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Pk² - Discussione generale

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Lyla
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    Re: Pk² - Discussione generale
    Risposta #45: Venerdì 18 Giu 2010, 02:56:25
    Non ho ancora letto nulla, ma mi viene spontaneo scrivere questo, e lo scrivo: vorrei tanto tornare indietro, quando rinunciai all'acquisto di PK2, vorrei tanto tornarvi perché mi rendo conto di essermi persa qualcosa di storico, e per di più per l'ennesima volta. Ho letto solo 6 numeri sparsi di questa serie, e me ne mancano più della metà. In realtà quel poco che ho letto non mi è piaciuto granché, soprattutto l'ultimo numero. Tutt'altro, non mi era piaciuto affatto, tranne per il fatto che sembrava un vero telefilm, e c'era un'alone indiscutibilmente attraente intorno alle storie, per quanto PKNA, a mio parere, fosse di molto superiore.
    Eppure vorrei tanto rileggerlo. Perché penso di essere cambiata, e che ora sarei in grado di capire meglio ciò che leggo, e di apprezzare qualsivoglia innovazione, soprattutto se sullo stile di PK2. E non accetto il fatto che l'abbiano troncato così, dal niente, a partire da scuse striminzite come "troppo adulto / a molti pkers non piace" fino a scuse più serie come "...non lo acquistano abbastanza persone...".
    Una cosa veramente indecente, non sappiamo nemmeno come ha fatto Uno a tornare sulla Terra. Perché sì, voi che fate parte della branca coolflamizzata dei pkers (quelli idioti, in altre parole), PK2 è la continuazione di PKNA.
    Ma va.


    Ma va????
    E non gli ha detto niente a quelli che Uno c'era, sulla Terra, nel 2180 e qualcosa? E' stato detto in uno degli ultimi numeri, diamine! Perché sì, ci sono stati pkers che hanno montato bordelli a partire dalla cancellazione di Uno... la quale era impossibile, ma loro non se n'erano accorti! Troppo presi dalle critiche, mi pare ovvio.
    Sciopero della compera, e PK2 chiude i battenti. E altrettanto fa X-Mickey, per poi giungere alla degenerazione di Witch. Che crollo disastroso del cavolo, non ha senso. Da allora quali fumetti Disney "nuovi" produce la Disney? Topolino? Sì, ma poc'altro. E wow, quante innovazioni.
    Basta, prometto che domani leggo tutto il topic riga per riga, eccetto eventuali anticipazioni.
    « Ultima modifica: Venerdì 18 Giu 2010, 02:57:53 da Lyla_L »

      Re: Pk² - Discussione generale
      Risposta #46: Venerdì 18 Giu 2010, 10:33:39
      Dopo aver riletto questa stupenda retrospettiva su PK², mi sono chiesto, quanti dovevano essere i numeri finali teorici? Insomma, quanto sarebbe dovuta durare la serie per chè avesse la sua fine naturale (battaglia su Corona e via dicendo)?
      Io invece credo che il PK Team una vaga idea su quanto far durare PK2 ce l'avesse. E' un'ipotesi che ho in testa da un po' e che avevo già illustrato una volta sul forum del PK Hack:
      dunque, durante i numeri finali di PKNA, quando PK2 era già in lavorazione, la redazione aveva sicuramente in testa il progetto della cancellazione di Uno.
      Ora, prendiamo PKNA#48, quando Uno dice a Everett che non si vedono da 184 anni, tanti mesi e tanti giorni. Svolgendosi quel dialogo nel 2188 è ovvio che l'ultimo incontro fra i due sia avvenuto nel 2004. Bene, questo potrebbe significare (e sottolineo POTREBBE) che il PK Team avesse in mente un numero più o meno prestabilito di albi che avrebbero dovuto portare alla conclusione della serie nel 2004, ovviamente con la riattivazione di Uno da parte di Everett che dopo questo non si sarebbe fatto più vivo per i famosi 184 anni, finendo a Dasham-Bul.
      Sicuramente in mezzo a tutta la trama principale si sarebbero dovute inserire altre sottotrame che per i motivi che conosciamo alla fine sono rimaste sulla carta o realizzate solo a metà, ad esempio quella di Tyrrel e Lyla, come ha sottolineato Everett.

      Comunque, P.R.D.Q.P. eh?!?

