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Topolino 3260

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di Chen Dai-Lem

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Nemici come prima
Zio Paperone & le ronfate consigliere
Il perfetto falegname
Nonna Papera e il bricco del ricco
Topolino e il Pianeta Memory

Topolino 3260

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magicadespell
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PolliceSu
    Topolino 3260
    Mercoledì 16 Mag 2018, 17:38:27
    -che aria tira a ... Paperopoli

    Storie:
    - Doubleduck-nemici come prima. Episodio 3 ( soggetto di Tito Faraci e Fausto Vitaliano, sceneggiatura di Tito Faraci, disegni di Giada Perissinotto, colori di Max Monteduro)
    - Zio Paperone & le ronfate consigliere (Vito Stabile/ Francesco Guerrini)
    - i corsi di Paperoga: il perfetto falegname ( Augusto Marchetti/Alberto Lavoradori)
    - P.d.P football club: infortunio di gioco ( Marco Bosco e Marco Mazzarelli)
    - Nonna Papera e il bricco del ricco ( Pier Giuseppe Giunta/ Alessia Martusciello)
    - Topolino e il pianeta Memory ( Carlo Panaro/ Libero Ermetti)



    Purtroppo nella mia copia di Topolino si arriva a pagina 122 e poi ricomincia da pagina 3. È solo un mio problema?

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    brigo
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      Re:Topolino 3260
      Risposta #1: Mercoledì 16 Mag 2018, 18:32:23
      Purtroppo nella mia copia di Topolino si arriva a pagina 122 e poi ricomincia da pagina 3. È solo un mio problema?

      Io, da copia consegnata con abbonamento, tutto ok.

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      Bramo
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      PolliceSu
        Re:Topolino 3260
        Risposta #2: Mercoledì 16 Mag 2018, 20:54:50
        Senza troppi giri di parole, la storia per cui Topolino #3260 vale i suoi soldi, per quanto mi riguarda, è Zio Paperone e le ronfate consigliere, di Vito Stabile e Francesco Guerrini.
        La storia, pur senza particolari pretese, parte da uno spunto intrigante – Paperino che deve cambiare amaca e ne acquista una dai particolari poteri “ispiratori” – da cui prende avvio una trama ricca di inventiva e dal ritmo veloce e fresco. In una trentina di tavole Vito ci mostra Paperone che si fa catapultare dal tetto del Deposito al giardino di Paperino, l’avvocato “a chiamata”, un uso irresistibile di Pico de Paperis e soprattutto uno Zio Paperone davvero in parte: entusiasta, attivo, vitale, sardonico e istrionico.
        Tutti questi elementi fanno quindi perdonare uno sviluppo di trama meno originale di quello che si poteva presupporre dalle premesse, ma che non intacca una buona storia ricca di momenti divertenti e illustrata assai bene dal tratto elegante di Guerrini, raro caso di artista che sembra migliorare con il passare degli anni. Il suo stile raffinato si ritrova tanto nei personaggi – dinamici e dettagliati – quanto negli ambienti, con una cura per sfondi, case, alberi  quant’altro davvero ammirevole, e che rende la storia visivamente accattivante.

        Sul resto del numero c’è poco da dire. Nonna Papera e il bricco del ricco è una storia abbastanza sciapa, salvata però da un finale vagamente moralistico che riesce ad essere meno retorico di quanto temessi, mentre Topolino e il pianeta Memory di Carlo Panaro e Libero Ermetti è l’ennesima variazione sul tema del classico plot che da anni lo sceneggiatore propone in mille salse sul Topo. Il cliffhanger tra primo e secondo tempo rappresenta l’unico guizzo, capace di destare leggermente l’interesse del lettore più scafato, ma è una sensazione che dura poco (e forse solo perché io personalmente sono particolarmente sensibile al tema della memoria che scompare) e la tensione del mistero che si dovrebbe rintracciare è pressoché assente. Ma forse per i più piccoli andrà bene. Buoni i disegni di Ermetti.

