PP8 E LA BIBLIOTECA DEI FANTASMI
Non mi dispiace la Quack Town di Vitaliano che ironizza sulle caratteristiche peculiari dei paperetti e che ha sempre in vista la statua del Milite Spennato (in uscita a fine agosto nel Plastico di Paperopoli); simpatica la caratterizzazione del padre di Louis mentre Daniela Vetro disegna l'amico di Paperino con una testa rotonda (anziché allungata) e un ciuffo decisamente diverso dal solito: quasi irriconoscibile (in peggio e fin dalla copertina!). Il loro nuovo amichetto per una sola stagione, tale Steven Allan, è un omaggio al grande regista Steven Spielberg, cronologicamente centrato, visto che è nato nel 1946 e il tempo di PP8 è simile a quello dei paperi di Don Rosa, vale a dire gli anni '50.
PK - L'ORIZZONTE DEGLI EVENTI (quarto episodio)
In questa puntata risalta ancor di più il personaggio di Korinna, una papera 'virile', muscolosa, androgina che ha un atteggiamento protettivo e dolce nei riguardi della sorella Juniper, anch'essa volitiva ma più femminile e un altro di aperta sfida nei confronti del padre Everett, un odio generazionale condiviso con la sorella ma che Korinna manifesta con i fatti e con la potenza della sua mente (non bastasse il fisico). Il suo scontro con Moldrock è quello tra due maschi alpha e il gigante, liberato dal padre, sembra voler tornare a dominare su Corona, non precisando sinceramente se e come si vendicherà della sua carceriera. Per Korinna suo padre ha compiuto un altro errore (l'ennesino), forse più grave dei precedenti. Credo che in un fumetto disneyano non sia mai stata raccontata una storia di così profondo odio familiare.
TOPOLINO E L'INSIDIA ILLUSIONISTICA
Le matite di Carlo Limido, altro disegnatore che meriterebbe maggior spazio nelle pagine del Topo, illustrano perfettamente il soggetto di Roberto Moscato, riflettendo un'atmosfera quasi surreale, sicuramente adeguata a Pippo che la vive con naturalezza. Topolino riesce a mantenere la sua lucidità nonostante le situazioni che lo circondano, ambigue e pericolose. Storia che mi ha lasciato perplesso, convincendomi più per i disegni che per la sceneggiatura.
Paperoga e la sorpresa statuaria
Breve che si distingue per un cameo di Anacleto Mitraglia (la cui statuina arriverà prossimamente nel Plastico di Paperopoli).
Le matite di Mattia Surroz sembrano essere influenzate dalla scuola brasiliana: non mi sarei sorpreso di vedere altri camei di José Caioca, Paper Bat o Gloria (la fidanzata di Paperoga, ricordiamolo).
ZIO PAPERONE E L'USURPATORE DEL KLONDIKE
Emilio Urbano sembra rifarsi a Stefano Turconi, sebbene il tratto sia più marcato e pesante. Illustra una storia che arricchisce, grazie a Vito Stabile, l'epopea della Corsa all'Oro con situazioni e personaggi ben caratterizzati (fantastica la Banda Castori), confermando il buon rapporto esistente fra lo zione e gli animali, messo però in dubbio da Ciccio e Nonna Papera. Sempre in Klondike, sebbene in tempi presenti, lo zione aveva avuto un particolare feeling col suo cane da slitta Barko e qui lo ha con un alce. D'altronde alcune persone scorbutiche che non sempre amano mescolarsi agli altri hanno verso gli animali un certa sensibilità. E lo zione non fa eccezione.