      Citazione
      Basta, prometto che domani leggo tutto il topic riga per riga, eccetto eventuali anticipazioni
      Brava Lyla, leggiti tutto che è un'analisi grandiosa, solo occhio agli spoiler! E ovviamente fila a recuperare PK2 che merita davvero! ;D
      « Ultima modifica: Venerdì 18 Giu 2010, 10:35:35 da L._Vertighel »

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        Re: Pk² - Discussione generale
        Risposta #47: Martedì 29 Giu 2010, 22:23:09
        Ho visto l’altro giorno Zardoz, di John Boorman, con Sean Connery, del 1981. Da una parte il suo film capolavoro, Excalibur, mi era piaciuto molto, dall’altra il fatto che il vero nome di Everett sia proprio Zardoz, ispirato allo stesso film, mi hanno portato a vedere questo lungometraggio.
        Il film è strano, brillante in molte idee, ma che non riesce a spiegarsi in maniera compiuta. L’idea è fare un ritratto dell’uomo futuro, e presente, in preda a fanatismi religiosi e a deliri di onnipotenza che non sa gestire, suggerendo che proprio dall’umiltà e da una certa qual purezza, si possa giungere ad un corretto svolgersi della vita, tematiche che in qualche modo sono state riprese in Excalibur.Il tutto è sottolineato dallo splendido e riflessivo II movimento della Settima Sinfonia di Beethoven.
        Passando al nostro Everett, nel film Zardoz è un dio sanguinario, che chiede alla classe di eletti degli Sterminatori di uccidere i Bruti, i reietti dell’umanità. Attenti allo SPOILER: in verità Zardoz è un semplice essere umano, il vero motore della storia, un grande burattinaio che fa sì che la storia giunga al suo compimento.
        Possiamo concludere dicendo che Everett e Zardoz abbiano poco in comune, se non la grande capacità di dissimulazione e la possibilità di manovrare gli eventi nell’ombra. Inoltre, nella società in cui vive appare come un disturbatore, così come Everett su Corona, in cui non accetta la legge e rapisce le sue due figlie sulla Terra.
        Sicuramente, il PkTeam conosce il film, e c’è un poco di ispirazione. Se vi capita di incrociarlo in tv, il film non  è male, e si fa vedere, anche se la sceneggiatura ha un po’ di intoppi.

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          Re: Pk² - Discussione generale
          Risposta #48: Martedì 29 Giu 2010, 23:18:03
          Ho visto l’altro giorno Zardoz, di John Boorman, con Sean Connery, del 1981.
          Grazie a V per il contributo. Il Pk Team lo conosce, soprattuto gli autori della storia Il Peso dei Ricordi. Per averne conferma, basta vedere il "Tekno Room" di Pk2 # 14 dove un lettore chiede:
          Pikappica redazione, ho appena finito di leggere il numero 11 e mi è sorto un dubbio: il vero nome di Ducklair, Zardoz, mi ricorda un vecchio film di Sean Connery. Si tratta solo di una coincidenza oppure è una cosa da voi elaborata?
          Viene riportata la risposta dei due sceneggiatori, Catenacci e Cordara:
          Catenacci: Abbiamo provato con nomi di fantasia, di amici e di cantanti, ma alla fine questo ci è sembrato il più adatto. "Zardoz" è un film che ha segnato la nostra infanzia!
          Cordara: Zardoz chi?
           
          L'ho precisato solo per completezza sull'affare "Zardoz", oltre che per risposta anche lollosa, in puro stile PK Team. Comunque terrò conto del consiglio cinefilo ;)
          « Ultima modifica: Martedì 29 Giu 2010, 23:18:29 da Everett_Ducklair »

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            Re: Pk² - Discussione generale
            Risposta #49: Martedì 29 Giu 2010, 23:21:38
            In effetti mi ricordavo di quella lettera, e proprio da questa spinto mi ero deciso di vedere questo film.
            Però sono stato troppo pigro per riesumarla, cosa che ha fatto Everett, bravo ;)

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              Re: Pk² - Discussione generale
              Risposta #50: Lunedì 2 Ago 2010, 17:09:13
              Seguono super-mega spoiler su PK2!

              E allora eccomi qua, a dire finalmente anch'io la mia su questa serie, fresco fresco della lettura di qualche settimana fa. Per quanto possa sembrare strano, infatti, non la seguii all’epoca dell’uscita in edicola, non riesco nemmeno ora a darmene una motivazione valida, ma fu così. Negli anni seguenti sono sempre stato piuttosto restio a recuperarla, forse temendo di rimanerne deluso, che non sarebbe stata capace di confermare le aspettative piuttosto alte che mi si erano create leggendo i commenti più che positivi qui e, in generale, sul web, e che non sarebbe riuscita a ridonarmi le stesse sensazioni, le stesse emozioni fortissime della prima serie; forse era  la convinzione che ciò in cui mi sarei imbattuto sarebbe stato “diverso”, in particolare per l’assenza, di cui naturalmente ero a conoscenza, di Uno, personaggio al quale devo tantissimo, figura azzeccatissima, che sempre mi ha fatto divertire, emozionare, sentire a mio agio con tutta la vicenda; o forse, invece, era stato solamente il fatto di non essermi mai imbattuto nell’occasione giusta per recuperare la serie, chissà.

