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Topolino 3241

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di piccolobush

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Topolino e il sovraccarico temporale
Il primo western della storia
Capitolo 2 - La morsa dello squalo
Ducktales - La gallina di Montepiuma
Indiana Pipps e la miniera di Siguenay

Topolino 3241

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Paolodan3
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    Topolino 3241
    Mercoledì 3 Gen 2018, 14:28:44
    Cover di Andrea Freccero

    INDICE

    Topolino e il sovraccarico temporale
    Sceneggiatura di Alessandro Sisti
    Disegni di Donald Soffritti

    La storia del cinema di Topolino - Il primo western della storia
    Sceneggiatura di Roberto Gagnor
    Disegni di Valerio Held

    Donald Quest - Episodio 2 - La morsa dello squalo
    Soggetto di Stefano Ambrosio - Sceneggiatura di Riccardo Pesce
    Disegni di Paolo De Lorenzi

    Ducktales - La gallina di Montepiuma

    Indiana Pipps e la miniera di Saguenay
    Sceneggiatura di Massimiliano Valentini
    Disegni di Massimo De Vita

    Topogulp
    Avventure in montagna - Il coraggio di Alessio Coppola
    Vita da strega - Priorità di Pietro B. Zemelo e Roberta Migheli
    « Ultima modifica: Mercoledì 3 Gen 2018, 14:31:29 da Paolodan3 »

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    Lucandrea
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      Re:Topolino 3241
      Risposta #1: Giovedì 4 Gen 2018, 00:07:38
      Il mio commento:
      Topolino e il sovraccarico temporale voto 7,5
      Intrigante rivisitazione dei viaggi del tempo con Topolino protagonista inconsapevole. Il finale perde un pò di pathos nello spiegone tecnico. Bene Soffritti
      La storia del cinema di Topolino - Il primo western della storia voto 7,5
      Avventura storica cinematografica sostenuta da buone idee e dai disegni efficaci di Held. L'idea di questa storia ricalca quello dei Milioni di Zio Paperone
      Donald Quest - Episodio 2 - La morsa dello squalo senza voto
      Questo episodio non fa decollare questa saga che rimane ferma alle semplici gag. I disegni "statici" di De Lorenzi non aiutano molto
      Ducktales - La gallina di Montepiuma voto 5
      Episodio migliore del precedente, ma non di molto
      Indiana Pipps e la miniera di Saguenay voto 7,5
      Efficace storia con Indiana Pipps coinvolto in un'avventura che bene si svolge e con un buon finale. De Vita ottimo

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      PolliceSu
        Re:Topolino 3241
        Risposta #2: Giovedì 4 Gen 2018, 02:15:32
        Appena arrivato oggi in edicola sono rimasto sorpreso a vedere che hanno cambiato copertina: mi aspettavo di leggere la storia con Paperone e i Bassotti inoltre, ma nada....

        In ogni caso questa copertina non mi trasmette niente. Per carita' e' bella, ma e' fuori luogo...A mio avviso il primo numero dell'anno dovrebbe essere a tema, con una bella scritta che augura a tutti Buon 2018.

        Era tanto difficile farne una simile a quella del nuovo numero di Paperino?? :o

         

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          Re:Topolino 3241
          Risposta #3: Giovedì 4 Gen 2018, 11:16:54
          In ogni caso questa copertina non mi trasmette niente. Per carita' e' bella, ma e' fuori luogo...A mio avviso il primo numero dell'anno dovrebbe essere a tema, con una bella scritta che augura a tutti Buon 2018.
          Immagino che la linea sia quella di pompare a tutti i costi donald quest...
          Tritumbani fritti!

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            Re:Topolino 3241
            Risposta #4: Giovedì 4 Gen 2018, 13:08:20
            Buona la storia di Sisti sulla macchina del tempo. Vorrei vedere più storie di buon livello senza essere legate a eventi particolari, come questa.

            Adoro lo stile attuale di De Vita, peccato si veda poco.

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            Andrea87
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              Re:Topolino 3241
              Risposta #5: Giovedì 4 Gen 2018, 15:08:58
              dopo la "settimana di pausa" del numero scorso, il nostro amatissimo traduttore torna in pompa magna a martoriare i testi di DuckTales (una delle migliori del ciclo!). A parte la prima pagina, TUTTI i dialoghi sono solo pallide copie di quelli originali (che vi consiglio recuperare). Qui presento 6 esempi, ma potevano essere il triplo! come al solito, per ingrandire le immagini basta fare clic!