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        LucaMarco
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        PolliceSu
          Re:Topolino 3260
          Risposta #3: Mercoledì 16 Mag 2018, 21:04:07
          Gli ultimi 2 numeri mi erano piaciuti molto e anche questo mi ha convinto . La storia migliore quella di Stabile e Guerrini soprattutto per i disegni ; in particolare una vignetta con una vista spettacolare del deposito dal giardino di casa di Paperino che per me vale da sola il prezzo dell'albo. Personalmente poi non mi ha deluso neanche la storia del nuovo autore Pier Giuseppe Giunta su Nonna Papera ; per me questo sceneggiatore promette bene.
          « Ultima modifica: Mercoledì 16 Mag 2018, 21:05:48 da LucaMarco »

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          Lucandrea
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            Re:Topolino 3260
            Risposta #4: Mercoledì 16 Mag 2018, 23:09:15
            Il mio commento:
            Doubleduck - Nemici come prima voto 8
            Finisce questa storia e rimangono aperti tanti interrogativi. E' una storia che va meglio valutata con il prosieguo della serie
            Zio Paperone & le ronfate consigliere voto 8,5
            Una delle migliori storie dell'anno finora apparse nel Topo. Trama interessante con tanti spunti, un Paperone in grande spolvero, tante gags e battute riuscite. Guerrini sempre una garanzia e Vito è una continua conferma
            I corsi di Paperoga: il perfetto falegname voto 5,5
            Breve scontata, con un Lavoradori leggermente più classico
            Nonna Papera e il bricco del ricco voto 6
            Per l'esordiente (se non sbaglio) Giunta una storia alquanto insipida salvata dalla morale a fine storia e dai disegni della Martusciello. La Nonna Papera di questa storia mi ha ricordato lo stile di Limido. Un 6 di incoraggiamento
            Topolino e il pianeta Memory voto 7,5
            Panaro è sinonimo di garanzia e classicità. Storia senza falle narrative anche se le "sole" 40 pagine tolgono quell'atmosfera, quella sensazione di thriller e mistero che poco si respira. Ermetti convincente

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            Cornelius
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              Re:Topolino 3260
              Risposta #5: Giovedì 17 Mag 2018, 19:05:44
              DD - NEMICI COME PRIMA   (episodio 3)
              Tutte le premesse del primo, scoppiettante episodio sono state in parte rimandate alla storia che seguirà (e che riguardano Rockerduck, figura che dovrebbe essere sempre più centrale nel 'nuovo' DD) e in parte 'prosciugate' in situazioni virtuali a me poco allettanti e in altre solo relativamente più 'realistiche' (da 'uno contro tutti' alla Bud Spencer e Terence Hill), in cui i seguaci della Actinia sembrano dei pinguini apparentemente poco temibili per la nostra spia. La Perissinotto dona a Kay quello sguardo languido 'alla Reginella' tipico di chi vuole far pace dopo aver litigato. Il finale al miele viene ulteriormente addolcito dal mantenimento di una promessa fatta ai nipotini (ribadita più volte nel corso delle tre puntate) in cui Paperino ha la meglio sul suo alter ego. Questo 'duello interno' fra i due DD (Donald Duck e Double Duck) immagino sarà il leitmotiv di questa nuova serie e non so quanto farà contenti Liz Zago e Qwenty (oltre ad una parte di lettori).
              Un'ultima cosa: non capisco perché si siano aboliti i riassunti delle puntate precedenti che occupavano una paginetta di prologo interessante, con vignette alternate a testi. Se il restyling prevede di non 'sprecare' troppe pagine, poteva essere sacrificata quella della Posta (fittizia).

              ZIO PAPERONE E LE RONFATE CONSIGLIERE
              Vito Stabile ridà lustro alle storie quotidiane paperopolesi (quelle senza alieni, senza Vip, senza super eroi, senza effetti speciali... se non quelli del Maestro Francesco Guerrini) partendo da un'amaca usurata e proseguendo con una serie di brillanti situazioni che si collegano fra loro in maniera perfetta e sorprendente. Lo 'schiocco delle grandi emergenze' come lo 'scandalo' di un miliardario pubblicamente dormiente (danno di immagine poi ribaltato grazie ai nipotini) sono solo alcuni dei variegati aspetti di una storia per cui vale la pena acquistare questo numero del libretto. Una chicca sarebbe stata utilizzare il ciminiano robivecchi Tobia al posto del nuovo collega volpino (non a caso): sarà per un'altra occasione.

              I corsi di Paperoga - Il perfetto falegname
              Il Malachia di Lavoradori è più 'legnoso' ma resta ad occhi chiusi (e con qualche pensiero: al momento una copia sbiadita del piccolo felino di Kinney). Disegni ottimali per una breve di 5 tavole: per quanto lo apprezzi, un tratto così radicalmente 'alternativo' deve restare minoritario.