              Fatto sta che, al maggio appena passato, sono incappato in un’offerta talmente vantaggiosa da non potervi rinunciare, che mi ha permesso di recuperare quasi tutta la serie, sino al numero 11. Tra impegni vari, letture arretrate sia di libri che di fumetti, studio e compagnia bella, non ho avuto molto tempo per affrontare la lettura della serie sino a giugno. Insomma, non è passato molto tempo da quando, finalmente, ho preso in mano il primo numero. Mi sono spaparanzato sul letto. Ho acceso la luce. Sospiro. Ducklair. Si comincia. Non devo girare molte pagine per capire tutto quello che sta dietro al cambio di rotta della testata, le intenzioni future, le motivazioni che ci stanno dietro. Loro, del Pkteam, la loro sfida l’hanno già vinta, e con un successo strepitoso. Che si siano annoiati? Possibile. Certo, c’è la voglia di ricominciare da capo, di cimentarsi in una nuova avventura, di tentare l’impossibile. Proseguire con Pkna all’infinito? Troppo facile, troppo noioso. Occorre un punto di svolta, da cui ricominciare da zero. Eccolo. Con mio grande, grandissimo piacere, noto che la mail è rimasta la stessa, che l’umorismo del tutto fuori dalle righe è ancora quello, così come le risate che suscita l’impavido Vitaliano, sempre pronto a farsi beffe dei poveri fan e a uscirsene con battute simpaticissime.

              Ma basta con le parole. E che nessuno mi disturbi, ora: chiudiamo porta e telefono.  E’ giunto il momento di iniziare a leggere la storia vera e propria. Che storia. Magia. Vedo quello che già sapevo prendere forma, man mano che giro le pagine. Everett comunica lo spegnimento di Uno. E chissà perché, dopo tutto, non me ne ero ancora convinto. Che io lo credessi immortale, come Paperinik? Everett caccia Paperino. Paperino si incazza e se ne va. In questo momento registro delle reazioni anomale... simili a ciò che voi chiamate dolore... e di questo sono felice. Il messaggio di Uno. Insieme abbiamo scoperto tante cose, ma la più importante è la certezza che non esiste l’impossibile. Dio mio, il messaggio di Uno. Io sono vivo... e finché tu ti ricorderai di me, allora io continuerò a esistere. Lacrima. Ma giuro, lacrima. Che emozioni. Il momento più intenso dell’intera serie e, che io ricordi, anche di tutto Pk in generale.

              Tutto Ducklair è un po’ lo specchio dell’intera serie, almeno per come l’ho inquadrata io: un ottimo connubio di scene d’azione, trovate divertenti e scene più toccanti, riflessive, profonde. Pur essendo vero che queste ultime siano tra le meno dominanti, lo è altrettanto, ai miei occhi, che siano le più riuscite, capaci di donare emozioni molto intense, toccando il loro apice nel primo numero, ma anche nei successivi, in particolare nel rapporto tra Everett e le due figlie. Le scene d’azione sono le più presenti, prevalgono in gran parte degli episodi, e sono anch’esse coinvolgenti, appassionanti, e ricordano in tutto e per tutto quelle della storica serie. Un po’ come gag e battute, sempre cariche dello stesso, intenso umorismo, mai superficiale, ma sempre divertente. Sono probabilmente questi aspetti a rendere il target di riferimento della testata ancora più maturo, più adulto di quello originale, che potrebbe aver portato a un minor numero di acquirenti e, quindi, alla chiusura anticipata della serie. Le trovate originali nella serie non mancano di certo: spunti per la trama, creazione di nuovi personaggi, rivisitazioni di quelli vecchi,  luoghi e ambienti. Ecco a proposito degli ambienti... devo ammettere che la mancanza dei da me tanto amati viaggi nel tempo, nel futuro e nel passato, dei deserti assolati, delle montagne neozelandesi, dei pianeti alieni l’ho proprio sentita. Sì, la scelta di ambientare la (quasi) totalità delle vicende nella sola Paperopoli è certamente voluta, ma non mi sarebbe dispiaciuto imbattermi in alcuni dei vecchi elementi ricorrenti del passato. Ma la decisione di ripartire da zero era chiara, ed è per questo stesso motivo che la presenza dell’esercito è del tutto scomparsa, così come, in gran parte, quella dell’FBI, che però è stata spiegata in modo esauriente, e di diversi altri personaggi, amici o nemici, che sono stati o eliminati o totalmente rivisti in ruoli differenti, ma sempre con la stessa, immancabile originalità. Lo stesso vale anche per i luoghi, o i personaggi, che sono stati sostituiti. Il primo esempio a venirmi in mente è il nuovo rifugio pikappico nella vecchia fabbrica: originale e stravagante, proprio come il burbero e bizzarro personaggio di Lyo.