              "sacrifici rituali" diventano "barbari riti" e già ci fa capire chi pensano siano i loro lettori... nella vignetta accanto inoltre Paperino si lamenta del fatto che Montepiuma non fosse un pennuto per cui indossava "pium non sue, se capite cosa intendo"... da noi? un pessimo gioco di parole...


              mentre per lo ZP italiano Paperino sta "giocando", il Donald americano si preoccupa di non finire nella dieta del gallinaccio (censura ai cibi, check!)


              battuta divertente sul fatto che "la gallina stia diventando un jumbojet e quindi adesso servirebbe una gabbia grande come un hangar" completamente rimossa... poi vi lamentate che non fanno ridere!


              censurare il cibo e barks :P? check!


              battuta sulle dimensioni dell'uccello che "adesso farebbe il bagnetto nel golfo del messico"? eliminiamo tutto e mettiamo un discorso random...


              backstory dell'uccellaccio, creato per combattere i conquistadores? via, via tutto... sia mai che poi qualche bambino IMPARI qualcosa?



              DIMENTICAVO: nella prima vignetta ZP afferma che ha fatto "prospezioni". Sebbene non sia un vero errore (il termine esiste in italiano e non è un calco dall'inglese), credo che sarebbe stato più giusto tradurre con "ho fatto il cercatore d'oro"
              « Ultima modifica: Giovedì 4 Gen 2018, 15:45:30 da Andrea87 »
              Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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                Re:Topolino 3241
                Risposta #6: Giovedì 4 Gen 2018, 18:02:52
                In ogni caso questa copertina non mi trasmette niente. Per carita' e' bella, ma e' fuori luogo...A mio avviso il primo numero dell'anno dovrebbe essere a tema, con una bella scritta che augura a tutti Buon 2018.
                Immagino che la linea sia quella di pompare a tutti i costi donald quest...

                Sicuramente sara' per questo, ma spero che non esagerino pubblicando anche delle carte a tema, modellini, action figure o altre diavolerie simili ;D (una roba alla WoM insomma...)

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                  Re:Topolino 3241
                  Risposta #7: Giovedì 4 Gen 2018, 18:52:28
                  A parte i complimenti ad Andrea per l'ottimo e chiaro lavoro di comparazione, qualche altro parere sulle prime due? Ormai per me è finito il tempo dell'acquisto a scatola chiusa...
                  Tritumbani fritti!

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                    Re:Topolino 3241
                    Risposta #8: Giovedì 4 Gen 2018, 19:51:27
                    Concordo con l'altro utente, una cover a tema con l'arrivo dell'anno nuovo ci sarebbe stata benissimo, come veniva fatto tradizionalmente  :(

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                    OkQuack
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                      Re:Topolino 3241
                      Risposta #9: Venerdì 5 Gen 2018, 19:50:51
                      Nonostante le polemiche che hanno preceduto l'uscita del numero posso dire che è tutto sommato un numero gradevole.
                      Premetto di aver saltato a piè pari la storia di Ambrosio (non è il mio genere anche se devo ammettere,dopo una veloce sbirciata,che i disegni sono molto belli.)
                      Ottima la storia della macchina del tempo,con una trama dinamica e per nulla scontata.
                      La storia sul cinema mi ha in effetti ricordato le storie sui milioni di Paperone ma devo dire che è ben fatta con disegni ottimi.
                      Finalmente un ritorno in grande stile di Indiana Pipps con una trama pressoché avvincente e i disegni sempre perfetti di un De Vita sempreverde.
                      Nel complesso buon numero.
                      Non posso che augurarmi vivamente,come tutti voi del resto,che questo periodo di flessione possa presto svanire.

                      *

                      Ser Soldano
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                        Re:Topolino 3241
                        Risposta #10: Sabato 6 Gen 2018, 00:04:28
                        Immagino che la linea sia quella di pompare a tutti i costi donald quest...
                        Avranno bisogno di tutta l'aria di un aerostato...

