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Topolino 3250

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di inthenight

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L’orizzonte degli eventi
Zio Paperone e le sette sabbie di Cibola
Pico e il dilemma della laurea perduta
Paperoga e l’effetto farfalla
Topin Mystére e Orobomis la città che cammina

Topolino 3250

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Balaboo
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    Re:Topolino 3250
    Risposta #15: Giovedì 8 Mar 2018, 17:41:51
    Le varie serie di Pk (Potere e potenza,Gli argini del tempo,Il raggio nero, Cronaca di un ritorno e Il marchio di Moldrock),pur avendo i numeri,non le ho lette(Cronaca di un ritorno forse sì ma non approfonditamente).
    Per leggere L'orizzonte degli eventi devo leggere Il marchio di Moldrock o posso tranquillamente seguire la storia senza problemi?

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    Lucandrea
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      Re:Topolino 3250
      Risposta #16: Giovedì 8 Mar 2018, 18:19:46
      Il mio commento:
      PK - L'orizzonte degli eventi (ep. 1) senza voto
      E in questa nuova avventura troveremo risposte a molte domande: da Moldrock alla nuova Ducklair Tower e non solo. Ottimo inizio!
      Zio Paperone e le sette sabbie di Cibola voto 8,5
      Doveroso e appassionato omaggio di Vito a Barks (e un pò anche a Cimino). Per tutta la storia si riesce a respirare quell'atmosfera che il Maestro dall'Oregon riusciva a dare. Tosolini buono. Ringrazio Vito per la spiegazione di qualche post fa
      Pico e il dilemma della laurea perduta voto 6
      Breve simpatica
      Paperoga e l'effetto farfalla voto 6
      Breve simpatica. Rigano migliorabile in alcune inquadrature dei personaggi
      Topin Mystere e Orobomis, la città che cammina (ep. 1) senza voto
      Questo omaggio di Casty a Castelli (che detta così sembra un gioco di parole fatto a Città di Castello) parte con un ritmo molto alto e con tantissimi spunti di interesse e domando che troveremo risposta settimana prossima

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      Manuel Crispo
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        Re:Topolino 3250
        Risposta #17: Giovedì 8 Mar 2018, 18:41:41
        Veramente un bel numero! Protagonista per me è la spassosa parodia di Casty, molto bella anche Zio Paperone e le sette sabbie di Cibola, che ho apprezzato nonostante non ami sequel, remake e simili. Molto buono anche l'incipit della nuova avventura pikappica, per me che non sono precisamente un fan di pkne...
        “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

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        Luxor
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          Re:Topolino 3250
          Risposta #18: Giovedì 8 Mar 2018, 19:04:02
          Non poteva esserci Topolino migliore per farne addirittura due variant diverse, è talmente bello che vale la pena averlo in triplice copia :)

          Avviso subito che da qui ci saranno spoiler, non leggete se non volete rovinarvi delle sorprese ;)

          PK - L'Orizzonte degli eventi (ep. 1): la storia che concluderà il ciclo di Corona parte alla grande, pura azione inframezzata da pochi e doverosi spiegoni, zero tempi morti ma, soprattutto, quanto è bello rivedere Uno battibeccare con PK nella Ducklair Tower? Sarà una cavolata, una piccolezza, ma io aspettavo questo momento dal finale di Potere e Potenza e l'ho quindi apprezzato moltissimo.

          Bravissimo Pastrovicchio, stavolta si è proprio superato, specialmente nelle splash page, se rendono così bene su Topolino non vedo l'ora di godermele nel grande formato della Limited Deluxe, e menzione d'onore per la scelta del titolo, che a quanto ho letto su Facebook è idea sua. Artibani aveva proposto "Ultima" e, non me ne voglia, avrei scelto anch'io la proposta del Pastro :)

          Zio Paperone e le sette sabbie di Cibola: le storie dei Cablatori e del Dollaro Fatale non mi erano piaciute, soprattutto non erano riuscite nel compito difficile, ed ingrato, di catturare l'essenza ed il fascino delle storie originali e quindi non avevo molte aspettative per la storia di Cibola, anche se confidavo in Vito Stabile, che sinora ha fornito ottime prove, soprattutto con Zio Paperone e la banda dei Paperi.

