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Topolino e l'illusionista

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Maximilian
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    Topolino e l'illusionista
    Domenica 27 Mag 2018, 14:34:16

    https://inducks.org/story.php?c=YM+045

    Super storia di Gottfredson e De Maris.

    Essa si riaggancia all'episodio con Minni dell'avventura precedente, anche se in realtà il rapporto tra i fidanzati qui illustrato è conseguenza di un po' tutte le storie avvenute fino a quel momento.
    Minni si sente per l'ennesima volta (non senza torto) messa da parte da Topolino che preferisce dedicarsi all'avventura più che all'amata; la vicenda precedente rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso, con Topolino che offre un motivo per partire che alla compagna suona senza dubbio come una sfacciata scusa pur di andarsene e lasciarla a casa.

    L'idea base ricorda Topolino e il bel gagà, tuttavia lo spunto viene presentato in maniera originale e meno semplice (sebbene la trama non sia affatto complicata) di quanto possa sembrare. Nella storia di 11 anni prima, infatti, avveniva una cesura netta fra buoni (la coppia di fidanzati) e cattivi (il pretendente). Questa volta invece ogni dicotomia è assente; nessuno si comporta in maniera del tutto positiva o negativa:
    - Minni, se da un lato non tratta troppo bene Topolino, dall'altro, come già detto, agisce più che altro perchè si sente esclusa da quest'ultimo
    - Bubbo, che di certo non è un modello di virtù, non è realmente malvagio come poteva essere Felice; la sua relazione con Minni sembra che per lui sia un'avventura come tante, fonte più di divertimento e feste che di un solenne impegno
    - Topolino, per certi versi vittima, ha in passato sempre cercato di lasciare la compagna a casa trascurando la vita di coppia. E invece che riflettere di queste mancanze, per riconquistare l'ex-fidanzata utilizza stratagemma che di certo non è molto ortodosso

    Un altro elemento che mi porta a preferire questa storia a quella del 1930 è la perfetta padronanza dei personaggi: la vicenda è costruita solo su di essi, senza l'introduzione di chissà quale evento esterno o idea narrativa. Tutto si basa sulle personalità di Topolino e Minni: anche gli altri comprimari ricoprono ruoli marginali. Perfino Bubbo rientra in questa definizione; Minni si fidanza con lui non perchè questi la seduca o perchè faccia chissà cosa, ma per far ingelosire Topolino. Punto piuttosto importante infatti è che lei lascia il compagno per sua scelta, non perchè costretta.
    La coppia di protagonisti ha ormai raggiunto caratterizzazioni così complesse da bastare a fare da soli la storia, senza bisogno di altri elementi.

    Passando all'aspetto grafico, qui assistiamo ad un miglioramento notevole. Le pose, i movimenti e le espressioni dei personaggi raggiungono vette mai viste. Non ho mai visto in tutte le arti figurative un tratto così guizzante, così vivace, così... così.
    Il personaggio che spicca su tutti è Bubbo, che praticamente si muove sul foglio e possiede una mimica pazzesca. La mia scena preferita è quando recupera al volo il caffè, ma faccio notare anche la striscia in cui entra in casa: in una vignetta è rivolto a sinistra e porge il cappello a Topolino; nella successiva è rivolto a destra e lo riprende in mano. Ebbene, passando da una vignetta all'altra mi sembra di vederlo girarsi cambiando posizione. Questa è animazione!
    Il personaggio buca il foglio ogniqualvolta appare, tuttavia, come già affermato, egli non è così importante nella storia (mi viene da pensare che ciò sia una metafora del suo essere superficiale, per cui cosa importa è l'apparire, oppure
    Spoiler: mostra
    il fatto che, nonostante millanti di essere ricco, alla fine si scopre che non lo è affatto
    ).

    Ricollegandomi a quanto appena espresso, noto che la comicità verbale scarseggia, mentre ciò che diverte maggiormente sono le espressioni che i vari personaggi assumono, rese possibili dal nuovo stadio raggiunto del disegno gottfredsoniano. Espressioni però che non sono esagerate o ridicole ma discrete e che appaiono naturali.

    Questa storia mi è piaciuta davvero tanto, nonostante in genere non apprezzi il rosa. Apprezzo l'amore se è presente in una narrazione in cui c'è anche dell'altro e non ricopre l'argomento dominante. Questa è l'unica opera solo amorosa di narrativa che ho gradito. E l'ultima vignetta è troppo bella.
    « Ultima modifica: Martedì 25 Giu 2019, 15:07:15 da Maximilian »

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    Maximilian
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      Re:Topolino e l'illusionista
      Risposta #1: Lunedì 17 Giu 2019, 14:34:59
      Noto che Massimo De Vita è venuto alla luce proprio durante la pubblicazione di questa storia. Difficilmente poteva nascere sotto auspici migliori...

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        Re:Topolino e l'illusionista
        Risposta #2: Mercoledì 19 Giu 2019, 16:24:02
        Molto bella la tua analisi, Mr. Maximilian. E grazie di averla riportata a galla con la notizia su De Vita, altrimenti me la sarei persa (sono iscritto qui solo da un mese).
        Superstoria? Altro che! Una storia coi fiocchi, e tutta basata sulla psicologia dei personaggi, come giustamente noti. Molto ma molto ben resa l’ambientazione “quotidiana”, la vita della comunità locale, fatta di pettegolezzi, festicciole, ripicche… una comunità che appare essere, implicitamente, quella di un paesotto: le stesse persone che si incontrano sempre, e un ambiente e una mentalità ancor più che provinciale; messa a contrasto con “la città” da cui proviene, e a cui infine ritorna, viaggiando in treno, il quarto personaggio della storia: l’altoborghese Millicent, una topolina fulva che si rivelerà cugina (ma sarà poi vero?) di Topolino. E grazie alla quale il triangolo Mickey-Minnie-Monty diventerà… un trapezio.

