Mi pare che in questi ultimi mesi si stia assistendo alla "Vendetta di Claretta", un ritorno ad un certo infantilismo tipico dell'era Muci di inizio secolo, poi 'stemperato' dalla 'matura' era De Poli che però, non avendo ottenuto grandi risultati di vendite (al contrario di grandi risultati qualitativi), sia nel periodo finale di Disney Italia che in quello rivoluzionario di Panini, torna a rivolgersi ai più piccini sperando di distoglierli dai loro I-phone.
Delle storie di questo numero solo la prima ha un senso realistico mentre le altre, fantasy, americanate da cartoon o vegetariane antropomorfe (se non auto-antropomorfe, nel senso di veicoli) sono proprio per infanti (a parte l'ultima con Pippo che ha comunque una sua particolare natura da apprezzare). Considerando che dovrò ricevere ancora 85 copie dell'abbonamento fino al lontanissimo settembre del '19, quello che ho sempre considerato un percorso felice comincia a diventare una specie di 'via crucis'!
ZIO PAPERONE E LA PROMESSA VENUTA DALLA SCOZIA
Tra i 'piccoli fans' dello zione non c'è solo Millicent ma anche un certo Herbert McQuack che, dal look, sembra proprio ispirarsi al suo idolo.
Per Paperino si propina un altro temibile 'rivale' ma l'amore, in un certo senso, rimette le cose a posto per lo sfortunato erede di tanta pecunia (che forse dovrebbe preoccuparsi più della grintosa sorella rediviva nelle DuckTales). Buratti si inventa una situazione nuova su un solco tradizionale e Mazzarello disegna meglio del solito.
DONALD QUEST - LA CORSA DELLO SCOGLIO
Ambrosio spezzetta la sua saga in episodi, capitoli, didascalie, presentazioni, spiegazioni, vari pianetini, vari meteorbeast-meteormaster-beastbuster-busterbot, infiniti personaggi... il tutto sempre illustrato dai migliori disegnatori (Stefano Zanchi in questo quarto capitolo) e coloristi (lo Studio Arancia). Anche i testi e la sceneggiatura, seguiti con difficoltà in mezzo a tanto ambaradan, potrebbero teoricamente essere interessanti (per quanto immagino simili a WoM) ma venirne a capo sembra un'autentica impresa; al momento, mi limito a commentare solo la parte estetica, sicuramente accattivante anche nel prosieguo della puntata, fatto di ben dieci pagine di giochi vari che riprendono i characters e le situazioni venutesi a creare nella storia. Giudizio rimandato (se mai lo darò).
DUCK TALES - ATTENZIONE! 'ZUCCHIANI' IN VISTA
Se non fosse per la presenza di Della non credo che seguirei queste brevi da oltreoceano: divertente e chissà se riproponibile in storie 'normali' e italiane (la vedo dura) il rapporto tra fratelli, una volitiva e in gamba, l'altro pasticcione e inconcludente. Il tutto sotto l'occhio vigile e severo dello zione che potrebbe aver trovato nella platinata nipote la degna erede del suo ingente patrimonio.
PAPERINIK E L'ANIMAZIONE ARBOREA
Letta e soprattutto vista solo per le tavole di Giulio Chierchini, 90 anni a giugno e 65 di carriera ad ottobre!
Questo 2018 è anche il suo anno, insieme ad un altro novantenne di nome Mickey.
Complimenti per delle illustrazioni e dei personaggi che hanno ancora tanta grinta da mostrare!
TOPOLINO E IL SUPER MISTERO A QUATTRO RUOTE
Questo albo, nonostante le pagine centrali interessanti solo a livello visivo, apre e chiude bene con quest'ultimo soggetto di Mazzoleni che coinvolge Pippo in una vicenda fatta apposta per lui, nella quale da il meglio di se. Le atmosfere notturne e le vecchie auto amate al punto da avere un'anima (cosa che in un certo senso accade anche nella realtà) rendono particolare e apprezzabile una storia illustrata al meglio da Lucio Leoni. Unico appunto da fare: il solito sbrigativo 'spiegone' finale fatto poi per un 'incidente di percorso' che Macchia Nera poteva benissimo risolvere a suo vantaggio, vista la sua raffinata dialettica. E invece preferisce togliersi la maschera e avere tre testimoni contro di lui, sperando nella collaborazione di macchine assassine che, di questi tempi, non è politicamente corretto possedere.