          Beh, stavolta il risultato è andato ben oltre qualsiasi aspettativa, leggere questa storia mi ha riportato indietro nel tempo a quando lessi la storia di Barks, la mia preferita del Maestro, a soli 10 anni, mi ha ricordato le diverse sensazioni che provai all'epoca man mano che sfogliavo le pagine, prima la curiosità di sapere come fossero fatte le città e che tesori contenessero, poi lo stupore di alcune scene come quella della nave del deserto o quella dell'entrata nel sentiero finale, fino alla delusione per il fallimento dell'operazione, ero dispiaciuto per Zio Paperone e i nipoti e mi consolò sapere che almeno non avrebbero ricordato nulla.

          Il finale potrebbe anche andare benissimo così, ma mi auguro che a Vito venga concessa la possibilità di realizzare la terza storia che ha in mente, e chissà, magari la terza volta sarà quella buona, in fondo una roba simile è stata fatta con Diabolik e la cosa mi ha divertito molto.

          Sull'espediente della sabbia rossa, penso si capisse bene l'effetto che ha avuto sulle rovine di Cibola e personalmente non lo trovo una forzatura, credo fosse difficile trovare un metodo migliore per riportare alla luce le città e, soprattutto, per far tornare tutto intatto.

          Come ormai nel suo stile, Vito inserisce diverse citazioni all'interno della sua storia, sulle quali spicca quella dell'insigne Brask, ottimamente disegnato da Tosolini :)

          Pico e il dilemma della laurea perduta: prima breve del numero con Paperino e Paperoga, spunto già visto altre volte ma la storia è simpatica e si legge con piacere.

          Paperoga e l'effetto farfalla: seconda breve con i due cugini, anche qui l'inizio è già stato riproposto più volte, Paperoga pronto a coinvolgere Paperino in qualche sua idea bislacca e quest'ultimo a rifiutarsi per non avere guai, ma stavolta il seguito è una serie di gag che mi hanno strappato ben più di una risata ;D

          Topin Mystere e Orobomis, la città che cammina (ep. 1): Casty torna su Topolino e lo fa col botto, come suo solito, Topin Mystere è una splendida storia di misteri e d'avventura e cattura bene lo spirito e il carattere dei personaggi originali, per quel poco che conosco della serie della Bonelli.

          Consiglio a tutti l'acquisto di questo numero, per me 5 stelle meritatissime :)
          « Ultima modifica: Lunedì 19 Mar 2018, 15:06:59 da Luxor »
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            Re:Topolino 3250
            Risposta #19: Venerdì 9 Mar 2018, 13:20:03
            Sicché era questa la famosa "Città che cammina" annunciata da anni...
            Non è che ti confondi con la "città senza cielo"?  :)
            Può darsi, per quanto devo aver letto comunque di questa Città che cammina... forse però non da anni come avevo detto. Lo so per certo perché la Walking City era un progetto provocatorio di alcuni architetti inglesi degli anni '60 riuniti sotto il nome di Archigram, e mi era infatti venuta in mente leggendo le parole di Casty.
            Non so, forse in una sua intervista recente sul web o sul Topo deve aver detto qualcosa del tipo: "a breve uscirà La città che cammina, della quale non posso dire altro" o qualcosa del genere.
            Comunque sì, quel che dici tu sulla Città senza cielo è giusto. Chiedo venia.

            https://it.wikipedia.org/wiki/Archigram

            Commentando ulteriormente la storia, e anche un post precedente: sì, il ciuffo biondo è un po' ridicolo, ma probabilmente l'effetto comico è voluto proprio per questo. In realtà, più che una storia vera, sembra una sorta di film interpretato dalle nostre conoscenze, per quanto avrebbe potuto benissimo essere inserita nella quasi-continuity topolinesca, a parte pochissime vignette e la gag di Scava.
            Comunque al posto di Pietro io avrei visto meglio Macchia Nera, che tra l'altro somiglia molto fisicamente al personaggio di Orloff.
            « Ultima modifica: Venerdì 9 Mar 2018, 13:31:23 da Ser Soldano »

