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Le Grandi Storie di Ridi Topolino (Topogol 13)

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Cornelius
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PolliceSu

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PolliceSu
    Re: Le Grandi Storie di Ridi Topolino (Topogol 13)
    Risposta #30: Sabato 6 Mag 2017, 23:20:21

    Fermo restando che resto perplesso su queste 'genialità' comiche del Ridi anni '90 (all'epoca non lo acquistai ma leggendo qualcosa tratta dalla serie non mi fece né caldo né freddo), può esser vero che la chiusura del mensile fu decisa per non 'oscurare' l'albo principe.

    Stessa 'politica aziendale' fu fatta anche per i personaggi (sebbene in paesi disversi): Eta Beta, Atomino e Gancio furono 'sacrificati' per non 'disturbare' troppo Topolino (Scarpa sostituì l'ultimo con il più bonario figlioccio Bruto mentre il character di Gottfredson è stato poi recuperato dagli autori italiani); oggi Kay K sembra essere stata 'sacrificata' (vedremo come) perché troppo 'sgomitante' nei confronti di Paperino-Double Duck.

    Mi chiedo se oggi  'Ridi Paperoga' (con l'aggiunta di Sio) potrà essere altrettanto 'pericoloso' per il libretto come sembra essere stato il Ridi Topolino negli anni '90: qualora il nuovo albo dovesse chiudere dopo pochi numeri, si avrà già la scusa pronta per giustificare tale decisione. Magari con la De Poli che scriverà "Cari ragazzi, la storia si ripete..." ::)
    « Ultima modifica: Sabato 6 Mag 2017, 23:32:10 da leo_63 »

      Re: Le Grandi Storie di Ridi Topolino (Topogol 13)
      Risposta #31: Lunedì 8 Mag 2017, 14:41:28
      Dubito avremo qualcosa di analogo. La foliazione è ridottissima (64 pagine, spillate a 3,90 € o almeno così han dichiarato su Anteprima) e non invoglierà troppi all'acquisto.
      Senza contare che il titolare di questa nuova testata non è più Topolino ma Paperoga cui si può associare meglio il no-sense.
      Personalmente visto il prezzo mi aspettavo una brossura migliore. Meno scricchiolii e meno rigida. E devo rileggerlo perché il non-sense ho bisogno di assimilarlo prima di riuscire a riderci sopra.

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      Bramo
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        Re: Le Grandi Storie di Ridi Topolino (Topogol 13)
        Risposta #32: Giovedì 11 Mag 2017, 14:10:37
        Letto questo best of.
        E la lettura ha soddisfatto pienamente le mie aspettative :)
        La particolare comicità di quel periodo disneyano a fine anni '90 l'adoravo e ho continuato ad adorarla, sia in alcune sceneggiature particolarmente ispirate di Faraci, Artibani ed Enna sia nelle rubriche (tanto su PKNA quanto sul Topo), ciononostante non acquistai mai Ridi Topolino, leggendone a scrocco solo un paio di numeri qualche anno dopo.
        Questo albetto rappresentava quindi per me un'occasione imperdibile.

        Plaudo innanzitutto alla scelta di riproporre tutte le storie inedite create per la testata da Tito Faraci (all'epoca all'apice della sua verve comica) e Giuseppe Ferrario, perché le ritengo dei gioiellini di umorismo dissacrante raro da trovare in maniera così esplicita, tanto all'epoca quanto oggi.
        Giusto Un cuore d'oro e Colpo grasso si presentano come le meno riuscite, ma tutte le altre riescono a far divertire sfruttando tormentoni, svolte paradossali e un'ironia spesso dissacrante nei confronti dei personaggi. Non solo con Paperoga e Manetta, veri emblemi della "stupidità" di questo tipo di umorismo e non a caso protagonisti perfetti di alcune delle storie più spassose (Nervoniani, Miseria e povertà, La sfida galattica, Occhio alla penna, Manetta contro l'Uomo Lupo e Una vacanza in giallo, questa particolarmente gustosa), ma anche nei confronti di alcuni personaggi principali. Emblematica in tal senso è Topolino e i misteriosi contrabbandieri, un attacco diretto e senza mezzi termini a un certo tipo di storie gialle con Mickey protagonista, additando tutti le dinamiche ormai stanche che imperversavano e mettendo un disilluso Paperino al centro, nei panni di "sostituto Topolino".
        Se in Ridi Paperoga si avrà il coraggio di prendere in giro così sagacemente non solo i personaggi ma anche alcuni dei cliché che rimangono attualmente nelle storie, il giornale avrà una marcia in più non indifferente.

