Storie TopoliniaMetopolis
Topo Maltese - Una ballata del topo salato
Pippo e l’inquietante Nyappo
Storie PaperopoliIl papero senza passato
Ducks on the road
Zio Paperone e il deposito sotto A.S.S.E.D.I.O.
Storie breviDarkenblot il ritorno 2 - Conflitto smodato
In punta di pennello
Blues
SceneggiatoriFrancesco Artibani
Teresa Radice
Enrico Faccini
DisegnatoriGiorgio Cavazzano
Alessandro Perina
Paolo Mottura
CopertineTL 3189
TL 3205
TL 3229
_____________________________
_____________________________
_________________
Il 2017 ormai da due settimane è andato e noi del Papersera ci ritroviamo a fare un paio di conti su quello che è stato il diciassettesimo anno del ventunesimo secolo per il nostro Topo. Un anno partito con grandi aspettative (Metopolis) ma che poi si è rivelato un normale anno nella media, con pochissimi picchi e tanta mediocrità. Purtroppo, negli ultimi mesi, tra censure e rinvii, traduzioni sbagliate e storielle insipide, la qualità si è abbassata notevolmente, andando a toccare il punto più basso della mia esperienza da lettore (dal 2011 a oggi). Detto ciò, passiamo a motivare i miei voti:
- per quanto riguarda le storie di Topolinia, credo si sia trattata della categoria con più facile scelta. Metopolis e Topo Maltese sono tra i pochi picchi dell’anno, e meritavano di essere votati. Si può invece parlare di personale testa a testa tra Darkenblot 3 e l’inquietante Nyappo. Se la prima è la migliore prova di Casty, mica pizza e fichi, in quest’annata, l’altra l’ho trovata una storia davvero d’effeto e riuscitissima, capace di incutermi qualche timore. E alla fine ho deciso di premiare il buon Zemelo, consapevole del fatto che Castellan potrebbe tirarci fuori storie ancora migliori, e che forse, quest’anno, l’egemonia castyana è destinata a rompersi.
- tra i paperi l’unica certa del mio voto era Ducks on the road, in cui Radice e Turconi ci conducono nell’America anni ‘70, in un splendido viaggio accompagnato da un insolito trio. La storia è veramente bella e anche ben disegnata, forse una delle migliori dell’anno. Per gli altri due voti si accapigliavano: il segreto di Cuordipietra, gli Amazing Files, il papero senza passato, il marchio di Moldrock, il deposito sotto A.S.S.E.D.I.O. e Mac Paperin, più la scacchiera abbandonata com’è possibile outsider. Alla fine l’hanno spuntata le splendide vignetta con tagli cinematografici della storia di Cavazzano e, dopo essere stato sul punto di votare Cuordipietra, il deposito sotto A.S.S.E.D.I.O., un’ottima minisaga, realizzata splendidamente dalle due promesse Stabile e Zemelo, in cui i due non solo inseriscono una trama che mi ha attirato, ma sono stati capaci anche di gestire nel miglior modo possibile un’enorme mole di personaggi. Bravi. Bravi davvero.
P.S. Menzione d’onore a Marco Rota che, quando torna sul Topo, è capace di farmi divertire con una sua gran bella storia, come solo i grandi sanno fare
- arriviamo alla nota dolente: le brevi. Sorvoliamo: dico solo di aver votato conflitto smodato (Gigi, che fai, cavilli?
), in punta di pennello e blues (meno male che c’è Faccini!)
- tra gli sceneggiatori, le mie scelta sembravano pressocchè certe: Teresa Radice ha sfornato una splendida storia e Faccini, con le sue brevi, mi fa sempre morir dal ridere. Il terzo voto sarebbe dovuto andare a Vito a Zemo, ma poi ho pensato che il loro è stato un lavoro di coppia, e quindi, se dovevo premiarli, avrei dovuto dare un voto per entrambi. Ho preferito focalizzare il mio ultimo punto o per Artibani o per Enna. Alla fine la differenza l’ha fatta la regina del tempo, che mi ha fatto virare su Francesco
- senza neanche pensarci, ho votato immediatamente Cavazzano: il suo tratto, tra Topo Maltese e papero senza passato, si dimostra sempre al top, e perciò nel suo cinquantesimo anno di carriera andava premiato. Per gli altri due voti mi sono diretto verso Alessandro Perina e il suo bel tratto plastico, adatto per le molte copertine da lui realizzate in questa annata, e Paolo Mottura, che ha un qualcosa, nel suo stile, che mi affascina e mi intriga sempre di più ogni volta che lo vedo.
- concludo con le copertine, dove abbiamo un bel doppio Mottura, con le sue copertine per Metopolis e per l’ultimo milione di Paperone, e un Pastro, con la sua copertina per la prima puntata de “Il marchio di Moldrock” che si dimostra molto dinamica.
In sostanza un anno non eccezionale, ma con le sue buone qualità, che speriamo ci abbia portati ad un 2018 ancora migliore!