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              Re:Topolino 3250
              Risposta #20: Venerdì 9 Mar 2018, 19:06:00
              Storia di Casty che mantiene le aspettative, non vedo l'ora di leggere la seconda parte
              Interessante anche l'intervista, sopratutto dove dice che Castelli ha chiesto a Casty di scrivere qualche storia per il BVZM... sperem 

              Curiosita:
              Spoiler: mostra
              a pagina 126 si vedono Topolino e Pippo in macchina, mentre se non sbaglio a pagina 131 mi pare di vedere Eta beta



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              camminatadisney
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                Re:Topolino 3250
                Risposta #21: Venerdì 9 Mar 2018, 19:30:34
                In merito a 'Zio Paperone e le Sette Sabbie di Cibola'.

                Innanzitutto vorrei richiamare l' originale, 'The Seven Cities of Cibola' (Uncle Scrooge # 7, 1954).
                La vicenda è ridotta all' osso (-I polished and polished on the scripts and drawings until I had done the best I could in the time available-, dirà Barks successivamente). Ventotto tavole complessive su quattro strisce per un' avventura che molti lettori ricorderanno probabilmente come ben più lunga, tanto è serrato l' intreccio.
                L' Artista dell' Oregon ha scritto pagine e pagine sulle più svariate cacce al tesoro, senza mai ripetersi. Il nous, l' essenza, è sempre un sincero spirito d' avventura. Qui ben rappresentato da uno Zione che non esita ad offrire "a million dollars" per una nuova invenzione, salvo poco dopo appassionarsi alla ricerca di punte di freccia per "Fifty cents apiece! Wow!".
                Una sofferta ricerca nel deserto, con la minaccia incombente della Banda Bassotti, un galeone spagnolo (introdotto perché, diceva Barks, "I felt I had only enough for a ten-page story") ed uno spiegone, introducono i Paperi nel mondo delle Sette Città di Cibola.
                Il plot funziona come un orologio svizzero. I characters sono ottimamente definiti. Da una parte, gli avidi Bassotti, responsabili dell' affrettato epilogo della vicenda. Dall' altra parte, i Paperi, meri spettatori del precipitare degli eventi grazie alla trovata barksiana di essere stati murati vivi...
                Un capolavoro.

                Negli ultimi anni abbiamo avuto il remake (riscrittura attualizzata, diciamo così) di 'Topolino e la Banda dei Piombatori' e di 'Paperino e il Ventino Fatale'.
                Più che due omaggi, direi due insulti agli Autori delle opere originali. Merrill De Maris, Floyd Gottfredson e Carl Barks sono stati a mio avviso accuratamente svillaneggiati.

                'Zio Paperone e le Sette Sabbie di Cibola' faceva presagire il peggio.
                Ma così non è stato.

                I disegni di Nicola Tosolini non sono male ma non incontrano il mio gusto personale. Espressività un po' stereotipata, con quegli occhioni che strabuzzano in ogni circostanza, vignette poco leggibili.
                Per carità, tavole tutto sommato dignitose. Ma distanti anni luce dalla capacità poetica, evocativa, suggestiva dello straordinario tratto barksiano!

                Vito Stabile, alle prese con un moloch della letteratura per immagini, direi che è riuscito a salvare il portapiume...
                Il remake, eccezionalmente fedele all' originale, ripercorre situazioni e soluzioni già note non per carenza di idee, ma in segno di umile devozione verso Carl Barks.
                I concetti cardine dell' opera primitiva ci sono tutti, così come l' atmosfera magica e un po' nostalgica, pur se parzialmente sfumata. 
                Le novità introdotte da Stabile sembrano funzionare.
                Alla combriccola dei lestofanti si aggiunge ora Rockerduck, all' epoca non ancora concepito.
                L' idea delle sette sabbie mi piace molto. Abbastanza convincente l' intervento riparatore della rossa. E bene ha fatto Stabile ad evitare di dilungarsi in ulteriori spiegazioni.
                Le ultime tavole, che chiariscono come questo remake sia anche un sequel, si concludono con un finale aperto davvero suggestivo...

                Insomma, tutto sommato il risultato mi sembra molto gradevole.
                Soprattutto, mi sembra di avere percepito l' apprezzabile umiltà con cui i nostri due Autori si sono accostati al capolavoro di Barks. Rinunciando a scimmiottarlo da vicino e riverendolo da lontano.
                Bravi.
                Muori, malnato! Muori! Muori!