              E che dire allora  della misteriosa Korinna, della dolce Juniper, del nuovo, interessantissimo stravolgimento del personaggio di Everett, della Starcop e dei nuovi colleghi di Paperino... Simpaticissimo Rupert e il suo atteggiamento da massiccio tontolone, specie con la bella Stella. L’ambiente della Starcop è allegro e vivace, e le personalità di ogni agente è ben caratterizzata, non solo Rupert, ma anche Tempest Gale, Fitzroy, e il capo Mortimer. Per fortuna, qualche punto di contatto con la vecchia serie è rimasto. E così il buon vecchio Angus è rimasto lo stesso scorbutico divoratore di merendine al colesterolo e Lyla sempre la buona, affascinante amica del supereroe, pronta ad aiutarlo in caso di difficoltà.

              Le trame dei singoli episodi sono sempre ben sviluppate, coinvolgenti, imprevedibili e si amalgano alla perfezione l’uno con l’altro, rendendo il tutto visibile come un’unica grande vicenda, molto più che non la prima serie, i cui episodi erano più indipendenti e slegati fra loro, forse a causa del numero di sottotrame e nemici davvero superiore. I disegnatori, in gran parte gli stessi di PKNA, continuano a svolgere il loro lavoro in modo sublime, rendendo impagabile anche la qualità visiva dell’opera. Insomma, si sarà capito, sono soddisfattissimo di essermi tuffato in questa esperienza. E’ un po’ come vedere la tanto attesa nuova stagione del tuo telefilm preferito, un po’ come rivedere un vecchio, vecchissimo amico e scoprire che siete cambiati un sacco, che siete diventati grandi, ma che tra voi c’è ancora quell’indissolubile legame della vostra infanzia, che ancora vi volete molto bene, come due fratelli. Non penso smetterò mai di ringraziare il Pkteam per tutte le emozioni che mi ha donato. Grazie.

                 _Gunni Helm
              « Ultima modifica: Lunedì 2 Ago 2010, 17:34:42 da Gunni_Helm »
              Each of us has a pair of wings, but only those who dream learn to fly (Jim Morrison)

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                Re: Pk² - Discussione generale
                Risposta #51: Lunedì 2 Ago 2010, 17:14:51
                Ottimo contributo, bravo. :)

                Un consiglio spassionato: aggiungi qualche punto e a capo alla recensione, perché altrimenti così risulta un po' "pesante", e potrebbe scoraggiare qualche lettore. ;)

                  Re: Pk² - Discussione generale
                  Risposta #52: Lunedì 2 Ago 2010, 17:30:59
                  Ottimo contributo, bravo. :)

                  Un consiglio spassionato: aggiungi qualche punto e a capo alla recensione, perché altrimenti così risulta un po' "pesante", e potrebbe scoraggiare qualche lettore. ;)
                  Grazie mille! ;)

                  Riguardo i punti a capo, ehm... effettivamente hai ragione, ho scritto di getto, tutto d'un fiato, e non ci avevo pensato. Ora ho provveduto, dovrebbe andar bene... arrivare anche a "saltare una riga", cambiando così paragrafo, mi sembrerebbe eccessivo. Hai fatto bene a farmelo notare.

                     _Gunni Helm

                  Ecco, puntualmente... mi piace di più anche con la riga :P.
                  « Ultima modifica: Lunedì 2 Ago 2010, 17:36:32 da Gunni_Helm »
                  Each of us has a pair of wings, but only those who dream learn to fly (Jim Morrison)

                    Re: Pk² - Discussione generale
                    Risposta #53: Lunedì 2 Ago 2010, 17:39:45
                    Che post meraviglioso Gunni Helm! Mi avevi già anticipato le tue impressioni positive sulla lettura, ma davvero non avevo immaginato che tu fossi rimasto tanto estasiato da questo.
                    Che dire, sottoscrivo in pieno tutto ciò che hai detto.
                    E' vero, la rivoluzione rispetto alla prima serie c'è stata eccome, a partire dai personaggi, per finire con le ambientazioni e la trama, ma non riesco a non dire che questo progetto si merita tutto la mia ammirazione, tanto che non esito ad elevarla qualitativamente al livello della precedente, gloriosa PKNA.
                    Certo, alcuni numeri sottotono ci furono eccome, penso ad esempio a Onde Alpha e Altovolume fra quelli che hai letto tu, e che si potrebbe individuare un periodo di leggero calo qualitativo fra gli albi 6 e 10, ma direi che complessivamente la serie rimane a livelli qualitativi elevatissimi, che non possono che permetterle di annoverarsi, insieme al suo prequel, fra i capolavori assoluti del fumetto Disney di sempre.
                    Non posso fare altro se non augurarti di recuperare i restanti numeri della serie, fra i quali figurano alcune storie davvero eccelse, che sicuramente ti permetteranno di fugare i molti interrogativi che la trama del fumetto ti avrà fatto emergere nella mente.