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                        Vincenzo
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                          Re:Topolino 3241
                          Risposta #11: Sabato 6 Gen 2018, 00:10:07
                          Il nuovo anno si apre con un ottimo numero.
                          La storia di Sisti presenta uno spunto intrigante e un ottimo utilizzo di Topolino come il grande eroe d'azione che è, i disegni di Soffritti sono molto dinamici e contribuiscono all'ottima resa finale.
                          Il nuovo ciclo curato da Gagnor parte con un'avventura che effettivamente rischia di ricordare un po' troppo l'episodio dei Milioni di Vitaliano in cui il protagonista intraprende sostanzialmente lo stesso progetto, ma non è un problema, in quanto l'autore piemontese imbastisce gag divertenti in una trama solida.
                          Il secondo episodio di Donald Quest, che è sceneggiato da Pesce e non da Ambrosio, onestamente non ha niente che non va. Non stiamo parlando di un capolavoro, chiaramente, ma neanche di una ciofeca illeggibile, e De Lorenzi non fa rimpiangere Freccero.
                          Per finire, abbiamo una classica avventura di Indiana con un'ambientazione tuttavia insolita per l'archeologo e un grande De Vita.
                          Insomma Gancio compra questo numero e già che ci sei convinci anche Pacuvio e Paperinika a farlo!  ;)
                          If you can dream it, you can do it.

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                            Re:Topolino 3241
                            Risposta #12: Martedì 9 Gen 2018, 11:52:36
                            Il nuovo anno porta un Topolino contenente alcune storie buone, ma a cui pare mancare qualcosa.

                            L'apertura di Sisti esplora il filone dei "danni collaterali" dell'uso della macchina del tempo, si ingarbuglia un pochino verso il finale ma resta assolutamente comprensibile... eppure, rispetto ad altre avventure di questo ambito, l'ho trovata mancante del giusto pathos, di quella sensazione di grave problema che altre volte ho notato quando qualcosa va storto. La storia è comunque una storia "media", che si lascia assolutamente leggere.

                            Ricordo Gagnor annunciarci una nuova serie sulla Storia del Cinema alla scorsa fiera di Cartoomics: per ora questo primo episodio mi ha abbastanza deluso, anche perché mi ha dato un po' poco in termini "didattici", risultando come in effetti suggerisce qualcuno, quasi un "milione bonus" della serie... rimango in attesa dei prossimi sviluppi.

                            Su Donald Quest, mi limito a dire che trovo la lettura faticosa e un'ambientazione poco accattivante: qualcuno usa la parola steampunk ma a me sembra un'altra cosa, mi sfugge se siamo in presenza di magia, di vapore, di qualcos'altro... anche i colori li trovo un po' pesanti e cupi.

                            Chiude il libretto una storia che mi è parsa "frettolosa" ed è un peccato contando che Indiana Pipps + Massimo De Vita è sempre una combinazione promettente... ma anche qui manca un po' di profondità, un bel mistero da risolvere in cambio di una situazione che viene volta invece verso il ridicolo.
                            "Se nato cigno nessuno ti trasformerà in avvoltoio"

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                              Re:Topolino 3241
                              Risposta #13: Martedì 9 Gen 2018, 18:24:11
                              Sicuramente sara' per questo, ma spero che non esagerino pubblicando anche delle carte a tema, modellini, action figure o altre diavolerie simili ;D (una roba alla WoM insomma...)

                              Puoi scommetterci!
                              Sappiate che tutte le cose sono così: un miraggio, un castello di nubi... Nulla è come appare  -  Buddha

                              https://ilnumeroprimopiugrande.wordpress.com

                              https://altriproblemidellalieno.wordpress.com

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                                Re:Topolino 3241
                                Risposta #14: Mercoledì 10 Gen 2018, 10:45:42
                                Insomma Gancio compra questo numero e già che ci sei convinci anche Pacuvio e Paperinika a farlo!
                                Sono contento che tu abbia apprezzato questo numero, purtroppo la mia visione è molto più aderente a quella di chi ha scritto la recensione...  :P