        Divertenti anche i disegnini di Marco Bolla in fondo alle tavole (deliranti e ipnotiche) e le illustrazioni a tutta pagina, al netto di qualcuna meno azzeccata, ma ancora più significativi i tre esempi di rubrica: l'oroscopo assurdo, la sfida tra Topolino e il nano di gesso e l'ironia sugli stereotipi del film horror offrono uno spaccato dei contenuti ben poco seri del giornale e del loro stile espositivo.

        Carina l'introduzione di Sio, che testimonia secondo il suo peculiare stile narrative il motivo per cui Ridi Topolino è stato tanto importante per lui, e interessanti la prefazione e la postfazione di Faraci, che raccontano un po' origini e storia della testata.
        Un volumetto a mio avviso completo e ben fatto, che fa da ottimo apripista alla nuova rivista demenziale :)
        « Ultima modifica: Giovedì 11 Mag 2017, 14:11:49 da Everett_Ducklair »

          Re: Le Grandi Storie di Ridi Topolino (Topogol 13)
          Risposta #33: Sabato 27 Mag 2017, 16:22:02
          Fermo restando che resto perplesso su queste 'genialità' comiche del Ridi anni '90 (all'epoca non lo acquistai ma leggendo qualcosa tratta dalla serie non mi fece né caldo né freddo), può esser vero che la chiusura del mensile fu decisa per non 'oscurare' l'albo principe.

          Mi chiedo se oggi  'Ridi Paperoga' (con l'aggiunta di Sio) potrà essere altrettanto 'pericoloso' per il libretto come sembra essere stato il Ridi Topolino negli anni '90: qualora il nuovo albo dovesse chiudere dopo pochi numeri, si avrà già la scusa pronta per giustificare tale decisione. Magari con la De Poli che scriverà "Cari ragazzi, la storia si ripete..." ::)

          Ma guarda che non parlava di oscurare l'albo principale per numero di copie, anzi, sono sempre contenti quando un albo vende molto. Ma poi che successo dovrebbe avere per convincere migliaia di persone a non comprare più Topolino?

          Si riferiva al fatto che non volevano che quel tipo di umorismo fosse collegato a Topolino, come non volevano che l'albo sul Natale uscisse in estate. Era nato come progetto in sordina e quindi hanno fatto quello che hanno fatto perché pensavano che non vendesse nulla e quindi nessuno lo leggesse.

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          Kim Don-Ling
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            Re:Le Grandi Storie di Ridi Topolino (Topogol 13)
            Risposta #34: Giovedì 3 Gen 2019, 13:26:39
            Ho avuto occasione di leggere questo albo grazie a uno scambio di figurine con luciochef; all'epoca della sua uscita l'avevo scartato, perché non lo ritenevo interessante.

            Recuperato quindi l'albo per caso, il giudizio in proposito va scisso in due.

            1. mi pare sia stata un'ottima riproposizione dei contenuti della testata Ridi Topolino di fine anni '90. Ci sono veramente tantissime storie del duo Faraci/Ferrario, non so se tutte ma quante basta per riproporre lo stile che caratterizzava la testata. Ci sono anche gli inserti fra una storia e l'altra e un paio di rubriche messe lì a completare come si deve l'albo. Forse una critica andrebbe alla carta e alla rilegatura dell'albo, ma ricordo che anche la testata originale aveva una carta molto strana e una rilegatura pessima, per cui mi viene da concludere che la riproposizione sia stata fedele al 100% ;D e in ogni caso qui non è così disastrosa.
            2. i contenuti. All'epoca comprai il 1° numero (quello con la copertina giallo ocra): lo lessi, lo rilessi e conclusi che non volevo il secondo. Qui il discorso è un po' lo stesso: esaurita la curiosità, mi accorgo che cmq lo stile surreale, demenziale, dissacrante non è completamente nelle mie corde. Intendiamoci, qua e là ci sono ottime battute, ma se come eccezione possono andare, farne con regolarità mi stanca (presto). Preso a piccole dosi è un umorismo che riesco ad apprezzare, ma preso in serie come è riproposto qui nell'albo no: tant'è vero che non sono riuscito a leggere le storielle tutte di seguito, anzi: dopo una, massimo due, dovevo mollare la lettura.

            Per cui ecco, dopo quest'ulteriore occasione data, mi riconfermo ulteriormente nel giudizio di allora: non era un prodotto che poteva avere successo con un lettore come me.
            "Se nato cigno nessuno ti trasformerà in avvoltoio"

             

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