                    *

                    Lyla
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                      Re: Pk² - Discussione generale
                      Risposta #54: Lunedì 2 Ago 2010, 19:07:22
                      - cut -
                      Onde Alpha è letteralmente un fumetto clone...
                      Comunque, io ho letto solo i primi 4 numeri, un paio nel mezzo della serie, e l'ultimissimo volume, che ancora custodisco ed ho in questo momento sotto agli occhi...
                      Vorrei tanto leggere anche il resto, ma al momento sono impossibilitata a farlo.
                      Nonostante abbia letto ben 6 numeri meno di te ed uno in più, bè... posso solo quotare quanto dici, in particolare il fatto che anche io ho sofferto molto la cancellazione delle trame sviluppate in più parti (e più tempi) del mondo. Ed anche l'emozione che si prova a leggere l'ultimo messaggio di Uno a Paperino, una lacrima non ha potuto trattenersi.

                      Peccato che non si sia mai concluso nulla; Uno sarebbe dovuto rimanere in vita, in qualche modo.
                      La storia avrebbe dovuto trovare una conclusione, un finale diverso, il karma, il risultato finale non erano quelli proposti sul #18... perché Uno, l'ho ripetuto decine di volte, non poteva essere stato cancellato per sempre, o Odin Eidolon non sarebbe mai esistito nel futuro, dove invece Paperinik l'ha visto, senza però mai sapere di chi si trattasse...
                      Un po' colpa di una cosa, un po' colpa di un'altra, non sapremo mai più che cosa aveva in mente il Pkteam per mandare avanti la storia, ma che ci possiamo fare ormai?

                      Vabbè attendo di leggere in qualche modo il resto della serie e faccio pace col cervello... .-.
                      « Ultima modifica: Lunedì 2 Ago 2010, 19:08:45 da Lyla_L »

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                      Bramo
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                        Re: Pk² - Discussione generale
                        Risposta #55: Lunedì 2 Ago 2010, 22:53:37
                        E allora eccomi qua, a dire finalmente anch'io la mia su questa serie, fresco fresco della lettura di qualche settimana fa.
                        Bravo Gunni! Hai sicuramente fatto una saggia scelta (ricordavo che l'avevi scritto da qualche parte di questo affare), perchè PK2 merita davvero! E per il rimandare la lettura... ultimamente mi ritrovo sempre più spesso in una situazione del genere.
                        Complimenti per queste riflessioni, te lo dico subito: sono un ottimo contributo a questo topic. E sei stato bravissimo a metterle giù. Adesso vedo di rispondere a qualcosa in particolare...
                        Ma basta con le parole. E che nessuno mi disturbi, ora: chiudiamo porta e telefono.  E’ giunto il momento di iniziare a leggere la storia vera e propria. Che storia. Magia. Vedo quello che già sapevo prendere forma, man mano che giro le pagine. Everett comunica lo spegnimento di Uno. E chissà perché, dopo tutto, non me ne ero ancora convinto. Che io lo credessi immortale, come Paperinik? Everett caccia Paperino. Paperino si incazza e se ne va. In questo momento registro delle reazioni anomale... simili a ciò che voi chiamate dolore... e di questo sono felice. Il messaggio di Uno. Insieme abbiamo scoperto tante cose, ma la più importante è la certezza che non esiste l’impossibile. Dio mio, il messaggio di Uno. Io sono vivo... e finché tu ti ricorderai di me, allora io continuerò a esistere. Lacrima. Ma giuro, lacrima. Che emozioni. Il momento più intenso dell’intera serie e, che io ricordi, anche di tutto Pk in generale.
                        E' un momento così intenso, credo, per moltissimi lettori. La prima volta che lo lessi, "in diretta" nel gennaio del 2001 piansi anch'io, e conoscevo PKNA e Uno molto molto poco! Ma la potenza di quel dialogo e di quella scena era qualcosa di straordinariamente forte, e infatti piango ogni volta che rileggo la storia (e l'ho riletta tantissime volte!)