              NONNA PAPERA E IL BRICCO DEL RICCO
              Immagino sia un nuovo autore questo Pier Giuseppe Giunta che scrive un soggetto di media lunghezza molto divertente e interessante, soprattutto nel confronto fra Elvira e Madame de Prunesplutz, un personaggio che sembra avere tutte le caratteristiche per essere riproposto (ma quanti ne abbiamo visti impiegati solo una volta, purtroppo: questo sarà l'ennesimo?). Brava la Martusciello e finale forzatamente buonista che gioca con il senso del gusto (mi chiedo se la teoria della Nonna potrebbe essere valida con il té riciclato di zio Paperone e Battista).

              TOPOLINO E IL PIANETA MEMORY
              Escamotage della direzione che divide in due (senza neanche una pagina di intervallo) un normale soggetto di 40 tavole per portare a 6 il numero di storie inedite, come da strillo di copertina (non sarebbe ora di toglierlo?). A parte questo ci ritroviamo in un pianeta molto simile alla Terra, sia come ambienti naturali che come abitanti, per cui Topolino si trova a suo agio nel risolvere il mistero di turno. Poi quando c'è Eta Beta, ex uomo terrestre del futuro (effettivamente poco credibile che in soli 500 anni gli umani si riducano così) e attuale alieno doc, questo filone da me notoriamente detestato acquista un minimo di interesse, anche grazie all'autore Carlo Panaro e al disegnatore Libero Ermetti.
              « Ultima modifica: Venerdì 18 Mag 2018, 23:49:41 da Cornelius Coot »

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              raes
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                Re:Topolino 3260
                Risposta #6: Giovedì 17 Mag 2018, 20:18:50
                lì autore della storia di nonna papera fa parte dei ventenni su facebook

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                Juro
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                  Re:Topolino 3260
                  Risposta #7: Venerdì 18 Mag 2018, 13:29:21
                  Un numero in cui, nonostante la conclusione dell'episodio di DD (che sarebbe quello di punta), la storia migliore può facilmente ritenersi Zio Paperone e le ronfate consigliere di Stabile e Guerrini. Lo sviluppo, magari non così imprevedibile, è però intrigante e spassoso, con un Paperone in forma nella sua sempre esilarante sicumera con cui bacchetta il nipote. Tocchi di humor apprezzatissimi quello dell'avvocato e di Pico. E la presenza di Guerrini è sempre un valore aggiunto.

                  Tornando all'episodio di DD - nemici come prima di Faraci, Vitaliano e Perissinotto, questa nuova direzione presa dalla saga non so ancora come inquadrarla. Per certi versi trovo diversi spunti interessanti, come la maggior centralità di Paperino che non Doubleduck, o l'essere venuti meno tutti quei gadget che erano veri e propri deus ex-machina, costanti e onnipresenti e in genere anche non necessari. L'atmosfera di  base, insomma, sembrerebbe averne giovato. Ma da un altro punto di vista mi pare ci sia un umorismo più ingombrante, usato un po' in eccesso.
                  Ottima la Perissinotto, con un tratto sempre piacevolissimo.

                  C'è poi Nonna Papera e il bricco del ricco di Giunta e Martusciello, non particolarmente eccelsa, ma buona, e il finale, nonostante in linea di massima potrebbe sembrare fornire una morale sdolcinata, si dimostra invece corretto. Sen no Rikyu, considerato il maestro del tè per eccellenza, raccomandava come il segreto di un buon tè sia, in fondo, pensare alla felicità di coloro a cui lo si sta offrendo, e far si che i propri ospiti, nel berlo, ne traggano una sensazione di fresco in estate e di tepore in inverno. Meno semplice di quanto suoni...
                  Mi indispone, però, nella prima tavola il fatto che siano disegnati quelli che sono chiaramente fiaschi di vino, quelli classici del chianti, a cui però, caso mai qualcuno dovesse offendersi, sta applicata l'etichetta a specificare che si tratta solo di succo d'uva...

                  Chiude Topolino e il pianeta Memory di Panaro e Ermetti. La storia, divisa in due tempi, segue il classico canovaccio delle storie di Panaro. E, come accade sempre, non mi convince mai moltissimo. Perché se da un lato abbiamo idee interessanti di partenza, stavolta anche con un buon cliffhanger e atmosfere che iniziano a prenderti, ci troviamo poi con una gestione dei tempi sempre un po' affrettata, con molti passaggi "perché sì" e con dialoghi prolissi e che danno al lettore più informazioni di quante ne abbisogni e di quante se ne richiedano.