        E a proposito di costei: l’ho trovata un personaggio riuscitissimo, accattivante e affascinante. Mi spingerei a dire: indimenticabile. E’ un peccato che dopo una storia, e una performance, del genere sia stata completamente abbandonata (a parte, a quanto pare, una recente storia danese comunque sconosciuta da noi). Credo che avrebbe saputo farsi valere ancora, nelle mani giuste, anche perché avrebbe occupato uno spazio effettivamente vuoto nella cerchia topesca. Ce l’ha un’amica, Topolino? Clarabella è in primis amica di Minni, idem Patricia Pigg se la vogliamo contare. In caso di baruffa, prenderebbero a priori le parti di lei. Millicent/Madeline invece sarebbe stata perfetta…

        La versione che conosco io di questa storia è evidentemente diversa da quella letta da Maximilian. Nella mia, uscita in una collana chiamata “Le grandi storie” un qualche mezzo secolo fa, “Bubbo” era chiamato col nome originale, cioè Montmorency Rodent, detto Monty. Nome e cognome non presi a caso. Ora io non so chi o per quale motivo abbia deciso di “migliorare” l’originale, ma temo che in questo modo qualcosa sia andato perso.
        Cerco di spiegarmi. Montmorency è un nome che indubbiamente suona aristocratico, quasi pomposo. Ma è un nome facilmente riconoscibile per il pubblico dei lettori di giornale: è infatti il nome del CANE dell’io narrante del popolarissimo romanzo umoristico “Tre uomini in barca” di Jerome K. Jerome! Perfettamente in tono insomma col carattere vanesio e millantatore di Monty. Ma c’è anche una fine gag legata al cognome. Che è Rodent, un assai prosaico “Roditore”. Ma lui per darsi arie lo pronuncia alla francese. Minni, cotta come una pera, lo prende per buono. Ma Topolino lo sgama e gli chiede lo spelling. Lui sillaba “R-o-d-a-w-n”, per rendere una pronuncia simile e insieme nascondere l’origine “animalesca”. Una specie di calembour alla rovescia, si potrebbe dire.

        Un’ultima osservazione vorrei farla su Minni: non so se sia mai apparsa tanto str***a come in questa storia. Qualche ragione ce l’ha anche lei, è vero, e poi al cuore non si comanda. Però, insomma… Certo gli autori della storia, sia DeMaris che Gottfredson, ne hanno avuto di coraggio per spingersi fin dove si sono spinti. Minni che tradisce Topolino! Soprattutto a me è rimasta nella memoria l’immagine di Minni sulla spiaggia, in costume da bagno, sdraiata beatamente su una stuoia a leggere un libro al riparo di un ombrellone e sotto lo sguardo compiaciuto di Monty. Una posa che parla da sé, almeno agli occhi di un lettore adulto.

        Oops, come l’ho fatta lunga!  Scusatemi, ma a questa storia, come si capisce, sono particolarmente affezionato. A chi è riuscito a leggere fino a qui: grazie della vostra pazienza!
        Per chi volesse tenerne conto: "Opera Omnia" è un PLURALE. Di genere neutro. Andrebbe detto "LE opera omnia", come le ossa, le uova, le miglia, le fondamenta, le media, le cruciverba...

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        Maximilian
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          Re:Topolino e l'illusionista
          Risposta #3: Venerdì 21 Giu 2019, 16:24:18
          una comunità che appare essere, implicitamente, quella di un paesotto
          La prima parte effettivamente denota un ambiente relativo ad un singolo quartiere/zona della città, mentre sul finale si mostra la realtà più grande della classe abbiente. Questi due contesti sono rappresentati da due precisi eventi mondani: la festicciola a casa di Patrizia (che qui scopriamo moglie di quel Percy Pig apparso marginalmente in alcune sequenze di dieci anni prima) e il ricevimento di gran galà presso la Van Astorocks. D'altronde anche le città realmente esistenti ospitano al loro interno luoghi più o meno ricchi o affollati.

          si rivelerà cugina (ma sarà poi vero?)
          Perchè ne dubiti?

          E a proposito di costei: l’ho trovata un personaggio riuscitissimo, accattivante e affascinante. Mi spingerei a dire: indimenticabile. E’ un peccato che dopo una storia, e una performance, del genere sia stata completamente abbandonata (a parte, a quanto pare, una recente storia danese comunque sconosciuta da noi). Credo che avrebbe saputo farsi valere ancora, nelle mani giuste, anche perché avrebbe occupato uno spazio effettivamente vuoto nella cerchia topesca. Ce l’ha un’amica, Topolino? Clarabella è in primis amica di Minni, idem Patricia Pigg se la vogliamo contare. In caso di baruffa, prenderebbero a priori le parti di lei. Millicent/Madeline invece sarebbe stata perfetta…
          Sinceramente invece non ne sento troppo la mancanza. Non dimostra chissà quale personalità (senza contare che si scopre che tutto ciò fatto da ella era stato architettato da Topolino). Riconosco che sia una delle donne più attraenti del fumetto disney, ma oltre all'aspetto fisico non ha molto da offrire.
          Per quanto riguarda le amicizie femminili di Topolino, è vero che Patrizia è sostanzialmente un'amica di Minni e non del suo fidanzato, ma non credo che si possa dire altrettanto di Clarabella.
          Comunque, il protagonista della suddetta storia ha stretto legami con diverse donne le quali tuttavia sono comparse in un numero limitato di avventure.