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                  Re:Topolino 3250
                  Risposta #22: Venerdì 9 Mar 2018, 19:56:39
                  Sicché era questa la famosa "Città che cammina" annunciata da anni... magari avrei preferito una storia ambientata nell'universo classico alla Scarpa, ma anche così non ci si può lamentare. In attesa delle altre puntate, godiamoci questa.

                  Non è che ti confondi con la "città senza cielo"?  :)
                  Confermo. Sarebbe il seguito dell'Impero Sottozero. Pur essendo di solito molto scettico su questo genere di operazioni (anche perchè i due esempi precedenti non sono stati esaltanti, per usare un eufemismo), le sette sabbie mi è davvero piaciuta e mi ha davvero emozionato. Complimenti a Vito
                  Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

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                  Astrus
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                    Re:Topolino 3250
                    Risposta #23: Sabato 10 Mar 2018, 00:33:50
                    Negli ultimi anni, per motivi logistici (non ho più spazio in casa!! :P), compro il Topo piuttosto raramente, valutando sempre prima il livello, ad occhio, dei contenuti e decidendo, poi, se vale la pena prenderlo. Naturalmente, un numero come quello di questa settimana rappresenta un acquisto obbligato, tra PK, l'omaggio barksiano di Vito e quello di Casty a Castelli ed (escludendo quello della scorsa settimana con la storia di Sisti e Cavazzano) è il primo che acquisto dall'inizio dell'anno.
                    Se, però, c'è un aspetto positivo di questa fruizione "a spizzichi e bocconi" del giornale, sicuramente è quello di poter valutare l'andamento qualitativo della testata. Certo, non è detto che autori quotati producano sempre buone storie, così come non è scritto da nessuna parte che quelli giovani od esordienti propongano ciofeche, ma sta di fatto che, per il terzo anno consecutivo, mi ritrovo ad avere davanti la prospettiva di acquistare in blocco i prossimi quattro o cinque numeri di Topolino, dato che, ancora una volta, hanno concentrato nel periodo primaverile buona parte del materiale migliore a disposizione, tra Artibani, Casty, le prossime puntate del ciclo sulla Storia dell'Arte, ecc. Il che è molto bello, non c'è dubbio. Tuttavia, se tanto mi da tanto, dopo la sbornia delle settimane di Cartoomics e Comicon, come avvenuto negli ultimi anni, ci si ritroverà con il solito vuoto contenutistico che attanaglia soprattutto il periodo estivo, un tempo uno dei più floridi, fino ad arrivare a fine ottobre, quando, in concomitanza con Lucca, uscirà qualche altro numerone da sbavo, facendo reimpennare la qualità per qualche settimana.
                    Tutto questo preambolo per dire che ho l'impressione che, ormai, si sia deciso di organizzare la pubblicazione delle storie su Topolino seguendo questo tipo di schema, con brevi periodi ottimi e lunghe fasi piatte. Se c'è qualcosa che, invece, accadeva in passato era proprio che, stante la qualità sempre altalenante del giornale, dopo un paio di numeri bruttini ne usciva uno bello che risollevava il morale, seguito poi da altri nella media, seguiti da altri buoni ecc. Può essere solo una visione soggettiva, ma i commenti che ho letto sul forum nel corso dell'ultimo anno sembrerebbero avallare questa mia ipotesi. E non credo sia una buona mossa per fidelizzare nuovi lettori o tenersi stretti quelli affezionati.
                    C'è poi un commento a margine di Topin Mystere che vorrei fare. Ieri sera ho letto la prima parte di questa splendida storia, senza aver mai letto la fonte originale, ma credo di avere comunque colto alcuni dei rimandi all'opera di Castelli. Tuttavia, spogliando la vicenda della sua veste di omaggio, io ci ho visto, molto semplicemente, una bella storia di Topolino, di quelle di sapore avventuroso che lo stesso Casty produceva fino ad una decina di anni fa, prima di imbarcarsi nei diversi progetti dei suoi cicli narrativi, come Eurasia o Darkenblot. E, allora, mi sorge spontanea una domanda: ma abbiamo veramente bisogno di tutte queste storie evento? E' mai possibile che per avere un buon Topolino avventuroso sia necessario giocare la carta della parodia o dell'omaggio?
                    Molte delle storie più celebrate e pompate degli ultimi anni (da Dracula a Moby Dick, da Topo Maltese a Metopolis) sono degli straordinari capolavori, anche, e soprattutto, perchè il cast dei personaggi disneyani standard possiede una versatilità interpretativa senza eguali, potendo rivestire qualsiasi tipo di ruolo e recitare in opere di ogni genere. A lungo andare, però, se ne è persa la dimensione di partenza, quella originale, fatta di trame gialle con Topolino, di avventura con Zio Paperone, di vario tipo con Paperino. Ormai, per vedere all'opera grandi autori che dirigono bene dei grandi personaggi bisogna attendere la storia-evento, quasi sempre remake/omaggio/sequel di qualcos'altro o, al più, le grandi saghe come Darkenblot o PK. Sembra quasi che non si creda più nella proposta di storie "umili", che propongano qualcosa di nuovo che recuperi i setting e i personaggi tradizionali per raccontare una buona vicenda. Si punta su quei tre o quattro kolossal l'anno e li si ripropone in ogni salsa, con Mega-Super-Iper-Ultra-Arci Versioni Deluxe, senza più curare la produzione delle storie standard che, invece, viene affidata, perlopiù, alle giovani leve che, purtroppo, sembrano riproporre stancamente i vecchi cliché del periodo Muci, con i personaggi spesso ridotti ad insulse macchiette e mossi in una realtà sempre più invasa da eccessivi rimandi all'attualità consumistica, metodo perfetto per far invecchiare precocemente una qualsiasi opera mediatica.
                    Insomma, tutto 'sto pistolotto per dire che manca un po' la vecchia impostazione del giornale che puntava (nel bene e nel male) un po' su tutti i contenuti, dando per scontato che di belle storie ce ne erano, e che non sentiva il bisogno di proporre continuamente le versioni alternative o atipiche di un universo narrativo che funzionava (e può funzionare) benissimo così com'è.
                    « Ultima modifica: Sabato 10 Mar 2018, 00:37:04 da Astrus »