                                Come se già donald quest non fosse da sola più che sufficiente per convincermi a non comprare l'albo (e lo è, credimi che lo è!), noto che il resto non presenta poi grandi storie: le DT non vedo l'ora che finiscano (non mi piacciono graficamente e chiaramente le traduzioni a cavolo di cane non aiutano), ero molto curioso per la nuova di Gagnor ma sembra che non abbia ricevuto giudizi particolarmente esaltanti (magari è solo in una fase di rodaggio della nuova serie, ma son certo di poterla recuperare eventualmente più avanti in una qualche ristampa tematica che la panini non mancherà di pubblicare), dunque alla fine l'unico vero rammarico potrebbe riguardare la storia di Sisti sulla macchina del tempo... d'accordo, ma è troppo poco per comprare un albo che dopo aver letto riporrei subito nello scaffale per poi dimenticarlo a stretto giro.

                                PS: prendendo a prestito (ed adattando) una vecchia battuta di Paperino, "io e Ambrosio siamo come due rette parallele, non ci incontriamo mai!"
                                Tritumbani fritti!

                                *

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                                  Re:Topolino 3241
                                  Risposta #15: Mercoledì 10 Gen 2018, 11:00:53
                                  PS: prendendo a prestito (ed adattando) una vecchia battuta di Paperino, "io e Ambrosio siamo come due rette parallele, non ci incontriamo mai!"

                                  E sbaglieresti perché all'infinito vi incontrereste!

                                  Confermo un numero di inizio anno non esaltante ma nemmeno terribile grazie ad una storia di apertura e di chiusura buoni ma non indimenticabili.
                                  Quoto con chi dice che la storia del cinema sembrare essere un Milione sotto falso nome. Il senso di dejavu dato dall'atmosfera e dal disegnatore è infatti molto forte. E ha il difetto di essere troppo didascalica per la parte cinefila e non si capisce quanto ci sia di vero nel resto.

                                  *

                                  RobertoGagnor
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                                    Re:Topolino 3241
                                    Risposta #16: Mercoledì 10 Gen 2018, 11:21:25
                                    Ciao ASdrubale! In realtà, la storia dell'Old Wild West Show che diventa la base degli studios è vera, grazie a Thomas Ince, discepolo di D.W.Griffith: l'ho trovata su questo meraviglioso libro di Marc Norman, lo sceneggiatore di Shakespeare in Love, What Happens Next, la storia della sceneggiatura in America e non solo: https://www.amazon.it/What-Happens-Next-American-Screenwriting/dp/0307393887/ref=sr_1_3?s=books&ie=UTF8&qid=1515579194&sr=1-3&keywords=marc+norman

                                    In pratica, l'incontro tra l'idea di Ince di razionalizzare la produzione cinematografica artigianale dell'epoca e i Wild West Show portò alla creazione del primo studio cinematografico, per ammortizzare le spese. Ma per girare di più e meglio serviva un piano: da qui la sceneggiatura, che all'inizio è una semplice "lista della spesa" del produttore al regista, suo mero strumento. Poi, naturalmente, le cose si sono evolute.
                                    Altre info su Ince qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_H._Ince

                                    Quanto al discorso del Milione, è una storia di dieci anni fa che onestamente non ricordavo, quindi sono due idee nate separatamente. La mia parte dal libro di cui sopra, con un intento più didattico, senza nulla togliere ai Milioni di Fausto che mi piacciono parecchio. :-)

                                    *

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                                      Re:Topolino 3241
                                      Risposta #17: Mercoledì 10 Gen 2018, 11:47:36
                                      Ciao ASdrubale! In realtà, la storia dell'Old Wild West Show che diventa la base degli studios è vera, grazie a Thomas Ince, discepolo di D.W.Griffith: l'ho trovata su questo meraviglioso libro di Marc Norman, lo sceneggiatore di Shakespeare in Love, What Happens Next, la storia della sceneggiatura in America e non solo: https://www.amazon.it/What-Happens-Next-American-Screenwriting/dp/0307393887/ref=sr_1_3?s=books&ie=UTF8&qid=1515579194&sr=1-3&keywords=marc+norman

                                      In pratica, l'incontro tra l'idea di Ince di razionalizzare la produzione cinematografica artigianale dell'epoca e i Wild West Show portò alla creazione del primo studio cinematografico, per ammortizzare le spese. Ma per girare di più e meglio serviva un piano: da qui la sceneggiatura, che all'inizio è una semplice "lista della spesa" del produttore al regista, suo mero strumento. Poi, naturalmente, le cose si sono evolute.
                                      Altre info su Ince qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_H._Ince

                                      Quanto al discorso del Milione, è una storia di dieci anni fa che onestamente non ricordavo, quindi sono due idee nate separatamente. La mia parte dal libro di cui sopra, con un intento più didattico, senza nulla togliere ai Milioni di Fausto che mi piacciono parecchio. :-)

                                      Grazie dell'informazione!