                  *

                  Vincenzo
                  Cugino di Alf
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                    Re:Topolino 3260
                    Risposta #8: Venerdì 18 Mag 2018, 18:58:21
                    Devo dire che anche a me la storia di Vito e Guerrini ha preso molto più delle altre.
                    Nemici come prima non mi è dispiaciuta, tuttavia l'ho trovata lontana dai fasti della serie come Missione cuore termico e Codice Olimpo: il fatto che si voglia rendere più centrale Paperino rispetto all'identità segreta lo apprezzo, ma non vorrei che si finisse con l'eccesso opposto, stemperando troppo le atmosfere che mi hanno fatto appassionare a Doubleduck.
                    Il finale cliffhanger l'ho comunque apprezzato molto. Per quanto concerne il comparto grafico nulla da dire, la Perissinotto fa un egregio lavoro come i predecessori.
                    Topolino e il pianeta Memory è una buona storia, tuttavia ne ho ravvisato gli stessi difetti menzionati da Juro.
                    La prima prova di Giunta invece mi ha convinto, anche se non quanto le ronfate consigliere: una storia che ha spiccati echi ciminiani risultando però molto personale, con un Paperone e un Paperino davvero superbi, illustrata magnificamente dal grande Guerrini.
                    If you can dream it, you can do it.

                    *

                    Andy98
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                      Re:Topolino 3260
                      Risposta #9: Sabato 19 Mag 2018, 14:40:34
                      Nemici come prima è un lavoro a più mani, sia nella sceneggiatura sia nei disegni, che complessivamente non delude le premesse poste col "reboot" di DoubleDuck dando sufficiente spazio non solo a Paperino nella sua vita quotidiana, ma anche e soprattutto a tutti gli altri personaggi di contorno che con la loro recitazione impreziosiscono la vicenda senza che l'azione risulti sacrificata: in particolare, ma forse sono di parte, ho apprezzato la presenza di Rockerduck e mi auguro che in un futuro possa giocare un ruolo ben più significativo del semplice finanziatore, nonostante in questa storia sia tutto fuorché una comparsa. Tuttavia c'è un difetto non da poco, che forse è frutto della collaborazione tra Faraci e Vitaliano: l'onnipresente ironia! Sdrammatizzare alcuni momenti è un ottimo compromesso per evitare di inaridire troppo le atmosfere da film di spionaggio, però tantissime sequenze si prendono praticamente in giro da sole, non sembra neanche di essere alle prese con una minaccia veramente seria, quando è ben noto (ma forse non a tutti) di quanto possa essere pericolosa la rete se manipolata da persone subdole o addirittura da incapaci. Codice Olimpo aveva anch'essa i suoi momenti comici, eppure questi si alternavano a sequenze un po' più drammatiche (la presunta morte di DoubleDuck, lo scontro finale ecc...), mentre qui il tono da farsa, che Faraci adotterebbe certamente su Manetta e Rock Sassi e Vitaliano su Dinamite Bla e Paperoga, la fa da padrona in una misura sproporzionata. Sui disegni, Freccero e Zanchi sono stati più convincenti della Persinotto, il cui ripasso a china è talmente pesante che tende a minimizzare le fattezze dei personaggi col rischio di risaltarli come giganteschi pupazzi: non la disegnatrice più indicata, pur essendo vero che nelle storie di DoubleDuck ho visto un maggior impegno generale, forse sarà anche dovuto alla colorazione egregia di Monteduro.

                      Zio Paperone e le ronfate consigliere è la storia più interessante del numero, con un Vito in forma smagliante che muove come dinamiche maschere i suoi personaggi e sfrutta sia dialoghi taglienti sia piccole chicche (l'avvocato o Pico De Paperis) per raccontare una vicenda viva che lascia emergere la poliedrica personalità di Paperone nel suo rapporto coi nipoti. Preziosi i disegni di Guerrini, un tratto peculiare che non solo regala delle belle inquadrature ma le arricchisce con tanti dettagli per niente superficiali: le fattezze dei vari miliardari o degli abitanti di Paperopoli, tra anatroccoli, rinoceronti e cavalli, ad esempio, sono un elemento per nulla da trascurare, contribuiscono a differenziare i vari personaggi e creano eterogeneità nel contesto urbano e sociale. Non sono molti i disegnatori che si prendono la briga di rappresentare altri animali antropomorfi come contorno, e soprattutto sono pochissimi quelli che danno un minimo di caratterizzazione a tali comprimari.