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                      Re:Topolino 3250
                      Risposta #24: Sabato 10 Mar 2018, 12:51:50
                      Numero imperdibile!
                      Non commento Pk-L'orizzonte degli eventi perché non l'ho ancora letta e credo che la leggerò completa.



                      Zio Paperone e le sette sabbie di Cibola
                      Bellissima storia (non so se definirla remake)che entra nello spirito di Barks e che ti incolla fino alla fine al fumetto.Inoltre la storia è avventurosa,cosa che negli ultimi tempi non capita spesso perché le vicende (anche con ZP)si svolgono molto spesso a Paperopoli.
                      La storia è molto meglio delle mie aspettative e gli intrecci della vecchia vicenda con cose nuove sono ben riusciti.
                      Tosolini ottimo con un tratto molto espressivo che accompagna la trama con piacere.
                      Voto=9



                      Pico e il dilemma della laurea perduta
                      Breve carina e piacevole che fa il suo buon lavoro di intermezzo tra le storie.Gottardo l'ho visto meglio in altre storie.
                      Sarebbe bello vedere lo sceneggiatore nuovo in altre storie.
                      Voto=6



                      Paperoga e l'effetto farfalla
                      Bella per essere una breve con uno spunto molto divertente.Divertente come si "incatenato" le situazioni.
                      La storia si poteva allungare e fare sì che i due cugini cercano di fermare tutto quello che accade e finiscono in grossi guai.Sarebbe molto più divertente ma capisco che avevano esaurito lo spazio tra tutte le storie e le rubriche.
                      Voto=6,5



                      Topin Mystere detective dell'implausibile:Orobomis,la città che cammina (che titolo lungo)
                      Casty è il mio autore preferito degli ultimi tempi.Che dire,mi aspettavo una storia ricca di mistero,follia,strampalatezza,avventura, suspence (e tutte le qualità che mette Casty in una storia)...e lo è!
                      Le atmosfere sono bellissime soprattutto
                      Spoiler: mostra
                      la foresta delle scimmie Ulele

                      I personaggi sono caratterizzati bene dato che stanno simpatici dal primo minuto soprattutto.Mi ha molto divertito
                      Spoiler: mostra
                      il rapporto Topin(Topolino)-Scava(Pippo)

                      Il finale(questo Spoiler è un super SPOILERONE)
                      Spoiler: mostra
                       è bellissimo perché ti lascia la voglia di leggere la seconda puntata con tutti i misteri possibili e immaginabili.Chi è quel cattivo? Può essere Gaglioff? Dovrebbe avere l'occhio coperto.Puo' essere Mr.Found?