                        Sono probabilmente questi aspetti a rendere il target di riferimento della testata ancora più maturo, più adulto di quello originale, che potrebbe aver portato a un minor numero di acquirenti e, quindi, alla chiusura anticipata della serie. Le trovate originali nella serie non mancano di certo: spunti per la trama, creazione di nuovi personaggi, rivisitazioni di quelli vecchi,  luoghi e ambienti. Ecco a proposito degli ambienti... devo ammettere che la mancanza dei da me tanto amati viaggi nel tempo, nel futuro e nel passato, dei deserti assolati, delle montagne neozelandesi, dei pianeti alieni l’ho proprio sentita. Sì, la scelta di ambientare la (quasi) totalità delle vicende nella sola Paperopoli è certamente voluta, ma non mi sarebbe dispiaciuto imbattermi in alcuni dei vecchi elementi ricorrenti del passato.
                        Sì, io sono un fermo sostenitore (ma conosco molti che non la pensano come me) dell'opinione che PK2 sia più "adulta", più "matura" di PKNA. Non tanto nei temi, visto che PKNA presenta moltissime storie che hanno aspetti profondamente pscicologici/filosofici/riflessivi, e PK2 prosegue la cosa... ma nelle ambientazioni che tu citi in questo pezzo che ho quotato. L'area urbana la fa da padrone, il 90% delle avventure si svolge nella Paperopoli metropoli dark costellata di intrighi e misteri. Il # 4 con la sua scena nella metropolitana (si contano sulle dita le storie disney che mostrano la metro) mostrandola come ambiente pericoloso è un esempio di questo, come la Century o come la presenza affaristica di Ducklair. L'ambientazione, l'atmosfera e i toni della narrazione li trovo più adulti nel senso del come vengono proposti.

                        E che dire allora  della misteriosa Korinna, della dolce Juniper, del nuovo, interessantissimo stravolgimento del personaggio di Everett, della Starcop e dei nuovi colleghi di Paperino... Simpaticissimo Rupert e il suo atteggiamento da massiccio tontolone, specie con la bella Stella. L’ambiente della Starcop è allegro e vivace, e le personalità di ogni agente è ben caratterizzata, non solo Rupert, ma anche Tempest Gale, Fitzroy, e il capo Mortimer. Per fortuna, qualche punto di contatto con la vecchia serie è rimasto. E così il buon vecchio Angus è rimasto lo stesso scorbutico divoratore di merendine al colesterolo e Lyla sempre la buona, affascinante amica del supereroe, pronta ad aiutarlo in caso di difficoltà.
                        Ho molto apprezzato il dare un lavoro fisso a Paperino: è un altro elemento che rende più adulta la serie, dare una ruotine lavorativa a Paperino, che il papero deve conciliare con gli impegni mascherati e questo lo avvicina ai supereroi Marvel/DC. La cosa riprende a amplifica il periodo di PKNA in cui era fattorino a 00Channel, e verrà sputtanata in Frittole allorchè Paperino cambierà lavoro ogni santo numero. Della Starcorp, poi, anch'io adoro i personaggi nuovi.
                        Dei vecchi, è da notare che a volte sono anche cambiati: Angus è sempre il solito, ma adesso pensa a infagare Everett più che Pikappa, per esempio. E Lyla intrappolata nel nostro tempo è una figura più drammatica e solitaria.

                        Vabbè a questo punto precipitati a procurarti, in un modo o nell'altro, i restanti numeri per arrivare alla fine. Ma, se hai letto fino all'11... com'è che non hai detto niente su quel numero, Il Peso dei Ricordi è una delle storie più belle tra PKNA, PK2 e Frittole, una tra le mie preferite Disney.
                        « Ultima modifica: Lunedì 2 Ago 2010, 22:56:01 da Everett_Ducklair »

                        *

                        L._Vertighel
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                          Re: Pk² - Discussione generale
                          Risposta #56: Lunedì 2 Ago 2010, 23:11:23
                          Citazione
                          Ma, se hai letto fino all'11... com'è che non hai detto niente su quel numero, Il Peso dei Ricordi è una delle storie più belle tra PKNA, PK2 e Frittole, una tra le mie preferite Disney.
                          Come non quotare, come non quotare...
                          Gunni, vogliamo sapere cosa pensi de Il Peso dei Ricordi! :P
                          Sottoscrivo in pieno ciò detto da Everett, una storia meravigliosa, con una sceneggiatura di un livello estremo, perfetta nell'intrecciare in tre piani narrativi realtà/intervista/flashback, sibillinamente (ma raffinatamente) poetica nel raccontare la storia di Everett, addirittura strappalacrime nell'ultima vignetta.
                          E poi i disegni, i disegni! Ci credete se vi dico che questa è forse la storia Disney meglio disegnata che io abbia letto? Sciarrone qui ha veramente creato un capolavoro grafico. Tutto, tutto è fatto a meraviglia, il Paperinik perfetto, le ambientazioni moz-za-fia-to, le scene d'azione, Everett, e poi le papere (!!!)... Lyla e Korinna semplicemente divine, la splash-page con le due sorelle seminude...
                          Basta, chiudo qui sennò scrivo un'ode a Sciarrone. Applausi, applausi e ancora applausi!