          Un’ultima osservazione vorrei farla su Minni: non so se sia mai apparsa tanto str***a come in questa storia.
          Io invece l'ho adorata.
          Bisogna tenere presente le storie a strisce erano in continuità le una con le altre e capisco che aver letto solo questa senza la conoscenza delle precedenti possa portare a fraintendimenti.
          In realtà Minni non tradisce Topolino, ma lo lascia proprio. E lo fa perchè diverse volte, nel passato, quest'ultimo ha dimostrato di voler partire verso le destinazioni più disparate con il desiderio di non venire accompagnato dalla fidanzata. E' una Minni che si vede di continuo lasciata da sola e che sente ormai di non contare più nulla nella vita di Topolino. Ecco che il comprensibilissimo e credibilissimo desiderio di non farsi mettere da parte ha il sopravvento, specie dopo essere stata presa in giro (o almeno così crede lei) nella vicenda immediatamente precedente.

          A proposito di questo affermo che secondo me Topolino e l'illusionista inaugura il miglior periodo per il personaggio. Dopo il 1934 Minni era stata accantonata in ruoli meno che secondari (con due significative eccezioni) ma ora ritorna in primo piano. Per circa un lustro da qui lei vivrà le sue apparizioni più significative e, anche quando sarà relegata in ruoli minori, la qualità delle sue presenze rimarrà a livelli elevati.

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            Re:Topolino e l'illusionista
            Risposta #4: Venerdì 21 Giu 2019, 18:09:56
            Un’ultima osservazione vorrei farla su Minni: non so se sia mai apparsa tanto str***a come in questa storia.
            Io invece l'ho adorata.
            Bisogna tenere presente le storie a strisce erano in continuità le una con le altre e capisco che aver letto solo questa senza la conoscenza delle precedenti possa portare a fraintendimenti.
            In realtà Minni non tradisce Topolino, ma lo lascia proprio. E lo fa perchè diverse volte, nel passato, quest'ultimo ha dimostrato di voler partire verso le destinazioni più disparate con il desiderio di non venire accompagnato dalla fidanzata. E' una Minni che si vede di continuo lasciata da sola e che sente ormai di non contare più nulla nella vita di Topolino. Ecco che il comprensibilissimo e credibilissimo desiderio di non farsi mettere da parte ha il sopravvento, specie dopo essere stata presa in giro (o almeno così crede lei) nella vicenda immediatamente precedente.
            ... e con questa siamo a tre!


            Tre sono le volte - fino a questo momento  - in cui Minnie si invaghisce - "si innamora" è un concetto troppo estremo - di un altro lui.
            La prima volta è già nel 1930, quando nel mondo del piccolo villaggio rurale dove i nostri amati personaggi in quel momento vivono, compare Mr. Slicker detto il Bel gagà. All'inizio del 1936, nelle tavole domenicali ecco arrivare Mortimer Mouse - da noi poi, dopo diversi nomi, ribattezzato definitivamente, col nome di Topesio ed, infine, nel 1941, ecco Montmorency Rodent, Bubo Rodini per noi. Di questi tre personaggi, sostanzialmente oggi rimane solo Topesio che, ogni tanto ci riprova a fare il cascamorto con Minnie, rimanendo, però sempre sconfitto.
            Gli altri due, in verità, non sono dei semplici vanitosi patàca - come si dice in Romagna - ma, il primo è un vero e proprio criminale, il secondo si rivela essere un disonesto illusionista.
            Se la prima sbandata di Minnie può essere considerata un errore adolescenziale, è vero, come tu affermi, che la seconda e la terza, avvengono in contesti che vedono un Topolino sempre lontano, impegnato nelle sue avventure e che, proprio per questo motivo, trascura assai la sua fidanzata.


            Detto ciò però, non sono affatto d'accordo sul fatto che Minnie, in quest'ultimo caso, lasci Topolino. Quando una persona lascia un'altra persona, solitamente, glielo dice, cosa che nel racconto in questione non accade.


            Ma un attimo, andiamo per ordine!


            Innanzi tutto è bene precisare che sia Topolino all'età della pietra - la storia che precede - sia Topolino e l'illusionista, traggono lo spunto dal romanzo Il mondo perduto di Sir Arthur Conan Doyle, come affermò a suo tempo Antonio Faeti nel suo libro "In trappola col topo".
            Nel romanzo di Doyle, il protagonista Edward Malone è innamorato di Gladys, una ragazza che ha giurato di sposarlo quando ritornerà dal suo viaggio nel "mondo perduto". Ma, quando Edward ritornerà per riabbracciarla, la troverà già sposata con un avvocato insignificante.
            Edward, per cercare di dimenticare la sua ex, ripartirà per nuove avventure scientifiche, mentre Topolino, come ben sappiamo, riuscirà a riportare Minnie a sé, con l'aiuto della cugina e, non dimentichiamolo, del suo migliore amico Pippo che, come nella storia Topolino e il mistero delle collane, si rivela centrale nella risoluzione dei problemi con illusionisti.
            Dicevo che Minnie non lascia Topolino e questo lo si può intuire fin dall'inizio della storia: Minnie vuole fare ingelosire Topolino perché si sente trascurata, abbandonata da lui e non c'è mai un momento in cui affermi che fra di loro è tutto finito. Se Topolino trova la forza per insistere è proprio perché intuisce che c'è ancora tanto spazio nel cuore della sua topolina e che, il suo atteggiamento, è dovuto unicamente al fatto che lui le sta spesso e volentieri molto lontano.
            Da qui il coinvolgimento della cugina che, con la sua presenza, fin dal primo momento destabilizza quella sicurezza che Minnie ha dimostrato nell'affrontare la cosa. Vedi, a tal proposito, striscia del 24 maggio e successive. Fino arrivare poi a quella del 30 giugno, dove ormai, una Minnie umiliata profondamente e piangente, all'affermazione della cugina di Topolino che dice riferendosi a Bubo: " No Minnie! In realtà non vi era mai piaciuto", risponde molto sinceramente ed esplicitamente: "Naturalmente no! Volevo solo ingelosire Topolino ...".