                                      Non volevo mancare di rispetto e in questo caso la mia ignoranza in materia non mi ha fatto cogliere questi riferimenti da lì la sensazione del non capire quanto ci fosse di vero e quanto di "romanzato".

                                      Mentre la questione dei Milioni come dicevo è dovuto ad un forte senso di dejavù dovuto al disegnatore, protagonista ed epoca in cui la storia è ambientata più che nella storia in sé.

                                      Letta la recensione e disserto con piccolobush sull'accostamento steampunk/Donald Quest.
                                      Di base lo steampunk introduce elementi futuristici in un ambientazione del passato. Di fatto Donald Quest è un fantasy con delle astronavi che assomigliano a dei drakkar e alcuni veicoli strani che poco hanno di fantasy. Per dire da quando hanno inserito i robot in Wizards of Mickey la serie ha finito di essere fantasy per diventare steampunk.
                                      Che per steampunk si intenda principalmente un '800 con futuristice macchine a vapore quello è un altro paio di maniche.
                                      « Ultima modifica: Mercoledì 10 Gen 2018, 12:58:55 da ASdrubale »

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                                        Re:Topolino 3241
                                        Risposta #18: Mercoledì 10 Gen 2018, 16:53:21
                                        Letta la recensione e disserto con piccolobush sull'accostamento steampunk/Donald Quest.
                                        Disserti o dissenti? :D

                                        Citazione
                                        Di base lo steampunk introduce elementi futuristici in un ambientazione del passato
                                        No, di base lo steampunk ha caratteristiche ben precise. In particolare, s tratta di presentare ucronie, immaginando nel passato (a rigore l'epoca vittoriana) una tecnologia che non poteva esistere.
                                        Poi sono venute tutta una serie di varianti cercando di incasellare nel filone anche cose completamente diverse, dilatando la definizione fino a farle perdere i connotati originari.

                                        Citazione
                                        Di fatto Donald Quest è un fantasy con delle astronavi che assomigliano a dei drakkar e alcuni veicoli strani che poco hanno di fantasy. Per dire da quando hanno inserito i robot in Wizards of Mickey la serie ha finito di essere fantasy per diventare steampunk.
                                        Ecco dq potrebbe essere steamfantasy, che però non vuol dire molto, per me è un giocare con le definizioni

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                                          Re:Topolino 3241
                                          Risposta #19: Mercoledì 10 Gen 2018, 18:47:28
                                          @piccolobush: ho letto la tua recensione e vorrei specificare che "l'innaffiatore innaffiato" è davvero un film dei Lumière: https://it.wikipedia.org/wiki/L'innaffiatore_innaffiato
                                          :-)

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                                            Re:Topolino 3241
                                            Risposta #20: Mercoledì 10 Gen 2018, 19:18:09
                                            OCCHIO ALLE ANTICIPAZIONI

                                            Topolino e il sovraccarico temporale è un'ottima avventura con la macchina del tempo (ed i suoi effetti secondari). Con tutti quei salti temporali si poteva rischiare di rendere la trama confusa, invece la storia scorre lineare e coinvolgente. Bello e personale il tratto di Donald Soffritti.

                                            La seconda parte di Donald Quest conferma i punti deboli della saga (trama esile, a tratti dispersiva a causa dei troppi personaggi, situazioni ripetitive), ma sembra più scorrevole del primo episodio. Ottimo lavoro di disegnatore (De Lorenzi) e coloristi.