                      Come si può non spoilerare con tutte le cose belle che ci sono da dire su questa storia?
                      I disegni,poi, assolutamente stupendi.(L'ho già detto?)
                      Casty,milioni di queste avventure!  ;)
                      Voto 9,5 meritatissimo

                      PER CONCLUDERE...NON FATEVI SCAPPARE QUESTO MERAVIGLIOSO NUMERO!
                      Cinque stelle meritate

                      *

                      il grillo atomico
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                        Re:Topolino 3250
                        Risposta #25: Sabato 10 Mar 2018, 13:26:17
                        a parte la bellezza in se delle storie mi pare che sia la qualità dei disegni-CASTY ESCLUSO- il punto debole dell albo
                        « Ultima modifica: Sabato 10 Mar 2018, 13:37:13 da baraquack »
                        come faccio a mettere immagine qui

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                          Re:Topolino 3250
                          Risposta #26: Sabato 10 Mar 2018, 13:52:37
                          [...]
                          Veramente Casty continua tutt'ora a produrre quel tipo di storie avventurose a cui ti riferisci, quel "fino a una decina di anni fa" mi sembra quanto mai incorretto. Il ciclo di Eurasia e quello di Darkenblot (quest'ultimo ricordo che è stato innanzitutto un progetto di Pastrovicchio, il quale ha chiesto a Casty di aiutarlo con le sceneggiature) sono decisamente un'eccezione all'interno della sua più vasta produzione.

                          E secondo me la bellezza di questa storia - e la differenza fra questa e le altre parodie "bonelliane" uscite negli scorsi anni - sta proprio nell'essere una storia di Casty al 100%, con il gradevole e gradito omaggio a Martin Mystere lasciato sullo sfondo. Laddove invece nelle altre i personaggi (Bum Bum/Tex o Ciccio/Nathan Never) risultavano molto più snaturati e al servizio del ruolo che si trovavano "costretti"ad interpretare. Fuori luogo.

                          Sono d'accordo (e molto), in generale, con quello che dici. Ma l'esempio portato non mi sembra troppo calzante, ecco.
                          « Ultima modifica: Sabato 10 Mar 2018, 14:04:17 da Solomon Cranach »
                          « L'UNICA DIFFERENZA FRA LA FOTOCAMERA E NOI
                          È CHE LA FOTOCAMERA, QUESTA STUPIDA, NON SBAGLIA MAI,
                          MENTRE NOI SBAGLIAMO IN CONTINUAZIONE, IN OGNI DISEGNO.
                          ED È QUESTO CHE CREA LA MAGIA!
                          »

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                            Re:Topolino 3250
                            Risposta #27: Sabato 10 Mar 2018, 14:22:49
                            a parte la bellezza in se delle storie mi pare che sia la qualità dei disegni-CASTY ESCLUSO- il punto debole dell albo
                            Ovviamente ognuno ha i suoi gusti ma i disegni di Casty,Tosolini e Pastrovicchio a me non dispiacciono quindi non definirei i disegni il punto debole. :)