            E, ancora una volta, il vero Amore  trionfa!
            Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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              Re:Topolino e l'illusionista
              Risposta #5: Sabato 22 Giu 2019, 16:15:37
              Premetto che non ho la storia in questione qui con me (di fatto è a oltre 10.000 km di distanza…), e quindi sto andando puramente a memoria (con qualche aiuto delle poche pagine visibili sull’Inducks). E’ perciò senz’altro possibile che qualcosa sbagli. Ma cerco ugualmente di rispondere ai punti sollevati da Maximilian.

              Sull’ambientazione paesana/cittadina: viene detto di Millicent che “viene dalla città”, e ad essa torna. In treno. Ergo, non siamo in una città. Peraltro, essa città non deve essere molto lontana, dato che non occorre nominarla, come se non potesse essere che una, ovviamente quella più vicina. Poi basta guardare la stazione ferroviaria: una stazioncina che sembra quella del mio paese natale, che ha 4000 abitanti, e non certo quella di una metropoli. E’ però vero che tutta la sequenza della festa di gala presuppone un contesto molto più “urbano”. Si può conciliare immaginando che madame Van Astorocks inviti nella sua villa di Burbank (come recita l’insegna della stazione) la “crema” della innominata città (Los Angeles, si presume).     

               
                  si rivelerà cugina (ma sarà poi vero?)

              Perchè ne dubiti?


              Beh, forse perché a me piace sempre dubitare di tutto ;D
              A parte gli scherzi, è un'impressione che ho avuto rileggendo la storia a diversi decenni di distanza dalla prima volta. Un'impressione piuttosto netta.
              Come se Topolino lo dicesse a Minnie per rassicurarla, e mettere un po' di zucchero nell'amara medicina che è costretta a bere.
              Cosa che vale anche per i lettori, naturalmente: Topolino è e sarà sempre integerrimo, non ha avuto nessun flirt, tanto è vero che quella era sua cugina, cosa credevate?
              E' vero, non c'è stato nessun flirt di Topolino, è stata tutta una commedia per riconquistare Minni, e Milly è stata una consapevole complice.
              Ma davvero anche cugina?
              Come detto all'inizio io al momento non posso farlo, ma provate a guardare la sequenza del primo incontro fra Mickey e Milly, quando NON stanno recitando nessuna commedia. Vi sembra un incontro fra cugini? Se non sbaglio, nell'edizione italiana si dànno addirittura del voi. Lo so, conta poco dato che in inglese lo you non fa distinzioni... però è indicativo della ancor scarsa familiarità che traspare fra loro.
              E poi... non c'è un po' troppa differenza sociale fra i due? Topolino fino a pochi anni prima veniva fuori dalle matite dello stesso Gottfredson come sostanzialmente un ragazzo di strada, verosimilmente orfano e che si arrabattava con i lavori che trovava. Possibile che ora saltino fuori parenti ricchi e altolocati? Forse possibile, ma poco plausibile direi.


                  Un’ultima osservazione vorrei farla su Minni: non so se sia mai apparsa tanto str***a come in questa storia.

              Io invece l'ho adorata.

              Anche io se è per quello. Viene fuori una Minni vera, umana, credibile, e al centro della vicenda come forse mai prima. Però permettimi, anche decisamente *stornaz*. Vendicativa e manipolatrice. Decisa e accanita nel far soffrire Topolino. Monty ispira assai poca simpatia ed è improbabile che fosse mosso da un vero sentimento verso di lei, ma alla fine si scopre che è stata lei a usare lui, non il contrario.

                  E a proposito di costei: l’ho trovata un personaggio riuscitissimo, accattivante e affascinante. Mi spingerei a dire: indimenticabile. E’ un peccato che dopo una storia, e una performance, del genere sia stata completamente abbandonata (a parte, a quanto pare, una recente storia danese comunque sconosciuta da noi). Credo che avrebbe saputo farsi valere ancora, nelle mani giuste, anche perché avrebbe occupato uno spazio effettivamente vuoto nella cerchia topesca. Ce l’ha un’amica, Topolino? Clarabella è in primis amica di Minni, idem Patricia Pigg se la vogliamo contare. In caso di baruffa, prenderebbero a priori le parti di lei. Millicent/Madeline invece sarebbe stata perfetta…

              Sinceramente invece non ne sento troppo la mancanza. Non dimostra chissà quale personalità (senza contare che si scopre che tutto ciò fatto da ella era stato architettato da Topolino). Riconosco che sia una delle donne più attraenti del fumetto disney, ma oltre all'aspetto fisico non ha molto da offrire.
              Per quanto riguarda le amicizie femminili di Topolino, è vero che Patrizia è sostanzialmente un'amica di Minni e non del suo fidanzato, ma non credo che si possa dire altrettanto di Clarabella.
              Comunque, il protagonista della suddetta storia ha stretto legami con diverse donne le quali tuttavia sono comparse in un numero limitato di avventure.

              Clarabella è sì amica di Topolino, ma ancora più di Minni. Non viceversa, e nemmeno neutrale. Tanto è vero che proprio qui, la prima mossa che attua Topolino è di farsi vedere con Millicent da Clarabella. Nuora perché suocera intenda, come infatti puntualmente avviene.
              Io tante amiche di Topolino non le ricordo, è vero però che non sono poi tantissime le storie che conosco.
              In quanto al giudizio sulla figura di Millicent... let's agree to disagree here.
              Doppio segreto, se sei nei paraggi ci faresti da arbitro? ;D

              Infine, una curiosità: nelle vostre versioni (quelle "Bubbo"), come è stata resa la gag dello spelling? O è stata semplicemente tagliata?
              Per chi volesse tenerne conto: "Opera Omnia" è un PLURALE. Di genere neutro. Andrebbe detto "LE opera omnia", come le ossa, le uova, le miglia, le fondamenta, le media, le cruciverba...

