alle più basse stratificazioni del paleozico :-)

                                            Ma già vediamo spuntare il nome di miss Paperett, Amelia non esisteva eppure la storia con i bassotti la evoca. Le spinte propulsive verso il futuro sono dunque avvertibili.

                                            Le storie americane sia come stile che per contenuto hanno già un buon equilibrio ed una tradizione, ricordiamo infatti che sono gia' gli anni di piena fioritura di Carl Barks .

                                            I nostri autori ancora alquanto acerbi quindi hanno al momento tutto da imparare. La vecchia generazione come traspare anche dai disegni, deve apprendere lo stile Disney ad un età ormai matura. Col tempo Perego e De Vita troveranno un giusto compromesso col loro stile precedente, che tuttavia li renderà nel bene e nel male ''outsider''. La nuova generazione di disegnatori apprendera' invece lo stile barksiano direttamente e subito sarà più piacevole ; nello stesso tempo la brutale e sanguinolenta macelleria fisica e verbale ''martiniana'' verrà trasformata in salumi saporiti sempre più raffinati (prima lardo e mortadella, poi crudo, cotto, speck ... e loro gustose varianti :-)  )

                                            Attendiamo quindi gli sviluppi successivi con l'augurio di non vedere piu' spennature così reali e sadiche.

                                            Mentre la sola minaccia di spennare, che rimarrà dagli anni sessanta in avanti, è necessaria e sufficiente in certi casi per vivificare a dovere l' azione, la messa in pratica e la sua illustrazione è per me inaccettabile in questi fumetti, di una tale crudeltà e sadismo che mi guasta tutto il piacere della lettura.
                                            La differenza sembra sottile ma è enorme e decisiva: nel primo caso rido e mi sollazzo, nel secondo mi deprimo per la sofferenza fisica chiaramente inferta e mostrata.
                                             Una bella regolata quindi ancora ci vuole.
                                            Che cos' ha il vecchio papero ? Sembra moribondo ! - Chi lo sa ! Vediamo dov'è diretto insieme a Paperino.

                                            *

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                                              Re:Almanacco Topolino 1956-1965
                                              Risposta #21: Sabato 17 Mar 2018, 13:43:29
                                              Bellissima la collana almanacco di Topolino......io ne ho circa 200 numeri(ovviamente anche con quelli dopo il 1965)......prima o poi cerchero' di chiuderla
                                              « Ultima modifica: Sabato 17 Mar 2018, 13:45:06 da jan80 »

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                                                Re:Almanacco Topolino 1956-1965
                                                Risposta #22: Lunedì 30 Lug 2018, 09:41:12
                                                Complimenti Cornelius, ottimo lavoro!
                                                Ma quali sono le quotazioni giuste per i primi tre numeri?

                                                 

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