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                              Re:Topolino 3250
                              Risposta #28: Sabato 10 Mar 2018, 16:10:16
                              Veramente Casty continua tutt'ora a produrre quel tipo di storie avventurose a cui ti riferisci, quel "fino a una decina di anni fa" mi sembra quanto mai incorretto. Il ciclo di Eurasia e quello di Darkenblot (quest'ultimo ricordo che è stato innanzitutto un progetto di Pastrovicchio, il quale ha chiesto a Casty di aiutarlo con le sceneggiature) sono decisamente un'eccezione all'interno della sua più vasta produzione
                              E' vero, ancora oggi Casty produce storie autoconclusive che rientrano in quel filone, ma la loro pubblicazione si è molto rarefatta negli ultimi anni. Inducks alla mano, dal 2016 ad oggi abbiamo avuto Qualcosa nel Buio (questa, però, era perlopiù un'avventura urbana), L'Elettromistero di Natalimburgo, La Leggenda del Chucha-Canucha e La Minaccia Piccolina.
                              Certo, Casty è da parecchio tempo uno degli autori di punta di Topolino ed è ormai parecchio tempo che ne propongono i lavori con il contagocce. Senza contare che, allo stesso tempo, ha iniziato a realizzare perlopiù storie da autore completo, il che è causa di un'ulteriore riduzione della sua produzione.
                              Quello che intendevo è che si avverte un po' la mancanza di quelle vicende belle ma poco pretenziose che comparivano, inaspettatamente, all'interno di un numero. Storie come Topolino e l'Isola Nefausta, Topolino e il Segreto della Balena Nera, Topolino e Pippo nella Valle del Picchio Gigante, Topolino e la Neve Spazzastoria, Topolino e le Borbottiglie di Avaloa, di altissimo livello, ma che, in maniera sottintesa, venivano ritenute pur sempre parte di una produzione generale del giornale. Oggi le cose son cambiate, la Redazione è consapevole della differenza qualitativa tra gli autori (il che è un bene, eh!) ma, decidendo di tenersi da parte il meglio per poche occasioni particolari, ha creato una profonda spaccatura tra numeri di serie A e numeri di serie B: se prima la distinzione era tra storie belle e storie brutte, che coesistevano nelle stesse pagine, oggi vi è quella tra albi di qualità straordinaria e albi poco più che mediocri.

                              Sono d'accordo (e molto), in generale, con quello che dici. Ma l'esempio portato non mi sembra troppo calzante, ecco.
                              Capisco il tuo disaccordo, anche perché proprio Casty è un autore che raramente lavora a storie celebrative. Ma ho sfruttato l'avventura castyana come spunto per le mie considerazioni.

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                                Re:Topolino 3250
                                Risposta #29: Sabato 10 Mar 2018, 16:31:53
                                In merito a 'Zio Paperone e le Sette Sabbie di Cibola'.

                                Innanzitutto vorrei richiamare l' originale, 'The Seven Cities of Cibola' (Uncle Scrooge # 7, 1954).
                                La vicenda è ridotta all' osso (-I polished and polished on the scripts and drawings until I had done the best I could in the time available-, dirà Barks successivamente). Ventotto tavole complessive su quattro strisce per un' avventura che molti lettori ricorderanno probabilmente come ben più lunga, tanto è serrato l' intreccio.
                                L' Artista dell' Oregon ha scritto pagine e pagine sulle più svariate cacce al tesoro, senza mai ripetersi. Il nous, l' essenza, è sempre un sincero spirito d' avventura. Qui ben rappresentato da uno Zione che non esita ad offrire "a million dollars" per una nuova invenzione, salvo poco dopo appassionarsi alla ricerca di punte di freccia per "Fifty cents apiece! Wow!".
                                Una sofferta ricerca nel deserto, con la minaccia incombente della Banda Bassotti, un galeone spagnolo (introdotto perché, diceva Barks, "I felt I had only enough for a ten-page story") ed uno spiegone, introducono i Paperi nel mondo delle Sette Città di Cibola.
                                Il plot funziona come un orologio svizzero. I characters sono ottimamente definiti. Da una parte, gli avidi Bassotti, responsabili dell' affrettato epilogo della vicenda. Dall' altra parte, i Paperi, meri spettatori del precipitare degli eventi grazie alla trovata barksiana di essere stati murati vivi...
                                Un capolavoro.

                                Negli ultimi anni abbiamo avuto il remake (riscrittura attualizzata, diciamo così) di 'Topolino e la Banda dei Piombatori' e di 'Paperino e il Ventino Fatale'.
                                Più che due omaggi, direi due insulti agli Autori delle opere originali. Merrill De Maris, Floyd Gottfredson e Carl Barks sono stati a mio avviso accuratamente svillaneggiati.