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                Risposta #6: Sabato 22 Giu 2019, 19:53:49

                Doppio segreto, se sei nei paraggi ci faresti da arbitro? ;D

                Infine, una curiosità: nelle vostre versioni (quelle "Bubbo"), come è stata resa la gag dello spelling? O è stata semplicemente tagliata?
                Arbitro? Preferisco al limite dire la mia sulle varie  cose sollevate, senza con questo voler mettere una parola definitiva. :)


                Il villaggio in cui Topolino e compagni vivono, comincia ad evolversi in una piccola città fin dal 1932. Nel 1941, quella che poi diventerà per tutti noi Topolinia, è già una discreta città che però è ben lungi dall'essere una vera e propria metropoli.  Agglomerati di case si alternano a  zone pressoché ancora rurali e dunque se, come è giustamente ipotizzabile, Millicente o Madeline arriva da Los Angeles, è altrettanto giusta l'affermazione di Topolino che essa vive e viene da una grande città.


                Ma veniamo alla questione principale posta: è credibile che Millicent o Madeline sia solo una semplice cugina di Topolino  che fa davvero parte dell'alta società nella città dove vive?
                Tu, giustamente affermi che la cosa appare incredibile, visto che Topolino ci viene presentato fin dai suoi primi passi come un ragazzo, probabilmente orfanello che vive in un paese assolutamente povero e rurale.
                Ma, io non sarei così fiscale su queste cose, come vedremo col passare degli anni noi impariamo a conoscere anche altri parenti di Topolino, a cominciare dalla zio Maximilian o lo zio Gudger, per non parlare di tutti i parenti che Topolino acquisirà in Italia. Queste cose vanno molto contestualizzate e meriterebbero un discorso a parte, su cui qui non mi attardo.


                Spesso nelle famiglie c'è una parte più "proletaria" e un'altra più "alto locata", non è poi così sensazionale, dopo tutto.


                Ma veniamo all'arrivo di Millicent!


                Topolino ha l'idea di contattarla il 16 maggio quando Tip & Tap, involontariamente, gli suggeriscono che ad essere gelosa potrebbe essere la zia Minnie. Topolino si reca all'ufficio telegrafico e ne esce tutto fischiettante perché evidentemente la cugina è d'accordo di aiutarlo.


                Il 21 maggio Millicent fa la sua prima apparizione e, ufficialmente, è li per venire a trovare  zia Agata Uppacrust che Topolino, conosce già.


                Tu dici che in questo ambito non c'è bisogno di recitare ma, io ritengo invece che proprio tutta la scena è stata costruita nei minimi dettagli per convincere qualcuna di cose non vere.
                E quella qualcuna è Clarabella che, in quel momento si trova proprio lì, davanti ad uno scaffale di vecchi libri appartenenti ad un negozio che li commercia.


                Mi sembra molto ovvio che Topolino abbia architettato quell'incontro proprio in quel momento, sapendo che Clarabella è lì, facendo venire Agatha e Millicent per far credere a Clarabella che lui "è partito" per la nuova ragazza.
                Clarabella, cercando di nascondersi alla meno peggio - dietro ad un libro  :D  - pensa di non essere vista e, immediatamente corre da Patrizia Porcelli per dirle il tutto, non sapendo che dentro la casa di quest'ultima c'è proprio Minnie che ascolta il tutto. Questa esce dall'abitazione in maniera assai scocciata e arrabbiata, dimostrando già da lì che Topolino non l'è affatto indifferente.
                Tu parli anche del contesto in cui avviene la festa alto locata che non può avvenire in una cittadina come è in quel momento la futura Topolinia. Vorrei però ricordarti che, da lì a poco, in Topolino e il mistero delle collane, i nostri personaggi saranno coinvolti in un grosso giallo che si svolge tutto all'interno delle case aristocratiche del posto. E dunque ...

                Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                  Re:Topolino e l'illusionista
                  Risposta #7: Domenica 23 Giu 2019, 14:20:41
                  Come detto all'inizio io al momento non posso farlo, ma provate a guardare la sequenza del primo incontro fra Mickey e Milly, quando NON stanno recitando nessuna commedia. Vi sembra un incontro fra cugini?
                  Oltre a concordare con Doppio Segreto che quella fosse una messinscena per Clarabella (che, ricordiamo, si stava nascondendo maldestramente) se ammettiamo l'inesistenza della parentela la scena con Tip e Tap perde di significato. In quel caso, Topolino cosa ha detto durante la telefonata? "Pronto signora Uppacrust, so che avete una nipote graziosa, me la fate conoscere?"

                  Topolino fino a pochi anni prima veniva fuori dalle matite dello stesso Gottfredson come sostanzialmente un ragazzo di strada, verosimilmente orfano e che si arrabattava con i lavori che trovava.
                  Interessante impressione, non mi era mai venuto in mente. Io l'ho sempre visto come un giovane adulto appartenente alla classe media, tanto da potersi permettere una casa autonoma. Non navigava finanziariamente in buone acque, ma semplicemente perchè all'epoca tutti erano in quelle condizioni.

                  nelle vostre versioni
                  Io ho letto la versione originale. Ma, per tutti coloro che non hanno avuto la medesima fortuna, nelle discussioni utilizzo per quanto possibili i nomi italiani (basta guardare sull'inducks o altri siti).

                  altri parenti di Topolino, a cominciare dalla zio Maximilian
                  Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale?  ;D

                  Tu parli anche del contesto in cui avviene la festa alto locata che non può avvenire in una cittadina come è in quel momento la futura Topolinia. Vorrei però ricordarti che, da lì a poco, in Topolino e il mistero delle collane, i nostri personaggi saranno coinvolti in un grosso giallo che si svolge tutto all'interno delle case aristocratiche del posto. E dunque ...
                  E dunque... cosa? Ho riletto il soprastante brano ma non comprendo cosa intende implicare.