                          *

                          Gunni Helm
                          Giovane Marmotta
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                            Re: Pk² - Discussione generale
                            Risposta #57: Martedì 3 Ago 2010, 17:28:45
                            Grazie per i complimenti ragazzi, anche se...

                            Ma, se hai letto fino all'11... com'è che non hai detto niente su quel numero, Il Peso dei Ricordi è una delle storie più belle tra PKNA, PK2 e Frittole, una tra le mie preferite Disney.
                            Come non quotare, come non quotare...
                            Gunni, vogliamo sapere cosa pensi de Il Peso dei Ricordi! :P
                            Ecco, uffa! Lo sapevo che qualcosa mi scappava... e sì che l'ho letto e me ne sono subito innamorato, ma mi sono limitato a parlare della serie in generale e mi è sfuggito! Eh vabbé, rimedierò con un altro post-recensione, stavolta specifico su questo splendido numero. Naturalmente, seguono pesantissimi spoiler, occhio!

                            Il peso dei ricordi. Già il titolo è uno dei più intensi, dei più evocativi di tutto Pk. E che dire, allora, della storia? Wow. Sì, ma non so se basti. Forse è meglio spenderci altre due parole. Insomma, a partire dall’inizio, dalla primissima pagina, è tutto un cliché di emozioni, un suggestivo e turbinoso vortice di immagini e parole che ti afferra e ti trascina sino all’ultima pagina, sino all’ultima, intensissima vignetta conclusiva che racchiude in sé tutte l’impeto emotivo della storia, e te lo spara addosso con talmente tanta forza che è impossibile restarne indifferenti. Un colpo di scena dietro l’altro, la rivelazione che sembra la più sconvolgente viene seguita a ruota da un’altra ancor più scioccante. Cento interrogativi che si risolvono, mille altri che si vengono a creare.

                            L’intreccio e ottimo: bravissimi gli sceneggiatori a intrecciare tra le due sottotrame principali, il flashback e il presente, alla perfezione. Sembra quasi che girando le pagine le due storie si fondano in un’unica avventura: e io che quasi, con Korinna e Paperinik che entrano nell’astronave sommersa, mi aspetto Everett spuntar fuori da un momento all’altro. Proprio quell’Everett capellone che viene salvato in mare e poi allevato da due vecchi paesani? Che si dimostra sin da subito un asso nella meccanica, trasformando vecchie tv in tv a colori? Proprio quel giovane alieno che non solo ha di che tormentarsi sul suo futuro e sulla sua “ragion d’essere”, ma ha anche da rimuginare sulle sue origini di cui ha perso il ricordo? Proprio quello. Sì, che bello questo flashback. La storia sarà un po’ stereotipata, col naufrago salvato e cresciuto come un figlio, ma vederci proprio quell’Everett, le cui origini erano così misteriose che ormai nessuno se ne aspettava un resoconto, a vestire quei panni... L’affetto reciproco per i genitori adottivi, quei due vecchini che dopo anni e anni, sono ancora convinti di aver perduto quella notte il vecchio Everett, insieme al suo amore, e suscitano una tenerezza incredibile. È un Everett più umano che più umano non si può, quel giovane che cresce in quella vecchia casa, in quel vecchio paesino sul mare, che dimostra un’incredibile altruismo e una spontanea generosità. Tutto sino a quella notte. E che notte! Everett mette a repentaglio la propria vita per salvare chi in passato aveva fatto altrettanto e viene trascinato giù dalla tempesta e viene prelevato dall’astronave e vede! Tuffo al cuore. Se non bastassero immagini e grido di Everett, arriva, poco dopo, la sconvolgente spiegazione di Korinna. Oddio che roba! Ragazzi, emozione dopo emozione, abbiamo quasi toccato l’apice. E poi, che temi che vengono affrontati in questo numero... parliamo di due ragazze che hanno passato l’infanzia ibernate in un’astronave sott’acqua. E un’altra cosa... a questo punto della vicenda, arriviamo a capire l’odio di Korinna, ma anche le emozioni del buon vecchio Everett, senza riuscire, alla fin fine, a prendere le parti di uno dei due, come solo le migliori storie sanno far fare.

                             E allora arriviamo all’ultima pagina, all’ultima splendida vignetta e ci facciamo afferrare dalle emozioni, da quel vortice di cui parlavo, e tutt’un tratto ci sentiamo ancor più partecipi del dolore, dei sensi di colpa, dell’amarezza di Everett, capiamo tutto quello che ha provato e che prova tuttora, e lo vediamo con occhi diversi, molto diversi. Dopotutto, tra perdere la propria infanzia a causa di qualcun altro e perdere il piacere di crescere le proprie figlie a causa propria, l’abisso non credo sia così ampio.