                                            Buona l’idea di dedicare alla nascita del cinema una storia didascalica, unita al tipico umorismo di Gagnor.
                                            Ancorché piacevole, in alcuni punti la trama si fa un po’ forzata: Paperon Mc Duck attraversa gli Stati Uniti apposta per produrre film nella sconosciuta Hollywood e trova, per strada, un tecnico cinematografico (a quell'epoca) a sua disposizione. Probabilmente,  la necessità di attenersi a fatti reali ha imposto alcuni passaggi narrativi affrettati, che comunque non compromettono la piacevolezza del racconto.
                                            Nella storia ricorrono troppi anglicismi superflui (tutti sostituibili con termini italiani semplici ed immediati), ma purtroppo è una (pessima) abitudine ormai consolidata in ogni campo.
                                            Disegni di Held come sempre belli ed espressivi.

                                            Le avventure dell'archeologo cugino di Pippo sono tra le mie preferite, e questa Indiana Pipps e la miniera di Saguenay non fa eccezione, con la sua insolita ambientazione in terra canadese e con Gambadilegno inconsueto antagonista di Indiana. De Vita brillante.

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                                              Re:Topolino 3241
                                              Risposta #21: Mercoledì 10 Gen 2018, 21:27:09
                                              @piccolobush: ho letto la tua recensione e vorrei specificare che "l'innaffiatore innaffiato" è davvero un film dei Lumière: https://it.wikipedia.org/wiki/L'innaffiatore_innaffiato
                                              :-)
                                              Ciao Roberto,
                                              anzitutto apprendo da te che la storia è vecchissima, per cui il mio giudizio è stato parzialmente falsato dal ritenerla invece recente.
                                              Sull'innaffiatore innaffiato, certo che è dei Lumière, diamine, pensavo mi venisse riconosciuta un minimo di cultura generale ;D
                                              Ma non si chiamavano Paperin auguste e Gaston luis...
                                              Quello che volevo dire è che mi fa sempre un effetto strano quando si mischiano cose reali e di fantasia (cose tra loro legate). L'innaffiatore esiste come pure l'uscita dalla fabbrica, sono due titoli reali, perché allora "parodizzare" gli autori e non lasciare i loro veri nomi?
                                              Ogni tanto questo tipo di commistioni viene usato (ricordo ad esempio una storia su gutenberg di qualche anno fa in cui pure si mescolavano luoghi reali con personaggi di fantasia e altre ancora) e mi lasciano sempre un po' perplesso. Soprattutto perché in quella che è una storia che fa anche un minimo di didattica (o divulgazione o come vogliamo chiamarla) ci si ritrovano delle informazioni a tutti gli effetti sbagliate. Per me e in genere per i lettori più grandi non è certo un problema, però, boh... è un espediente che non mi convince, tutto qua. Trovo sia meglio tutto reale o tutto di fantasia.
                                              Ciao
                                              « Ultima modifica: Giovedì 11 Gen 2018, 19:26:19 da piccolobush »

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                                                Re:Topolino 3241
                                                Risposta #22: Mercoledì 10 Gen 2018, 23:05:18
                                                Cavolo, De Vita in gran forma!
                                                Ve ne siete accorti?

                                                *

                                                Topo_Nuovo
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                                                PolliceSu
                                                  Re:Topolino 3241
                                                  Risposta #23: Giovedì 11 Gen 2018, 10:13:35
                                                  Letta la recensione e disserto con piccolobush sull'accostamento steampunk/Donald Quest.
                                                  Disserti o dissenti? :D

                                                  Dissento, dissento! Maledetto T9
                                                  Citazione
                                                  Citazione
                                                  Di base lo steampunk introduce elementi futuristici in un ambientazione del passato
                                                  No, di base lo steampunk ha caratteristiche ben precise. In particolare, s tratta di presentare ucronie, immaginando nel passato (a rigore l'epoca vittoriana) una tecnologia che non poteva esistere.

                                                  L'avevo scritta malissimo ma intendevo quello. Elementi futuristici in ambientazioni passate, tecnologie che non esistevano in un passato. Solitamente il periodo è l'epoca vittoriana e la tecnologia funziona "a vapore".

                                                  Comunque sì, concordo che diventa tanto una questione di definizioni. Di sicuro è un fantasy perché ci sono quegli elementi e non è non è sbagliato incasellare la storia come steampunk proprio perché gli elementi fantasy sono mischiati ad alcune tecnologie che col fantasy c'entrano poco.