                  PS per Doppio Segreto: trovo le tue analisi complete e interessanti (sebbene conosca già alcune informazioni), tuttavia mi farebbe molto piacere conoscere il tuo giudizio personale sulle varie storie, che qui manca. Se hai apprezzato o ti ha colpito qualche aspetto in particolare, eccetera

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                    Re:Topolino e l'illusionista
                    Risposta #8: Domenica 23 Giu 2019, 15:50:38
                    Mai fidarsi troppo della propria memoria!
                    In effetti avevo registrato due elementi (l'incontro tra Topolino e Millicent) e la sceneggiata ad uso di Clarabella (evidente e indiscutibile, come anche nel mio post esprimevo) come separati. Forse anche perché non ricordavo affatto il particolare della puntata di Topolino all'ufficio telegrafico.
                    Così invece la cosa si spiega. Resta per me un poco di perplessità riguardo alla differenza sociale tra Mickey e Milly, ma come giustamente dice Doppio Segreto, su questo si può essere abbastanza elastici.


                    Tu parli anche del contesto in cui avviene la festa alto locata che non può avvenire in una cittadina come è in quel momento la futura Topolinia. Vorrei però ricordarti che, da lì a poco, in Topolino e il mistero delle collane, i nostri personaggi saranno coinvolti in un grosso giallo che si svolge tutto all'interno delle case aristocratiche del posto. E dunque ...

                    In realtà avevo cercato un modo di salvare capra e cavoli. Cito dal mio post precedente:
                    "Si può conciliare immaginando che madame Van Astorocks inviti nella sua villa di Burbank (come recita l’insegna della stazione) la “crema” della innominata città (Los Angeles, si presume)".     

                    Incuriosito da quell'insegna (non capita spesso di trovare riferimenti geografici così specifici sui luoghi dove abitano i nostri), e avendo tempo essendo domenica, sono andato a controllare su wikipedia e ho visto che lo stabilimento Disney a Burbank (la sede iniziale invece era dentro Los Angeles) fu inaugurato nel 1939, dunque poco tempo prima di questa storia. Che quell'insegna sia dovuta alla novità del luogo? Per la cronaca, sempre secondo la wiki, Burbank nel 1940 aveva 34.000 abitanti.
                    Vero peraltro che mai come su queste cose occorre essere flessibili, dato che altre storie ci dànno quadri del tutto diversi: dalle ambientazioni rurali dei primi anni citate da Doppio Segreto alla metropoli di Topolino giornalista, eccetera eccetera. Per tacere di copiose nevicate decisamente incongrue nella California del Sud.

                    Citazione da: Trottalemme - Sabato 22 Giu 2019, 16:15:37

                        Topolino fino a pochi anni prima veniva fuori dalle matite dello stesso Gottfredson come sostanzialmente un ragazzo di strada, verosimilmente orfano e che si arrabattava con i lavori che trovava.

                    Interessante impressione, non mi era mai venuto in mente. Io l'ho sempre visto come un giovane adulto appartenente alla classe media, tanto da potersi permettere una casa autonoma. Non navigava finanziariamente in buone acque, ma semplicemente perchè all'epoca tutti erano in quelle condizioni.

                    Io ricordo qualche striscia dei primi anni (forse nella storia del gatto Nipp, non sono sicuro) dove il nostro Mickey vive in una vera e propria capanna, simile a un tukul. E' quella in cui lui suona un flauto e una capra gli mangia lo spartito (e stecchisce).


                    PS per Doppio Segreto: trovo le tue analisi complete e interessanti (sebbene conosca già alcune informazioni), tuttavia mi farebbe molto piacere conoscere il tuo giudizio personale sulle varie storie, che qui manca. Se hai apprezzato o ti ha colpito qualche aspetto in particolare, eccetera

                    Concordo con Maximilian. In effetti la mia battuta sull'arbitro era per chiedere se trovassi Millicent ben riuscita come personaggio, come era per me, o se invece, come per il nostro Max, risultava anche a te più o meno indifferente.
                    Per chi volesse tenerne conto: "Opera Omnia" è un PLURALE. Di genere neutro. Andrebbe detto "LE opera omnia", come le ossa, le uova, le miglia, le fondamenta, le media, le cruciverba...

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                      Re:Topolino e l'illusionista
                      Risposta #9: Domenica 23 Giu 2019, 18:10:49

                      Topolino fino a pochi anni prima veniva fuori dalle matite dello stesso Gottfredson come sostanzialmente un ragazzo di strada, verosimilmente orfano e che si arrabattava con i lavori che trovava.
                      Interessante impressione, non mi era mai venuto in mente. Io l'ho sempre visto come un giovane adulto appartenente alla classe media, tanto da potersi permettere una casa autonoma. Non navigava finanziariamente in buone acque, ma semplicemente perchè all'epoca tutti erano in quelle condizioni.

                      Bé Maximiliam, forse non lo ricordi o ti è scappata, ma di questa cosa ne avevamo già parlato.