                                'Zio Paperone e le Sette Sabbie di Cibola' faceva presagire il peggio.
                                Ma così non è stato.

                                I disegni di Nicola Tosolini non sono male ma non incontrano il mio gusto personale. Espressività un po' stereotipata, con quegli occhioni che strabuzzano in ogni circostanza, vignette poco leggibili.
                                Per carità, tavole tutto sommato dignitose. Ma distanti anni luce dalla capacità poetica, evocativa, suggestiva dello straordinario tratto barksiano!

                                Vito Stabile, alle prese con un moloch della letteratura per immagini, direi che è riuscito a salvare il portapiume...
                                Il remake, eccezionalmente fedele all' originale, ripercorre situazioni e soluzioni già note non per carenza di idee, ma in segno di umile devozione verso Carl Barks.
                                I concetti cardine dell' opera primitiva ci sono tutti, così come l' atmosfera magica e un po' nostalgica, pur se parzialmente sfumata. 
                                Le novità introdotte da Stabile sembrano funzionare.
                                Alla combriccola dei lestofanti si aggiunge ora Rockerduck, all' epoca non ancora concepito.
                                L' idea delle sette sabbie mi piace molto. Abbastanza convincente l' intervento riparatore della rossa. E bene ha fatto Stabile ad evitare di dilungarsi in ulteriori spiegazioni.
                                Le ultime tavole, che chiariscono come questo remake sia anche un sequel, si concludono con un finale aperto davvero suggestivo...

                                Insomma, tutto sommato il risultato mi sembra molto gradevole.
                                Soprattutto, mi sembra di avere percepito l' apprezzabile umiltà con cui i nostri due Autori si sono accostati al capolavoro di Barks. Rinunciando a scimmiottarlo da vicino e riverendolo da lontano.
                                Bravi.
                                Concordo pienamente tranne che su Tosolini, il quale in realtà non dispiace affatto in quanto capace di interpretare i personaggi con un tratto fluido e moderno, nonostante non rientri tra i miei autori preferiti.
                                Sicuramente il capolavoro di Barks, che per me, come per Vito e per molti altri, è la migliore storia Disney mai realizzata, è ineguagliabile, tuttavia ho apprezzato il remake-sequel e l'idea delle sabbie mi pare perfettamente coerente con la vicenda, che acquisisce così anche un sapore magico. Da fan di Barks e Rosa, tendo a giudicare negativamente le storie nostrane di ZP, ma credo che Vito stia svolgendo un ottimo lavoro nel riportare lo spirito Barksiano nelle storie del settimanale, la cui qualità purtroppo mi è parsa in calo durante gli ultimi mesi; la responsabilità di questo calo la attribuisco alla scarsa attenzione nello sviluppare sceneggiature che non ricalchino clichè già visti e lo stesso Paperone, all'inizio della storia, sembra riflettere questa triste realtà, rimpiangendo di aver ormai già trovato tutti i tesori esistenti. Al contrario Barks, che avrebbe realizzato una moltitudine di storie basate su leggende e tesori del mondo reale, non essendoci all'epoca avventure a fumetti a cui rifarsi, si dovette inventare egli stesso intrecci narrativi inediti e così Paperone, nella storia originale, non si reca alla ricerca di qualche tesoro che non abbia ancora rinvenuto, bensì tenta di trovare una qualche maniera innovativa di fare soldi. Barks ci ha lasciato perciò in eredità un Paperone che ha già fatto della sua vita una caccia al tesoro in un mondo simile al nostro, un Paperone la cui epopea pare tuttavia non essere proseguita oggi da alcuno all'interno del contesto mitologico-realistico introdotto da Barks, un contesto che è intrinsecamente una delle caratteristiche fondamentali del personaggio. Don Rosa ce l'ha fatta con successo a partire dagli anni '90, mentre in Italia i soli Cimino e Scarpa hanno tentato un'operazione del genere, pur condizionati dalla versione 'travisata' di Scrooge introdotta da Guido Martina (il quale ritengo ugualmente un autore prestigioso e degno di rispetto). Vitaliano è sembrato avere i propri piani in proposito, ma è su Vito in questo momento che io punto affinché le storie del nostro Zione possano tornare a splendere e raggiungere nuovi picchi di magnificenza. ;)

                                 

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