                                                  *

                                                  Vincenzo
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                                                  PolliceSu

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                                                    Re:Topolino 3241
                                                    Risposta #24: Giovedì 11 Gen 2018, 17:20:35
                                                    Comunque c'è un errore nella recensione: la sceneggiatura dell'episodio di Donald Quest è di Pesce, non Secchi.

                                                    Corretto, grazie!

                                                    - piccolobush
                                                    « Ultima modifica: Giovedì 11 Gen 2018, 19:28:09 da piccolobush »
                                                    If you can dream it, you can do it.

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                                                    Cornelius
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                                                      Re:Topolino 3241
                                                      Risposta #25: Sabato 13 Gen 2018, 20:50:33
                                                      Se la validità grafica di DQ e DT non è supportata da testi all'altezza dei disegni (Paolo De Lorenzi affina il suo tratto rendendolo meno rigido, delineando un magnifico Plottigat e una perfetta Amelia, mentre con Orazio resta ancorato ad una figura compassata con dentone sporgente - lontana da quella 'virile' e dalla dentatura possente di Scarpa e Casty), quella de La miniera di Saguenay vede le eccellenti tavole di De Vita supportate da un buon testo di Valentini per un ottimo ritorno di Indiana Pipps, dopo brevi davvero insulse. Fra le nevi del Canada interessante scontro con Gambadilegno, un avversario che conosce 'di vista' (storpiandone il nome più volte) e con un boscaiolo locale dall'aspetto del bravo ragazzo che in realtà non si dimostrerà tale.

                                                      Di fronte a certe caratteristiche grafiche delle storie suddette, le matite di Soffritti e di Held mi sembrano un po' pesanti, per quanto valide anch'esse. Il primo si occupa della Macchina del Tempo che sfora addirittura nel futuro per problemi di sovraccarico energetico, facendo incontrare Topolino con se stesso (incontro che in questa serie non sbalordisce di certo, banalizzando ancor più situazioni che non dovrebbero essere trattate con tanta disinvoltura). Il secondo illustra il primo episodio di una nuova serie di Gagnor (la Storia del Cinema di 'Topolino'), riportando un alter ego di Paperone in luoghi e anni che hanno visto il personaggio originale muoversi con disinvoltura, sebbene all'epoca del Klondike (che corrisponde a quella della nascita del cinematografo) non avesse pensato di far soldi con questa novità. Rimedia in questo caso Paperon McDuck.
                                                      « Ultima modifica: Sabato 13 Gen 2018, 22:15:40 da Cornelius Coot »

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                                                        Re:Topolino 3241
                                                        Risposta #26: Sabato 13 Gen 2018, 23:35:16
                                                        Cala il sipario sulla stagione fumettistica made in Disney 2017 la quale, eccetto alcune manovre editoriali azzeccate di stampo più parodistico che innovativo, non ci ha convinto del tutto in particolar modo nel più recente periodo, costellato di numeri perlopiù scadenti o comunque manchevoli di particolare mordente. Gli ampiamente chiacchierati cambi di rotta uniti alle varie revisioni artistiche del caso (inerenti anche all'albo di questa settimana che si vede sottrarre ingiustamente, a parer di chi scrive, una storia dalle notevoli prerogative tematiche e grafiche senza particolari motivi) non fanno che accrescere la famigerata Questione apertasi di recente. La credibilità della Redazione è davvero appesa a un filo.

                                                        Topolino e il sovraccarico temporale apre il numero e con esso la nuova stagione a strisce del 2018, rappresentando in un’utopica metafora il tipo di antipasto ideale per costruire una annata quantomeno soddisfacente. A farla da padrone è proprio lo scorrere del tempo inteso come quarta dimensione, del tutto plasmabile a piacimento di chi lo spende. Sisti ci introduce così un piccolo noir di stampo psicologico, reso ancor più credibile grazie alle pseudo-vertigini di cui soffre il protagonista molto in stile Collana Chirikawa. Azzeccata dunque la scelta di Donald Soffritti che cura il buon apparato grafico dal taglio innovatore, si direbbe cubistico (non un caso, data la tematica del racconto). Le evidenti differenze con lo Strappo non appaiono marginali, ma risultano in ogni caso indifferenti per la valida soluzione finale: insomma, alzi la mano chi non aveva fiutato un Macchia Nera da qualche parte! Poi, a parte una piccola inesattezza verso l'inizio (la regola fondamentale dei viaggi nel tempo dovrebbe infatti vietare il trasporto di mercanzie dal passato) la trama fila con ordine, manifestandosi chiara laddove il dubbio e la suspense s'impadroniscono della scena.
                                                        Più in generale, c’è da sottolineare come il filone delle scorribande temporali sia già stato ben descritto e approfondito da diversi artisti, ma fa sempre piacere ammettere che Sisti, malgrado a suo tempo avesse narrato avventure memorabili, riesca ancora a tirare fuori dal cilindro un plot originale, privo di particolari pecche o semplificazioni per infanti.