                            E tutto questo senza contare l’altra parte della storia, quella attuale con Paperinik e Korinna. Se è vero che è l’altra a donare più emozioni, è anche vero che anche questa assume un ruolo indispensabile a rendere l’intera storia la meraviglia che è: contribuisce a non rendere esageratamente sentimentale la storia, ad aggiungere quel po’ di azione che non guasta mai e una qualche gag divertente... ma non solo, è anche indispensabile per dare la massima efficacia alle numerose rivelazioni, relazionandole con il presente e a creare quella sensazione di suspance che si perderebbe se il flashback fosse un tutt’uno. E come non ricordare quel “L’oceano ci accoglierà! Vi mostrerò il modo per raggiungere un mondo migliore”, come se il tutto non fosse già abbastanza maturo di per sé. Bella la configurazione acquatica dello scudo, che ricorda molto PKNA, dove le nuove scoperte di questo tipo abbondavano eccome. Aggiungiamo al tutto anche un Angus in piena forma e uno spietato locandiere tritauomini, marito di una cuoca dalla cucina pesante.
                             
                            Infine, se dobbiamo tessere le lodi di Sciarrone, allora facciamolo. Tutta la storia è disegnata magistralmente, comica quando deve essere comica, drammatica al punto giusto quando deve esserlo, personaggi principali e comparse hanno lo stesso, preciso livello di perfezione, e rispettano una proporzionalità perfetta, uno stile irresistibile e sinuoso, come anche gli ambienti, le abitazioni del piccolo paesino, il mare e le sue onde durante la tempesta. E le sue papere sono le migliori, a dirla tutta. È anche merito suo se la storia riesce a tenerti in una specie di stato di trance, cullandoti con le sue emozioni dalla prima all’ultima vignetta.

                            Mi sono fatto perdonare? :P

                               _Gunni Helm
                            Each of us has a pair of wings, but only those who dream learn to fly (Jim Morrison)

                              Re: Pk² - Discussione generale
                              Risposta #58: Martedì 3 Ago 2010, 20:11:56
                              Citazione
                              Mi sono fatto perdonare?
                              Non c'è altro da dire se non... CLAP, CLAP, CLAP! Pollice su senza alcun dubbio!

                              *

                              Lyla
                              Gran Mogol
                              PolliceSu

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                                Re: Pk² - Discussione generale
                                Risposta #59: Martedì 3 Ago 2010, 20:19:28
                                Sai, io ho avuto la sfiga madornale di fare conoscenza solo con l'ultimo numero, di PK2. Mi feci un'idea decisamente poco positiva (l'ultimo numero è bruttarello, eh sì) e anche quando imparai ad usare Internet mi lessi praticamente tutta la trama senza il fumetto. E' stato un mezzo suicidio, lo so, è solo che non trovavo nessuno che collezionasse PK2, dalle mie parti, ed ero curiosa di sapere da dove proveniva una storia che non aveva nulla a che fare con quella che la mia generazione aveva conosciuto (quasi) per prima (cioé PK-Frittole... anche se in realtà l'ho conosciuto più tardi, ma fu ciò, appunto, a provocarmi una gran confusione mentale: perché la serie intitolata "PK2" era uscita PRIMA di quella intitolata solo "PK"? E perché le due storie non avevano niente a che vedere l'una con l'altra? Della serie: "WTF. Oh mia Dea. Ma questi cosa cacchio si fumano". E, come dire?, sono venuta a sapere l'indispensabile premessa soltanto troppo tempo dopo, quando non m'interessava più niente. Vabè, chiusa questa lunghissima parentesi...); era tanto per precisare che leggere tutta la trama freddamente spiaccicata su una pagina web non mi aveva minimamente colpito, né mi aveva provocato nessuna reazione particolare, soprattutto perché l'ultimo numero mi aveva suggerito OGNI cosa rilevante fra quelle indispensabili a capire almeno la trama principale del fumetto per intero... nessuna sorpresa, nessuna emozione, solo un accidenti di riassunto. Quando avevo letto la trama di Il Peso dei Ricordi di certo non avevo provato più di quanto non avessi provato per le altre trame, rimanevo quasi delusa. Invece leggendo il post di Gunni... ho letto tutto d'un fiato, e accidenti a te :P, mi sono quasi emozionata.
                                Ti esprimi proprio bene, non c'è che dire. :D :D :D
                                Ma a forza di leggere faccio poco altro che incrementare la voglia di leggere la seconda serie e rendermi conto realmente di cosa mi sono persa. Insomma, sarà meglio che mi tenga alla larga da questo topic, fino a che (chissà quanti secoli passeranno) non avrò ultimato la lettura del blocco. Help :D
                                « Ultima modifica: Martedì 3 Ago 2010, 20:21:42 da Lyla_L »

                                 

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