                      Tu parli anche del contesto in cui avviene la festa alto locata che non può avvenire in una cittadina come è in quel momento la futura Topolinia. Vorrei però ricordarti che, da lì a poco, in Topolino e il mistero delle collane, i nostri personaggi saranno coinvolti in un grosso giallo che si svolge tutto all'interno delle case aristocratiche del posto. E dunque ...
                      E dunque... cosa? Ho riletto il soprastante brano ma non comprendo cosa intende implicare. PS per Doppio Segreto: trovo le tue analisi complete e interessanti (sebbene conosca già alcune informazioni), tuttavia mi farebbe molto piacere conoscere il tuo giudizio personale sulle varie storie, che qui manca. Se hai apprezzato o ti ha colpito qualche aspetto in particolare, eccetera

                       E dunque, è del tutto evidente che anche nella piccola città dove vivono i nostri personaggi è già ben presente l'alta società di cui la signora Van Asterisk ne è un'insigne rappresentante. In Topolino e il mistero delle collane - e cioè da lì a pochi mesi - noi ne faremo una più approfondita conoscenza.
                      Il mio giudizio del personaggio di Madeline è positivo ma, difficilmente, io trovo che dei personaggi dell'epoca d'oro sono mal riusciti.
                      Altrettanto è così per le storie: ho le mie preferenze ma non c'è alcuna storia del periodo gottfredsionano che non sia, quanto mento, al disopra della sufficienza.
                      E' ovvio -e tu Maximiliam lo sai già bene - io prediligo le storie dove Topolino è alla caccia di cattivi ... ma questo non mi proibisce di apprezzare di gran lunga anche storie più "domestiche" di quel tempo.
                      Già assai diverso è il mio rapporto con le storie italiane, dove difficilmente riesco ad apprezzare le storie domestiche.


                      Vorrei però ritornare per un attimo sull'argomento: rapporto di Topolino col mondo femminile.


                      Le amiche di Topolino sono - a cominciare da Clarabella - anche, soprattutto, le amiche di Minnie e, su questo, non c'è alcun dubbio.


                      Diverso però è il discorso del rapporto che Topolino avrà in Italia con altre ragazze, verso cui, più o meno esplicitamente, proverà dei sentimenti forti, penso in particolare - ma non solo a loro - a Minnotchka e, ancor di più a Samantha che arriverà quasi a sposare dopo che, precedentemente, ha avuto un terribile litigio con Minnie. Questa storia proprio perché così spinta ed esplicita non è più stata ristampata: ricordo ancora che addirittura, a suo tempo al telegiornale diedero la sensazionale notizia che Topolino aveva tradito Minnie.
                      Insomma, caro Tottalemme, non è così vero che:
                        Topolino è e sarà sempre integerrimo, non ha avuto nessun flirt

                      In verità, Topolino, come tutti gli uomini del resto - e anche le donne viceversa - ha sempre dimostrato di non essere affatto insensibile verso il fascino femminile. O0
                      « Ultima modifica: Domenica 23 Giu 2019, 18:15:12 da doppio segreto »
                      Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                        Re:Topolino e l'illusionista
                        Risposta #10: Lunedì 24 Giu 2019, 15:21:19
                        Bé Maximiliam, forse non lo ricordi o ti è scappata, ma di questa cosa ne avevamo già parlato.
                        Sei sicuro di avere scritto il link giusto? Perchè la pagina a cui mi indirizzi parla d'altro

                        Insomma, caro Tottalemme, non è così vero che:
                          Topolino è e sarà sempre integerrimo, non ha avuto nessun flirt
                        In verità, Topolino, come tutti gli uomini del resto - e anche le donne viceversa - ha sempre dimostrato di non essere affatto insensibile verso il fascino femminile. O0

                        In realtà Trottalemme non ha tutti i torti perchè fino alla pubblicazione di questa storia Topolino non si era mai invaghito di nessun altra (almeno sulle strisce quotidiane). Le sue relazioni "extraconiugali" avverranno in seguito, a cominciare dal Corvo misterioso, posteriore di un anno e mezzo.
                        « Ultima modifica: Lunedì 24 Giu 2019, 15:24:15 da Maximilian »

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                          Re:Topolino e l'illusionista
                          Risposta #11: Lunedì 24 Giu 2019, 18:26:44
                          Bé Maximiliam, forse non lo ricordi o ti è scappata, ma di questa cosa ne avevamo già parlato.
                          Sei sicuro di avere scritto il link giusto? Perchè la pagina a cui mi indirizzi parla d'altro
                          A me cliccando viene la pagina giusta, comunque mi riferisco al mio intervento del 7 febbraio corrente anno.
                          In realtà Trottalemme non ha tutti i torti perchè fino alla pubblicazione di questa storia Topolino non si era mai invaghito di nessun altra (almeno sulle strisce quotidiane). Le sue relazioni "extraconiugali" avverranno in seguito, a cominciare dal Corvo misterioso, posteriore di un anno e mezzo.

                          Sì, certo è così!
                          Ma, io non so se Trottalemme intendesse dire che fino a quel punto Topolino era stato integerrimo o se lo è in assoluto.
                          In realtà ho voluto precisare la cosa onde sfatare quel luogo comune che vorrebbe Topolino perfetto in tutto e per tutto, mentre invece, come ben sappiamo, pur essendo un personaggio pieno di virtù, è anche lui sostanzialmente "umano". SmMickey
                          « Ultima modifica: Lunedì 24 Giu 2019, 18:28:54 da doppio segreto »
                          Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                            Re:Topolino e l'illusionista
                            Risposta #12: Martedì 25 Giu 2019, 15:05:50
                            A me cliccando viene la pagina giusta, comunque mi riferisco al mio intervento del 7 febbraio corrente anno.
                            Hai ragione, mi dev'essere completamente uscito di mente ma anche tu in quell'occasione avevi ipotizzato la questione dell'orfanilità (Per inciso, quando io clicco accedo alla pagina 2 con interventi del 2004)

                            In realtà ho voluto precisare la cosa onde sfatare quel luogo comune che vorrebbe Topolino perfetto in tutto e per tutto
                            Secondo basta già questo episodio a farlo.
                            Personalmente mi chiedo se sia del tutto eticamente corretto ingannare in tal modo la propria ex-fidanzata anzichè provare a riconquistarla facendo leva sulle proprie qualità.
                            E' inoltre eticamente corretto umiliare pubblicamente il rivale, sebbene antipatico, durante un'occasione che vede partecipare tutta la gente che conta? La reazione di Topolino all'effetto collaterale di ridurre Minni in lacrime ci fa pensare che abbia architettato lo scherzo senza pensare troppo alle conseguenze e quindi non troppo responsabilmente.