                                                        Da segnalare per mero obbligo il prosieguo della serie fantasy Donald Quest che neanche nella penna dell'outsider Riccardo Pesce sembra dare grossi cenni di rialzo. Lo sceneggiatore pare quasi conformarsi alla complessa personalità dell'Ambrosio soggettista, avallando i suoi deliri interiori che, spiace dirlo, non offrono il minimo spunto filosofico, anzi. È un Paperino ben fuori dalle righe che si avvia incontro al suo destino con staticità e indifferenza più uniche che rare, favorendo una lieve ascesa dei nipotini che per quanto si sforzino in verve rimangono troppo al di fuori della narrazione, dando origine a uno stile comico (se così lo posso chiamare) ben lontano dai canoni cui siamo abituati. Una trama slegata, spenta accompagna i caratteri verso l’imminente morte narrativa già annunciata sette giorni fa, non senza passare da qualche concettino trito e ritrito disseminato nei vari punti morti che va a scontrarsi con la loro prova corale, cosa che sembra risultare la Saga. Passa in secondo piano dunque anche il gruppetto di cattivi costituitosi nel primo capitolo, ennesima occasione persa per rimettere in luce molti di quei villains-live-action in via d'estinzione, Spennacchiotto e Cuordipietra su tutti (per loro solo due fugaci apparizioni). Con De Lorenzi in cabina di regia si perdono un po' dei tagli steampunk frecceriani, ma il livello qualitativo non viene sminuito troppo, pur con qualche toppa che il disegnatore attua in certe brutte quadruple.

                                                        Gagnor dovrebbe infine risollevare il numero, ma Il primo western della Storia, probabile spin-off del suo nuovo ciclo a tema Arte incentrato sul mondo del Cinema, delude in forma e sviluppo che mi spiace attribuire a un grandissimo nel campo dell'insegnamento a strisce, stavolta caduto anch'egli nel moralistico. L'assenza di redazionali o esigui approfondimenti riguardo la tematica trattata è poi inspiegabile, ma questo è ben altro discorso.

                                                        In sintesi: una prima storia sfiziosa riesce a sanare buona parte dei rovesci provocati dalle restanti, ma è ancora troppo poco per poter competere coi livelli di un tempo.

                                                        *

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                                                          Re:Topolino 3241
                                                          Risposta #27: Giovedì 8 Feb 2018, 10:42:17
                                                          Ho finito solo ieri di leggerlo (e sono in ritardo di sei numeri)... forse vorrà dire qualcosa su quanto sia invogliato ultimamente a leggere Topolino! :(

                                                          Che poi, a me è mediamente piaciuto: ci sono almeno tre storie abbastanza belle, sulle quali spicca Topolino e il sovraccarico temporale (Sisti è una garanzia!)...

                                                          Anche La storia del cinema di Topolino - Il primo western della storia mi è piaciuta; oltretutto, per una di quelle coincidenze strane che capitano nei fumetti, avevo appena letto tutta la storia "reale" degli inizi del cinema sul numero di dicembre di Martin Mystère, quindi ritrovare tutto in salsa disneyana mi ha fatto piacere! :)

                                                          Anche Indiana Pipps e la miniera di Saguenay non è male, anche perché tenta, finalmente, una variazione sul tema del cattivo (Gambadilegno invece di Kranz!) che ho apprezzato molto! :P

                                                          Stendo, invece, un velo pietoso sul resto del numero e su tutto quello che rappresenta... :-X
                                                          Io son nomato Pippo e son poeta
                                                          Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                                                          Verso un'oscura e dolorosa meta

                                                           

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