                      *

                      Dippy
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                        Re:Topolino 3260
                        Risposta #10: Sabato 19 Mag 2018, 22:16:25
                        Senza dubbio la parte del leone in questo numero la fa la storia di Vito, aiutato anche da un Guerrini veramente in stato di grazia! Ben articolata e sviluppata la trama, uso molto intelligente e divertente dei personaggi (quanto era che non se ne vedeva uno caratterizzato come l'avvocato?).
                        Segue una bella e lunga storia di Panaro, ben scritta come al solito, e ben disegnata da Ermetti.
                        La storia di DD si chiude, come già detto, con un lancio teso verso nuove avventure. Nel complesso la valutazione di queste tre storie è più che buona, anche se forse questa puntata soffre, rispetto alle altre, di un ripasso troppo spesso della Perissinotto, meno adatto a storie come questa.
                        Concludono la breve di Paperoga, su cui non molto vi è da dire, e la media (si può dire così?) di Nonna Papera, perfetta nella sua normalità e con messaggio morale incluso.
                        Sappiate che tutte le cose sono così: un miraggio, un castello di nubi... Nulla è come appare  -  Buddha

                        https://ilnumeroprimopiugrande.wordpress.com

                        https://altriproblemidellalieno.wordpress.com

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                        Snitz
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                          Re:Topolino 3260
                          Risposta #11: Domenica 20 Mag 2018, 23:33:32

                          ZIO PAPERONE E LE RONFATE CONSIGLIERE
                          Vito Stabile ridà lustro alle storie quotidiane paperopolesi (quelle senza alieni, senza Vip, senza super eroi, senza effetti speciali... se non quelli del Maestro Francesco Guerrini)

                          Sarà che io sono un fan proprio di queste storie quotidiane, ma questa storia mi è piaciuta davvero molto! Era da tanto che non ridevo così per una storia sul Topo: simpatica, divertente e interessante. Vito Stabile è sempre una garanzia, ma questa volta si è superato.

                          Il resto del numero è un po' bof, si salva la storia di Panaro mentre continua a non convincermi DD, non è proprio nelle mie corde!


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                            Re:Topolino 3260
                            Risposta #12: Martedì 22 Mag 2018, 12:07:56
                            ad oggi è il miglior numero dal restyling.

                            questo nonostante una saga di DoubleDuck davvero da pazzi! non ci credo che 2 menti eccelse come Faraci e Vitaliano possano averla anche solo pensata!
                            Avrebbe fatto pena come avventura della PIA (non a caso si scopre che "Actinia=R.I.G."), figuriamoci di DD! il cattivo che vuole distruggere il web perchè ha fatto spoiler? Seriously? e il web da navigare LETTERALMENTE? ma siamo nel 2000?

                            Per fortuna che poi interviene il nostro ex-paperseriano Vito Stabile con una storia sì classica, ma che fa sempre la sua porca figura, sebbene ci siano troppe battute. qualcuna in meno avrebbe reso la storia IMHO migliore! Sempre ottimo Guerrini!

                            Dulcis in fundo (storia del numero IMHO) una storia gialla/scyfy di Panaro ben coadiuvato ai disegni da Ermetti che a me ha ricordato a tratti "Il pianeta minorenne" pur avendo uno sviluppo tutto suo!
                            Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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                              Re:Topolino 3260
                              Risposta #13: Martedì 22 Mag 2018, 13:43:08
                              Il guizzo di luce di questo numero è la storia di Vito Stabile: ogni volta che apri il Topo a quelle pagine ti stacchi quando l'hai finita. La fine dell'episodio di Doubleduck promette abbastanza bene per i prossimi, ma questo nuovo corso non ha la grandiosità di storie come "Una missione lunga tre giorni" e "Agente Zero"... forse anche per le ridotte forze dell'Agenzia. Vedremo in futuro.
                              "E innanzi a lor sta ritto l'Alighieri
                              Che li punzecchia con la penna in resta
                              In punizion dei lor peccati veri!"

                               

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