                            Un paio di note grafiche:
                            - Gottfredson introduce un diverso modello di orecchie, convesse e rispettanti le leggi della prospettiva, per differenziare ulteriormente i suoi topi antropomorfi
                            - a proposito di ciò, pare che il disegnatore abbia ripreso gusto (dopo anni di soli cani umanizzati) a raffigurare personaggi di questa specie: non solo Bubbo /Montmorency e Madeline/Adelina, ma anche il libraio, Aghata Uppacrust ed un anonimo partecipante alla festa dai Pigg
                            - il maggiordomo che interagisce brevemente con Pippo è il gemello di Basettoni

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                              Re:Topolino e l'illusionista
                              Risposta #13: Martedì 25 Giu 2019, 15:22:52
                              Certo, Doppio Segreto, intendevo nessun flirt in quella storia.. Non sono della scuola di pensiero del "Topolino perfettino" e perciò antipatico. A me Topolino piace com'è.
                              Sono anche perfettamente d'accordo che non sia insensibile al fascino femminile. Se non sbaglio il suo primo flirt "extraconiugale" (poco più che accennato per la verità) risale al 1931 quando era ancora un giovane scavezzacollo, con una cavallerizza del circo!

                               
                              Le sue relazioni "extraconiugali" avverranno in seguito, a cominciare dal Corvo misterioso, posteriore di un anno e mezzo.

                              Quella sì che fu una scappatella! Se non c'era Pippo a tenerlo (un po') a freno...
                              Del resto Minni era lontana... come si sa, occhio non vede, cuore non duole!
                              Altra storia notevolissima tra l'altro - che avrebbe retto (sia pure con meno "pepe") anche senza la sottotrama della bella gattina. Mi chiedo se Gottfredson e DeMaris non abbiano voluto in questo modo dare a Mickey la chance di "pareggiare i conti" con Minnie? O detto in altro modo, che Topolino si sia fatto meno problemi di quanto ci si aspetterebbe da lui a viversi la storiella con Kitty se qualche tempo prima Minni non avesse "stepped out" con Monty...

                              Rimane, per me, che Topolino potrà sì aver avuto occasionali simpatie per qualche ragazza, ma quello che gli è mancato è stato di avere un'amica "sua", ossia non mutuata da MInni, e Millicent/Madeline poteva essere esattamente questo. Invece, è scomparsa dai radar.

                              Curiosità: conoscete questa storia? https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1619-B&search=Topolino%20e%20il%20fantomatico%20ladro%20%20MM ?
                              E' evidente che gli autori Sarda e Gorlero hanno voluto fare un omaggio alla nostra storia: illusionisti (di cui uno molto somigliante a Monty), gelosia (di Minni) e una sosia perfetta di Millicent.
                              Per chi volesse tenerne conto: "Opera Omnia" è un PLURALE. Di genere neutro. Andrebbe detto "LE opera omnia", come le ossa, le uova, le miglia, le fondamenta, le media, le cruciverba...

                              *

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                                Re:Topolino e l'illusionista
                                Risposta #14: Martedì 25 Giu 2019, 17:52:40
                                Hai ragione, mi dev'essere completamente uscito di mente ma anche tu in quell'occasione avevi ipotizzato la questione dell'orfanilità (Per inciso, quando io clicco accedo alla pagina 2 con interventi del 2004)


                                Lo supponevo che tu accedevi alla pagina 2.
                                Sta di fatto che da quando è stato rinnovato il forum se sono logato io vedo tutto alla rovescia: la prima pagina è l'ultima e viceversa e l'ultimo intervento è in cima alla pagina anziché in fondo.
                                Quando entro slogato invece è tutto normale.
                                Mi sono sempre chiesto se fosse così per tutti, ma ora ho la conferma che invece è un problema solo mio anche se, non so il perché e come porvi rimedio.
                                  Se non sbaglio il suo primo flirt "extraconiugale" (poco più che accennato per la verità) risale al 1931 quando era ancora un giovane scavezzacollo, con una cavallerizza del circo!

                                Già, la cavallerizza Madamoiselle Maltese!
                                Rimane, per me, che Topolino potrà sì aver avuto occasionali simpatie per qualche ragazza, ma quello che gli è mancato è stato di avere un'amica "sua", ossia non mutuata da MInni, e Millicent/Madeline poteva essere esattamente questo. Invece, è scomparsa dai radar. Curiosità: conoscete questa storia? https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1619-B&search=Topolino%20e%20il%20fantomatico%20ladro%20%20MM ? E' evidente che gli autori Sarda e Gorlero hanno voluto fare un omaggio alla nostra storia: illusionisti (di cui uno molto somigliante a Monty), gelosia (di Minni) e una sosia perfetta di Millicent.

                                La storia a cui tu fai riferimento è la prova che per Topolino è impossibile avere un'amica: la gelosia di Minnie non glielo consentirebbe mai, tanto è vero che alla fine di quella storia, Topolino chiede se fosse mai possibile avere una seduta ipnotica per la fidanzata per guarirla da una sua "spiacevole mania. La sua inguaribile gelosia."
                                L'unica possibilità per uno nelle condizioni di Topolino per avere un'amica sarebbe che fosse segreta. Ma ... C:-)
                                D'altra parte, ti confesso che a tutt'oggi mi domando se è veramente possibile instaurare una vera e propria amicizia fra esponenti dei due sessi senza che almeno uno di essi non speri che, almeno prima o poi, quell'amicizia si trasformi in amore.
                                Se ho qualche dubbio su questo, i miei dubbi diventano però molto più consistenti quando si è fidanzati/accompagnati/sposati: la vedo dura dire alla propria metà, questa sera esco con ... e il lui o lei è dello stesso sesso di chi rimane a casa. SmEvil
                                Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                                 

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